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COMUNE DI NUORO
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CONSIGLIO COMUNALE
DEL
31 MAGGIO 2017
Legenda: ... = Frase incompleta (...) = Parola o frase non comprensibile (***) = Registrazione interrotta
I . D . N . S.n.c. Istituto Dattilografico Nuorese
di Uscidda Agostina & Co. Sede legale: Via Mannironi, 125
/FAX 0784/203726 Sede operativa: Via Nonnis, 41 0784/264048 – FAX 0784/260636
08100 – N U O R O E-MAIL: [email protected]
Servizi di resocontazione stenotipica in simultanea
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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INDICE DEGLI INTERVENTI
• PRESIDENTE 4
PUNTO UNO O.D.G.: INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE. 4
• CONS. SANNA 4 • ASS. SANNA 5 • CONS. SANNA 5 • PRESIDENTE 7 • ASS. SANNA 7 • PRESIDENTE 11 • CONSIGLIERA SANNA 11 • PRESIDENTE 12 • ASS. SANNA 12 • PRESIDENTE 13
- UTILIZZO CASERMA PRATO SARDO E TEMPI PREVISTI PER L’ARRIVO MILITARI BRIGATA SASSARI 13
• CONS. SAIU 13 • PRESIDENTE 16 • SINDACO 16 • SEGRETARIO 20 • SINDACO 20 • PRESIDENTE 20 • CONS. SAIU 20 • PRESIDENTE 23 • SINDACO 23 • PRESIDENTE 23 • SINDACO 24 • PRESIDENTE 25 • CONS. MORO L. 25 • PRESIDENTE 27 • SINDACO 27 • PRESIDENTE 28
• CONS. MANCA 28 • PRESIDENTE 28 • CONS. FADDA 28 • PRESIDENTE 30
PUNTO DUE O.D.G.: AUDIZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO DEL CONSORZIO PUBBLICA LETTURA “S. SATTA”. 30
• DOTTOR MASSIMO PUGGIONI - COMMISSARIO STRAORDINARIO 30
• PRESIDENTE 33 • CONS. SAIU 33 • PRESIDENTE 34 • DOTTOR MASSIMO PUGGIONI 34 • DOTTOR CUGUSI - DIRETTORE
BIBLIOTECA SATTA 35 • PRESIDENTE 37 • CONS. BRODU 37 • PRESIDENTE 38 • DOTTOR PUGGIONI 38 • PRESIDENTE 40 • ASS. COCCO 40 • PRESIDENTE 41 • CONS. MONTESU 41 • PRESIDENTE 42 • DOTTOR PUGGIONI 42 • CONS. MONTESU 42 • DOTTOR PUGGIONI 42 • DOTTOR CUGUSI 43 • PRESIDENTE 43 • CONS. MORO L. 43 • PRESIDENTE 46 • CONS. MORO L. 46 • PRESIDENTE 46
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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• DOTTOR CUGUSI 46 • PRESIDENTE 48 • CONS. SANNA 48 • PRESIDENTE 48 • DOTTOR CUGUSI 48 • CONS. SANNA 49 • DOTTOR CUGUSI 49 • PRESIDENTE 49 • CONS. MANCA 49 • PRESIDENTE 50 • CONS. MANCA 50 • PRESIDENTE 51 • DOTTOR PUGGIONI 51 • PRESIDENTE 52 • DOTTOR CUGUSI 52 • PRESIDENTE 53 • CONS. SIOTTO M. 53 • PRESIDENTE 55 • CONS. MORO L. 55 • PRESIDENTE 55 • DOTTOR PUGGIONI 56 • PRESIDENTE 56 • DOTTOR CUGUSI 56 • PRESIDENTE 57 • CONS. PORCU 57 • PRESIDENTE 58 • DOTTOR CUGUSI 58 • DOTTOR PUGGIONI 59 • ASS. COCCO 59 • DOTTOR PUGGIONI 59 • PRESIDENTE 59 • DOTTOR CUGUSI 60 • PRESIDENTE 60 • CONS. SAIU 60 • PRESIDENTE 62 • DOTTOR PUGGIONI 62 • PRESIDENTE 62 • DOTTOR CUGUSI 63 • PRESIDENTE 63 • ASS. COCCO 63 • PRESIDENTE 64 • DOTTOR CUGUSI 64
• FRANCESCA CADEDDU 64 • PRESIDENTE 65 • CONS. BRODU 65 • PRESIDENTE 67 • ASS. COCCO 67 • PRESIDENTE 68 • CONS. SIOTTO GRAZIANO 68 • PRESIDENTE 68 • DOTTOR MASSIMO PUGGIONI 68 • PRESIDENTE 69 • ASS. COCCO 69 • PRESIDENTE 69 • CONS. FADDA 69 • PRESIDENTE 70 • DOTTOR PUGGIONI 70 • PRESIDENTE 70 • CONS. MONTESU 70 • PRESIDENTE 71 • DOTTOR PUGGIONI 71 • CONS. MONTESU 71 • PRESIDENTE 72 • CONS. MORO LEONARDO 72 • PRESIDENTE 72 • PRESIDENTE 73 • CONS. MORO 73 • PRESIDENTE 75 • DOTTOR CUGUSI 76 • PRESIDENTE 76 • CONSIGLIERA MORONI 76 • PRESIDENTE 77 • DOTTOR CUGUSI 77 • PRESIDENTE 78 • DOTTOR PUGGIONI 79 • DOTTOR CUGUSI 79 • CONS. CALIA 80 • PRESIDENTE 80 • DOTTOR CUGUSI 80 • CONS. SAIU 80 • DOTTOR CUGUSI 80 • CONS. SAIU 81 • PRESIDENTE 81 • ASS. COCCO 81
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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Ad ore 15:00 il SEGRETARIO procede al primo appello dei Consiglieri.
Sono presenti il Consigliere Montesu, il Presidente del Consiglio e il Consigliere
Beccu. Non è presente il numero legale.
PRESIDENTE
Buonasera a tutti, iniziamo con la prima interrogazione presentata dal
Movimento 5 Stelle.
PUNTO UNO ALL’ORDINE DEL GIORNO: INTERROGAZIONI E
INTERPELLANZE.
- AFFIDAMENTO SERVIZIO SMALTIMENTO RESIDUI SPAZZAMENTO
STRADALE.
Consigliera Sanna può iniziare l’esposizione.
CONSIGLIERE SANNA
Buonasera Assessore, l’interrogazione nasce in seguito ad una determina
dirigenziale del 20/04/2017 con la quale si attua una revoca parziale del contratto di
affidamento del conferimento rifiuti e intermediazione stipulato in data 6 febbraio
2017.
Precedentemente avevamo fatto una richiesta di atti proprio per avere notizie
sull’affidamento di questo conferimento di rifiuti.
Noi avevamo fatto richiesta precisa dell’indagine conoscitiva di mercato
finalizzata a reperire i migliori prezzi. Invece ci rispondete con una cronistoria con la
quale ci raccontate come avete invitato a colloquio le ditte per la presentazione della
loro offerta.
Per quanto riguarda il conferimento dei rifiuti plastica, vetro/barattolame, carta e
cartone, dato l’importo sopra la soglia dei 40.000 euro, che prevede quindi l’offerta di
almeno cinque ditte o comunque almeno quelle presenti nel territorio, convocate
queste ditte - da quanto ci raccontate - a partire dal 23 novembre 2016 in via
assolutamente informale, ovvero tramite dei contatti telefonici.
Tant’è vero che di queste cinque ditte una presente nel territorio e tra l’altro
molto vicina perché situata ad Oniferi ed è a 11 chilometri da Nuoro, e così come da
voi dichiarato risponde perfettamente ai requisiti di minore distanza chilometrica
possibile, non viene all’appuntamento.
Voi dichiarate che non ha più risposto al telefono: la mattina del 23 novembre si
era contattata tale ditta, che si doveva presentare in Comune alle 11.30 con
appuntamento da confermare, ma poi la stessa ditta non risponde più al telefono, né
allora né i giorni successivi.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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Allora la domanda è questa: perché utilizzate queste vie anziché seguire le
linee guida ANAC e contattate le ditte via telefonica anziché mandare lettera
raccomandata oppure posta certificata.
Anche perché la ditta in questione vi contesta e vi manda una PEC a febbraio
proponendo la sua offerta, voi rispondete con un’altra PEC a fine marzo dicendole
che aveva disatteso l’invito. La ditta in questione contesta di essere mai stata
invitata.
Quindi vi esponete a queste convocazioni assolutamente leggere per vie brevi,
anziché fare gli inviti formali.
Quindi la domanda è: perché avete fatto così per quanto riguarda il
conferimento.
Per quanto riguarda l’affidamento dell’intermediazione non procedete nemmeno
a fare quello. Stabilite che dell’importo...
(INTERVENTO FUORI MICROFONO)
Sì, l’oggetto è le modalità con le quali avete stipulato quel contratto e
l’affidamento di questi servizi, e ve lo chiediamo precisazione nell’interrogazione.
PRESIDENTE
Scusate non si può riprendere. Ci siamo già pronunciati in un altro Consiglio.
CONSIGLIERE SANNA
L’oggetto dell’interrogazione è “Conferimento revoca affidamento servizio di
smaltimento residui spazzamento stradale”.
Quindi vi chiediamo notizia di come avete portato avanti... Allora perché mi
chiede l’oggetto? Non era chiaro?
Avrei voluto farle anche un’altra interrogazione.
Quindi le chiedo notizie sulle modalità con le quali avete invitato le ditte a
presentare le loro offerte.
Le chiedo notizia e gliel’ho chiesta anche nell’interrogazione..
Le domande dell’interrogazione sono queste: “Si chiede quali ditte, oltre alla
Ecocentro Sardegna, sono state contattate; quante di queste hanno presentato un
preventivo; e quali differenze hanno indotto alla scelta della ditta affidataria”.
È una domanda dell’interrogazione, le sembra che non sia attinente?
ASSESSORE SANNA
Con quali modalità sono state contattate, perché sono state adottate certe
modalità, io non le leggo nell’interrogazione.
CONSIGLIERE SANNA
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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Le riferivo quello che avete risposto.
Allora le aggiungo la domanda: quali ditte sono state contattate e perché le
avete contattate per via telefonica anziché per le vie ufficiali.
Io glielo chiedo lo stesso, non mi risponderà ma io glielo chiedo lo stesso.
PRESIDENTE
Rimaniamo all’interrogazione depositata.
CONSIGLIERE SANNA
“Quante di queste hanno presentato un preventivo?”.
Alla fine risulta che ci sia stata una sola offerta, che è quella della ditta
affidataria, quindi chiediamo perché le altre ditte non abbiano presentato offerte e
sulla base di queste offerte mancanti come avete potuto valutare questa offerta come
la più vantaggiosa.
Va bene, non abbiamo quindi altri preventivi e non abbiamo le differenze per le
quali è stata preferita questa ditta.
Le chiedo poi perché scegliete un servizio di intermediazione che dopo due
mesi, poiché la ditta affidataria - dell’intermediazione tra l’altro - vi comunica che la
piattaforma da lei scelta non ha più i requisiti necessari, quindi voi, dopo aver indicato
un risparmio di 3.000 euro annui che ha determinato la scelta di questo servizio,
tornate indietro, il 20 aprile fate la determina dirigenziale con cui dite alla ditta: “va
bene, tu non mi fai più questo servizio, lo faccio io e conferisco a Tossilo a 175,03
euro anziché 170”.
I 3.000 euro che avevate dichiarato come risparmio spariscono, la ditta non
subisce rischio d’impresa e il Comune si accolla.
Perché non avete portato avanti il contratto? Questo le chiedo; perché avete
detto: non importa lo stralciamo quella parte? Ed è un’altra domanda.
Poi vi chiedo, ironicamente ovviamente, se abbiate verificato il Piano Regionale
dei Rifiuti.
Io l’ho verificato.
Avreste avuto in quel momento la possibilità, visto che c’erano ancora due
piattaforme autorizzate allo smaltimento dei rifiuti derivanti da spazzamento, di
sceglierne una direttamente senza andare a cercare un intermediario per esempio.
E poi vi chiedo se avete verificato le autorizzazioni di queste ditte, perché il
piano regionale dei rifiuti vi dice anche che dovete convergere verso una raccolta di
multimateriale leggero.
Voi rimodulate il servizio, passate a quello pesante, affidate a questa ditta con
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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questi colloqui molto informali, poi risponderà anche su quello.
Non era nell’interrogazione però glielo chiedo lo stesso: avete verificato se le
ditte contattate avevano le autorizzazioni per gestire il multimateriale pesante che il
Comune di Nuoro produce?
Nel contratto cedete poi anche le deleghe. Avete pensato in occasione del
piano nuovo del bando dei rifiuti, che cedendo le deleghe ad una società alla quale
affidate in questo modo per due anni più due rinnovabili senza nessuna clausola di
recesso delle deleghe in caso di attivazione del nuovo bando?
Sì, cedete le deleghe di alcuni rifiuti come plastica e vetro.
PRESIDENTE
Siamo molto oltre il tempo massimo Consigliera Sanna. Chiuda.
CONSIGLIERE SANNA
Le chiedo se volete seguire lo stesso criterio che avete seguito nell’affidamento
di questi servizi anche nel nuovo bando. Grazie.
PRESIDENTE
La parola all'Assessore Sanna.
Interrompiamo le riprese. Non si possono fare, ci siamo già pronunciati.
ASSESSORE SANNA
Grazie Presidente, buonasera ai Consiglieri presenti.
Per le riprese per me nulla osta, non so per l’ordine d’aula, ma dal mio punto di
vista nessun problema.
PRESIDENTE
Mi dispiace ma creiamo dei precedenti. È una mia responsabilità.
ASSESSORE SANNA
Intanto le chiedo scusa, Consigliera Sanna, per l’intemperanza. È che io avevo
ed ho un’interrogazione protocollata che mi è stata recapitata, sulla quale
evidentemente ho preparato le risposte.
L’interrogazione attiene la frazione relativa ai rifiuti residui da spazzamento
stradale, pertanto ho preso qualche appunto.
Se potrò essere utile bene, sennò si riserverà di fare un’ulteriore interrogazione
e non c’è nessun problema. Però cerchi di capire che non tutti i dati, anzi quasi
nessuno dei dati effettivi è a diretta conoscenza dell’Assessore, il quale grazie a Dio
non è titolato né a stipulare contratti né a fare indagini di mercato, bensì soltanto a
dare indirizzi di ordine politico.
L’indirizzo di ordine politico è molto semplice, poi se voi lo contestate
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politicamente non lo so, ed è quello di risparmiare secondo due ottiche di ragioni.
La prima è ricercando quello che nel Piano Regionale di Rifiuti viene richiamato
a pie’ sospinto - e non solo dal Piano Regionale dei Rifiuti ma evidentemente da tutta
la legislazione che ordinisticamente è superiore - che è quello del principio di
prossimità, cioè il principio per cui i rifiuti debbano viaggiare il meno possibile.
Quindi la ricerca di prossimità, con minori impatti dal punto di vista ambientale,
quindi riduzione di emissioni, e con minori impatti relativi poi ai costi di trasporto.
Le ricordo che i costi di trasporto, pur non essendo a diretto carico del Comune
di Nuoro, essendo una voce contrattuale a corpo con la società partecipata Nuoro
Ambiente, si riverberano comunque al 51%, diciamo così, da un miglioramento
dell’efficienza del bilancio della Nuoro Ambiente stessa.
Quindi se la Nuoro Ambiente riduce i propri costi evidentemente amplia i propri
utili ed evidentemente questo si ripercuote anche per il socio di maggioranza in fase
di ripartizione degli stessi.
Questi i principi generali.
Abbiamo notato da subito che tutte le frazioni di rifiuto, ad eccezione del secco
indifferenziato, andavano fuori dalla Provincia di Nuoro. Questo è status che noi
abbiamo trovato nel momento in cui ci siamo insediati.
Evidentemente dal punto di vista politico abbiamo reputato di poter migliorare
questo nell’ottica di quella prossimità richiamata nel Piano Regionale dei Rifiuti.
Il Piano Regionale dei Rifiuti in realtà indica degli ambiti omogenei e per quanto
riguarda le piattaforme di conferimento obbliga sostanzialmente tutti i Comuni della
Sardegna, individuando degli ambiti di riferimento, soltanto per quanto attiene il
secco residuo.
Per tutte le altre frazioni in realtà, pur indicando delle piattaforme... per esempio
nel caso in specie sul Piano Regionale dei Rifiuti ed esattamente alla pagina 102,
tabella 2.8 dice: “nel sub-ambito provinciale di Nuoro è stato previsto”, significa che
“è in previsione di”.
Per quanto riguarda il Comune di Nuoro e il conferimenti di scarti dei trattamenti
dei materiali da raccolta differenziata e residui da spazzamento stradale indica una
discarica di servizio.
Relativamente poi allo stato di attuazione, quindi da pagina 102 andiamo a
pagina 107 alla tabella 2.13: “Attuazione degli interventi previsti dal Piano Regionale
dei Rifiuti”, indica sempre per Nuoro che la discarica di servizio per scarti da
trattamenti stradali, risulta al momento non realizzato per assenza di sito di
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ubicazione.
Quindi sostanzialmente dà un’indicazione che è in divenire ma che ancora non
è e poi dice infatti nello stato di attuazione: “non realizzato per assenza del sito di
ubicazione”.
Dall’analisi dei dati forniti dalla Provincia di Nuoro, che detiene l’albo degli
operatori ambientali, è emerso che oltre alla Tossilo non vi erano altre piattaforme
per il conferimento diretto del residuo da spazzamento. Vi era però una di queste
ditte che aveva l’abilitazione come intermediario. Al che è stato chiesto un
preventivo.
L’intermediazione sostanzialmente è una fase intermedia che libera da un lato il
conferitore del rifiuto dall’individuazione della piattaforma finale.
È stato proposto un prezzo che era di 5 euro a tonnellata più vantaggioso, e
che inoltre avrebbe avvicinato il luogo del conferimento: da Macomer a Bolotana, con
un dimezzamento anche dei costi di trasporto.
Il contratto non è mai stato sottoscritto, quindi quando lei dice “revoca di
contratto” in realtà questa non è mai avvenuta. Questo è importante precisarlo.
Quindi il danno che lei reclama, rischio d’impresa, di fatto non si è mai
verificato, nel senso che loro non sono inottemperanti nei confronti di un contratto
che non esiste.
Comunicano loro che di fatto è caduto il requisito della piattaforma che loro
avevano individuato per lo smaltimento e che quindi non sono più in grado di
esercitare quel servizio.
A quel punto si rimane come si è sempre rimasti, lei lo chiedo
nell’interrogazione, col conferimento a Tossilo, come peraltro è sempre stato per
questo Comune per il residuo di spazzamento.
