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Anno XXII • N. 25 • 22 giugno 2012 • www.agendabrindisi.it il settimanale dei brindisini www.bagnatoluigi.it - [email protected] IL BASKET BRINDISINO IN FESTA PER L’IMMEDIATA RISALITA IN SERIE «A» SPECIALE FOTOGRAFICO SULLA REGATA VELICA BRINDISI-CORFU’ BentornAta Enel! Da sinistra: Donato Leone, Nando Marino, Piero Bucchi, Massimo Ferrarese e Gino Bagnato (Foto Damiano Tasco)

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Anno XXII • N. 25 • 22 giugno 2012 • www.agendabrindisi.it

il settimanale dei brindisini

www.bagnatoluigi.it - [email protected]

IL BASKET BRINDISINO IN FESTA PER L’IMMEDIATA RISALITA IN SERIE «A»

SPECIALE FOTOGRAFICO SULLA REGATA VELICA BRINDISI-CORFU’

BentornAta Enel!D

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3ATTUALITA’

ORGANIZZAZIONE VIAGGI E CROCIEREBIGLIETTERIA AEREA NAZIONALE ED INTERNAZIONALE

BIGLIETTERIA MARITTIMA • PRENOTAZIONI ALBERGHIERE

Corso Garibaldi, 29 • Tel. 0831/524872 • Fax 0831/564025 - 563468 • BRINDISI

Palazzetto - Innanzitutto èdoveroso fare i complimenti egli auguri alla società e allasquadra di basket per l’imme-diata riconquista della massi-ma serie. Una vittoria ottenutacon autorevolezza anche gra-zie all’indovinato innesto delcolored Jonathan Gibson, unbravissimo giocatore che èstato determinante (anche seperde qualche palla di trop-po!) per il risultato conseguitoe bisogna riconoscere, inoltre,che coach Piero Bucchi hafatto un ottimo lavoro. Insom-ma, un risultato importanteche conforta e sprona a farmeglio una società che si eraristrutturata con importantinuovi soci. Quella attuale è u-na squadra ben costruita cheper affrontare e ben figurarenella massima serie ha biso-gno di alcuni innesti, ma nondi essere stravolta. Con il ri-torno in serie A, ricominciaanche il tormentone del palaz-zetto. Al riguardo vi sono statepromesse dei rappresentantidelle istituzioni per una strut-tura che dovrebbe costare cir-ca 7 milioni di euro. Il conte-stato progetto del palaeventi èstato (spero) definitivamentearchiviato anche «grazie» allostorno, compiuto dal Commis-sario prefettizio, di una partedella somma destinata alla suarealizzazione. Era una struttu-ra che ha fatto chiedere piùvolte a molti cittadini a cosamai sarebbe servita, un pro-getto approvato in modo pocochiaro in Consiglio comunale.Personalmente ritengo che lepriorità di questa città sianoben altre, non certo costruireun palasport da 5000 o piùspettatori; comprendo benissi-mo che con un pubblico piùnumeroso aumentano le entra-te della società ma ciò nongiustifica che l’Ente pubblicodebba spendere una sommaingente (5 milioni) per soddi-sfare l’esigenza di una societàsportiva e non tentare di risol-vere problemi di una più vastaplatea. La società sportiva èper di più composta da im-

Nuovo palazzetto,recinzioni e «craste»

che in una intervista concessaa Brindisi Report - all’indo-mani della promozione - sultema del nuovo palazzetto hadichiarato testualmente: «Inserie A possiamo giocare nelPalaPentassuglia, ma è ovvioche con 5000 posti potrem-mo programmare una stagio-ne in maniera diversa. Dettoquesto, però, mi rendo contoche Brindisi ha tanti proble-mi e se la costruzione delnuovo palasport dovesse es-sere un problema, non ci sen-tiamo di richiederlo. Ripeto,se si potesse fare saremmocontenti, ma siamo coscientiche la priorità per questacittà non è il palazzetto».

prenditori di successo che, vo-lendo, il palazzetto possonocostruirlo da soli accedendo aifinanziamenti dell’Istituto peril Credito sportivo (ICS) cheeroga mutui di scopo (che in-cludono ogni tipo di spesa) atasso agevolato. Se il Comunevuole dare una mano alla so-cietà sportiva può farlo conce-dendo in comodato d’uso ilterreno, evitando così unaspesa che non sarebbe ammis-sibile visti i tempi di ristret-tezza economica che si stannovivendo e, a tal proposito, nonpuò che essere apprezzato ilsenso di responsabilità del vi-cepresidente della New Ba-sket Brindisi, Nando Marino,

OPINIONI IN LIBERTÀ DIGIORGIO SCIARRAZONA FRANCA

Recinzione viale AldoMoro - E’ molto probabileche il neoassessore all’urba-nistica, Pasquale Luperti,non legga Agenda o, se lo fa,abbia ritenuto utile non darele delucidazioni richieste. Sulnumero del 1 giugno scorso,sollecitato da alcuni cittadini,avevo segnalato che in viaPiemonte (angolo viale AldoMoro) era in via di costruzio-ne un muro di recinzione(oggi ultimato) presumibil-mente su terreno pubblico.La palazzina si è, così, dotatadell’esclusività di un grandespazio che se privato è unconto, ma sarebbe ben diver-so se fosse pubblico. Pensoche chiedere chiarimenti sialegittimo, fornirli dovrebbeessere doveroso. Aspettiamofiduciosi una parola del su-pervotato neoassessore.

Le «craste» - In corso Ga-ribaldi è spuntata una lungateoria di fioriere in cemento,una barriera per dividerlo indue corsie. La giustificazioneaddotta da qualche preposto ailavori è la seguente: la delimi-tazione delle due aree dell’ar-teria cittadina serve per fartransitare da una parte le autoe dall’altra i ciclisti. Un nobi-le intento al quale francamen-te si fa fatica a credere: piùverosimilmente servirà ad im-pedire il parcheggio, già maallora come si farà per il cari-co/scarico delle merci? Eccosubito una soluzione (pare): inpiazzetta Rubini sono stateimmediatamente rimosse vec-chie fioriere e panchine perconsentire (pare) uno spazioper tale operazione. Contror-dine (pare), dietro consiglio diGiovanni Brigante la piaz-zetta sarà ritrasformata in un«salottino». Tutto sembra ve-ramente lontano da una seria eattenta valutazione di ciò chesi fa e delle relative conse-guenze, tutto molto approssi-mativo. Ogni commento è su-perfluo se non rammentandoche c’è un vecchio detto brin-disino: lu purpu si coci cul’acqua sua stesso.