Dispiace più a me il fatto che si sia potuto realizzare, glielo posso assicurare. Le
posso anche dire un’altra cosa: ho avuto informativa di recente che il Comune di
Quartu ha individuato una piattaforma che manda al recupero il residuo da
spazzamento.
Noi stiamo cercando di attivare un’indagine per verificare se fosse possibile
riuscire a mandare invece che a smaltimento, che significa indifferenziato, a
recupero, che significherebbe in realtà poter imputare anche il residuo da
spazzamento nella raccolta differenziata.
Quindi stiamo cercando di valutare innanzitutto se riusciamo a trovare una
piattaforma con queste caratteristiche e se i cosi lo consentono.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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Nella premessa della sua interrogazione, l’ha accennato verbalmente anche
prima, lei parla di contratti biennali rinnovabili. In realtà gli uffici mi smentiscono
assolutamente che esistano contratti biennali.
Tutti i contratti sono annuali, sono stati espressamente richiesti contratti brevi in
modo che si abbia la massima flessibilità per poter rinegoziare in qualunque
momento lo smaltimento dei rifiuti - questo mi dicono gli uffici - alle piattaforme più
vantaggiose, perché è un processo, questo, che un’Amministrazione ha il dovere di
monitorare costantemente.
Da questo punto di vista chiunque abbia notizie che da Tizio o da Caio pagano
di più, lo può far presente direttamente agli uffici, che attivano un’indagine di mercato
e nell’ottica del risparmio si attivano anche per stipulare eventualmente dei contratti.
Tutto ciò che è stato fatto è stato fatto nell’ottica di migliorare, sia in termini
economici diretti che economici di riflesso, il rendimento del servizio.
Lei mi chiede poi - leggo le domande dell’interrogazione - quale strategia ha
determinato l’utilizzo dell’intermediario. È quello che ho spiegato prima, cioè quella
del vantaggio economico, che poi non si è di fatto verificato, non si è materializzato.
Ancora mi chiede perché il Comune di Nuoro subisca passivamente la modifica
di un contratto. Non esiste un contratto sottoscritto, quindi non ha subito
passivamente alcuna modifica, ha solo ricevuto un’informativa che l’intermediario non
poteva più svolgere quel compito. Quindi né c’era né è seguito nessun contratto che
abbia determinato un danno o un illecito arricchimento di nessuno.
Sul Piano Regionale dei Rifiuti credo di averle già risposto.
Rispetto alle domande che mi fa, ripeto, sono questioni di cui per fortuna si
occupano gli uffici, dei quali ho enorme fiducia, non piccolina ma proprio un’enorme
fiducia nel loro operato.
Se lei mi volesse fare un’altra interrogazione per chiedere un dettaglio maggiore
io sono a disposizione. Se l’avesse già inserita in questa oggi staremmo anche
parlando di queste cose.
Non è io sono estremamente formale, è che corro il rischio anche di dire delle
imprecisioni e voglio evitare, in una sede importante come quella del Consiglio
Comunale, di dire imprecisioni.
Relativamente alle autorizzazioni lei chiede se siano state verificate. È ovvio
che sono state verificate, perché sono verifiche anche che vengono fatte in ultima
analisi prima dell’eventuale stipula di qualunque contratto.
Di fatto sta che tutte le autorizzazioni, come abbiamo accennato prima, sono
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nell’albo provinciale e quindi attingendo direttamente alle notizie che vengono fornite
dal settore ambiente della Provincia di fatto noi abbiamo in tempo reale le piattaforme
autorizzate o meno.
Poi parla di deleghe. Se potesse essere più precisa relativamente a che tipo di
delega si riferisce, perché in materia di rifiuti le deleghe sono tante.
Di una cosa posso rassicurarla, cioè che la proprietà del rifiuto rimane sempre
in capo al Comune di Nuoro nei formulari.
Questo è molto importante dal mio punto di vista e sarà importante che rimanga
sempre così.
PRESIDENTE
Preso Consigliera Sanna, può replicare.
CONSIGLIERA SANNA
Per quanto riguarda la scelta delle ditte con la minore distanza chilometrica
possibile, quindi scelte in prossimità, le contesto proprio che la ditta più vicina, che è
quella che avete contattato per vie brevi e che non si sarebbe presentata all’incontro
è a 11 chilometri da Nuoro, è situata ad Oniferi, non è a Bolotana, è ben più vicina,
ha le stesse autorizzazioni rispetto alla ditta affidataria.
Quindi il discorso della prossimità mi sembra che cada, quantomeno non siete
stati abbastanza attenti allora, o non avete insistito a cercare la ditta che aveva le
stesse autorizzazioni di quella affidataria e si trovava molto più vicina rispetto a
quella.
Per quanto riguarda le piattaforme del conferimento dello spazzamento, lei mi
dice che c’è solo Tossilo, ma al momento c’era un’altra ditta, situata a Bolotana, che
ha l’autorizzazione dal 2010, che era presumibilmente la ditta scelta dall’affidataria,
alla quale è stata revocata l’autorizzazione proprio a fine febbraio 2017.
La domanda è questa: se l’intermediazione vi permette di risparmiare 5,03 euro
a tonnellata rispetto ai 170 e considerato che l’intermediario, che vi indica
semplicemente dove andare a conferire - i camion di Nuoro Ambiente fanno lo stesso
tragitto, non è che li porta lui! - non vi siete politicamente domandati se non fosse
stato il caso di andare a cercare voi quella piattaforma più conveniente?
Perché se la ditta intermediaria riesce a farvi un prezzo inferiore rispetto a
Tossilo, con una quota ovviamente di intermediazione, perché non lo fa sicuramente
gratis... Quella piattaforma poi smaltiva a 100 euro circa a tonnellata, quindi un
risparmio ci sarebbe stato e sarebbe stato anche consistente.
Questa indagine di mercato mi sembra che sia stata condotta un po’
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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superficialmente.
Barbagia Ambiente è situata a Bolotana, a fianco alla Ecocentro Sardegna,
autorizzata allo smaltimento dei rifiuti derivanti da spazzamento dal 2010, con revoca
della Provincia di fine febbraio.
Infatti poi vi arriva la nota da parte del vostro intermediario che vi dice: la mia
piattaforma ha perso i requisiti. Quindi potevate trovare una piattaforma che smaltiva
a 100 euro a tonnellata e il risparmio sarebbe stato considerevole, 45.000 euro
contro i 3.000.
Poi ugualmente non è andata bene, però queste sono altre cose. Io entro nel
merito della vostra indagine conoscitiva, che non si è rivelata abbastanza efficace.
Poi per quanto riguarda l’inesistenza di un contratto non lo so, ci sono due
determine, la N. 338 e la N. 339 del 2017 dove si parla chiaramente di 2 anni più 2
rinnovabili, dove si parla anche della cessione delle deleghe del Comune.
Se lei mi dice che il contratto non esiste non lo so, allora le chiedo quindi su che
cosa si basa questo affidamento. È un contratto in esecuzione?
PRESIDENTE
La parola all'Assessore Sanna.
ASSESSORE SANNA
Quando io dico che il contratto non esiste mi riferisco al contratto per lo
spazzamento. Le determine che lei ha citato parlano in realtà di tutte le frazioni,
quindi io mi riferisco semplicemente al contratto per il conferimento dello
spazzamento che non era ancora stato stipulato al momento della determina che
revoca quella sorta di aggiudicazione.
Per quanto riguarda il criterio di prossimità, lei lo deve incrociare col criterio
dell’offerta economica. Non basta che sia più vicina, è necessario che la
ponderazione tra di dati di trasporto e il costo di conferimento determini un vantaggio.
Non ce l’abbiamo perché evidentemente non è stata fatta, non è stata
presentata agli uffici.
Questo è quello che lei sta sostenendo. Evidentemente gli uffici sostengono
un’altra cosa e siccome non basta il criterio di prossimità le sto dicendo su che basi
viene fatta la scelta. Punto. Questo è.
Lei ha detto che io ho sbandierato un criterio. Il criterio è duplice. Se una ditta
viene invitata a fare un’offerta e non la fa è come se abbia offerto il massimo. Questo
è il principio.
Se vengono invitate dieci ditte e solo una fa l’offerta, solo una viene presa in
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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considerazione, è ovvio.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO)
PRESIDENTE
Non interrompiamo, l’Assessore Sanna sta rispondendo.
Sennò non finisce mai questa interrogazione, dobbiamo anche chiuderla.
ASSESSORE SANNA
Per concludere, lei cita questa piattaforma che io non conosco, non so neanche
di cosa mi sta parlando, dovremmo appurare se questa piattaforma era presente alla
data dell’indagine tra le ditte elencate nell’albo provinciale, perché per conoscenza
noi non determiniamo nulla. Magari ce ne sono anche altre, però bisognerebbe
conoscerle e bisognerebbe che l’ente preposto che fornisce i dati al Comune li
fornisca.
Quindi se gli uffici dicono: è stata individuata perché non c’erano piattaforme in
Provincia di Nuoro, io capisco che è stata fatta un’indagine e non sono state
individuate altre piattaforme.
(INTERVENTI FUORI MICROFONO)
PRESIDENTE
Grazie Assessore Sanna, procediamo con la seconda interrogazione.
- UTILIZZO CASERMA PRATO SARDO E TEMPI PREVISTI PER L’ARRIVO
MILITARI BRIGATA SASSARI
Prego Consigliere Saiu, può iniziare l’esposizione.
CONSIGLIERE SAIU
In data 27 gennaio 2016 presentai alla sua attenzione, signor Sindaco,
un’interrogazione avente ad oggetto “Chiarimenti in ordine al diverso utilizzo della
caserma di Prato Sardo”.
«In quel periodo i lavori di costruzione della caserma erano stai quasi
completati. Alcuni organi di informazione locale avevano diffuso notizie relative ad un
possibile diverso utilizzo della caserma stessa e in particolare era stata resa nota la
concreta possibilità che la struttura venisse adibita a centro di accoglienza per
migranti.
In città vi era una diffusa preoccupazione legata al mancato arrivo dei militari
della Brigata Sassari, preoccupazione rafforzata dal progressivo arretramento della
presenza dello Stato nei nostri territori, così come testimoniato dalla chiusura di tanti
uffici e presidi pubblici.
Partendo da quelle premesse le chiesi di sapere se vi fossero state
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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interlocuzioni con la Regione o con il Ministero della Difesa relativamente ad un
diverso utilizzo della caserma di Prato Sardo.
Chiesi inoltre di sapere se fossero intercorse a riguardo comunicazioni scritte o
verbali; se vi fossero a sua conoscenza elementi che potessero in qualche modo
costituire riscontro alla volontà di mutare la destinazione d’uso della caserma; come
intendesse attivarsi l’Amministrazione Comunale per difendere la presenza dei
militari della Brigata Sassari e impedire che la caserma di Prato Sardo venisse
adibita a centro di accoglienza per migranti».
Questo era nell’interrogazione protocollata il 27 gennaio 2016.
Nella seduta del Consiglio Comunale del 4 febbraio 2016 lei ebbe modo di
rispondere così, quindi cito la sua risposta signor Sindaco: «Fin dal primo momento
del nostro insediamento io stesso ho avuto rapporti costanti con i rappresentanti
dell’esercito e in particolare dapprima con il Generale Tozzi, che è andato poi in
pensione il 4 settembre, poi con il generale Giovannini che anche di recente,
esattamente nel mese di gennaio 2016, si è recato a Nuoro, con il quale abbiamo
sempre parlato di quelle che erano le intenzioni effettive del Ministero della Difesa
sulla caserma di Prato Sardo».
«È in atto - riferiva in quella circostanza - una riflessione a livello governativo
sull’entità della presenza dei militari in Sardegna. Io - sono le sue parole - ho chiesto
personalmente che nell’ambito di una trattativa Stato-Regione in ordine alle servitù
militari non venisse messo in mezzo l’impegno preso a suo tempo con l’accordo
come voi sapete del 1997 per la presenza dell’esercito a Prato Sardo».
Continua poi nella sua risposta nel febbraio 2016: «Le interlocuzioni che io
personalmente ho avuto, sia recandomi a Cagliari che ospitando in Comune i
rappresentanti dell’esercito sia negli incontri che ho avuto con Domenico Rossi,
sottosegretario alla Difesa, sono avvenute non per iscritto ma verbalmente.
L’ultima interlocuzione l’ho avuta esattamente sabato scorso quando ho
incontrato appositamente il sottosegretario Rossi, con il quale abbiamo avuto
un’interlocuzione durante la quale il Sottosegretario ha ribadito che allo stato attuale
la notizia circolata sui giornali la settimana scorsa non ha nessun fondamento.
Allo stato attuale non c’è un mutamento delle intenzioni rispetto a quello di
portare un mutamento rispetto alla destinazione d’uso nella volontà del Governo,
nella volontà dell’Esercito».
«Per quanto riguarda poi la questione dei migranti - dice ancora lei, Sindaco -
cioè come intenda attivarsi l’Amministrazione Comunale per difendere la presenza
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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dei militari della Brigata Sassari ed impedire che la caserma di Prato Sardo venda
adibita a centro di accoglienza per migranti, posso dire che durante le frequenti
riunioni che vengono svolte in prefettura a Cagliari relative ai migranti, l’ultima -
l’abbiamo fatta circa a metà gennaio ed era una conferenza regionale
sull’immigrazione - si è discusso sulle forme di accoglienza.
I criteri di integrazione e di accoglienza - questo è passaggio importante - dei
migranti non prevedono l’isolamento dei migranti stessi in una zona distante dalla
città. Per cui se queste sono le linee guida del Ministero dell’Interno, nonché le linee
guida che provengono dai vari organismi che si occupano delle varie sfaccettature
del fenomeno, noi faremo presente che la struttura della caserma di Prato Sardo è la
meno idonea in assoluto e non è idonea per niente rispetto all’accoglienza e
all’integrazione dei migranti stessi».
Il 29 giugno 2016, rispondendo all’Assessore del deputato Roberto Cappelli, il
Ministro della Difesa Pinotti ebbe modo ti dire, riferendosi all’utilizzo della caserma di
Prato Sardo: «Le forze armate e non altri utilizzeranno la caserma. Non posso
ancora specificare chi la occuperà, ci sta lavorando lo stato maggiore dell’esercito
che sta facendo un approfondimento, ma solo per dirle che in tempi brevi sarà
occupata da persone delle forze armate».
Questo il Ministro Pinotti il 29 gennaio 2016.
In relazione al completamento dei lavori di realizzazione della caserma, il 29
dicembre 2016 l’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Nuoro, Antonio Bellu,
dichiarò a mezzo stampa: «Sono molto contento e soddisfatto dei risultati raggiunti,
siamo riusciti a portare a termine un lavoro che da tempo era fermo al palo,
riuscendo a snodare una matassa complicatissima e poi portarlo avanti in tempi
brevi. Il prossimo step sarà quello del 18 gennaio, la data fissata per il collaudo finale
dell’intero complesso, dopodiché ci sarà un accordo di programma da rispettare».
Il 21 gennaio 2017 è stata poi resa nota dai mezzi di informazione locale la
presenza di un documento...
Presidente posso chiederle un po’ di silenzio?
Il 21 gennaio 2017 è stata resa nota dai mezzi di informazione locale la
presenza di un documento con oggetto “Piano di alimentazione della Brigata Sassari”
diramato all’inizio del mese in tutti i reggimenti della Brigata, con l’esplicita richiesta di
indicare il gradimento per un eventuale impiego nella sede di Nuoro dove, si legge
nel documento “ci sarà la probabile formazione di una compagnia del 152°
reggimento”.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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Tuttavia il 24 aprile 2017 lei ha dichiarato testualmente, rispondendo alla
domanda di un giornalista della carta stampata, relativamente all’adesione del
Comune di Nuoro alla rete SPRAR, quanto segue: «Lo stato, non potendo contare
sull'accoglienza diffusa, potrebbe decidere di ospitare i migranti destinati alla città in
una struttura inutilizzata e la caserma di Prato Sardo sarebbe la destinazione
ideale», contraddicendo del tutto quanto detto a febbraio 2016, per lo Stato stesso,
ma non per noi che saremmo messi di fronte al fatto compiuto, senza neppure la
possibilità di interloquire.
Allora io le chiedo di sapere signor Sindaco:
- se lei sia a conoscenza di mutamenti rispetto a quanto da lei stesso riferito a
quest’aula in data 4 febbraio 2016, e cioè che i criteri di integrazione e di accoglienza
dei migranti non prevedono l’isolamento dei migranti stessi in una zona distante dalla
città;
- se siano intervenuti mutamenti rispetto alle linee guida del Ministero che lei ha
richiamato nella seduta del 4 febbraio 2016, in base alle quali la struttura di Prato
Sardo non sarebbe idonea e all’accoglienza e all’integrazione;
- se rispetto a quanto dichiarato dal Ministro Pinotti nel corso del question-time
svoltosi alla Camera dei Deputati nella seduta del 29 giugno 2016, sono intervenuti
mutamenti in ordine a quanto affermato e cioè che le forze armate e non altri
avrebbero utilizzato la caserma;
- che tempi si prevedono per l’arrivo dei militari della Brigata Sassari nella
caserma di Prato Sardo;
- se e quali ulteriori interlocuzioni ci sono state con il Ministero della Difesa e
che esito abbiano avuto;
- se tutti i procedimenti relativi alla realizzazione dell’opera sono stati conclusi e
quali passaggi devono ancora essere compiuti affinché la caserma possa essere
occupata dai militari della Brigata Sassari; in particolare quali ulteriori passaggi sono
richiesti affinché venga data attuazione all’accordo di programma del 1997.
PRESIDENTE
Il Sindaco può rispondere.
SINDACO
Buonasera a tutti gentili Consiglieri, gentile pubblico, Assessori e Presidente del
Consiglio.
La prima domanda è “se il Sindaco sia a conoscenza di mutamenti rispetto da
quanto da lei stesso riferito in quest’aula in data 4 febbraio 2016 e cioè che i criteri di
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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integrazione e di accoglienza dei migranti non prevedono l’isolamento dei migranti
stessi in una zona distante dalla città. criteri che avrebbero quindi escluso in ogni
caso, a prescindere dall’adesione del Comune di Nuoro alla rete SPRAR, l’utilizzo
delle caserme di Prato Sardo come centro di accoglienza per migranti”.
A questa domanda si può rispondere così: quando è stato riferito in data 4
febbraio 2016 che avevo partecipato ad una riunione a Cagliari al comitato
istituzionale relativo ai flussi migratori, quel criterio è sempre valido, non è stato
mutato, solo che quel criterio viene sistematicamente violato e gli esempi sono
decine.
Nel senso che nelle comunità si è verificato che a fronte dell’esistenza e
dell’enunciazione di criteri determinati da parte del Ministero e del Governo, cioè che
prevedono al fine di costruire un’integrazione con i migranti il loro non isolamento in
un luogo isolato e distante dalla città, a fronte dell’esistenza di questo principio
generale nelle linee guida sulla migrazione, queste linee guida vengono
sistematicamente violate.