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Il ricordo del collega Franco Sinisi

quella che qualcuno chiama«passionaccia» possa travol-gere anche un uomo mite, tol-lerante e disponibile. Troppo,forse, se dopo la pensione tilasciavi scappare qualche rim-pianto, con amara ironia: «Indecenni di lavoro mi sonosempre occupato dei problemidegli altri, e ora ho scopertodi averne tanti io».

C’era la maxi-agenda con inumeri introvabili, c’era unracconto per ciascuno - gior-nalista, politico o imprendito-re di turno -, c’erano le ideesane di un uomo perbene. Ec’erano anche le (tante, tantis-sime) ore al giornale, c’eranole pagine da passare, c’eraRosario che ti supplicava distringere perché a un certopunto eravamo «nei guai», enon è che si poteva semprespecificare tutto. Rimaneva latua ultima pagina, da chiude-re. «E che faccio, non spiegoalla gente?» domandavi am-monendo le tentazioni fretto-

Grave lutto nel giornalismobrindisino per la prematurascomparsa del caro amico ecollega Franco Sinisi, stronca-to il 17 giugno (a 64 anni) daun male incurabile. Agendacondivide il grande dolore del-la moglie Giusy e della figliaSara e per ricordare Franco o-spita il bellissimo ricordo cheil collega Massimiliano Iaia(già collaboratore di Agenda)ne ha tracciato su Facebook.

Il primo incontro fu un pas-saggio in auto, impossibilenon sapere chi fossi tu, men-tre pensavi di avere davanti ate una sorta di «chierichettodi quartiere», al quale doman-dare - lo facesti davvero - ilnome del parroco della nostrachiesa. Solo tempo dopo, èvenuta fuori la verità, e laraccontavi sempre divertito:«Se avessi saputo che eraquello che scriveva per laconcorrenza, ti avrei messosotto, altro che passaggio».

Poi venne il giorno in cui lasquadra era la stessa, e anchese i tempi erano brevi, la for-tuna di apprendere non è man-cata. Come i ricordi, adessoche tutti ti piangono mentre tiguardano fermo, che anche ascriverlo sembra incredibile.Mesi e mesi di dialoghi inter-minabili, a ridosso del pranzoo a notte fonda. Prevedevi, emolto spesso ci azzeccavi.Bastava guardarti così, som-merso dalle carte, dalle deli-bere, per apprendere metodo,verifica, magari anche qual-che fonte. E capire come

lose. E quanto ti facevano ar-rabbiare le dichiarazioni diquel politico, di quel sindaca-lista «che solo adesso sostieneciò che vado dicendo da tem-po». Ma senza arroganza, erala modestia di chi ritiene chein fondo basti così poco permigliorare le cose. Valeva an-che sul lavoro: forse per que-sto motivo, dopo la pensione,ti eri tuffato con pari entusia-smo nell’avventura sindacale,salvo poi scoprire che oggi lecondizioni non sono più quel-le di un tempo. Un emisferoche ha contaminato qualchetua convinzione, perché sitrattava di giocare con regolediverse dalle tue. «Come pos-so chiedere professionalità eabnegazione ad un giovanottodi una piccola emittente chelavora praticamente gratis?»,chiedevi e ti chiedevi. Ma re-stavi con la tua modestia, per-chè la vera «vecchia guardia»non è quella che pensa di sa-pere tutto, ma è quella chespende anche gli ultimi giornia dare ai più giovani un consi-glio, disinteressato e per que-sto ben accetto.

Lasci alcune lezioni, e trale più dolci c’è quella di Giu-sy e Sara che in questi mesihanno avuto un’energia inde-scrivibile, la forza di un amo-re ammirevole. Ciao Franco,stasera è rimasta a noi un’ul-tima pagina da chiudere, enon ci riusciamo, è quella incui ti diciamo addio.

Massimiliano Iaia

LUTTO

Direttore responsabileAntonio Celeste

Collaborano:Danilo Arigliano

Fabrizio CaianielloAntonio CaputoEugenio CorsaAntonio ErricoRosario FarinaAlfredo Gatti

Francesco GuadalupiRoberto GuadalupiMassimiliano Iaia

Nicola IngrossoPaolo LonatiPaolo Palamà

Mario PalmisanoFrancesco Pecere

Davide PiazzoEupremio Pignataro

Roberto PiliegoMarco Pisoni

Renato RubinoDomenico SaponaroGianmarco Sciarra

Giorgio SciarraSalvatore Sergio

Mino Taveri (Mediaset)

Fotografie:Antonio Celeste

Maurizio De VirgiliisAlfredo Perchinenna

Prestampa e stampa:A. G. M. srl Lecce

Direzione e redazione:Via Serafino Giannelli, 16

(già via Anime)72100 BRINDISI

Telefono 0831/564555Fax 0831/560050

E-mail:[email protected]

Sito web:www.agendabrindisi.it

Registrazione Tribunaledi Brindisi n. 16/1991

DISTRIBUZIONEGRATUITA (5.000 copie)

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Melissa: aula d’ascolto e concertoOMAGGIO DIARIO

Notte Biancacon «Io Donna»Venerdi’ 22 giugno, in piazza dellaVittoria (dalle ore 20) si terrà una«Notte Bianca» contro il femminicidioe la violenza di genere. L’iniziativa èstata lanciata da D.i.Re, Donne inRete contro la Violenza, a cui stannoaderendo tutti i Centri Antiviolenzanazionali. Anche a Brindisi, avrà luo-go un evento, organizzato da «Pattodi donne contro il femminicidio e laviolenza in genere» che vede la par-tecipazione del Centro Antiviolenzadell’Associazione IO Donna e di don-ne impegnate in politica, in movimen-ti sociali e sindacali. Verranno espo-sti sulla piazza abiti bianchi, ad o-gnuno dei quali corrisponderà uncartello, con il nome e brevi note, ri-guardanti le tante donne pugliesi uc-cise da partner ed ex partner negliultimi tre anni. Uno degli abiti bianchiricorderà Melissa Bassi, la studen-tessa uccisa nell’attentato del 19maggio al «Morvillo-Falcone». LaNotte Bianca nasce dalla volontà diribadire un forte NO alla violenzacontro le donne e reagire allo spa-ventoso numero di donne uccise,dalla violenza di un uomo di famiglia(feminicidio) che nei primi 5 mesi del2012 ha visto in Italia già 62 vittime.

Promessi sposiMercoledì 27 giu-gno 2012 (alle ore17.00), FedericaDe Leo e Giovan-ni Tombolini (bat-terista dei Bordo-pelle), si uniranno

in matrimonio a Brindisi, nella bel-lissima chiesa di Santa Maria delCasale. Eugenio, Rosita, Oreste eLilli augurano ai due giovani sposiun universo di felicità!

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confronto diretto con lealtre parti processuali esoprattutto col presunto a-busante. L’Aula di ascoltoprotetto può essere utiliz-zata anche per ascoltarebambini in tenera età neiprocedimenti di separa-zione dei genitori. Saran-no presenti il Presidentedella Corte d’Appello, ilProcuratore generale diBrindisi, il Procuratoregenerale di Lecce, il sin-daco di Brindisi MimmoConsales, il sindaco diMesagne Franco Scoditti,il Presidente della Provin-cia Massimo Ferrarese,l’Arcivescovo di Brindisi-Ostuni Mons. Rocco Ta-lucci, i vertici delle Forzedell’ordine e il Provvedi-tore agli Studi FrancescoCapobianco: E’ previostaanche la partecipazione diuna delegazione del«Morvillo-Falcone». Conla collaborazione del Tri-bunale di Brindisi, del Co-mune di Brindisi, dell’Or-dine degli Avvocati e del-

A poco più di un mesedel tragico attentato all’I-stituto «Morvillo-Falco-ne», si susseguono le ini-ziative per ricordare la po-vera Melissa Bassi. la gio-vane stuentesse mesagne-se vittima di quell’atrocegesto. Ecco gli appunta-menti in programma a inquesto fine settimana.Aula d’ascolto

Venerdì 22 giugno (ore11.00), a Palazzo di Giu-stizia, inaugurazione del-l’Aula d’ascolto protettoper i minori, alla presenzadella Presidente del So-roptimist Club di Brindi-si, Marcella Cavallo, delPresidente del Tribunaledi Brindisi, FrancescoGiardino. A scoprire latarga sarà la PresidenteNazionale del SoroptimistInternational d’Italia, Fla-via Pozzolini, giurista,che ha fortemente volutoquesto service nazionalefinalizzato alla realizza-zione di uno spazio, al-l’interno dei tribunali, do-tato di apposito impiantodi videoregistrazione e ar-redato in modo consonoad accogliere un bambinodi tenera età vittima, matalvolta solo testimone, diun reato di violenza; in talmodo il giudice potrà as-sumerne la testimonianzasottraendolo alla pubbli-cità dell’udienza e senzacostringerlo a subire il

l’Ordine dei Commercia-listi, sono stati ristrutturatidue locali dell’edificiogiudiziario: uno con tonivivaci, abbellito da sup-pellettili allegre e giochiper i bambini, l’altro dota-to di impianti audio-visiviper gli addetti ai lavori.Concerto in piazza

E sabato 23 giugno (ore21.00), in piazza Duomo,Melissa Bassi sarà ricor-data con un concerto - in-gresso gratuito - organiz-zato dall’Orchestra «TitoSchipa» di Lecce, in colla-borazione col Comune diBrindisi e l’associazione«Nino Rota» di Brindisi.

La serata si aprirà con ilconcerto per tromba pic-cola e orchestra di Giu-seppe Tartini che vedrà lapartecipazione da solistadella prima tromba del-l’Orchestra «Schipa», E-milio Mazzotta. A segui-re, un omaggio a WilliamShakespeare con una scel-ta di brani tratti dalle mu-siche di scena scritte daFelix Mendelssohn per il«Sogno di una notte dimezza estate», su commis-sione del Re di Prussia,precedute dall’Overture o-monima composta invecea soli 17 anni. Infine, nellaseconda parte, sarà ripro-posta la Sinfonia n. 2 diJohannes Brahms. A diri-gere l’Orchestra «Schipa»sarà Marcello Panni.

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Interventi formativi dell’Isfores

di accesso alle attivitàformative, con particola-re riferimento alla riqua-lificazione delle piccoleimprese, garantendo a-

Corsi Formativi finaliz-zati ad ottenere il rico-noscimento dei requisitiprofessionali. Nell’ambi-to delle attività program-mate nel corso dell’an-no, la Camera di Com-mercio - d’intesa e conla collaborazione dellasua Azienda Speciale I-SFORES - ha organiz-zato una serie di inter-venti formativi aventi iseguenti obiettivi:- fornire ai partecipantipreparazioni adeguate epropedeutiche all’avviodi attività imprenditorialinel settore del terziario;- assicurare ampie edefficienti offerte dei per-corsi informativi e for-mativi, finalizzati ad ot-tenere il riconoscimentodel requisito professio-nale , previa partecipa-zione al Corso, nonchèsuperamento;- contenimento dei costi

gli operatori partecipantil’omogeneità dei livelliformativi.

Per l’ammissione aipredetti percorsi, sempresvolti nel rispetto dellanormativa regionale, ènecessario aver compiu-to il 18° anno di età.

Questi i corsi autoriz-zati dall’Amministrazio-ne Provinciale di Brindisiper l’anno 2012: - corso di formazione a-bilitante all’esercizio del-l’attività commerciale aldettaglio, all’ingrosso edi somministrazione dialimenti e bevande;- corso abilitante per l’e-sercizio dell’attività di A-genti e Rappresentantidi Commercio;- corso di preparazioneper Agenti di affari inmediazione.

Con l ’occasione sirende noto che nell’ulti-ma decade di giugno hainizio il Corso di «Agentidi affari in Mediazione».

Per ulteriori informa-zioni rivolgersi a: ISFO-RES Brindisi - Via Ba-stioni Carlo V, 6 - Te-lefoni 0831.521138 /0831.526139 - sito inter-net: www.isfores.it

LAVORO DIARIO

Riunione su Area VastaSi è tenuto il primo incontro del Comitato Istituzio-nale di Area Vasta dopo l’insediamento della nuovaAmministrazione comunale, al quale ha partecipa-to, in qualità di rappresentante del Comune capofi-la, il sindaco di Brindisi Mimmo Consales: «LaPianificazione strategica di Area Vasta - ha detto -deve proseguire con lo stesso spirito di collabora-zione istituzionale che ha contraddistinto questoprocesso fino ad oggi». Francesco Cannalire, as-sessore comunale alla Programmazione Economi-ca, ha sottolineato che nei prossimi mesi sarà impe-gnato per reperire tutti i fondi necessari per imple-mentare le opportunità di sviluppo strategico.

Corso Garibaldi 33/37BRINDISI - Tel. 0831/521043

Fiori d’arancio:Federica e Marco

Sabato 16 giugno 2012 FedericaSciscio e Marco Cardillo (ex cesti-sta della Prefabbricati Pugliesi Brin-disi ai tempi della promozione in Le-gadue del 2008) hanno coronato illoro sogno d’amore unendosi in ma-trimonio nella Basilica Cattedrale diBrindisi. Successivamente, gli sposihanno salutato parenti e amici nellamasseria «Traetta» di Ostuni. Felici-tazioni e auguri di una vita coniuga-le prospera e serena da parte deldirettore di Agenda Brindisi AntonioCeleste e da tutta la redazione.Nelle foto di Alfredo Perchinenna(AP Photo Brindisi) Marco e Federi-ca dopo il sì e, sotto, con i genitoridella sposa Massimo e Maria Lucia.