Di fatto accade che i centri di accoglienza straordinaria che sono presenti anche
in Sardegna, si trovino tutti fuori dell’abitato: ad Iglesias, a Sarule, a Dorgali, a
Sassari, tutti i cosiddetti CAS si trovano in luoghi isolati e fuori dall’abitato.
Non solo, ma recentissimamente - e questa è una modifica che invece c’è stata
da poco - il Governo ha emanato delle circolari con le quali ha chiesto - più che
chiesto ha individuato direttamente dall’alto - dei centri di rimpatrio; si chiamato CPR,
centri per il rimpatrio.
Di questi centri per il rimpatrio per adesso in Sardegna ne ha previsto uno ad
Iglesias nello stabile che prima era la casa circondariale e il criterio che in quel caso
ha indicato è che devono essere sfruttati degli stabili statali sui quali non debbano
essere preferibilmente fatti dei lavori.
Questo è emerso anche nell’ultima conferenza Regioni-Enti locali alla quale io
stesso sono stato convocato come membro insieme al Presidente dell’ANCI e
l’Assessore Regionale Filippo Spano ha illustrato quelle che sono le interlocuzioni
avvenute sul Governo in quest’ultimo periodo su questo punto.
Poi chiede “se siano intervenuti mutamenti rispetto alle linee guida del Ministero
da lei richiamate nella seduta del 4 febbraio 2016, in base alle quali la struttura di
Prato Sardo non sarebbe idonea all’accoglienza e all’integrazione dei migranti, a
prescindere dall’adesione del Comune alla rete SPRAR e all’attivazione della
cosiddetta clausola di salvaguardia”.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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Quindi, ricollegandomi alla risposta che ho dato prima, se le linee guida non
sono cambiate comunque quelle linee guida non sono state applicate e nel momento
in cui il Comune non aderisce alla rete SPRAR, allora in quel Comune, in un Comune
capoluogo come il nostro che non l’ha ancora, viene sicuramente aperto un CAS.
La clausola di salvaguardia pone al riparo la comunità appunto da un
fenomeno, che è quello dei centri di accoglienza straordinaria, che noi abbiamo
giudicato non idoneo rispetto alle finalità che intendiamo perseguire.
Per cui la clausola di salvaguardia si attiva nel nostro ordinamento solo ed
esclusivamente se un Comune aderisce alla rete SPRAR, altrimenti no, altrimenti c’è
il CAS. E come abbiamo detto poco fa anche se in linea teorica il Governo ha detto
che i migranti non devono andare in posti isolati, di fatto li mette in posi isolati anche
nel nostro territorio.
In più c’è una modifica, che è quella dei centri per il rimpatrio, per adesso,
ripeto, ne è stato individuato uno nel carcere di Iglesias, ma il Governo ha fatto una
circolare che ha mandato alle Regioni dove c’è scritto: noi dobbiamo fare i centri per
il rimpatrio e li facciamo nelle strutture pubbliche dove dobbiamo fare pochi lavori,
perché dobbiamo farli in fretta.
Chiede poi il Consigliere Saiu “se rispetto a quanto dichiarato dal Ministro
Pinotti nel corso del question-time svoltosi alla Camera dei Deputati nella seduta del
29 giugno 2016, siano intervenuti mutamenti in ordine a quanto affermato, cioè che le
forze armate e non altri avrebbero utilizzato la caserma”.
Questa affermazione fatta dal Ministro Pinotti allo stato attuale è
un’affermazione che non è stata contraddetta da degli atti scritti, ma
contemporaneamente non c’è nessun procedimento amministrativo allo stato attuale
che ne confermi la volontà o l’indicazione di cui al question-time del 29 giugno 2016
alla Camera dei Deputati.
Per cui è vero che il 29 giugno 2016 il Ministro Pinotti, rispondendo ad
un’interrogazione dell’Onorevole Roberto Capelli ha dato questa indicazione, ma a
quell’indicazione non è seguito nessun atto e/o procedimento amministrativo di alcun
tipo che sia a nostra conoscenza, perché quando si parla del Ministero della Difesa
non tutto è a conoscenza di terzi.
A nostra conoscenza comunque allo stato attuale non esiste nessun atto e/o
provvedimento amministrativo che ne confermi quell’indicazione.
“Che tempi si prevedono per l’arrivo dei militari della Brigata Sassari nella
caserma di Prato Sardo”.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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In questo caso è una domanda suggestiva, nel senso che suggerisce già una
risposta che siano i militari della Brigata Sassari a dover venire a Nuoro; ma che sia
a nostra conoscenza, non esistendo degli atti e/o provvedimenti amministrativi che
confermino l’indicazione del Ministro Pinotti, noi non siamo in grado di dire se
verranno dei militari della Brigata Sassari piuttosto che altri militari, in quanto il
Ministro Pinotti in quell’indicazione ha detto semplicemente che la caserma di Prato
Sardo sarà destinata alle forze armate.
Tra le forze armate, solo per fare un esempio, rientrano anche i carabinieri.
Forse è meglio anche precisare che nella sua interrogazione, quando fa
riferimento ai mezzi di informazione locale che il 21 gennaio 2017 hanno diramato la
notizia di un piano di alimentazione della Brigata Sassari, hanno diffuso una fake-
news, una notizia falsa.
Si trattava di documenti falsi che circolavano, in sostanza si trattava di alcune
lettere che si sono rivelate false, con le quali il comando generale non so di quale
reparto, immagino della Brigata Sassari, chiedeva la disponibilità a singoli militari di
venire a Nuoro.
Alle notizie che sono state poi date a me su esplicita domanda dalla Brigata
Sassari, queste erano notizie false.
Per questo, nonostante abbiano creato un’aspettativa nei militari della Brigata
Sassari non erano vere, era una falsificazione di documenti.
Quindi non si prevedono dei tempi, perché non abbiamo atti e/o provvedimenti
amministrativi che ce lo possano indicare e non rientra nella nostra giurisdizione
stabilire ciò.
Chiede poi “se e quali ulteriori interlocuzioni ci sono state con il Ministero della
Difesa e che esito abbiano dato”.
Ci sono state delle interlocuzioni con l’esercito, non con il Ministero della Difesa,
e la situazione è quella che si attendono indicazioni da Roma.
Poi chiede “se tutti i procedimenti relativi alla realizzazione dell’opera sono stati
conclusi e quali passaggi devono ancora essere ancora compiuti affinché la caserma
possa essere occupata dai militari della Brigata Sassari; in particolare quali ulteriori
passaggi sono richiesti affinché venga data attuazione all’accordo di programma del
1997”.
I lavori sono conclusi; in questo momento il direttore dei lavori - che mi sembra
sia un ingegnere di Nuoro - sta procedendo ad accordarsi con il competente reparto
dell’esercito, adesso non ricordo ma forse si chiama reparto logistico, per effettuare
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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in contraddittorio quei collaudi che mancano, molti dei quali in termini di rapidità e di
cronoprogramma non dipendevano esattamente dall'Amministrazione Comunale, ma
dipendevano dagli allacci che il fornitore del gas o il fornitore dell’energia elettrica o il
fornitore dell’acqua dovevano effettuare alla caserma stessa.
Perché ad esempio se si va a collaudare in contraddittorio l’impianto
antincendio, è chiaro che ci deve essere una fornitura d’acqua che non fornisce il
Comune, oppure che ci deve essere un adeguamento del kilowattaggio orario
dell’impianto elettrico per mettere in moto generatori, pompe e quant’altro che
dipende dal fornitore dell’energia elettrica.
Una volta che si concluderanno questi collaudi in contraddittorio si potrà
redigere il certificato di collaudo e la caserma potrà essere consegnata al Ministero
della Difesa in ottemperanza all’accordo del 1997 così come poi annoverato mi
sembra nel 2008.
Dal punto di vista finanziario il Comune ha quasi interamente pagato le fatture
della ditta esecutrice e comunque non appena si approverà il bilancio e arriveranno i
fondi...
Voglio essere il più chiaro possibile. Siccome questo passaggio non l’ho curato
io personalmente ma se n’è occupato il Segretario nonché il dirigente del settore 1,
mi ricordava che è stato sottoscritto ieri un atto di sottomissione che prevede un
cronoprogramma relativo agli ultimi pagamenti.
È stata stabilita un’intesa sui tempi per chiudere la pendenza che ammonta a
circa un milione e mezzo di euro, o di meno.
SEGRETARIO
Di meno perché abbiamo emesso dei mandati i giorni scorsi per 141.000 euro.
SINDACO
Quindi rimangono ancora 1.041.000 euro da pagare all’impresa che ha eseguito
i lavori. Dopodiché la parte del Comune è finita e ci si attende il rispetto degli accordi
di programma da parte di tutte le Amministrazioni, Regione e Stato.
PRESIDENTE
Consigliere Saiu può replicare.
CONSIGLIERE SAIU
Presidente, io chiedo a lei e al Consiglio la pazienza di poter usufruire di un
tempo leggermente superiore ai 5 minuti da regolamento perché, come dicevo anche
nell’interlocuzione fuori microfono col Sindaco, questo è un tema importante per la
città sul quale a lungo abbiamo dibattuto e l’opportunità di un dibattito formale in aula
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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consente maggior precisione.
PRESIDENTE
Nell’ordine di qualche minuto.
CONSIGLIERE SAIU
Certo, non voglio approfittare dell’intero pomeriggio, questo è evidente.
Io devo esprimere una certa preoccupazione rispetto alle considerazioni che ha
svolto il Sindaco in apertura del suo intervento di risposta alle domande
dell’interrogazione, in particolare per l’inaffidabilità che il Governo Centrale e in
particolare il Ministero dimostra di avere nei confronti delle sue stesse disposizioni.
Cioè ci ha detto il Sindaco: guardate che anche se ci sono disposizioni in ordine
alla scelta di una struttura ospitante di un centro di accoglienza per migranti non
all’esterno della città, in realtà di fatto è così per tutti i centri di accoglienza.
Allora se il Governo Centrale è inaffidabile sotto questo punto di vista, non vedo
perché debba esserlo di più quando si tratta di adesione alla rete SPRAR e dunque
esclusione della presenza dei centri di accoglienza.
Cioè se il Governo è già inaffidabile con riferimento alle regole che attendono
alla collocazione dei migranti sui centri di accoglienza, francamente nutro la stessa
preoccupazione in ordine all’affidabilità del Governo sul rispetto della cosiddetta
clausola di salvaguardia, che da quanto mi pare di aver capito dalle indicazioni che
ha fornito lo stesso Sindaco, se opera con riferimento ai centri di accoglienza
speciale non opera con riferimento ai cosiddetti centri per il rimpatrio.
Cioè noi ci potremmo trovare perfino, correggetemi se sbaglio, di fronte
all’assurda situazione che, benché il Comune di Nuoro aderisca alla rete SPRAR e
dunque attraverso la cosiddetta accoglienza diffusa dia accoglienza ai migranti
richiedenti asilo politico, poi si trovi anche con la caserma di Prato Sardo trasformata
in un centro per il rimpatrio, che mi pare di aver capire sia escluso dalla clausola di
salvaguardia della rete SPRAR.
Quindi oltre al danno la beffa: cioè ci troveremo di fronte ad un Governo che
non solo non rispetta le regole che ci dà, ma addirittura non escluse la possibilità che
aderendo, cedendo quindi ad un ricatto, alla rete SPRAR, poi comunque possa
decidere di attivare un centro per il rimpatrio.
Sarebbe una situazione assurda, rispetto alla quale francamente mi auguro che
anche l’atteggiamento dell'Amministrazione cambi e non sia remissivo come quello
dimostrato nei confronti dell’adesione alla rete SPRAR.
Per quanto riguarda però i provvedimenti amministrativi o gli atti relativi alla
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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presenza della Brigata Sassari nella caserma di Prato Sardo, io vorrei fare
riferimento al verbale di una riunione delle organizzazioni sindacali con lo Stato
Maggiore dell’esercito del 12 aprile 2017.
In quella circostanza, viene riferito in un verbale reso noto dalle organizzazioni
sindacali, si legge quanto segue: “In data odierna - cioè 12 aprile 2017 - si è tenuta la
programmata sessione informativa con lo Stato Maggiore dell’Esercito, presieduta
dal colonnello Argiolas. In apertura il colonnello Giuliani, componente del Gruppo di
progetto per il riordino dei Servizi Amministrativi, ha fornito un punto di situazione sul
riordino delle strutture amministrative delle forze armate che poco ha aggiunto
rispetto alla riunione del gennaio 2016 - si ricorda? Quella a cui abbiamo fatto
riferimento anche nell’interrogazione poi discussa a febbraio - visto che gli unici
elementi di novità sono stati il numero delle stazioni appaltanti previste”.
E, con riferimento a ciò che è stato confermato in questa riunione con lo Stato
Maggiore dell’esercito, si legge: “È ipotizzata la collocazione di un’unità di livello
compagnia del 152° reggimento fanteria Sassari nel sedime di Prato sardo, Nuoro. Il
provvedimento sarà attuato per fasi successive nel corso del 2017 e vedrà la
costituzione di un distaccamento operativo, con la previsione - etc. - di un
distaccamento presso il quale potrebbe essere reimpiegato tutto il personale civile
attualmente in servizio presso il Reparto Comando e Supporti Logistici in Nuoro, la
cui caserma è in via di dismissione”, l’ex Artiglieria.
Nell’edizione di un giornale locale del 29 maggio lei, signor Sindaco, parlando
della caserma dice: “Noi siamo pronti, l’impresa ha concluso i lavori e la consegna
della struttura è ormai imminente”.
Mi è sembrato invece di aver capito che quei collaudi che dovevano essere
compiuti a gennaio non sono ancora stati completati per ragioni che poi lei ha
spiegato.
Questo è il collaudo amministrativo, che però non c’è, o sbaglio? È il collaudo
dei lavori, quindi l’opera può essere consegnata? No, perché manca il collaudo. Vede
Assessore, piano piano ci arriviamo.
Quindi l’opera non può essere consegnata perché manca quel collaudo, come
ci ha detto il Sindaco proprio pochi minuti fa.
Manca la liquidazione delle fatture all’impresa Pellegrini, cioè alla ditta che ha
realizzato l’opera, per una cifra pari ad 1.041.000 euro.
In realtà quindi noi ci troviamo di fronte ad oggi, per quanto riguarda la caserma
di Prato Sardo, ad una serie di problemi che possono essere riassunti in questo
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
23
modo: manca il collaudo amministrativo; manca la liquidazione delle fatture
all’impresa Pellegrini per un milione di euro; manca la certezza che quella struttura
venga occupata dai militari della Brigata Sassari per quelle cose che ci siamo detti
poco fa e che per quanto riguarda alcune, in particolare per i cosiddetti centri per il
rimpatrio, sono significativamente preoccupanti, anche in considerazione di quanto
lei stesso ha ammesso e cioè che il Governo e il Ministero dell’Interno in questo
caso, non sono abituati a rispettare le norme e le regole che essi stessi pongono.
PRESIDENTE
La parola al Sindaco per la replica.
SINDACO
Consigliere Saiu, alcune precisazioni sul suo ultimo intervento, innanzitutto
sull’affidabilità del Ministero dell’Interno.
Io non voglio essere frainteso e bisogna intendersi anche sui termini giuridici
che utilizziamo.
Non ho mai detto che il Ministero dell’Interno viola delle regole che si è dato.
Ho detto che rispetto a delle linee guida, che non sono delle regole giuridiche
ma sono delle dichiarazioni d’intenti, cioè sono l’enunciazione di un modello che si
vorrebbe perseguire ove possibile, ma non costituiscono delle regole giuridiche alle
quali è collegata una qualche sanzione, propriamente non sono regole giuridiche...
(INTERVENTO FUORI MICROFONO)
SINDACO
Allora non sono norme giuridiche, questo è il punto. Le linee guida non sono
norme giuridiche, sono delle enunciazioni di cose che si vorrebbero fare.
Quindi non ho mai detto che il Ministero abbia violato delle regole, casomai ci
sono dei propositi che ove possibile vengono perseguiti, ove non possibile non
vengono perseguiti.
Questo glielo dico da uomo delle istituzioni.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO)
PRESIDENTE
Non dialoghiamo, facciamo chiudere il Sindaco e chiudiamo l’interrogazione.
Prego Sindaco.
Non interrompa il Sindaco.
SINDACO
Io reputo che il Ministero...
Mi scusi Consigliere Saiu, io non l’ho interrotta.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
24
(INTERVENTO FUORI MICROFONO)
PRESIDENTE
No, è vietato dialogare dal regolamento.
Anche per i temi importanti rispettiamo il regolamento e non si può dialogare.
Il Sindaco sta rispondendo, poi se non si è soddisfatti lei ha già avuto modo di
replicare.
SINDACO
Signor Presidente, io rispondo solo se non vengo interrotto.
Per quanto attiene alla conseguente domanda o dubbio che lei ha avanzato in
termini dell’affidabilità della rete SPRAR fino ad oggi noi non conosciamo delle
violazioni della clausola di salvaguardia legata alla rete SPRAR; non ne conosciamo
neanche una.
Anzi sino ad oggi l’accordo della clausola di salvaguardia si è rivelato sempre
rispettato, per quanto è a nostra conoscenza.
Per quanto riguarda il centro per il rimpatrio, il cosiddetto CPR, e se la clausola
di salvaguardia operi o no per il CPR, a questa domanda mi riservo di rispondere
dopo che mi sarò informato perché non lo so. Le risponderò magari per iscritto o,
come vuole, anche verbalmente, anche perché è un tema nuovissimo del quale si è
parlato solo di recente.
Le posso dire che in questo momento in Sardegna è prevista l’apertura di un
CPR da cento posti ad Iglesias, come tutti sappiamo anche dai giornali.
Lei ha detto che la nostra Amministrazione ha avuto un atteggiamento
remissivo. Io mi permetto di dire che l’atteggiamento remissivo da parte nostra non
c’è in nessuno degli argomenti relativi all'amministrazione della città cui vogliamo
bene, e la nostra è stata una posizione non remissiva, ma una decisa scelta di
campo rispetto al sistema che noi reputiamo il migliore per realizzare quelle finalità
che ci vengono chieste dall’ordinamento internazionale.
Quindi non è stato un atteggiamento remissivo, ma è stato un atteggiamento
responsabile, una scelta consapevole, una scelta condivisa in relazione alla quale noi
abbiamo messo la faccia davanti alla nostra comunità e abbiamo fatto gli incontri che
dovevamo fare, ne abbiamo parlato, abbiamo visto che quella era una strada
percorribile e che tra le strade percorribili era la migliore in campo.
Quindi non si tratta di un atteggiamento remissivo e non si tratta di un
atteggiamento remissivo nei confronti di qualsiasi Governo, regionale o nazionale.
Questa è una sua opinione.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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(INTERVENTO FUORI MICROFONO)
PRESIDENTE
Non interrompiamo! Consigliere chiede sempre il rispetto del regolamento, non
interrompa!