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Vocaboli inglesi, uso e ... abuso

un popolo che, media-mente, non sa parlare in-glese, nemmeno quando,per lavoro, risiede inGran Bretagna.

Pensate alla lingua ba-sic balbettata dai nostriallenatori di calcio in In-ghilterra ... Epperò in I-talia si continua a faresfoggio spropositato divocaboli inglesi: da unpezzo non ci sono piùnotizie ma solo «news»;anche a radio Tuturano,il patto fiscale è «fiscalcompact»; come la revi-sione di spesa è «spen-ding rewiew» ... al limitesi tramuta in «bordeli-ne», la percentuale in«share», l’ascolto in «au-dience», la tessera in«badge», le molestie in«mobbing» e «stalking»,le ... donnine allegre in«escort».

Notate come tutti questitermini potrebbero esserebenissimo usati nella

Lo stesso senso del ri-dicolo che avvertiamonei confronti delle usura-te espressioni tratte dallinguaggio radiotelevisi-vo è avvertibile anche inun ambito limitrofo:quello del ricorso smoda-to a vocaboli della linguainglese. Anglismi e locu-zioni tipiche del mondoanglosassone sono feno-meni consolidati chevengono definiti daglispecialisti «prestiti lin-guistici» e fanno partedel fisiologico arricchi-mento delle lingue.

Già nel XVI secolo ilMachiavelli osservava:«Non si può trovare unalingua che parli ogni co-sa per sé senza aver ac-cattato da altri» (Di-scorso intorno alla no-stra lingua). L’esagera-zione però è sempre si-nonimo di esterofilia edi voglia d’esotismo, unmix di provincialismo,pigrizia e pseudointerna-zionalità che, attraversola deriva modaiola, por-ta ad un impoverimentodella comunicazioneverbale e scritta.

Già da un pezzo BeppeServegnini aveva denun-ciato nei suoi libri il pa-radosso dell’«Italiese»,quella lingua infarcita ditermini inglesi usata da

madre lingua, perché nonc’è un effettivo «guada-gno» a trasferirli nellalingua di Albione. Persi-no un barbaro ignorantecome il leghista Belsito,sulla cartellina dei capi,scrisse un texano «TheFamily» anziché il piùdomestico e pertinente«Famiglia Bossi».

Il ricorso al prestito do-vrebbe essere sempre in-telligente e funzionale, edessere adottato solo quan-do c’è un’effetiva conve-nienza sillabica che forni-sce concisione e velocitàalla comunicazione, altri-menti si finisce per imba-stardire l’idioma italico e,inoltre, si mettono in dif-ficoltà quelle fasce socia-li che già fanno fatica acomprendere l’italiano.

Sì allora a ticket, O.K.,login, call center, que-stion time, top ten ecc. ...insomma sì in tutti queicasi dove c’è una mag-gior «resa», ma chiamare«Juventus Stédium» loStadio della squadrabianconera vuol diresemplicemente dar ragio-ne al poeta tedesco Schil-ler che, un po’ di anni fa,ebbe a scrivere: «Di fron-te alla stupidità degli uo-mini, neppure gli Deipossono nulla».

Bastiancontrario

CO N TR O VEN TO CULTURA

Intellettualidi casa nostra

Gli intellettuali brindisini sonocome gli elementi di una batteria: acompartimenti stagni. Ognuno sene sta nel proprio brodo di culturacome una farfalla chiusa nel suobozzolo, in splendido isolamento.Studia e lavora come un erudito del‘500, anche se la sua torre, dati imagri tempi, non è più d’avorio maal massimo di cartongesso. «Ognu-no per sé e tutti per conto proprio»,sembra essere il motto degli illustrirappresentanti dell’Intellighentjaindigena. Tiene una conferenza l’e-gregio professor Tizio, e allora gliesimi colleghi Caio e Sempronio sene rimangono ben asserragliati nelloro studio, tra le sudate carte. Pre-senta un autore il dotto professorPallino Pinco, e allora state ben si-curi che sarà orfana degli illustriVenerati Maestri Qui, Quo, Qua. Eciò succede in ogni ambito, lettera-rio, storico, artistico, musicale ...

Non c’è niente da fare, è quasi unalegge scientifica: i poli degli operato-ri della cultura non si attraggono af-fatto, ma, addirittura, si respingono.Alcune sere fa, ad un recital pianisti-co tenuto dal Maestro Roberto Cor-lianò con musiche di Franz Liszt(concerto organizzato dal Conserva-torio «Schipa» di Lecce nell’ambitodella quinta edizione della rassegnaMusiCultura), erano presenti pochis-sime Maestre di pianoforte operantinella città, e tra loro, purtroppo, nonvi erano due insegnanti molto cono-sciute e apprezzate anche per esserepresidenti di prestigiose AssociazioniMusicali. Insomma, ciascuno coltivail proprio orticello non curandosi deifrutti del vicino. I magnifici solistidel pensiero incontaminato, rifuggo-no, come un infausto accidente da e-vitare, l’ipotesi di una presenza mul-tipla contemporanea. Evidentementecostoro ritengono che la compresen-za di tante energie intellettive possacausare una sorta di corto circuitodeleterio per le sinapsi di organi pro-duttori di cotanto senno ...

Gabriele D’Amelj Melodia

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8 MIXER

Piazza Cairoli, ieri … - Larara immagine fotografica -regalatami da Dino e Pinuc-cio Accettulli e pubblicata acentro pagina - rappresenta u-no spaccato inedito di piazzaCairoli negli anni ’40 e ’50.Con l’aiuto della memoriacercheremo di abitarla, cosìcom’era a quei tempi. Dun-que, partendo dalla parte in-feriore destra, c’era l’ufficiodella fabbrica di pavimenti didon Peppino Roma e lo stu-dio d’avvocato di don Ar-mando Attolini, entrambi nonvisibili nell’immagine. An-dando oltre, troviamo un minidistributore di benzina (conpompa azionata da una leva amano) Agip (col marchio delcane a sei zampe della Super-cortemaggiore), quindi la se-de pugliese della nota fabbri-ca marchigiana di macchine epresse olearie Pieralisi, il cuititolare era il padre della bel-lissima Virna Lisi, allora agliesordi cinematografici. In po-sizione d’angolo, troviamol’ingresso, con ai lati, ben vi-sibili, due manifesti del filmin programmazione nell’Are-na Italia di Ugo Di Giulio(papà di Ngiccu, Rino e Ntu-nuccio). L’arena consisteva inuna enorme platea, con sediein legno, caratterizzata, ametà della lunghezza, da ungradino ed una staccionata inlegno che determinava il set-tore «distinti». Per dissetarsinelle calde serate estive, eradisponibile un ragazzo con unvassoio in legno, tenuto fer-mo da due consistenti fascedi tela grezza, contenente a-ranciate, limonate, caramellee le famose … gassose con lepalline. Per i frequentatori delcinema era … lu vagnòni ti ligazzòsi. A seguire, troviamoil Circolo dei Cacciatori,quindi la nota Tipografia Edi-trice Brindisina Accettulli, al-la quale dedicheremo uno deiprossimi Spunti. Per finire,l’elegante negozio di prodottiper auto e moto Selicato, lecui vetrine giravano sino al-l’imboccatura di corso Um-