SINDACO
Le posso dire che sono orgoglioso di aver fatto delle scelte con la mia
Amministrazione, e non ho fatto nessuna scelta remissiva.
PRESIDENTE
Lo faccia finire. Lei chiede sempre il rispetto del regolamento, lo rispetti anche
lei Consigliere Saiu. È sempre pronto a bacchettare gli altri, lo rispetti.
Prego, Sindaco.
SINDACO
Poi ha fatto un altro rilievo su una qualche ipotesi nella parte finale del suo
discorso, sul documento che ha letto relativo al verbale dell’incontro sindacale tra i
sindacati e i civili della caserma Loi.
Anche in quel documento mi sembra di aver percepito che si parla di ipotesi,
non si parla di certezze.
Quindi quel documento conferma esattamente quello che pure noi sappiamo
come ipotesi, però non lo sappiamo per atti certi.
Per essere precisi io ho parlato di atti e/o provvedimenti amministrativi e non di
documenti, sono due cose diverse.
PRESIDENTE
Grazie Sindaco, procediamo con l’appello.
Il SEGRETARIO procede all’appello dei Consiglieri.
Il PRESIDENTE, constatata la presenza del numero legale dei Consiglieri,
dichiara valida e aperta la seduta.
PRESIDENTE
Sono presenti 23 Consiglieri e 2 assenti, la seduta è valida alle ore 16:36.
Rinnovo i saluti a tutti i presenti e faccio una comunicazione: è assente giustificata la
Consigliera Viviana Brau.
Chiedo se ci sono comunicazioni.
La parola al Consigliere Moro Leonardo.
CONSIGLIERE MORO L.
Buonasera signor Sindaco e buonasera a tutti, intervengo per dirle una cosa
flash al volo: è stato chiarito l’equivoco circa quelle due nostre interrogazioni
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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presentate a fine marzo che verranno ripescate al prossimo Consiglio Comunale,
glielo volevo comunicare perché ho parlato con gli uffici stamane.
Invece la comunicazione che intendo fare è il coinvolgimento del Consiglio su
un’iniziativa che è in campo da qualche giorno, una decina di giorni, su stimolo di un
professionista nuorese, l’avvocato Claudio Solinas di Nuoro, che ha varato con i
social media e con la stampa locale una proposta di petizione su un problema
annoso e mai risolto, che è quello dell’infrastrutturazione ferroviaria della nostra città
e del suo territorio.
La Regione dispone e sono in campo oltre 400 milioni di euro sul quadriennio
2016/2020 per quanto riguarda questa implementazione in Sardegna e a quanto pare
ancora una volta la nostra città e il nostro territorio sono tagliati fuori.
In pochi minuti, se me lo consente Presidente sono sei o sette righe, leggo il
testo della petizione, è molto veloce, e fin d’ora chiedo al Sindaco, al Consiglio e a
lei, se ritiene di approntare - lo farei io in prima persona se ritenuto utile - uno
schema di ordine del giorno per rafforzare la posizione dell'Amministrazione nella
rivendicazione nei confronti della Regione su questo tema che, ricordo, ha raccolto in
quattro o cinque giorni - io l’ho sottoscritta - quasi 2.000 sottoscrizioni.
Il testo della proposta di petizione è il seguente: “un treno veloce che collega
Nuoro/Macomer non serve”; a settembre arriva il nuovo vettore, ma la velocità non
potrà essere di molto superiore a quella dell’attuale littorina per ovvi motivi: perché la
tratta è a scartamento ridotto, com’è noto. Quindi la petizione parte proprio da questo
inciso.
“Un treno veloce che collega Nuoro a Macomer non serve:
1) se non si rende idoneo il tracciato all'alta velocità - è del tutto evidente;
2) se non lo si coordina con gli orari del pendolino Sassari-Cagliari - quello
varato qualche mese fa sempre dalla Regione, che peraltro non fa alcuna fermata
intermedia; quindi i nostri passeggeri potrebbero anche arrivare velocemente a
Macomer, ma se non c’è la coincidenza possono aspettare anche un’ora e quindi
perdono tempo;
3) se non lo si coordina con il treno regionale veloce - che è un’altra tratta - che
collega Cagliari con Olbia e Golfo Aranci.
Se Nuoro e il centro Sardegna ottenesse l'alta velocità con collegamenti diretti
con tutta la restante parte dell'isola, Cagliari e Sassari col pendolino, oppure Cagliari,
Olbia e Golfo Aranci con il regionale veloce e dunque con i porti e gli aeroporti
dell'isola, il centro Sardegna sarebbe più accessibile ai turisti, agli studenti e a chi
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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lavora”.
Questo è il testo della petizione.
So perfettamente che è una battaglia annosa, viene rivendicata da diversissimi
lustri, però c’è l’occasione di avere a finanziamenti a ciò destinati, anche cospicui, si
parla di 402 milioni. Quindi non si vede la ragione per la quale la Provincia di Nuoro
sia ancora una volta tenuta fuori da questa programmazione.
Grazie. Attendo lumi da lei Presidente, e dal Sindaco sull’eventuale ordine del
giorno nella prossima seduta che pare sia imminente, credo la prossima settimana.
PRESIDENTE
Io penso che si possa accogliere il sollecito e poi possiamo affrontare
l’argomento anche in Conferenza dei Capigruppo nella prossima seduta e approntare
un documento unitario da sostenere anche in un Consiglio Comunale.
La parola al Sindaco.
SINDACO
Grazie Consigliere Moro per la sollecitazione. Innanzitutto io voglio ringraziare il
nostro concittadino Claudio Solinas per la meritoria iniziativa che sta portando avanti
comunque sia e dovunque si arrivi.
Dimostra che la coscienza civile dei singoli cittadini molte volte può, anche
mediante questo tipo di iniziative, arricchire di prospettive la nostra vita e la nostra
comunità, per cui mi sento di ringraziare davvero di cuore il nostro concittadino
Claudio Solinas.
Mi sembra che sia il caso non solo di prendere tutte le iniziative che riterremo
opportune unitariamente su questo tema, ma proprio di portarlo all’attenzione del
Consiglio Comunale e trattarlo, magari mediante la chiamata in Consiglio Comunale,
perché ci spieghi un po’ la strategia sul trasporto via ferro, qualche esperto del
settore.
Il problema infatti più che lo scartamento ridotto, a quanto è stato riferito
dall’ARST nelle ultime interlocuzioni che abbiamo avuto con il Presidente e con il
direttore per quanto riguarda il treno che dovrebbe sostituire la littorina a partire da
settembre e che in questo periodo è in prova perché deve fare 3.000 ore di percorso
prima di essere definitivamente aperto al pubblico, non è tanto lo scartamento ridotto,
quanto i passaggi campestri che interessano la ferrovia nel tratto Nuoro-Macomer.
Cioè ci sono un sacco di passaggi dove la ferrovia interseca delle strade rurali e
quindi nell’ora di passaggio del treno, il treno rallenta moltissimo e l’ARST che
gestisce la tratta ha dovuto dotare questi passaggi, che non sono a livello, di custodi
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
28
pro tempore che stanno lì all’ora del passaggio del treno.
Questo rallenta moltissimo il pur più veloce rispetto a prima nuovo treno.
Quindi l’idea è quella da parte dell’ARST di rendere automatici i passaggi
campestri, chiamiamoli così in termine atecnico, e così fare in modo che si possa
arrivare a Macomer in una decina di minuti di meno rispetto a quelli che saranno
previsti col nuovo treno.
Il problema poi è la tratta Cagliari-Sassari-Olbia che comunque è lenta, il treno
dura un sacco ti tempo rispetto ai tempi continentali, non è una tratta ad alta velocità.
Qua giustamente dobbiamo fare tutti insieme una battaglia per avere un treno
come ce l’hanno da Napoli a Milano o da Milano a Firenze o da Firenze a Bologna.
Dobbiamo avere un treno che vada alle velocità contemporanee.
Soldi nel patto per la Sardegna ce ne sono in buona parte, ma si possono
trovare anche altre risorse se ce lo si mette in testa.
Magari glieli possiamo prestare noi dal Comune di Nuoro, non è che sarebbe
una cattiva idea...
Ad ogni modo io propongo, se siamo d’accordo, di fissare una Conferenza dei
Capigruppo e poi fare un ordine del giorno unitario e magari arricchire la seduta del
Consiglio con qualche esperto o con personale dell’ARST che ci venga a spiegare
cosa stanno facendo.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Manca.
CONSIGLIERE MANCA
Nel recentissimo trascorso è emersa una tristissima difficoltà in capo ai vertici
amministrativi del governo degli enti locali.
Le vicende recentissime non ci sorprendono e non sorprendono nessuno e
nemmeno le azioni che subiscono, neanche legandole ai colori partitici.
Non intendiamo conoscere ed affrontare i colori politici che contraddistinguono il
Sindaco di Siniscola e di Villacidro.
Come gruppo della Città in Comune intendiamo prendere le distanze dalle
azioni che li hanno coinvolti, ribadire la nostra solidarietà ad entrambi e alle loro
comunità rappresentate.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Fadda.
CONSIGLIERE FADDA
Buonasera a tutti, al pubblico presente. Volevo fare una riflessione di un attimo
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
29
determinata dall’urgenza della situazione che vado ad illustrare e per essere più
rapido ho scritto due righe.
L’urgenza nasce dalla notizia della stampa odierna secondo la quale la
Unioncamere in decretato la chiusura della Camera di Commercio di Nuoro.
Resta in piedi infatti soltanto il ricorso presentato dai vertici camerali contro
l’accorpamento dell’ente a Sassari.
Un tentativo per tentare di bloccare la decisione ministeriale.
Come gruppo la Città in Comune abbiamo perso il conto dei furti perpetrati,
degli agguati da tristi muretti a secco per i quali lo Stato arriva, preleva e scappa.
Questo Stato noi lo scriviamo in minuscolo purtroppo, in omaggio alle politiche
attuate.
Hanno la bocca piena di risorse: mezzogiorno, giovani, opportunità, patti per
città e regioni, sostegno, la chiamano razionalizzazione.
Aumentano solo i partiti monoparentali e personalistici di figuri che niente hanno
da dire, da dare e da fare per l’Italia, per la Regione, per il Comune di Nuoro.
A giorni alterni si stracciano le vesti per spopolamento e desertificazione, non
solo ambientale, solidarietà, accoglienza, donne, lavoro, poi si comportano come
quei ladri toscani che di giorno litigano e la notte si mettono d’accordo.
Finite le solenni manifestazioni d’impegno e le firme su documenti farlocchi,
finite le passerelle televisive e le solenni dichiarazioni sul niente, esaurite le sfilate di
bugiardi, vecchi e nuovi, fiorentini e no, tromboni e pensosi leader, finito tutto ciò
chiudono enti, ospedali, banche, motorizzazioni, quello che trovano e quello che
possono fare.
Ora è la volta della nostra Camera di Commercio, che pure è una delle più
virtuose d’Italia, per salvare analoga situazione in Sicilia; ad onta degli impegni
assunti chiudono un’opportunità di servizi, una realtà di imprese, un ente sano e utile.
Quel grande ciociaro diceva: “cui prodest” questo tipo di azioni. Attendiamo con
inguaribile ottimismo, ma altrettanta grave preoccupazione di vedere qualche
segnale positivo, per esempio che ci “tornino” - si può dire? - i soldi che ci hanno
preso per i quali per averli indietro questa Amministrazione ha fatto adeguata causa.
La Camera di Commercio di Nuoro è un ente utile, sano, importante che non
richiede denari statali. E quindi perché lo devono chiudere?
Il previsto accorpamento della Camera di Commercio di Nuoro a Sassari
rappresenterebbe l’ennesimo arretramento dello stato, sempre scritto in piccolo, in un
territorio già in progressivo e inesorabile esodo di persone, servizi, economia.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
30
Non intendiamo stare immobili a subire l’ennesimo tentativo di rapina. Il sistema
che disegna una Sardegna “a ciambella”, sistema inaugurato da altri, lungi da
salvaguardare le zone interne, le affossa inesorabilmente.
È un sistema che mostra evidenti limiti di idee e di azioni.
La Città in Comune non ci sta ed è come sempre a disposizione per ogni e
qualsiasi iniziativa legittima serva a contrastare questa condotta arrogante e suicida.
Proponiamo in urgenza che il Consiglio Comunale prepari una risoluzione sul
tema da inviare alla Regione Autonoma della Sardegna - di cui si sono perse le
tracce anche in questa vertenza, anche in questa situazione - e al Ministero, perché
anche questo Consiglio Comunale prenda posizione sull’ennesima razionalizzazione.
PRESIDENTE
Raccogliamo anche questo invito Consigliere Fadda, lo affronteremo nella
prossima Conferenza dei Capigruppo.
PUNTO DUE ALL’ORDINE DEL GIORNO: AUDIZIONE DEL COMMISSARIO
STRAORDINARIO DEL CONSORZIO PUBBLICA LETTURA “S. SATTA”.
Procediamo con l’audizione. Invito il commissario straordinario del consorzio
Massimo Puggioni e il direttore Tonino Cugusi ad avvicinarsi e li ringrazio per la loro
presenza.
Invito il commissario Massimo Puggioni ad iniziare l’illustrazione dello stato
attuale dell’ente.
DOTTOR MASSIMO PUGGIONI - COMMISSARIO STRAORDINARIO
Buonasera a tutti, Presidente, Sindaco e Consiglieri tutti.
Sarò breve nel fare un’illustrazione della situazione e di quello di cui mi sono
occupato nel breve tempo intercorso dalla mia nomina che è del 5 aprile scorso,
quindi poco più di un mese e mezzo.
Poi se qualcuno vuole chiarimenti più approfonditi magari ci porrete delle
domande.
Il 5 aprile sono stato nominato commissario con scadenza al prossimo 30
giugno, con l’incarico esplicito di provvedere al compimento degli atti necessari alla
ricostituzione formale dell’assemblea consortile e nel contempo portare avanti il
corretto e regolare svolgimento di tutta l’attività istituzionale dell’ente.
Quindi dal primo giorno mi sono occupato un po’ di comprendere quella che era
la situazione reale del consorzio e ho trovato una biblioteca e un consorzio in
generale con dei servizi ridotti rispetto a quello che era lo standard di servizi offerti
all’utenza e alla cittadinanza, perché il 30 marzo - quindi pochi giorni prima della mia
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
31
nomina - è scaduto il contratto che era già stato oggetto di proroga con la
cooperativa servizi bibliotecari di Nuoro, che era risultata vincitrice dell’appalto, per la
gestione dei servizi bibliotecari che sono finanziati per la quasi totalità con fondi
regionali.
Conseguentemente sono venute a mancare 9 unità lavorative che erano
afferenti all’appaltatore e la biblioteca è stata costretta, per portare avanti i servizi con
solo il personale dipendente, a ridurre gli orari di apertura e quindi chiudere la sede
centrale nel pomeriggio di venerdì e nella mattina del sabato, chiudere i pomeriggi la
sezione Sardegna e la chiusura della biblioteca rionale di Monte Gurtei.
Questa è stata la prima emergenza che ho dovuto affrontare, poi
successivamente, come da obiettivo che è espressamente contenuto nel mio
decreto, ho verificato cosa fosse necessario per poter consegnare una bozza rivista
di statuto per portare all’adeguamento dello statuto e alla rielezione degli organi
consortili, in modo da superare la fase commissariale che dura già dal 2011 e dare
nuovamente al consorzio i suoi organi, in modo da riconsegnarli nel pieno controllo
degli enti proprietari.
Per entrambe queste cose però, sia per i servizi che per lo statuto per cui è
necessario comunque anche avvalersi anche di una consulenza giuridica che ci
conforti e ci aiuti nell’elaborazione di un documento statutario che sia conforme alla
normativa... perché oltretutto c’è una stratificazione di norme che si sono succedute
soprattutto l’anno scorso, ma poi anche con riforme statali che hanno modificato
l’assetto di competenze dei vari enti locali, tra cui la Provincia che è uno dei soci del
consorzio, mi sono trovato nella necessità impellente di approvare il bilancio.
Senza l’approvazione del bilancio non si può né bandire la gara per individuare
il nuovo affidatario per la gestione dei servizi bibliotecari, né affidare l’incarico di
consulenza che ci serve per la revisione dello statuto per proporre agli enti proprietari
una nuova bozza di statuto.
Quindi il primo input che ho dato al direttore e agli uffici è quello di cercare di
elaborare una bozza di bilancio di previsione da portare in approvazione, cosa che è
stata puntualmente fatta.
La bozza che mi è stata consegnata contiene tutta una serie di voci di spesa
che poi di fatto sono delle voci di spesa che afferiscono all’ordinario funzionamento
dei servizi e della biblioteca, senza di fatto spese grosse di investimenti o
straordinarie e nonostante questo, considerando anche le quote consolidate ordinarie
che sono state versate negli anni passati dal Comune e dalla Provincia, c’è la
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
32
mancanza di una quota che grossomodo si può individuare in 100.000 euro, che
corrisponde ad una quota che è stata corrisposta per diversi anni dalla Regione a
copertura dei mancati introiti delle Comunità Montane del Nuorese e delle Baronie,
che erano socie del consorzio e sono state soppresse e quindi sono venuti a
mancare questi introiti.
Ho avuto delle interlocuzioni con la Regione che sono in corso per quanto
riguarda l’assegnazione di questa quota straordinaria di 100.000 euro per cercare di
chiudere i conti e il bilancio in pareggio.
Per il resto poi abbiamo avuto degli incontri con l’Amministrazione Comunale e
con l’amministratore straordinario della Provincia e sostanzialmente abbiamo
concordato sulle quote ordinarie e abbiamo mandato la bozza di bilancio all’esame
del revisore dei conti, stiamo attendendo il parere.
Però poiché il Comune e la Provincia non hanno ancora i bilanci approvati, per
poter approvare i bilanci è necessaria una certezza dell’entrata.
In questo momento siamo in una fase in cui ci occorre una conferma degli
importi per poter poi portare in approvazione, penso in breve tempo visto che
comunque anche il parere del revisore non dovrebbe tardare, l’abbiamo mandato già
da un po’, per poi poter approvare il bilancio.
Successivamente a questo la prima cosa che faremo sicuramente sarà
l’approvazione del bando di gara per i servizi bibliotecari, contemporaneamente
lavoreremo sull’adeguamento dello statuto.
Ci sono anche altri due servizi esternalizzati di prossima scadenza a fine
giugno, che sono i servizi di pulizia e i servizi di vigilanza. Su questo, sollecitati anche
dall'Amministrazione Comunale, io ho chiesto al direttore una verifica dei costi per
vedere se è possibile fare delle economie, se si può tagliare qualcosa, perché
parliamo di contratti che sono in regime di proroga, l’ultimo appalto credo che sia del
2014.