su e a quello comunale per ilrinnovo della carta d’identità.I problemi sottoposti non e-rano legati ad un semplicepagamento di qualche bollet-ta o ad una mera sostituzionedel documento personale. Di-ciamo che ciò che chiedevopresupponeva un certo impe-gno, tanta disponibilità, tantacompetenza e tanta pazienza.In entrambe le circostanze hoavuto il piacere di incontrare(prive di rossetto e di gommeda masticare) due solerti egentili funzionarie che mihanno risolto i problemi inun batter d’occhio (addirittu-ra aiutandomi a compilare isoliti complicati questionari).E’ proprio il caso di dire chequel che mi è capitato miconforta a convincermi che aBrindisi qualcosa … funzio-na. Eccome!

***Ai miei tempi … la sera, a

tavola, si parlava, si racconta-vano i fatti della giornata. Glisguardi tra genitori e figli siincrociavano, quasi a colorarei discorsi di famiglia. Tuttociò era possibile perché la te-levisione non era ancora incommercio e perché, per noiragazzi, i cellulari erano que-gli automezzi che trasporta-vano i carcerati e non i diabo-lici telefonini di oggi.

***Modi di dire - «Nò ndi vò-

li an cuèrpu …». Non ne vuo-le sapere proprio nulla.

***Dialettopoli - Friculàta

(strofinata); frastuènu (confu-sione); frasturnàtu (pensiero-so); giramentu ti càpu (capo-giro); gnòttiri (inghiottire);cuèddu (collo); culunnètta(comodino); curcàri (coricar-si); cuntignùsu (darsi delle a-rie); ddimuràri (ritardare); d-diluviàri (piovere a dirotto).

***Pensierino della settimana

- Non darmi, mio Dio, la ric-chezza e la gloria: non mi in-teressano più di tanto. Dammiqualunque cosa che mi impe-disca di … annoiarmi!

vicino casotto in legno di bi-bite fresche e di granite inghiaccio, di Alì l’egiziano, u-bicato nella zona d’angolotra la piazza e via Palestro. Ibalconi visibili sul lato destroappartenevano alla casa diDon Lorenzo Crapanzano(papà di Andrea, Aldo, Fran-ca e Lina). Osservando benela foto ci si accorge come, al-l’epoca, le terrazze sembra-vano toccare il cielo, non es-sendo la loro visibilità osta-colata da quelle orribili an-tenne che oggi le hanno com-pletamente ingabbiate.

***Brindisi che funziona -

Nell’ultimo mese ho dovutoricorrere agli uffici della Tar-

berto. Tutto l’edificio interes-sato ai predetti esercizi com-merciali (ora sede della Ban-ca Apulia) era di proprietà deifratelli Lopez (operanti nelcampo vitivinicolo). Ma tor-niamo al nostro «spicchio» dipiazza Cairoli. Dunque, versoil tramonto e sino alla seraveniva resa suggestiva dai co-lorati getti d’acqua della fon-tana dell’ancora, dalle perso-ne che entravano ed uscivanodall’Arena, ma soprattuttodalla presenza di tante sedieimpagliate, utilizzate dalgruppo di amici della fami-glia Accettulli e dai soci delCircolo Cacciatori. Sembravaun salotto all’aperto. In casodi necessità ci si rivolgeva al

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9MIXER

Rubrica a cura di Antonio Caputo

[email protected]

Brindisi e il suo porto sicompendiano in modo mira-bile. Si può dire che non èpossibile parlare della cittàsenza accostarla al suo ma-gnifico approdo e, natural-mente, viceversa.

La storia, capace di far ri-cordare fatti, situazioni e per-sonaggi da tramandare ai po-steri in modo indelebile, ciinforma che nella città adria-tica di Brindisi pagine inte-ressanti sono state scritte daCesare e Pompeo, per quantoattiene le lotte civili. Questidue personaggi ambivano adavere l’incontrastato dominiodella Repubblica e fu questasmania che li pose uno con-tro l’altro.

Apparentemente, tutto co-minciò quando Cesare, nel49 a.C., in Gallia, ottennevittorie ed allori e Pompeo, aRoma, invidioso della famadel suo rivale, anche a causadi una vecchia ruggine cheincrostava i rapporti tra i due,fece in modo che il Senatoromano fosse prodigo con luinel tributargli degli onori.Ciò, per Cesare, fu un’azionelesiva della sua reputazione evide quasi un attentato al suopotere che, per nessuna ra-gione, avrebbe dovuto vacil-lare, per cui con le sue legio-ni scese in Italia, dirigendosiminaccioso verso Roma. Siaggiunga che in quello stessotempo moriva Giulia, mogliedi Pompeo e figlia di Cesare,così anche questo vincolo fa-miliare che, in certo senso,teneva legati i due conten-denti, si spezzava.

col trascorrere del tempo,procurarono tanti danni allacittà e solo moltissimi annidopo, precisamente sul decli-nare del secolo XVIII, fupossibile restituire a quelleacque violentate, dopo secolidi miseria, dolori, morti elutti, la loro originale dignitàe la loro incomparabile sicu-rezza nel dare rifugio a navie naviganti.

Veramente esplicativo ilgiudizio che l’Abate diSaint-Non, nella sua celeber-rima opera «Viaggio Pittore-sco nella Puglia del Sette-cento», esprime a propositodi Brindisi e del suo porto:… l’indomani, ristoraticidalle fatiche, andammo avedere il porto di Brindisi,questa Brindisi o Brundi-sium così celebre nei tempidell’antica Roma, nella qua-le si allestivano le flotte piùformidabili e che univa permare l’Italia alla Grecia edall’Oriente. Il suo porto è unvero miracolo di natura inun paese che, al suo interno,offre numerose testimonian-ze storiche di rilievo …

Pagine di storia che cipermettono di essere orgo-gliosi della Città e dell’inte-ro territorio, anche se troppospesso incompreso e vilipe-so, perché non appropriata-mente conosciuto, valoriz-zato e apprezzato. (Nell’immagine: il famosoattacco di Cesare a Pompeoa Brindisi - Palladio /1619).

Giochi di guerra:Cesare e Pompeo

ostruito alla foce. Così, feceinabissare per «trenta piedi inverticale» nel mare delle pa-lizzate protette da graticciche, in pratica, impedivanoper gran parte la navigazionea qualsiasi chiglia.

Pompeo spaventatissimodalle forze poste in campo edei lavori messi in cantiereda Cesare, con uno strata-gemma, nonostante ognisorta di accorgimento «tatti-co» adottato dal nemico,nottetempo, trovò il modo egli aiuti per fuggire e ripara-re a Durazzo.

Si dice: «A nemico chefugge, ponti d’oro», così Ce-sare, lasciando inopinata-mente nel mare di Brindisi leostruzioni che aveva poste inessere, partì per Roma e poiper la Spagna. Quei lunghipali «sistemati» nel porto,

Pompeo riparò a Brindisi,dove si fece edificare unabella casa, verosimilmentedove oggi è ubicata la Doga-na. La scelta di Brindisi eradata dal fatto che nel portostanziava la flotta della Re-pubblica, per cui Pompeo a-vrebbe avuto libero passag-gio per l’Oriente e, in ognicaso, avrebbe potuto ancheradunare armate da opporre aCesare. Quest’ultimo, pernon dare quartiere al suo ne-mico, arrivò nelle vicinanzedi Brindisi con sei legioni,perché temeva che Pompeo,ricevendo soccorsi, avrebbepotuto, fuggendo, far velaverso Durazzo.

Cesare, sulla base di questifondati timori, non esitò a or-dinare, in dispregio a qual-siasi legge morale e naturale,che il porto di Brindisi fosse

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10 MIXER

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ENOGASTRONOMIA

Spaghettata per San Giovanni

bianco, mezzo chilo difiaschetti si strizzano, pri-vandoli dei semi (che nonsi buttano mi raccoman-do). Se l’aglio tende albiondo si leva, si abbassala fiamma e si mettono lealici ben scolate, si copree si lasciano sciogliere. Sialza quindi la fiamma e sibuttano insieme pomodo-ri, capperi ed un pugno diolive nere snocciolate (ot-tima la leccina). Si lasciacuocere a fuoco allegroper un quarto d’ora circa,ci accorgiamo che la cosaprende forma quando lapellicola dei pomodori sistacca dalla polpa …

A questo punto si lessa-no gli spaghetti e mentrecuociono con forchetta ecucchiaio si levano lepellicine dei pomodori.

Si avvicina la «nottemagica», la notte dellestreghe: San Giovanni.Ad un passo dal Solstiziod’estate, come per SantaLucia, la percezione delgiorno più lungo superala scientificità. Di fatto loè il 21 giugno ma sicco-me è il 24 il giorno in cuiil sole tramonta più tardi,di esso abbiamo magia epercezione. San Giovan-ni, il giorno del nocino edei fioroni, delle cicale edel sabba delle stregheche, di notte, vanno in gi-ro a insultare gli «spara-mampiettu» …

Nella notte tra il 23 e il24 giugno tutto può acca-dere e a tutto si può rime-diare. E come tutte le ri-correnze, anche San Gio-vanni ha la sua pietanza.Povera e facile da fareperché nel tumulto delSabba non c’è tempo, o-gni attimo è prezioso.

Spaghetti quindi, me-glio gli spaghettoni di Be-nedetto Cavaliere se pro-prio si vuole esagerare.

In un padella al salto u-na abbondante dose diOEVO e due spicchi d’a-glio pelati e un peperonci-no fresco (insieme), fuocomedio e lasciar scaldare,intanto quattro alici salatee un pugno di capperi sa-lati si lasciano a bagno inuna soluzione di nove par-ti di acqua e una di aceto

Se siamo bravi la cotturadegli spaghetti (molto aldente) coincide con l’ulti-ma pellicina eliminata.Possiamo quindi saltarela pasta nel sugo e serviredopo aver cosparso di ab-bondante «formaggio deipoverelli»: pangrattatotostato. Qualcuno aggiun-ge il prezzemolo fresco,altri addirittura il pecori-no grattugiato. Per miaregola non mischio mai icapperi con il prezzemoloe il pecorino con le acciu-ghe salate. Si accompagnicon un buon rosato fre-sco, magari quello diMasseria Altemura diTorre Santa Susanna.

E ci sono avanzati i semidei fiaschetti … emulsio-niamoli con olio extraver-gine di oliva, sale marino epeperoncino fresco tagliatominuto; se abbiamo del pa-ne raffermo passiamolo unattimo sotto l’acqua frescae poi condiamolo con «lasimenta», un pizzico di o-rigano e la migliore me-renda estiva che si possaimmaginare è servita!

Mi sia permesso condi-videre qui questi piatti ec-celsi con un grande ami-co, un grande giornalista eun grande uomo. Dedicatia Franco Sinisi con ilquale ho avuto il privile-gio di condividere un pez-zo di strada e momenti in-dimenticabili.

Tutti atavola

rubrica a cura di

Pino De Luca

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Anno XXII • N. 25 • 22 giugno 2012 • www.agendabrindisi.it

FINISCE 3-1 LA FINALISSIMA PLAYOFF CON PISTOIA: ENEL PROMOSSA IN «A»

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Gioia biancoazzurra!

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BASKET12

LEGADUE Decisiva vittoria dell’Enel in garaquattro

Il racconto della promozione in ALa New Basket Brindisi,

targata Enel, torna nelbasket che conta batten-do in finale, in quattro ga-re, la Giorgio Tesi GroupPistoia: 79-47 e 79-67 i ri-sultati dei primi due mat-ch disputati nel PalaPen-tassuglia; più equilibratiquelli giocati nel palaCar-rara: 92-91 per i pistoiesiin gara tre dopo un temposupplementare, 88-86 peri pugliesi nel quarto e de-cisivo incontro.

L’ultimo match è statobello ed emozionante,con i brindisini che si so-no imposti dal primo mi-nuto, e i biancorossi diPaolo Moretti che hanno,ancora una volta, mostra-to grande carattere, rien-trando più volte.

Dopo il primo quarto di«studio», nel secondotempino Ndoja e compa-gni hanno sfiancato gliavversari difendendo conintensità incredibile e se-gnando da ogni dove, an-dando al riposo lungo conben 15 punti di vantaggio.

Nel terzo quarto perònon si è fatta attendere lareazione dei toscani chehanno rifilato un parzialedi 25-16, spinti dalla cop-pia Hardy-Tavernari. A te-nere a distanza i padronidi casa c’è stato il terzettoGibson-Callahan-Ndoja.