Il direttore mi ha consegnato il documento, l’ho visionato lunedì, per cui stiamo
facendo delle verifiche per vedere se ci sono dei margini anche per ridurre i costi e
per risparmiare su questi costi di ulteriori servizi esternalizzati.
Non tanto per quanto riguarda i servizi bibliotecari, perché per quello le spese
sono coperte quasi interamente con finanziamento dedicato della Regione, che credo
quest’anno sia stato portato al 100% del costo del personale, quindi la quota di
cofinanziamento in capo al consorzio è minima, ma per quanto riguarda gli altri
servizi vediamo un attimo di approfondire questo tema.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
33
La priorità assoluta in questo momento è chiudere almeno un bilancio
previsionale, riservandoci poi di verificare se ci sono margini di ulteriore risparmio di
taglio di costi.
Fin qui quello che vi posso dire è più o meno questo, d’altronde in un mese e
mezzo sono stato occupato dalle emergenze per cercare di sbloccare le cose più
urgenti; anche nell’apprendere un po’ il funzionamento dell’ente un minimo di tempo
è necessario.
PRESIDENTE
Chiedo se il direttore vuole fare un intervento subito o aspetta le domande.
Il Consigliere Saiu è il primo che ha chiesto la parola. Vi chiedo ordine, perché
ho visto lo stralcio dello scorso verbale e ci sono diversi omissis, quindi vi chiederei di
fare le domande e poi abbiamo le risposte senza interromperci dialogando.
CONSIGLIERE SAIU
Benvenuto al commissario e al direttore della biblioteca.
Comincerei subito da un aspetto che da toccato il dottor Puggioni nella sua
relazione iniziale.
Lei ci ha parlato di un bilancio che è in corso di formazione e che non può
essere approvato per via di alcune incognite legate all’approvazione dei bilanci degli
enti che partecipano al consorzio stesso e ci ha fatto rilevare come il contributo della
Regione di 100.000 euro a compensazione dei mancati contributi delle Comunità
Montane che prima facevano parte del consorzio non sia arrivato.
Vorrei sapere questo: è arrivato il contributo del Comune di Nuoro?
Con ordine, prima faccio un po’ di domande, sono cinque o sei, poi ascolterò la
risposta.
Prima domanda: il contributo che il Comune di Nuoro è tenuto a versare alla
biblioteca è stato iscritto in bilancio? Nel bilancio che voi ancora non avete approvato
ma che, come ci ha detto lei, è già in fase di formazione?
A quando risale l’ultimo contributo che è stato ricevuto dalla biblioteca, dal
consorzio in particolare, da parte del Comune di Nuoro? Cioè nel 2016 per intenderci
il Comune di Nuoro ha versato la sua quota?
La terza domanda è questa: lei ci ha parlato di una riduzione dei servizi, in
particolare io a memoria per quella che è la mia conoscenza diretta ne elenco alcuni:
la chiusura della sezione di Monte Gurtei, la chiusura pomeridiana della sezione
sarda e la chiusura per tutta la giornata di sabato di tutte le sedi nelle quali si svolge
l’attività.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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Oltre alla chiusura di questi servizi, collegata evidentemente alla mancata
proroga del rapporto con la cooperativa, ce ne sono altri? Cioè oltre a queste
riduzioni di servizi, collegate al fatto che quei lavoratori non possono più prestare il
proprio servizio, ce ne sono altre?
Poi arrivo a quello che è l’aspetto che lei ha citato per primo e che, è inutile dire,
interessa molto anche noi per le ragioni banali legate al fatto che una città che vuole
essere capitale della cultura non può partire dalla perdita di otto posti di lavoro in
particolare nel settore della cultura come quelli che venivano prestati dalla
Cooperativa per i servizi bibliotecari.
Nove lavoratori scusate non otto. Otto sono le settimane di queste persone di
cui noi abbiamo smesso di interessarci, perché in realtà poi c’è un aspetto
importante: anche il dibattito pubblico ha il dovere di preoccuparsi dei grandi temi e
nei grandi temi dei quali noi ci dobbiamo occupare c’è il destino di nove famiglie.
Quindi in particolare rispetto a quello che ci ha detto lei, se nelle incertezze
amministrative legate all’approvazione del bilancio da parte del consorzio, degli enti
che fanno parte del consorzio, noi abbiamo un messaggio più chiaro e possibilmente
rassicurante, con riferimento ai servizi che venivano svolti dalla cooperativa, che
possa essere dato in questa sede al Consiglio Comunale e ai lavoratori della
cooperativa stessa.
PRESIDENTE
La parola al Commissario.
DOTTOR MASSIMO PUGGIONI
Sulla prima domanda che mi ha fatto, non è pervenuto nessun contributo del
Comune ad oggi. Sto dicendo nel 2017, per questo anno. Ovviamente non può
esserlo anche perché non c’è il bilancio approvato.
Nel 2016 non è stato versato alcun contributo da parte del Comune di Nuoro da
quel che mi risulta, per cui l’ultimo anno in cui è stato versato il contributo è il 2015.
È proprio per questo motivo, proprio perché non c’è neanche nella previsione
del bilancio pluriennale, che ho chiesto all'Amministrazione di avere almeno un atto
di impegno, visti i tempi e l’urgenza di approvare il bilancio proprio per far ripartire e
ripristinare il livello di servizio, a stanziare le cifre necessarie per il finanziamento per
la quota di competenza del Comune.
L’abbiamo previsto e per poterlo approvare occorre un atto di impegno
effettivamente a versare questa cifra, è quello il nodo di cui necessitiamo per poter
procedere all’approvazione del bilancio.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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Dopodiché per quanto riguarda la riduzione dei servizi, se ci sono stati dei
servizi ridotti oltre a quelli che ho citato e che ha citato, chiedo poi al direttore di
precisarlo meglio, perché lui è sicuramente più addentro di me su quello che ha
dovuto disporre con la riduzione del personale che c’è stato.
Poi certo, siamo sentibili per quanto riguarda anche la perdita del posto di
lavoro di queste persone, però io ci tengo a precisare che parliamo di un appalto
pubblico, per cui non c’è nessuna garanzia che di fatto l’affidatario sia il medesimo
uscente.
Per quanto si possano comprendere questo tipo di problematiche, quello a cui
badiamo è il ripristino dei livelli di servizio. Poi per carità, ben venga se risulterà
vincitore, se ci sarà la continuità lavorativa anche delle persone, non ho niente in
contrario, però questo non può essere in alcun modo garantito.
Chiederei al direttore di aggiungere maggiori precisazioni.
DOTTOR CUGUSI - DIRETTORE BIBLIOTECA SATTA
Bilancio del consorzio: il Comune di Nuoro ha versato l’ultima quota del 2015
nel gennaio 2016.
Al 31 maggio di quest’anno, a parte qualcosa che ha versato l’Amministrazione
Provinciale, nessuno ha versato niente. A parte la Regione Sardegna che ha già
versato i 207.000 euro delle spese di funzionamento.
La Provincia da quando c’era il Presidente Francesco Licheri ha stravolto, a mio
parere, lo statuto del consorzio, per cui la quota che allora versavano di 249.000 euro
- poi tradotto in lire per l’anno precedente - era stata trasformata in una quota
ordinaria, in base al numero degli abitanti, e in una quota straordinaria, che nessuno
tra l’altro chiedeva, perché lo statuto dice che le quote vanno determinate in base al
numero degli abitanti.
Però lo statuto aggiunge: e in base all’incremento dei costi di gestione. Una
parte di cui i funzionari e i dirigenti della Provincia non hanno mai tenuto conto e
questo aspetto ce lo portiamo appresso dal 2000.
Attualmente ci hanno assicurato il versamento dei 3 dodicesimi di 82.000 euro e
poi ci hanno dato rassicurazioni anche per iscritto che verseranno tutta la restante
quota, anche il cosiddetto contributo straordinario.
L’altro grosso problema riguarda invece la Regione Autonoma della Sardegna,
che con la Legge 12 del 2005 ha cancellato le Comunità Montane e quindi ha fatto
venir meno il contributo di circa 100.000 euro all’anno proveniente dalle Comunità
Montane, che erano entrate nel consorzio per la pubblica lettura Sebastiano Satta nei
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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primi anni 80 per la costruzione del sistema bibliotecario territoriale.
In base a questo progetto - un progetto lungimirante tra l’altro dell’allora
Presidente del consorzio che era dottor Mario Zidda - viene fatta anche una nuova
pianta organica, prevedendo delle nuove figure professionali che potessero garantire
dei servizi nel territorio, dove non c’erano tantissime biblioteche, ma compito del
consorzio era anche quello di far nascere le biblioteche.
Nel giro di pochi anni le biblioteche da cinque sono diventate trenta, per cui si è
costruito il più grande sistema bibliotecario in quel momento della Sardegna.
Venute a mancare le Comunità Montane e venuto a mancare questo importo è
chiaro che c’è una sofferenza, anche perché c’è ovviamente, nel giro di vent’anni, un
certo incremento dei costi.
Pur tenendo presente che noi abbiamo risparmiato circa il 60% nelle spese
della vigilanza, abbiamo risparmiato le spese delle pulizie e nelle spese del
personale, perché dal 2008 ad oggi sono andati via tre bibliotecari ed un
collaboratore e non sono stati ancora sostituiti.
Ovviamente le spese sono anche diminuite perché oramai le strutture del
consorzio, che buona parte sono di proprietà del Comune di Nuoro, sono
letteralmente a pezzi e non vengono mai restaurate, risanate da nessuna parte.
Momentaneamente la biblioteca di Monte Gurtei è chiusa per mancanza di
personale, perché ci mancano nove operatori previsti nella gara d’appalto che noi
stiamo per andare a fare.
Ma subito dopo che arriveranno, o forse anche fra qualche giorno, la chiusura
sarà totale perché, come ben sanno i tecnici di Area e come ben sa anche
l’Assessore precedente alla cultura Leonardo Moro, che hanno fatto un sopralluogo,
la biblioteca di Monte Gurtei è invasa da liquami di natura imprecisata, oltre a
situazioni di ruggine, di danneggiamenti vari non quantificabili almeno da bibliotecari,
poi un tecnico saprebbe senz’altro dire qualcosa in merito a questo.
Per cui è chiaro che un progetto di rilancio di tutto il consorzio dovrebbe contare
anche in un intervento a 360 gradi, non solo - e va bene questo - per la sicurezza
nelle scuole, ma anche per la sicurezza e risanamento di una struttura di questo tipo.
Riduzione degli orari. Non è vero che noi abbiamo 18 dipendenti. Da noi ci sono
15 dipendenti, perché diversi sono andati in pensione e uno di questi è in comando e
sta per essere assunto dall'Amministrazione Comunale di Cagliari e un altro è in
infortunio da quattro quasi, guarda caso il giardiniere, autista e manutentore.
La mancanza di bilancio e la mancanza anche di un servizio di economato ci
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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costringe a tenere due automezzi, un’automobile Dacia acquistata con il contributo
della Fondazione Banco di Sardegna, e il pulmino, sono fermi in cortile oramai da
quattro mesi e non si spostano perché nessuno può metterci del gasolio dentro, a
parte qualche decina di euro che mettono i colleghi o il sottoscritto per uscire a fare
qualche commissione urgente dentro la città.
Quindi è anche impossibile muoverci in città per fare la promozione della
lettura, per recuperare i testi che abbiamo alloggiati al deposito di Su Nuraghe o al
deposito delle Grazie, la cosiddetta Piramide, e così via.
Anche questi sono servizi che vengono a mancare.
Poi avendo 6 persone addette al servizio della pubblica lettura con gli utenti,
con la sezione Sardegna la mattina e tutta la sede centrale la mattina e la sera, è
sufficiente che uno abbia la tosse o che uno abbia necessità di un giorno di ferie e i
servizi, anche nella quantità e nella qualità quotidiana, vengono meno.
A parte queste cose, la cosa più grave e più scandalosa per cui la biblioteca
Satta probabilmente andrebbe chiusa da domani, è che da tre anni la biblioteca Satta
non acquista libri.
Non acquistiamo quotidiani e periodici.
Ultimamente stiamo acquistando la Nuova Sardegna e l’Unione Sarda tra
colleghi semplicemente per difendere la completezza della collezione.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Brodu.
CONSIGLIERE BRODU
Saluto i presenti, saluto i colleghi Consiglieri, la Presidenza e ringrazio
ovviamente il commissario straordinario e il direttore del consorzio.
Riflettevo su questo dato: 9 lavoratori della cooperativa non lavorano più, una
gara d’appalto scaduta al 31 ottobre 2016 se non ricordo male, ad oggi non ancora
bandita e forse sarebbe opportuno anche fermarsi sulle ragioni e sul perché di
questo.
Lei, che viene nominato dopo tre mesi di vuoto, inerte sostanzialmente perché il
precedente commissario ha terminato a fine dicembre, riceve un incarico a tre mesi,
perché al giugno del 2017 questo incarico scade e quindi a monte prima dell’incarico
con questo pregresso, nel decreto di incarico le affidano un compito ad obiettivo, che
è quello di ricostituire gli organi del consorzio, in buona sostanza l’assemblea, e
quindi andare ad identificare chi sono i soggetti che ne faranno parte, in ragione per
un verso di alcune Comunità Montane che non ci sono più e che comporta quindi una
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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rivisitazione, anzi una riapprovazione dello statuto con procedure particolari ben
segnate, uno dei passaggi credo sia all’interno di questo Consiglio Comunale.
I soggetti che devono essere ricostituiti sono tutti obbligati a dare quote.
Soggetti certi che fanno parte di questo consorzio ancora, ad oggi sono inadempienti,
a far data qualcuno dal 2015, francamente commissario le è stato dato un compito
ingrato che non io so fino a che punto potrà essere in qualche maniera adempiuto.
Però dei passaggi lei li dovrà fare e dare conto di questo al Consiglio per porsi
in una valutazione anche successiva alcune cose devono essere ben chiarite.
La bozza di statuto alla quale lei ha fatto cenno prevede la rielencazione dei
soggetti che faranno parte del consorzio e quindi qualcuno scomparirà? Chi sono
questi che scompariranno e chi resterà? Il Comune di Nuoro scomparirà o resterà?
giusto per dircela senza nascondersi dietro un dito.
Due: l’approvazione dello statuto passa prima degli adempimenti di bilancio o è
un atto successivo all’approvazione del bilancio? E se l’approvazione del bilancio
rispetto a questo adempimento dell’approvazione di statuto viene prima, io vorrei
comprendere che cosa all’interno di questa bozza di bilancio, alla quale certamente
si sta lavorando, comincia a prevederci.
In modo particolare da parte dell’ente socio del consorzio che maggiormente ci
interessa, ovvero il Comune di Nuoro.
Quando lei fa riferimento e cenno ad un atto di impegno da parte del Comune a
che cosa si sta riferendo? A un atto di impegno di carattere così, affermato da parte
dell’Assessore competente, del Sindaco, ad una comunicazione scritta brevis tra
uffici, oppure ad un impegno con determina eventualmente di bilancio, magari in
Giunta prima che arrivi in Consiglio o altro?
Mi fermo per adesso a questi tre profili nello svolgimento del dibattito, poi
interverrò successivamente anche su altri aspetti.
PRESIDENTE
La parola al Dottor Puggioni.
DOTTOR PUGGIONI
Come ho detto sicuramente l’obiettivo che mi è stato conferito è quello di
occuparmi della ricostituzione degli organi statutari e nel contempo anche assicurare
il corretto e regolare svolgimento delle funzioni.
È quindi chiaro che è una mia priorità risolvere il problema anche della
mancanza dell’affidatario per la gestione dell’appalto dei servizi bibliotecari non meno
della revisione dello statuto.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
39
La revisione dello statuto l’ho presa da subito come un obiettivo primario perché
bisogna superare assolutamente questo commissariamento che dura da troppo
tempo.
Però, come dicevo, abbiamo una bozza che è stata elaborata dagli uffici nei
mesi che precedono il mio incarico, però io ho ritenuto da subito necessario
avvalermi comunque di una consulenza specifica sul punto, perché non parliamo di
grossi incarichi consulenziali, però ho necessità anche di verificare il quadro
normativo con un esperto, perché tra le norme regionali che si sono stratificate,
faccio particolare riferimento alla Legge Regionale 2 del 2016 che aveva previsto che
il consorzio venisse assorbito dalla Regione Autonoma della Sardegna e
successivamente con la Legge Regionale dell’assestamento della Finanziaria
Regionale di novembre 2016, era stato aggiunto un comma sull’Art. 29 della Legge
Regionale 2 del 2016 dove sostanzialmente sospendeva il trasferimento del
consorzio nelle mani della Regione fino alla definitiva soppressione della Provincia di
Nuoro.
E’ la Legge N. 29 che sospende sostanzialmente quanto previsto dall’Art. 29
della Legge 2, fino alla definitiva soppressione della Provincia di Nuoro.
Successivamente è intervenuto il referendum costituzionale che, come tutti
sappiamo, ha bocciato la riforma costituzionale per cui di fatto la definitiva
soppressione della Provincia in questo momento non è in programma.
Però dobbiamo tenere conto anche che contemporaneamente la legge Delrio a
livello nazionale ha cancellato la competenza delle Province in materia di cultura.
Conseguentemente nello scrivere uno statuto, che nella bozza che abbiamo
oggi a disposizione ma che deve essere come minimo rivista anche da un punto di
vista di ragionare sulla legittimazione giuridica, altrimenti sarebbe stata già portata
all’approvazione degli organi competenti, prevede allo stato attuale il Comune e la
Provincia come enti proprietari.
Questo confronto, ripeto, è subordinato all’individuazione di una consulenza
specifica, la quale a sua volta è subordinata all’approvazione del bilancio.
Dei passaggi interlocutori non ho delle risposte certe in questo momento da
darle.
Non l’ho chiesta perché non ho il bilancio e quindi non l’ho potuta chiedere.
Passa tutto necessariamente per l’approvazione del bilancio. Io per ora ho
avuto delle interlocuzioni con gli enti proprietari.
Senza quello, ahimè, in una gestione provvisoria prendere impegni è difficile.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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(INTERVENTO FUORI MICROFONO)
DOTTOR PUGGIONI
La quota del consorzio è calcolata sulla base di quello che prevede lo statuto
vigente. Non sono stati versati.
È iscritta nella nostra bozza di bilancio; nella bozza di bilancio che non è
approvato è iscritto il contributo storico che, a parte l’anno scorso, corrisponde a
quanto prevede lo statuto vigente che era stato modificato.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO)
DOTTOR CUGUSI
No, l’anno scorso è stato liquidato dalla Regione Autonoma della Sardegna per
conto del Comune di Nuoro. Esattamente il 12 dicembre dell’anno scorso.
DOTTOR PUGGIONI
Con la Legge Regionale 32 del 2016 è stato dato un contributo di 356.000 euro
da parte della Regione Autonoma della Sardegna. Il 12 dicembre, io non ero
presente.