Anche al 30° l’Enel hamantenuto il vantaggio,sia pure minimo, di seipunti. L’ultimo periodo èstato emozionante, forse

sione dei pistoiesi Ren-froe perde tre palloni.Saccaggi ne approfitta econclude per ben due vol-te in contropiede, e sulterzo recupero c’è la tripladi Gurini. Batte a mille ilcuore dei supporters pre-senti nel PalaCarrara, maanche quello dei tantissi-mi davanti ai televisori.

Ci pensa come sempreJonathan Gibson a toglie-re le castagne dal fuoco.Prima di andare in lunettaper un fallo subito,con unsolo secondo da giocare,c’è un time-out. L’ameri-cano è tranquillo, comesempre. Le telecamereinquadrano capitan Ndojache continua a dire a Gib-son di segnare il primo etirare il secondo liberosulla parte sinistra del fer-ro. Detto fatto, dentro ilprimo, fuori il secondo e aJones non resta che pro-vare dalla propria metàcampo. Il suono della si-rena, poi ... il delirio.

Tifosi e squadra saltanoinsieme, si festeggia il ri-torno in A. Formenti tagliala retina, classico ritualedi ogni campionato vinto.A Brindisi cortei di mac-chine, bandiere, tuffi nellafontana di piazza Cairoli ecori. Ad una settimanadalla promozione arriva laprima notizia: la partenzadel diesse AlessandroGiuliani, che solo per mo-tivi personali ha deciso diandare a Verona.

vietato ai malati di cuore.Botta e risposta, con Brin-disi che provava a fuggi-re, ma Pistoia rimanevaaggrappata con le un-ghie. I due quintetti si affi-dano agli uomini più rap-presentativi, Gibson da u-na parte e Hardy dall’al-tra. Coach Bucchi fa ruo-tare quasi tutti i suoi uo-mini, coach Moretti si fatrovare sempre pronto.

L’Enel è più squadra,attacca bene e mantienealta l’intensità difensiva.

Negli ultimi minuti laGTG si gioca il tutto pertutto, riesce a sorpassareBrindisi, ma bisogna fare iconti con «super» Jo-natha. Il colored con lamaglia numero 22 inventacanestri impossibili e tro-va anche il supporto di unCallahan glaciale.

Secondi finali da brivi-do. Con nove punti divantaggio, Brindisi po-trebbe gestire tranquilla-mente, invece sulla pres-

Formenti «taglia» la retina!(Foto Vincenzo Tasco)

Francesco Guadalupi

La svolta GibsonComincia con la vittoria su Scafa-

ti del 5 maggio la rinascita dell’EnelBrindisi di Piero Bucchi che nel tur-no casalingo precedente aveva subi-to un’onta dalla Conad Bologna.Contribuisce a questa metamorfosiil nuovo arrivato Jonathan MichalGibson che dà alla squadra, e a tuttol’ambiente, più sicurezza e tantaqualità offensiva. Accettato imme-diatamente e con entusiasmo da tut-to il roster, si integra immediata-mente più nei giochi offensivi chein quelli difensivi della squadra.Dopo aver perso d’un soffio gara 3a Pistoia, Ndoja e compagni nonvolevano assolutamente arrivare al-la bella di Brindisi dando dimostra-zione di superiorità tecnica e fisica(nonostante le difese sporche dellasquadra toscana) già in gara 4 bengiocata dagli atleti brindisini e bengestita da coach Bucchi (ottima lazona schierata in un momento im-portante dell’incontro). Coach Mo-retti (veramente scortese e scorret-to) con Jones, Toppo e gli altri nonvolevano assolutamente saperne dicedere le armi tanto da far perderelucidità agli ospiti proprio nelle ri-messe degli ultimi secondi. Brindisidimostrava, a pieno merito, di esse-re l’unica candidata (dopo ReggioEmilia) al salto di categoria e così èstato. Dal prossimo anno la Lega Ariacquista una squadra meridionaleche tanto lustro ha dato a Brindisi ealla Puglia. In bocca al lupo a tutti(dirigenti, tecnici e giocatori) con lacertezza che non saranno ripetuti glierrori del passato. Buone vacanze.

Antonio Errico

ANALISI TECNICA

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BASKET

Si conclude in modo trion-fale una stagione dai due vol-ti e con due coppe alzate alcielo. La coppa Italia di Le-gadue e quella della promo-zione in legaA sono in ba-checa, a sancire una «dop-pietta» che fino ad ieri erasolo ad appannaggio dellaOrlandina Basket di Giovan-ni Perdichizzi. Stagione in-corniciata nella «FestA» for-temente voluta dalla società edal presidente di LegadueMarco Bonamico.

Stagione conclusa nel se-gno del grande cuore deibrindisini: 8400 euro raccol-ti per i terremotati dell’Emi-lia. Una stagione perfetta, i-niziata però tra fischi e ma-lumori dei tremila del pala-sport, per l’inaspettata scon-fitta interna con la modestaAget Imola che ha conclusoil proprio campionato in pe-nultima posizione.

In questa stagione sportivanon ci siamo fatti mancarenulla: grandi prestazioni esconfitte a dir poco imbaraz-zanti, lunghi infortuni e so-nore bocciature, fino alle pia-cevoli sorprese, come quelladi Andrea Zerini e MarcoGiuri. Una storia tutta da «li-bro cuore» per lo scugnizzobrindisino, figlio d’arte, checon la squadra della propriacittà vince tutto, anche il tito-lo di miglior giocatore italia-no nella Final Four di Bari.

Le basi del successo di og-gi traggono forza dalla dolo-rosa ed imbarazzante retro-cessione dalla LegaA di ieri:un violento uppercut che a-vrebbe steso anche un toro,

Massimo Ferrarese e il sindaco Mimmo Consales (Foto Damiano Tasco

nazionale. Il sindaco, Mim-mo Consales apre il suo in-tervento con il «colpo discena», dichiarando di volercostruire in tempi rapidi ilpalazzetto, e consegna a Fer-rarese una serie di fogli checontengono lo studio di fatti-bilità predisposto dai funzio-nari comunali. Partono im-mediatamente i cori dellacurva che intonano «voglia-mo il palazzetto ... vogliamoil palazzetto», che non rie-scono a nascondere però unadichiarazione a dir poco im-barazzante del primo cittadi-no: «Dei dodici milioni dieuro per il Palaeventi, pro-messo dalla vecchia Ammi-nistrazione, quando mi sonoinsediato ne ho trovati solocinque e con quelli faremodi necessità virtù per co-struire un impianto da5000/6000 posti».