Coprivano sostanzialmente la quota del Comune di Nuoro, più ulteriori risorse
necessarie perché, come vi dicevo in apertura, oltre alle quote previste sono
necessarie comunque delle risorse in più.
DOTTOR CUGUSI
Perché c’era anche il cofinanziamento del progetto della cooperativa, infatti se
non è stata predisposta alcuna gara d’appalto nel mese di ottobre è perché l’ente in
quel momento:
A) non aveva approvato il bilancio;
B) non si sapeva chi, come, quando e perché avrebbe messo i quattrini per
sanare la situazione.
I quattrini sono arrivati a metà dicembre 2016.
PRESIDENTE
Vuole intervenire l’Assessore alla Cultura e vice Sindaco Sebastian Cocco.
ASSESSORE COCCO
Innanzitutto saluto i presenti, i dipendenti della biblioteca, il commissario, il
direttore e i lavoratori della cooperativa.
Solo per completare la risposta del commissario in riferimento alla domanda del
Consigliere Brodu, la Provincia risulta che in relazione al bilancio di previsione del
2017 abbia mandato una nota a firma dell’amministratore straordinario, che
assomma come sappiamo tutti gli organi della Provincia e quindi proprio in queste
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
41
ore stiamo valutando se sia sufficiente anche per il Comune una nota di pari
contenuto.
Anche perché, come ricordava il commissario, non avendo ancora noi
approvato il bilancio, note ufficiali sulla destinazione delle risorse da individuare non
ne possiamo dare.
Faccio presente che la quota prevista dal Comune di Nuoro è comunque da un
punto di vista giuridico esigibile per il solo fatto che è prevista nello statuto. Lo statuto
è ancora vigente, siamo ancora soci del consorzio, comunque la quota va versata.
Dobbiamo darli, con l’ulteriore precisazione che il Comune anche per il 2016
non risulta debitore nei confronti del consorzio. Rispetto al 2016, come
opportunamente sottolineava anche il Consigliere Saiu, perché era opportuno fare
anche questa precisazione, il Comune non è debitore della quota del 2016, perché
ha creato quell’ingorgo normativo cui ha fatto cenno anche il commissario.
Quindi, se non altro per rimediare a quel caos normativo, ha visto bene di
supplire alla mancata corresponsione della quota del Comune, anche perché vigendo
la legge regionale nella prima versione, il Comune di fatto per questioni prudenziali
sembrava non figurare più tra i soggetti del consorzio.
Poi mi riservo di intervenire in seguito.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Montesu.
CONSIGLIERE MONTESU
Buonasera a tutti, ringrazio il commissario e il direttore del consorzio per la loro
presenza.
Dico la verità: un po’ mi sono perso, mi sembra che la situazione sia in uno
stallo da cui è difficile uscirne rispettando le norme. bisogna che da qualche parte
vengano fatte delle forzature.
Lei è stato nominato dalla Regione? No, dal Comune e dalla Provincia, per cui
almeno questo è un riappropriarci delle funzioni originarie.
C’è il pericolo che la Legge Delrio esautori la Provincia di Nuoro dalle funzioni a
cui oggi sta partecipando, per cui probabilmente lei farà uno statuto in cui la
Provincia prende una funzione che non è prevista da una norma superiore dello
Stato.
Per cui già potremmo creare una specie di frizione che in un futuro potrebbe
creare non pochi problemi; cioè potrebbe dire: questo statuto è legittimo perché non
può assegnare alla Provincia funzioni che le norme nazionali gli hanno tolto.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
42
Poi mi chiedevo: con quali risorse siete andati avanti fino ad oggi? Perché dalla
sua enunciazione mi sembra di capire che le risorse bene o male, un po’ perché se le
è caricate la Provincia etc., sono arrivate.
Allora se le risorse sono arrivate perché avete chiuso alcune attività? Forse la
domanda non va fatta a lei, però se le risorse, nonostante il litigare tra Provincia,
Regione etc...
Cioè mi sembra che la situazione debitoria era quella che era, però oggi
notiamo che ci sono delle funzioni sia di riduzione degli orari sia anche di taglio dei
contratti.
Cioè queste risorse con cui state andando avanti sono quelle che vi permettono
di andare avanti coprendo i mancati trasferimenti che ci sono in questo inizio
dell’anno, perché se i trasferimenti sono sempre quelli non capisco perché sono stati
ridotti gli orari e tagliati i servizi.
Questa è la prima domanda che vorrei che mi spiegaste, perché la Regione i
soldi li ha messi, li ha messi la Provincia, però voi avete tagliato. Cosa ne avete fatto
dei soldi?
PRESIDENTE
Risponde il commissario.
DOTTOR PUGGIONI
Dico solo una cosa sul quadro giuridico, perché prima è vero ho citato la Legge
Delrio, ma appunto per quello io ho rilevato la necessità di una consulenza
specialistica, perché è vero che la Legge Delrio elimina la competenza delle Province
sulla cultura, però poi va letta assieme alla Legge Regionale N. 2 del 2016, che nel
prevedere il trasferimento del consorzio alla Regione, comunque poi prevede la fase
transitoria in cui rimane in piedi in capo al Comune e alla Provincia, a sua volta poi
sospesa dalla Legge 29 sempre del 2016.
Quindi va letto nel quadro complessivo tra la legge Delrio e la norma regionale.
Io ho citato solo quella prima...
CONSIGLIERE MONTESU
(INTERVENTO FUORI MICROFONO)
PRESIDENTE
Facciamolo concludere.
DOTTOR PUGGIONI
Quello è il motivo per cui va approfondito.
Io rilevo di aver necessità di un supporto per questo. Comunque in qualche
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
43
modo bisogna trovare una forma.
PRESIDENTE
Consigliere Montesu dialogando così non si capisce niente, perché non risulta
la sua domanda e risulta spezzettata la risposta.
DOTTOR PUGGIONI
Poi per quanto riguarda le risorse degli anni passati e il mancato rinnovo del
contratto, io chiedo al direttore di rispondere perché ovviamente io non ero presente.
DOTTOR CUGUSI
Per le nostre spese, per sopperire al mancato accreditamento delle quote
dovute...
(INTERVENTO FUORI MICROFONO)
DOTTOR CUGUSI
Scusate, se la quota del Comune che mi serve per pagare gli stipendi di
gennaio, mi viene accreditata il 12 dicembre, come abbiamo fatto?! Come fanno tutti
gli enti, con l’anticipazione di cassa del tesoriere.
PRESIDENTE
Di quale gennaio stiamo parlando, 2016 o 2017?
DOTTOR CUGUSI
2016, 2015 e 2017, siamo anni che stiamo pagando...
Gli interessi non sono tantissimi fortunatamente, perché la convenzione
prevede che ogni prelievo soltanto su quell’ammontare non su quanto previsto dalla
convenzione con il tesoriere – su quello si pagano gli interessi - che vengono bloccati
subito appena la Regione o il Ministero o il Comune o la Provincia fa arrivare...
Però per altre cose non siamo andati avanti, per cui pur avendo 23.000 euro
iscritti in bilancio anche in questo residui recuperati dagli anni precedenti non
possiamo spenderli, semplicemente perché non siamo in grado di onorare le fatture
con i creditori.
E così ci è stato con la fornitrice dei quotidiani e delle riviste, perché non siamo
stati in grado di pagare le fatture entro 30 giorni. Questa è la situazione.
PRESIDENTE
Consigliere Montesu la fa dopo, sennò inizia il dialogo. Andiamo con ordine,
magari dopo chiede la precisazione.
La parola al Consigliere Moro Leonardo.
CONSIGLIERE MORO L.
Presidente siamo nella fase delle domande e gli interventi sono riservati in un
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
44
secondo momento, dico bene?
PRESIDENTE
No, come per le precedenti audizioni facciamo le domande e non ci sono
interventi. Non è previsto un dibattito, una discussione, sono previste le domande e i
chiarimenti.
CONSIGLIERE MORO L.
Sì ma se io faccio una domanda e il mio intervento dura 3 minuti, poi posso fare
un intervento da 10 minuti? La domanda è questa.
PRESIDENTE
Se sono domande sì.
CONSIGLIERE MORO L.
Saluto innanzitutto il commissario straordinario, dottor Massimo Puggioni, e il
direttore del consorzio Tonino Cugusi, benvenuti.
Per suffragare la mia domanda cerco di fare un ragionamento attorno al quale
chiederei di capire se c’è il vostro consenso o meno.
Ho dimenticato di salutare i dipendenti del consorzio della biblioteca, benvenuti.
Voi siete i soci della cooperativa servizi bibliotecari? Perfetto.
Io metto sulla bilancia il comportamento della Provincia di Nuoro e del Comune
di Nuoro. Mi consentirete di partire dal 2016 tuttavia.
Cioè la Provincia di Nuoro fa un bilancio di previsione; entrambi gli enti sono
sottoposti a Decreto Legislativo 118, armonizzazione contabile, non esiste più il
bilancio annuale e pluriennale, esiste unicamente il bilancio triennale, che è
autorizzatorio.
L’ente approva un bilancio per il triennio, vale per tre anni. Ogni anno
evidentemente si riserva di rivisitarlo in progress mandando avanti il tempo.
Questo è il bilancio sulla base della nuova normativa. La Provincia del 2016
mette i soldi, li mette sul triennale, tant’è che nel 2017 è capace di pagare a voi i
dodicesimi perché sul 2017, benché non ancora approvato, sul triennale ha i soldi, e
per forza il commissario fa la lettera legittimando lo stanziamento, perché il bilancio è
triennale ed è autorizzatorio per tutto il triennio, quindi i soldi ci sono.
Il Comune invece, facendo lo splendido, pensa ti non mettere i soldi. Non è che
non li mette nel 2016, non li mette nel triennale. Mette zero nel 2016, zero nel 2017,
zero nel 2018, è l’ultimo bilancio di previsione approvato.
Quindi è inibito sia a pagare anticipazioni in conto dodicesimi nel 2017, tant’è
che ha erogato zero, ma soprattutto non potrà mai - caro commissario glielo dico
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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chiaramente - fare nessun atto di impegno fintanto che non ci sarà il bilancio di
previsione approvato, quando compariranno nuovamente i 293: 293 nel 2017, 293
nel 2018 e 293 nel 2019.
Quindi il problema è lì, è inutile che ci giriamo intorno. Il problema è l’errore fatto
dall'Amministrazione Comunale che interpreta la legge a modo suo, in maniera
contraria a come interpreta la Provincia, e io in quest’aula ho sentito dire che invece
lo stanziamento avrebbe arrecato danno all'Amministrazione, addirittura ci potevano
essere rilievi sulla Corte dei Conti, mi aspetto di vedere gli stessi rilievi a carico della
Provincia allora, posto che la Provincia invece i soldi li ha messi.
Quindi questo vorrei capire da voi: qual è il comportamento della proprietà, visto
che la proprietà è fatta da due enti ormai superstiti, cioè Provincia e Comune, che si
sono comportati in maniera diametralmente opposta per quanto riguarda gli
stanziamenti di bilancio.
Aggiungo un’altra cosa, ecco un’altra domanda che pongo, per la verità il
direttore l’ha accennato a chiare lettere.
Noi qui stiamo parlando di difficoltà e degli obiettivi del commissario e vanno
anche bene, perché il commissario è un tecnico che deve concludere quanto prima la
fase commissariale, però il disservizio non è soltanto in termini quantitativi. Il
disservizio ben più grave, se mi consentite, è in termini qualitativi: ha detto che la
biblioteca è da tre anni che non acquista libri, è uno degli scopi istituzionali principali.
Io ricordo, quando ho avuto la fortuna di essere Assessore alla Cultura di
questa Amministrazione, almeno in due grandi occasioni un rapporto paritetico di
ampia collaborazione dell'Amministrazione col consorzio.
Anzi, direi che le castagne dal fuoco ce le toglieva il consorzio e mi riferisco alla
ricorrenza degli ottant’anni di vita della biblioteca, se non ricordo male nel 2013, e al
centenario della morte di Sebastiano Satta, al quale è intitolata la biblioteca voglio
ricordare, non voglio aprire la polemica su sabato scorso.
Il fatto non è aprire o non aprire, il disservizio arrecato in quella circostanza per
quel convegno. Il fatto grave è che non c’è stata e non c’è più la collaborazione
operativa, culturale, di merito del consorzio che, vi garantisco per averlo vissuto in
prima persona, e non è piaggeria e non è perché c’è qui il direttore, è dotato di
capacità altissime, elevatissime.
Ovviamente mi riferisco anche ai lavoratori della cooperativa, che hanno
supportato in quegli anni.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
46
PRESIDENTE
Faccia la domanda Consigliere Moro.
CONSIGLIERE MORO L.
La domanda è: i servizi che sono messi a grave rischio non sono solo quelli
quantitativi, anche quelli qualitativi. Vorrei conoscere meglio questi, perché non mi
basta aver sentito dire che da tre anni non si comprano libri, io voglio capire se il
ruolo della biblioteca sul merito, come presidio culturale, non tout-court aprire gli
sportelli, aprire l’auditorium alla convegnistica, pure copiosa per fortuna, ma invece la
presenza in città e nel territorio dal punto di vista culturale, è stata lesa o non è stata
lesa in questi due anni per queste carenze finanziarie? C’è stata miopia o non c’è
stata miopia?
A me questo interessa, poi farò l’intervento.
PRESIDENTE
Sono valutazioni del direttore.
La parola al Dottor Cugusi.
DOTTOR CUGUSI
Intanto una piccola risposta anche al Consigliere Montesu, perché
nell’esprimere le cose precedenti mi sono dimenticato.
Lo statuto che potrà essere proposto adesso all’approvazione del Consiglio
Comunale e del Consiglio Provinciale, è uno statuto che tiene conto della situazione
esistente e della normativa vigente, tenendo presente che, pur non avendo più quelle
funzioni tolte dal decreto Delrio per la Provincia, in ogni caso l’Amministrazione
Provinciale è proprietaria dal 1933 della metà del patrimonio del consorzio.
Per cui se non altro ci dovrà essere un Consiglio di amministrazione e poi a suo
tempo, in base all’evoluzione della normativa sul riordino delle autonomie locali, ci
sarà un commissario liquidatore che dirà che il 100% del patrimonio librario per
esempio andrà al Comune di Nuoro e al Comune di Nuoro verranno assegnate le
risorse necessarie a gestire questo patrimonio.
Non lo so come andrà a finire, in ogni caso, ricordando la Legge Brunetta è
importante che ci sia un organo collegiale costituite a norma di legge che se la stessa
operazione si fosse realizzata nel dicembre 2010 a quest’oggi non avremmo speso
circa 200.000 euro di commissariamenti, compresi tutti i soldi che si porta via il nostro
amico Massimo, che sia il nostro commissario che la commissaria precedente hanno
tra l’altro rinunciato al 40% della loro indennità.
In base alla Legge Brunetta ovviamente il nuovo presidente e i nuovi
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
47
amministratori saranno a costo zero.
Per quanto riguarda la questione dei tagli qualitativi te ne aggiungo anche altri.
Noi siamo un consorzio che riceve non dico tanto, ma comunque 34.000 euro
da 27 Comuni consorziati. Non siamo in grado in questo momento di andare a
portare neanche un caffè con la brioche ai bibliotecari di sistema.
I nostri automezzi, di cui uno acquistato con il contributo della Fondazione
Banco di Sardegna, sono bloccati per mancanza di gasolio, quindi non possiamo fare
niente. Uno.
Due: c’è un’altra cosa della quale non si è parlato, per cui io mi riservo adesso
nei prossimi giorni di fare una lettera al commissario, al Sindaco e all’Amministratore
della Provincia: in base al codice degli appalti io non posso continuare a fare
proroghe.
Non l’ho fatta per i servizi bibliotecari e mi hanno rimproverato perché invece
l’ho fatta per le pulizie e la vigilanza.
Non c’erano i soldi per farla e non c’erano le condizioni politiche per farla.
PRESIDENTE
Non interloquiamo.
DOTTOR CUGUSI
Due mesi fa il finanziamento regionale era legato al 90% del costo del lavoro. E
la Regione, nel calcolare il costo del lavoro, lo calcola a 10 anni fa, non attualmente.
Per cui il nostro cofinanziamento deve supplire, per fare una gara d’appalto
seria, anche alle manchevolezze della Regione.
Per fare un affidamento diretto, e me lo insegnano tutti i dirigenti che sono
presenti in sala, anche sotto i 40.000 euro, bisogna avere una motivazione per cui se
c’è una gara d’appalto in corso nelle more dell’espletamento della gara si possono
continuare ad assicurare i servizi per un mese e mezzo o due mesi, quello che è, pur
restringendo i tempi con un appalto sottosoglia.
E va bene, questa è una cosa.
In ogni caso se io non faccio una gara d’appalto per i servizi bibliotecari
esternalizzati nessuno mi mette le manette.
Se io non faccio una gara d’appalto o non rinnovo l’appalto per la vigilanza,
chiunque mi può mettere le manette, perché metto a repentaglio tutto il patrimonio
della biblioteca e tutti i posti di lavoro, non solo quelli della cooperativa, pulizie e
vigilanza.
Sì opinioni, va bene. Ma voglio andare in galera a quattro mesi dalla pensione?
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
48
PRESIDENTE
Senza fare ironia, concluda direttore.
DOTTOR CUGUSI
Lei continui a intervenire su Facebook senza informarsi.
PRESIDENTE
Siccome siete in molti, vi chiedo di essere molto sintetici perché siete già quasi
in dieci iscritti a parlare.
La parola al Consigliere Sanna.
CONSIGLIERE SANNA
Volevo chiedere alcune precisazioni perché non ho ben capito.
Le minori entrate, avete detto anche l’eliminazione delle Comunità Montane e
quindi la Regione ha sopperito anche quest’anno per la quota di 100.000 euro. Ma
voglio sapere se ha sempre sopperito, oppure se ci sono dei residui dagli anni
precedenti.
La situazione mi sembra molto complessa e non riesco a capire bene, vorrei
proprio chiedervi questo: queste minori entrate sono determinate soltanto
dall’ammanco del Comune di quei 12 mesi che poi ha tamponato la Regione, e da
quella riduzione delle quote della Provincia, o potreste esattamente...?
Ha detto il direttore che sono passati 12 mesi in cui hanno accumulato una
situazione debitoria perché il Comune non aveva versato, scusi Consigliera Moroni.
Vorrei che mi venisse precisato questo proprio per chiarezza, cioè esattamente
quali sono le minori entrate e da quanto tempo.
Poi avete fermato i libri da tre anni e gli abbonamenti alle riviste da quanto
tempo sono ferme?
PRESIDENTE
La parola al direttore. Alcune sono cose già dette, non ripetiamoci troppo.
DOTTOR CUGUSI
Abbonamenti alle riviste circa un mese e mezzo fa, cioè da quando il fornitore ci
ha detto: non sono più disposto a fornire questo servizio se non mi pagate.