Sono giorni di festa questie delle somme non «trovate»non parliamo, riservandocidi farlo in altra occasione epromettiamo fin d’ora di es-sere attenti osservatori sullepromesse fatte, su quellenon mantenute e sulla neces-sità di «essere finalmente u-na città normale», concor-dando con quanto affermatoda Consales.

Le parole del rappresentan-te dell’Enel hanno poi in-fiammato l’ambiente: «Re-steremo al fianco di questasquadra ancora per un po’ neldesiderio di vedervi in giroper l’Europa». Speriamo chealmeno questa volta l’Europa«promessa» porti bene.

Nicola Ingrosso

Dalla «rinascita»al nuovo palasport

faccia da eterno bambino, èl’emblema di questa stagionedai due volti: è passato rapi-damente da un taglio annun-ciato ad un trionfo meritato... misteri dello sport, bellez-za del basket.

Tutto il palasport, unito inun grande abbraccio, ha rin-graziato i propri beniaminima le orecchie erano tese adascoltare le dichiarazioni dipolitici, dirigenti e sponsorper capire quale potrà essereil futuro. Apre Antonio Cor-lianò con un accorato ringra-ziamento a tutti, con un par-ticolare riferimento al pub-blico brindisino, che dopogli episodi di Barcellona e diPistoia possiamo definire ilpiù competente e corretto ditutto il panorama cestistico

ma non il patron MassimoFerrarese, che riparte e rilan-cia con l’ingresso di nuovisoci, e facendo proprio il «ri-sorgeremo», frase cult delpresidente Antonio Corlianòdurante una puntata della tra-smissione Terzo Tempo(quanto ci manca!) curata econdotta dal nostro direttoreAntonio Celeste. Il successoe il percorso quasi netto du-rante i play-off passano attra-verso le gesta dei corazzieriCraig Callahan e Dejan Bo-rovnjak, dalle imprese delcapitano Klaudio Ndoja edalla difesa asfissiante diMatteo Formenti e MatteoMaestrello. Gli eroi della sta-gione sono però i due colo-red Jonathan Gibson e AlexRenfroe. Il play di Memphis,

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CALCIO14

Fabrizio Caianiello

Brindisi, divergenze dirigenziali

de, pertanto, la linea DeFinis che, invece, avreb-be voluto puntare su no-mi esterni intavolandoaddirittura una trattativacon lo special one di Si-cilia Gaetano Auteri.

Il presidente GiuseppeRoma, per ora, preferiscenon parlare anche sepersone a lui vicine assi-curano che garantirebbecomunque la domanda diripescaggio in Lega Pro.Sulla riuscita dell’opera-zione molto dipenderà daquello che accadrà neiprossimi dieci giorni nelcalcio professionistico.Continua la telenovela«Riforma dei campionati»in Lega Pro con indiscre-zioni e veri e propri colpidi scena che si susse-guono di sett imana insettimana. Difficile fare ilpunto della situazione: ledichiarazioni degli attoriprotagonisti vanno in di-rezioni diametralmente

Un nuovo ribaltone. A-desso è il fronte Roma-Galuzzo a comandare.Cambiano gli schiera-menti nella società delBrindisi ed il rischio diquesta settimana è chel’imprenditore foggiano,a questo punto, possadecidere di lasciare lasocietà. Un problema inpiù per un sodalizio cheavrebbe dovuto già co-municare da tempo stafftecnico e dirigenziale e,invece, è ancora alla ri-cerca della propria iden-tità societaria.

E con questa situazio-ne De Finis potrebbe an-che decidere di cederealle lusinghe del sindacodi Lecce Paolo Perroneche sta cercando nuoveforze per l’Unione Sporti-va Lecce dopo l’abban-dono della famiglia Se-meraro ed il ciclone cal-cioscommesse. Ovvia-mente la speranza è chelo strappo possa ancoraessere ricucito ancheperché questa proprietàha avuto il grande meritodi resistere a situazioniassai più complicate.

Le ultime indiscrezioniparlano di Mino Francio-so allenatore, GiovanniTateo consulente di mer-cato e Giuseppe Negroresponsabile del settoregiovanile con l’incognitaAntonio Benarrivo chepotrebbe ricoprire il ruolodi direttore sportivo. Ca-

opposte. Partiamo dallecertezze: l’abolizione deiripescaggi mette in chia-ro che non si r ipeteràquella promozione sel-vaggia di club dalla serieD alla Lega Pro. Situazio-ne scongiurata lo scorsoanno dall’abolizione delgirone C di Seconda Divi-sione. Al loro posto po-trebbe essere introdottauna sorta di ammissioned’ufficio sulla base di cri-teri ancora tutti da stabili-re. E questo avverrebbesoprattutto nell’ipotesi incui si dovesse arrivaresotto le 60 squadre (17esclusioni). Discorsi que-sti che interessano finoad un certo punto i brindi-sini, anche se la pro-prietà è consapevole delfatto che il prossimo an-no la serie D sarà moltopiù impegnativa della Se-conda Divisione.

SERIE «D» GINNASTICASituazione societaria incerta e delicata

Syncro, Brindisiè vicecampione!

La Ginnastica Brindisi è vicecam-pione d’Italia di syncro. Quest’ulti-mo risultato, ottenuto a Catania dallacoppia Crastolla-De Michele, con-clude nel migliore dei modi una sta-gione generosa di ottimi risultati. Idue atleti difendevano il titolo con-quistato nel 2011.

La gara è stata molto avvincente espettacolare ed alla fine degli eserci-zi i due ragazzi sono riusciti a saliresul podio ottenendo un ottimo secon-do posto dietro la coppia della so-cietà Milano 2000 e precedendoquella della società di Marsala. Unrisultato che ripaga dei tanti sacrificiche quotidianamente vengono fatti inpalestra. Ecco il profilo dei due atletidella Ginnastica Brindisi:- Stefano Crastolla, atleta senioresdi 25 anni, inserito nella NazionaleItaliana, con all’attivo la partecipa-zione a cinque edizioni dei Campio-nati del Mondo ed a tre Europei, eCampione Italiano 2011 in coppiacon De Michele.- Matteo De Michele, atleta senioresdi 19 anni, Campione Italiano 2011nel syncro insieme con Crastolla, an-che lui all’attenzione della direzionetecnica nazionale.

Una menzione meritano i tecnici I-lenia Gargiulo e Antonio Lavinoper il grande lavoro svolto. Ricordia-mo che la Ginnastica Brindisi, pre-sieduta da Eugenio De Cesare, è giàvice campione d’Italia di serie A1.Ed ora, spazio alla festa: sabato 23giugno (ore 20.30), nel Pala Zumbosi svolgerà il saggio conclusivo di u-na stagione da incorniciare!

I dirigenti Roberto Galluzzo, Giuseppe Roma e Annino De Finis

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