Nel frattempo avevamo fatto anche una gara informale con altri cinque
distributori e nessuno di questi ha accettato.
A quel punto li ho cercati anche personalmente, non chiedendo sconti di alcun
tipo, ma manco a parlarne! nessuno voleva farci questo servizio e infatti il servizio
non esiste.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
49
CONSIGLIERE SANNA
Ho chiesto quali fondi sono venuti a mancare, oltre alla parte del Comune che
poi è stata coperta della Regione, e quali soldi mancano attualmente.
DOTTOR CUGUSI
Quando c’è stata la Legge 12 del 2005 con la soppressione delle Comunità
Montane, in Regione c’è stato un grosso equivoco: hanno pensato di dare un
contributo per le ex Comunità Montane anche a noi come facevano con altre sette
comunità montane, con la differenza che le altre sette comunità montane della
Sardegna gestivano in proprio dei sistemi bibliotecari territoriali, quindi erano un
cosa, progetti fatti da loro, cofinanziati dalla Regione e così via.
Nel caso nostro erano due enti che costituivano il consorzio e quindi erano soci
fondatori nel 1980, con delibera approvata dalla Giunta Regionale.
Quindi nel primo e anche nel secondo anno ci ha dato un contributo di 100.000
l’Assessorato alla Pubblica Istruzione. Il terzo anno è intervenuto il Comune e la
Provincia in sostituzione della Regione che non intendeva dare alcun contributo.
Poi è intervenuto l’Assessorato - quello che sarebbe dovuto intervenire da
subito - agli Enti Locali fino al 2015.
Nel 2016 intanto ci sono mancati anche i 100.000 euro della Regione su questa
voce.
Come abbiamo sopperito? Nel frattempo tre colleghi sono andati in pensione.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Manca.
CONSIGLIERE MANCA
Io avevo necessità di fare alcune domande, oltre quelle che ho già ascoltato,
alcune non riguardano gli stessi temi mentre invece altre riguardano gli stessi temi e
correrò il rischio di essere ripetitivo.
Vorrei chiedere al commissario se quando ha iniziato la sua attività di
commissario e ha avuto il mandato di affidamento, se nel suo tavolo di lavoro -
preferirei dire scrivania - ha trovato lettere di Amministrazioni Comunali che
chiedevano di poter entrare nella partecipazione del consorzio, quindi
amministrazioni interessate alla partecipazione consortile, oppure se viceversa ne ha
trovato con richiesta di disdetta.
Questa è una domanda. L’altra è domanda alla quale lei commissario credo
abbia già risposto, anzi forse non ha risposto una volta ma ha risposto due volte, ma
volevo essere sicuro perché nella mia mente fra i tanti ricordi che ho risuona che da
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
50
tre anni mi pare di aver capito che non stiamo più acquistando testi.
Glielo chiedo gentilmente semplicemente perché, che io mi ricordi, tre anni non
c’era la Giunta Soddu.
Io non sto cercando in qualsiasi modo di giustificare la Giunta Soddu o di
giustificare la Giunta di cui io ho un componente che ne fa parte, ma intendevo dire
che nei ricordi che ho e nelle letture che ho fatto, il commissario precedente a lei è
venuto diverse volte in Consiglio e diverse volte ci ha relazionato sullo stato dell’arte
dell’ente consortile.
Ma mai ricordo che ha affermato o ci ha informati che non si stavano
acquistando testi, mai.
Fiducioso come sono che le persone intanto non sono tutte uguali e danno più
peso a una cosa o ad un’altra, come per me che in questo caso do molto più peso a
situazioni di risorse umane, ma allo stesso tempo do peso anche alle condizioni di
qualità che sempre venivano riconosciute e vengono riconosciute alla biblioteca.
Pertanto tre anni fa era l’ultima relazione che ho letto della Mulas, la devo citare
purtroppo anche se non è presente, ma non lo faccio sfidatamente, l’ho letta e
ascoltata a novembre passato, quindi neanche dieci anni fa, ma sei mesi fa:
novembre 2016.
Che io mi ricordi, non a novembre ma con la gestione Mulas, vi era di pari
passo la gestione di ben altro Assessore alla Cultura.
Non foss’altro perché se dovessimo scrivere un libro mai potremmo tacere
argomenti così consolidati. E non vorremmo tacerli, vorremmo conoscerli.
Quindi è meglio non dimenticarsene.
Ancora una cosa: se da tre anni non stiamo acquistando testi, perché voglio
essere sicuro che almeno un anno...
(INTERVENTO FUORI MICROFONO)
PRESIDENTE
Facciamo fare la domanda però Consigliere Brodu! Il Consigliere Manca non vi
ha interrotto, vi ha fatto argomentare e vi ha fatto fare le domande, lasciamolo fare. È
stato in silenzio, ha concluso una domanda e ne sta facendo un’altra.
Prego Consigliere Manca concluda.
CONSIGLIERE MANCA
La mia abitudine non è certo quella di sollevare i toni, semmai di abbassarli e di
renderli fruibili a tutti, perché capisco bene che le domande prioritarie su tutto sono
quelle relative al personale e sono quelle relative alle risorse economiche, mi pare
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
51
che non ci sia dubbio.
Ma nel 2008 - e per questo mi rivolgo a lei commissario - ho partecipato ad
un’altra audizione dell’allora ancora commissaria Mulas.
Non voglio fare io differenze, fatele voi, nel senso che mettete voi i requisiti per
la risposta: nel 2008 partecipavo all’audizione insieme ad uno degli attuali Consiglieri
non presenti in aula stasera, e ricordo anche che la domanda che fece - e la fece
all’allora Sindaco Zidda - era relativa allo statuto.
Cioè invitava il commissario a procedere con l’elaborazione di un nuovo statuto,
considerato che le istituzioni così come avete affermato e anche così come
sappiamo sono cambiate.
Quindi c’era un sollecito da parte di quell’allora amministratore del P.D. a pari
amministratore apicale sempre del P.D., sollecitava la rivisitazione dello statuto.
Non ricordo la risposta che gli viene data, però se siamo arrivati al giorno
d’oggi... ma questa non vale come una giustificazione, la mia preoccupazione nasce
perché dal momento che lei ha un incarico di tre mesi e che siamo in work in
progress per quanto riguarda il bilancio, per quanto riguarda gli aspetti economici
dell'Amministrazione e comunque dell’ente, così com’è stato già detto il documento
dovrà comunque arrivare in aula, dovrà arrivare all’attenzione dei Consiglieri
Comunali.
La preoccupazione è: quanto tempo le rimane per revisionare questo statuto?
Pensando anche ad un’ipotetica soluzione vi è anche quella del rinnovo del
commissariamento, e siccome siamo in epoca di progettualità importante sul settore
cultura, non per quanto riguarda l’Amministrazione ma per quanto riguarda Nuoro, la
mia preoccupazione la trovo legittima.
Lei ha ancora un mese a disposizione, confido e auspico che lei abbia ancora
tutte le risorse, comprese quelle economiche di consulenza, per poter portare a
termine quello che è il mandato che le è stato affidato.
PRESIDENTE
La parola al Dottor Puggioni.
DOTTOR PUGGIONI
Sulla prima domanda le posso dire che non ho ricevuto e non ho visto né
domande di nuova adesione né domande per fuoriuscire dal consorzio, allo stato
attuale nella mia scrivania non ne ho trovato.
Inverto l’ordine delle risposte. Per quanto riguarda l’approvazione dello statuto il
conto è presto fatto: manca un mese.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
52
Come dicevo il tempo effettivo a disposizione poi dipende da quello che sarà il
tempo dell’approvazione del bilancio, per cui io spero e conto di concludere tutto nei
tempi stabiliti, anche perché non tengo particolarmente ad ottenere una proroga, al di
là di tutto anche per questioni personali, per cui il mio interesse assoluto è riuscire a
raggiungere l’obiettivo nel tempo fissato.
Mi rendo conto che un mese è effettivamente poco. Certo di questa revisione
dello statuto se ne parla da tanto tempo, io sapevo sicuramente in tutto il tempo del
commissariamento precedente, ora mi dice addirittura da prima.
Io, ahimè, non so rispondere dei motivi che hanno impedito finora di arrivare ad
una revisione dello statuto, però da parte mia c’è sicuramente l’impegno a farlo come
priorità assoluta anche se, ahimè, poi tecnicamente sono stato costretto a posporlo
rispetto alle questioni più spicciole di ordine contabile.
Per quanto riguarda l’acquisto dei libri mi rendo conto che sia un problema.
Qualcosa poi la faccio aggiungere al direttore, per quanto mi riguarda posso dire che
ho avuto delle interlocuzioni con la Regione anche relativamente a dei fondi che la
Regione eroga annualmente finalizzati proprio all’acquisto di materiale di questo
genere.
Sto attendendo delle risposte che mi hanno promesso in tempi brevissimi.
Questo è quanto le posso dire per quel che ho fatto direttamente.
Poi devo anche ammettere che in un mese e mezzo che ci sono, in cui mi sono
occupato di emergenze incalzanti, sì mi sono occupato anche di questo ma un po’
più marginalmente, perché ho dato priorità a far ripartire i servizi e quello che mi
serviva per raggiungere l’obiettivo della revisione dello statuto.
Senza nulla togliere all’importanza dell’acquisto dei libri, che in una biblioteca è
sicuramente primario.
PRESIDENTE
La parola al direttore.
DOTTOR CUGUSI
Faccio una delucidazione in merito ai finanziamenti per l’acquisto dei libri, dvd,
riviste e così via.
In genere dalle quote che versano gli enti consorziati, Comune e Provincia, i
Comuni consorziati e lo stesso Ministero che versa 78.000 euro per gli ex lavoratori
285, da tutti questi soldi non c’è una lira per l’acquisto dei libri.
L’acquisto dei libri in genere veniva fatto attraverso la cosiddetta Legge
Regionale 64 del 1950, poi sostituita dalla Legge 14 del 2006. E la Regione
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
53
annualmente, sulla base di una serie di parametri che sono la popolazione, le
performance e così via, assegnava a ciascuna biblioteca di ente locale un certo
budget per acquistare libri, arredi, attrezzature, cancelleria speciale e così via.
La Regione nel 2011, 2012, 2013, 2014 e 2015 ha tagliato tutti questi fondi.
Dopodiché noi di anno in anno abbiamo messo da parte dei soldini per acquistare
libri. Qualcosina l’abbiamo acquistata, abbiamo acquistato magari 460 libri, nel
frattempo ce ne hanno donato da tutte le parti d’Italia - a parte gli scrittori e gli editori
sardi - circa 580.
Non solo, negli ultimi anni la famiglia dell’attuale direttore generale
dell’Assessorato Pubblica Istruzione regionale, professor Leandro Muoni, ci ha
donato la sua biblioteca di circa 6.000 volumi di pregio.
Negli ultimi anni lo stesso professor Massimo Pittau ci ha donato oltre 3.000
volumi.
Ovviamente questo patrimonio è molto importante, ma non è la benzina che fa
camminare la biblioteca quotidianamente, perché capite benissimo che le novità
editoriali, la ricerca scientifica, le tesi di laurea e così via hanno necessità di
documenti freschi di stampa, hanno necessità di servizi con le banche dati e così via.
Questa è la situazione.
Se attualmente riusciamo a mettere insieme il bilancio, possiamo essere in
grado entro il mese di giugno, questo mese, di bandire tre gare d’appalto, che sono i
servizi bibliotecari esternalizzati, i servizi di vigilanza, i servizi di pulizie e quindi nelle
more dell’espletamento di queste tre gare possiamo fare un affidamento entro i
40.000 euro a dei soggetti che ci garantiscono questi servizi importantissimi.
Se il bilancio non si approva io consegnerò le chiavi al commissario e poi le
consegnerà a chi di dovere.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Siotto Michele.
CONSIGLIERE SIOTTO M.
Buonasera a tutti quanti. La mia è una domanda un po’ così, perché ci sono
cose che io non capisco. Sono due domande collegate: in base alla risposta di una
c’è la seconda domanda.
Quale scelta ha fatto questa Amministrazione?
Qua c’è una bozza di previsione di bilancio e mi farebbe piacere capire se
questa Amministrazione ha messo voce in capitolo su alcune spese.
A parte che si è deciso di sospendere un servizio piuttosto che un altro.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
54
Parlo del bilancio della biblioteca, quando parlo del bilancio del Comune già ti
sveglio e di dico: guarda che stiamo parlando del bilancio del Comune.
PRESIDENTE
Come consorzio, tu hai detto “amministrazione”, è un chiarimento, facciamo
silenzio.
CONSIGLIERE SIOTTO M.
Stiamo parlando della biblioteca. Signor Presidente, posso continuare nel mio
discorso o abbiamo altro da dire?
A me piacerebbe sapere, come dicevo prima, in questa previsione di bilancio
della biblioteca - così magari capiscono tutti quanti...
No, me la son presa dal sito della biblioteca.
Posso continuare?
PRESIDENTE
Fatelo finire, fategli completare il concetto. Glielo faccia finire!
Mozione d’ordine? Lui deve concludere l’intervento, lo faccia concludere e poi
certo, come da regolamento.
CONSIGLIERE SIOTTO M.
Il bilancio 2016 è pubblico, io mi riferisco a quello, nelle scelte si è deciso -
questo l’ho saputo stasera, prima non lo sapevo - di sospendere un servizio piuttosto
che altri e va bene, sono scelte. Vorrei sapere se il Comune ha detto la sua in base a
queste scelte.
Si parla di tanta crisi, si parla veramente di sofferenza protratta negli anni, però
poi vedo spese telefoniche - magari mi sbaglio - 17.000 euro; mi sembrano
eccessive!
Mi chiedo quali siano i risultati, chi ha scelto quanto dare di competenza per i
risultati raggiunti al dirigente sulla base di 25.800 euro circa.
Sto parlando del bilancio 2016 ragazzi, guardatevelo. Sto parlando di quello
fatto, poi arrivo al proseguimento della mia domanda.
Qual è il contributo che ha dato l’Amministrazione su queste scelte? Se si è
deciso di continuare con questo tipo di scelte in futuro; se l’Amministrazione è stata
interpellata per un eventuale rinnovo di queste spese.
Se così non fosse, che l’Amministrazione ha detto la sua in base a queste
scelte, mi piacerebbe capire se è giusto che questa Amministrazione, che questo
Comune, quest’ente, dia dei contributi su scelte che non ha fatto e dove non ha
potuto mettere parola.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
55
Questa è più che altro una domanda. Ripeto: sto parlando sulla base di quello
che ho visto, poi magari mi sto sbagliando e ho preso documenti sbagliati ma io
credo di no.
Queste scelte che sono state fatte secondo me sono errate, comprese quelle di
retribuzione di un risultato al dirigente, risultato che da quello che ho capito non c’è
stato: non abbiamo avuto nessun risultato, abbiamo avuto soltanto una perdita.
Questo ho capito, me l’avete detto voi, non io.
Se la situazione è veramente così drammatica, se non abbiamo raggiunto
nessun risultato, anzi siamo tornati indietro, perché stiamo pagando il dirigente per
aver ottenuto il risultato?
Su queste cose il Comune mette parola? Se non mette parola perché deve dare
un contributo su delle scelte dove non è neanche rappresentata in un Consiglio di
amministrazione, dove non può dire la sua, dove per queste scelte non può
contribuire?
Questa è semplicemente una domanda, grazie.
PRESIDENTE
Sull’ordine dei lavori, perché per mozione d’ordine è solo nell’ipotesi in cui ci sia
la votazione di una delibera...
CONSIGLIERE MORO L.
Siccome ho notato una certa confusione, le chiedo dieci minuti di sospensione
per verificare gli atti a disposizione - e mi rivolgo propriamente a lei, al Presidente del
Consiglio Comunale - per capire di quali atti stiamo parlando.
Vorrei sapere dagli amministratori che sono presenti, cioè il commissario e il
direttore, se la bozza di cui abbiamo parlato all’inizio degli interventi è resa
disponibile; oppure voglio sapere se il rendiconto 2016 è stato approvato dal
consorzio, per capire di quale bilancio il Consigliere Siotto poc’anzi stava parlando,
perché agli atti di questa seduta non c’era niente di tutto ciò.
Quindi le chiedo dieci minuti di sospensione.
PRESIDENTE
Possiamo anche chiederlo al Consigliere Siotto.
Documenti a disposizione non ce n’erano perché era solo per audizione. Io non
so se il Consigliere Siotto si sia documentato per conto suo, è liberissimo di farlo in
quanto era prerogativa di tutti i Consiglieri informarsi e studiare le carte anche in
separata sede.
Io penso si sia confuso nell’anno ma che stesse parlando del previsionale 2016.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
56
Quindi basta, io non direi di interrompere anche perché non possiamo fare
troppo tardi, ci sono veramente una marea di interventi.
Pongo in votazione la proposta di sospensione della seduta.
Votazione: respinta.
Si procede. Prego, potete rispondere. La parola al commissario straordinario.
DOTTOR PUGGIONI
Vorrei dire una cosa velocemente per poi passare la parola al direttore perché
io non so rispondere su quanto l’Amministrazione sia intervenuta nelle scelte fino al
2016.
Quello che posso dire è che quest’anno su sollecitazione del Sindaco ho
chiesto al direttore una relazione dettagliata sui costi che vengono sostenuti,
compreso telefono che citava, luce, guardiania, pulizie, servizi bibliotecari etc.
Il direttore ha redatto questo documento che mi ha trasmesso nel pomeriggio o
nella tarda mattinata di venerdì, io l’ho visto lunedì mattina, quindi avantieri.
Io l’ho trasmesso, l’ho fatto su impulso...
Io non ho trasmesso il bilancio 2016.
PRESIDENTE
La parola al direttore.
DOTTOR CUGUSI
Il bilancio 2016 è nel nostro sito.
La prima domanda era a proposito delle spese telefoniche.
Probabilmente il Consigliere Siotto non è a conoscenza di tutti gli impianti che
hanno le tre sedi delle biblioteche ma, a parte questo, vi è da dire che da poco a
Nuoro c’è la fibra ottica e quindi abbiamo la possibilità di ricontrattare tutte le spese
telefoniche.
Però domando io al Consigliere Siotto chi può contrattare in assenza di:
A) un bilancio 2017;
B) un bilancio 2016 approvato ad ottobre del 2016.
Chiaramente nessun dirigente può prendere impegni con alcuna compagnia
telefonica. Infatti io sono stanco di rifiutare tutte le cose che mi dicono le compagnie
telefoniche.
Per quanto riguarda la mia indennità di risultato, che è scritta bene, come la mia
retribuzione annuale lorda, è di 80.000 euro, non di più, e la mia retribuzione di
risultato, se mi viene assegnata completamente, sono 6.485 euro annui.
E siccome nel 2013, 20164 2015 e 2016 ancora non l’ho presa, viene riportata
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
57
in bilancio in attesa che il commissario benevolo prima che vada in pensione mi
consegni tutto il maltolto degli ultimi quattro anni.
Poi le retribuzioni di risultato sono comunque visibili - come le altre - nel nostro
sito; come pure le retribuzioni di risultato o di posizione di tutti i dirigenti della
Provincia, del Comune e degli altri enti.
Buona lettura.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Porcu.
CONSIGLIERE PORCU
Ho ascoltato tutte le relazioni e le domande e tutta questa vicenda mi ha
preoccupato.
L’ultimo dei problemi forse è quest’ultimo bilancio. Mi chiedo: fino a quanto
durerà la biblioteca Satta in queste condizioni? Fino a quando voi sarete in grado di
pagare stipendi?
Questo perché l’Amministrazione Comunale non paga e non può pagare;
l’Amministrazione Provinciale non c’è; le Comunità Montane non ci sono, fino a
quando potete rimanere? Questa è la prima domanda.
È una bella domanda, perché nessuno paga però voi avete giustamente
intenzione di bandire gare d’appalto perché c’è bisogno di servizi.
Chi è nuorese nella biblioteca Satta ci è sempre andato, abbiamo studiato lì
dentro e abbiamo fatto le nostre ricerche prima che arrivasse Wikipedia, internet e
quant’altro.
Il servizio per quanto riguarda la città e la Provincia è sempre stato eccellente,
devo essere onesto.
Noi abbiamo trovato sempre un ottimo riscontro, gli studenti hanno trovato un
ottimo riscontro e anche ora, io insegno e quindi so di cosa sto parlando.
Detto questo, visto che nessuno dà soldi, forse l’unica che è in grado di dar
soldi ora è la Regione. L’altra domanda è: avete provato ad interloquire con la
Regione? Anche perché le Comunità Montane non ci sono più, qualcuno dovrà
sostituirle e dare i soldi che le Comunità Montane dovevano dare.
L’ultima domanda è questa. Sempre parlando di bilanci io stavo "sfrugugliando"
il vecchio statuto, statuto che parla ancora di lire, dove sono poste delle percentuali.
Nella rivisitazione dello statuto, premesso che alcuni enti non ci sono più, alcuni
enti sono commissariati e non si sa se esisteranno più, come vi state orientando in
questa rivisitazione? Anche perché questa rivisitazione significherà esborsi.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
58
Cioè chi entra nel nuovo statuto non è che sia a titolo gratuito, ma sarà a titolo
oneroso.
Quindi l’interlocuzione con gli enti c’è stata, a che punto è, e con il territorio c’è
qualcuno non dico che vorrebbe uscire ma vorrebbe entrare a far parte del
consorzio? Anche perché da quanto ho visto la biblioteca Satta non è fine a se
stessa a Nuoro, ma è un servizio che ha rami in tutto il territorio e sta offrendo servizi
a tutto il territorio.
Ecco, questo territorio è stato interpellato, avete avuto risposte oppure no?
PRESIDENTE
La parola al direttore Dottor Cugusi.
DOTTOR CUGUSI
Come ho detto precedentemente abbiamo attivato la richiesta di anticipazione
di cassa al tesoriere; ovviamente avendo superato l’esercizio provvisorio adesso
siamo in gestione provvisoria, quindi possiamo pagare esclusivamente alcune cose e
non di più.
Nel frattempo la Regione ci ha accreditato la seconda quota pari a 155.000
euro, di un contributo annuale che ci dà oramai da tantissimi anni di 207 mila euro
per le spese di gestione e poi qualcosa ce l’ha accreditata l’amministrazione
provinciale e ci sono.
Quindi non so, pagheremo ancora qualche stipendio.
Nel frattempo abbiamo necessità anche di pagare i fornitori per un totale di
circa 20 mila euro, perché stiamo completando in questi giorni un progetto che si
chiama “la biblioteca digitale di Sebastiano Satta”, che ci consentirà di mettere in rete
e di mettere nei totem in diverse situazioni tutti i dati che riguardano il nostro
grandissimo poeta, però tutte queste cose vanno concluse entro il 30 giugno per
poter mandare il rendiconto alla fondazione Banco di Sardegna, altrimenti perderemo
il finanziamento di 24 mila euro.
Nel frattempo l’anno scorso abbiamo presentato anche un altro progetto che si
chiama “il portale della cultura giuridica nuorese” finanziato dalla fondazione Banco di
Sardegna per 15 mila euro e inizieremo a lavorarci durante quest’estate.
Per quanto riguarda invece i rapporti con gli altri finanziamenti, che oltre agli
enti consorziati riguardano la Regione Autonoma della Sardegna, meglio che riferisca
il commissario, perché quelli che arrivano dal Ministero degli Interni, 78 mila euro per
i lavoratori ex Legge 285, arrivano sempre ai primi di dicembre di ogni anno.
Finché c’è un consorzio, quando non ci sarà più il consorzio non ci sarà
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
59
neanche quel finanziamento.
DOTTOR PUGGIONI
L’ho detto in apertura quando ho introdotto, ho avuto dei contatti e ho delle
interlocuzioni in corso con la Regione e con l’Assessore alla Pubblica Istruzione, che
ha mostrato sicuramente interesse, non mi ha promesso allo stato attuale niente di
certo, ma sono in corso interlocuzioni per cercare di capire se e quanto contribuisce,
a parte la quota ordinaria di 207 mila euro e quella che versa ogni anni per i servizi
bibliotecari, se riusciamo ad ottenere qualcosa di più per il funzionamento proprio del
consorzio.
PRESIDENTE
La parola al vice Sindaco.
ASSESSORE COCCO
Volevo solo approfittare del fatto che è stato fatto riferimento ad alcuni progetti
che sono stati presentati.
Volevo chiedere al commissario se è a conoscenza del fatto che il primo
progetto, quello sulla digitalizzazione del materiale su Sebastiano Satta, risalga al
2015 e quindi credo sia già a rischio il definanziamento, così come sul portale della
cultura giuridica.
Chiedo anche al commissario se è a conoscenza del fatto che la biblioteca ha
presentato nel corso dei tavoli del cosiddetto piano di rilancio del nuorese, una
scheda denominata “libri in rete” che al momento della discussione con la Regione in
realtà non è mai pervenuta alla Regione.
PRESIDENTE
La parola al direttore.
DOTTOR PUGGIONI
Per rispondere alla domanda che mi ha fatto sono a conoscenza che c’è una
scadenza al 30 giugno per questo progetto. Questo è quello che io so, poi mi riservo
di approfondire.
Come lei ben sa ci sono da un mese e mezzo e ho avuto queste emergenze da
risolvere. Io sapevo di questa scadenza al 30 giugno. Sto parlando della
digitalizzazione. Francamente non ho approfondito la cosa.
So di questo progetto del portale della cultura, ma che non sia mai pervenuto
alla Regione lo sto apprendendo adesso.
PRESIDENTE
La parola al direttore.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
60
DOTTOR CUGUSI
Il progetto è stato inoltrato alla fine del 2015 e siccome si basava anche
sull’acquisizione in comodato d’uso gratuito della casa di Sebastiano Satta, una parte
per questo motivo e una parte di tempi sono dilazionati per mancanza di cassa per
poter investire dei quattrini in apparecchiature, tecnologie e lavoro, abbiamo chiesto
ripetutamente la proroga, che ci è stata regolarmente accordata dalla fondazione
Banco di Sardegna.
Questa è la situazione. Noi ovviamente concluderemo adesso questo progetto,
che non sarà comunque uguale a quello che abbiamo presentato – e questo lo
sanno, perché l’abbiamo già comunicato alla fondazione Banco di Sardegna –
perché la casa di Sebastiano Satta, che doveva essere consegnata al consorzio per
la pubblica lettura nel dicembre 2008, a tutt’oggi è del Comune di Nuoro.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Saiu.
CONSIGLIERE SAIU
Rispetto agli elementi che sono emersi durante il dibattito io ho almeno altre tre
domande, in realtà brevi ma alle quali spero di ottenere risposta soddisfacente.
La prima: lei, commissario, ci ha parlato della necessità di un supporto nella
redazione del nuovo statuto. E’ già stata individuata la figura professionale? Se sì
attraverso quali criteri, se non lo è ancora stata comunque attraverso quali criteri
verrà individuata.
Secondo domanda: a proposito di bilancio lei ci ha spiegato molto bene che
ovviamente il bilancio dell’ente consortile non è ancora stato approvato per la
mancanza dei bilanci degli enti consorziati.
Il bilancio del Comune di Nuoro sarà approvato a breve spero, credo,
immagino, se non vogliono tornare a casa.
In questo senso mi riferisco all’Assessore Cocco per avere questo chiarimento:
oltre al titolo giuridico che si fonda sulla disposizione dello statuto in ordine alla
contribuzione del Comune, le volevo chiedere se già con il documento contabile che
verrà sottoposto alla prossima attenzione del Consiglio è previsto il trasferimento, o
se invece l’Amministrazione pensa di doverlo inserire con una successiva variazione
di bilancio.
Variazione successiva all’approvazione del bilancio di previsione che è
imminente.
Quindi se sarà iscritta subito o dopo.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
61
Per quanto riguarda il commissario voi state aspettando l’approvazione dei
bilanci degli enti consorziati.
Se però – e mi riferisco per esempio ai gravi ritardi dell’Amministrazione
Provinciale dello scorso anno – si dovessero verificare ancora ritardi analoghi a quelli
passati e questi ritardi dovessero perfino protrarsi con riferimento agli enti consorziati
oltre il 30 giugno, come farete per l’approvazione del bilancio? Aspetterete comunque
l’approvazione dei bilanci degli enti consorziati, o avete previsto di percorrere strade
alternative nel caso in cui dovessero verificarsi ritardi analoghi a quelli già
sperimentati?
Un ultimo passaggio di chiarimento in ordine alla proroga dei servizi bibliotecari
affidati alla cooperativa; in realtà era una domanda che volevo porre già all’inizio e
vorrei che fosse specificato meglio, al netto del pericolo di custodia cautelare per le
scelte amministrative.
Cioè capire perché in realtà quel servizio non sia stato prorogato, perché altri
invece sì.
Cioè qual è la ragione – al netto della paura delle manette – che ha determinato
una scelta di questo tipo?
Direttore, recentemente in questo Consiglio Comunale abbiamo dibattuto di un
affidamento per un servizio che costa 7 milioni all’anno, cioè quello di raccolta e
smaltimento di rifiuti.
Un servizio che è in proroga – se così possiamo dire – dal 2010.
Onestamente per quanto trovi in un certo senso attendibili le sue
preoccupazioni, le posso dire però che il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti
viene prorogato dal 2010, il costo è ultimamente di 7 milioni e nessuno è ancora finito
in galera.
Quindi vorrei capire perché c’è o si manifesta questo pericolo con il riferimento
ai servizi bibliotecari affidati alla cooperativa.
Perché non è stato fatto un affidamento parziale e poi questo lo chiedo anche al
Presidente, in realtà cercando di appellarmi alla sua elasticità: visto che sono
presenti anche i dipendenti, i soci della cooperativa, sapere se era possibile far
partecipare almeno un loro rappresentante al dibattito consiliare, così da avere anche
il loro punto di vista rispetto ad una vicenda che sul piano professionale e della vita di
molte famiglie è rilevante.
Quindi chiedo al Presidente formalmente se sia possibile fare intervenire – poi
sceglieranno loro a chi farlo fare – un socio della cooperativa che ci spieghi il punto di
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
62
vista della cooperativa, dei soci e ovviamente del loro destino umano e professionale.
PRESIDENTE
Non credo ci siano problemi, se qualcuno vuole può intervenire tranquillamente.
Logicamente la seduta era chiamata per l’audizione del commissario e del
direttore, quindi qualora qualcuno di voi soci volesse intervenire lo faccia presente e i
microfoni, penso non ci siano problemi, saranno aperti.
Prima rispondono e poi interviene.
La parola al Dottor Puggioni.
DOTTOR PUGGIONI
Lei mi ha chiesto se abbiamo già individuato la figura professionale che
dovrebbe fornire consulenza per l’erogazione dello statuto le rispondo che non
l’abbiamo individuata, né posso essere in ogni caso io ad individuarla.
Il massimo che posso fornire è ovviamente dei criteri, che sono quelli legati ad
una professionalità che sia coerente, calzante un’esperienza che ci dia una garanzia
di autorevolezza e conoscenza anche della materia.
Poi nel momento in cui ci troveremo ad individuare il professionista o comunque
a chi rivolgerci, vedremo nel rispetto delle norme.
Anche perché stiamo parlando di cifre abbastanza basse, per cui si farà
sicuramente una scelta nel rispetto della norma.
A rigore bisognerebbe attendere proprio l’approvazione dei bilanci. Abbiamo
provato, vista la fretta e vista l’esigenza di dare una risposta intanto per raggiungere
gli obiettivi che abbiamo e anche per risolvere il problema, io continuo a dire sono
assolutamente sensibile al problema dei lavoratori della cooperativa, ma per noi il
problema è che mancano dei servizi e manca un soggetto affidatario che non
necessariamente, ahimè, corrisponde con la cooperativa che ha gestito i servizi fino
a ieri, abbiamo cercato di accelerare le cose chiedendo almeno un impegno ad
iscrivere queste somme in bilancio.
Consapevoli del fatto che se poi gli enti avessero tardato, ci avrebbero
trascinato in un’approvazione tardiva del bilancio che avrebbe significato...
Quindi io ho mandato una nota per chiedere questo impegno, attendiamo
parzialmente ancora delle risposte.
Sì, sia Comune che Provincia.
La Provincia ha risposto, formalmente il Comune non ha ancora risposto.
PRESIDENTE
La parola al direttore.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
63
DOTTOR CUGUSI
Per quanto riguarda i servizi bibliotecari, pulizia e vigilanza noi abbiamo fatto tre
proroghe: vigilanza e pulizia di sei mesi, la cooperativa servizi bibliotecari cinque
mesi, prima due e poi tre, con una differenza: in base alla normativa attuale sia alla
vigilanza che alle pulizie abbiamo chiesto se erano d’accordo in caso di proroga a
praticare il 5% di sconto sul costo dell’appalto e così è stato.
Non ce la siamo sentita ovviamente di fare una proposta del genere alla
cooperativa perché la quasi totalità del finanziamento sia regionale che del
cofinanziamento serve a coprire il costo del lavoro, con la differenza – come ho detto
anche prima – che attualmente la Regione non copre neanche il 100% del costo del
lavoro, perché nel frattempo poi circa un mese fa la Regione è passata dalla
contribuzione dal finanziamento al 90%, mentre prima era del 105%, adesso è
tornata al 100%.
Però noi intendiamo fare una gara d’appalto che è già pronta negli atti, dove
teniamo conto anche di tutti gli altri diritti che i lavoratori hanno quando partecipano a
una gara d’appalto.
PRESIDENTE
La parola al vice Sindaco.
ASSESSORE COCCO
Prima di rispondere al Consigliere Saiu credo di non aver capito bene la
risposta sul progetto Libri in rete da presentare al piano di rilancio del nuorese, non
ho capito bene se è stato presentato o no, per quali ragioni non è stata presentata la
scheda, dal momento che prevede un finanziamento di svariate centinaia di migliaia
di euro.
Poi magari dopo si risponderà.
Sulla specifica domanda se la quota debba essere inserita già nella previsione
o nella variazione del bilancio successiva, è discussione di queste ore per ragioni
squisitamente tecniche, come lei saprà anche meglio di me.
Una cosa è certa: non sarà certo il Comune a celebrare il funerale della
biblioteca Satta, ma è altrettanto certo che la biblioteca Satta non può continuare di
questo passo, non può spendere appena il 4% del bilancio sull’acquisto del materiale
culturale, perché risulta - da documenti pubblici, non c’è nulla di riservato - che
l’acquisto per i materiali assomma a circa 28 mila euro, a fronte di un bilancio di un
milione e 2.
E’ davvero un po’ pochino per la missione di una biblioteca. Quindi qualcosa
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
64
sicuramente andrà cambiata.
Anche perché se si scorre la semplice rassegna stampa dal 2005/2006 ad oggi,
cioè dalla soppressione delle Comunità Montane, ciclicamente si parla di crisi della
biblioteca Satta.
E’ un’altra cosa che io non ho capito, perché alla fin fine i finanziamenti è vero
che arrivavano sempre in ritardo, ma arrivavano.
Io non ho capito perché, a prescindere dal fatto che i soldi l’anno scorso li abbia
mesi la Regione in luogo del comune, a finanziamenti fissi solo negli ultimi tre non si
siano acquistati dei libri.
A me questa cosa francamente mi sfugge.
C’è l’impegno naturalmente a mantenere il contributo del Comune di Nuoro, che
in un’ottica di rivisitazione anche alla luce della bozza dello statuto che presenterà il
commissario, dovrà necessariamente cambiare.
Ci dovremmo porre la domanda se ha senso mantenere dei consorzi solamente
tra due enti, al di là delle problematiche giuridiche legate ai recenti interventi
normativi; o se bisognerà sviluppare per la biblioteca un futuro un po’ contemporaneo
rispetto a quello che è stato nel passato.
PRESIDENTE
La parola al direttore.
DOTTOR CUGUSI
Ho saputo dal signor Sindaco che era stato approvato anche il progetto che a
suo tempo nel tavolo dello sviluppo del nuorese avevamo predisposto e presentato
con un altro collega, poi di questo progetto noi non ne abbiamo saputo più niente.
Ho saputo circa un mese fa di questa approvazione e il signor Sindaco mi ha
chiesto di prendere accordi con l’Assessore alla Cultura per verificare l’avviamento.
Ancora non ci siamo potuti incontrare.
FRANCESCA CADEDDU
Buonasera, sono la vice Presidente della cooperativa servizi bibliotecari di
Nuoro. In primo luogo vorrei significare ai presenti che noi siamo una cooperativa di
professionisti che vive e si muove in tutta la Sardegna da ben trent’anni e non siamo
qui a pietire niente.
La proroga non è stata fatta per una scelta che non sto qui a discutere; vorrei
semplicemente dire che a causa di questa scelta scriteriata il territorio del nuorese ha
perso ad oggi esattamente 47.357,74 euro.
Occorre veramente dire basta, la Regione è la maggior finanziatrice della
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
65
biblioteca e non si possono addossare alla Regione responsabilità che non ha.
Non ho altro da dire.
Il commissario è arrivato che il progetto era già scaduto, quindi non poteva farla
lui di certo, non è responsabilità del commissario.
Non “secondo me”, pare non ci sia stata la volontà di fare la proroga perché non
si è sentito nel potere di chiederci una riduzione del costo del 5%, cosa che apprendo
adesso perché noi non abbiamo ricevuto nessuna richiesta di questo tipo.
Mi scusi se rispondo così, non ero certo io a doverla fare.
Ripeto: io sono un professionista e io in questa sede dico che la cooperativa sta
attendendo l’emanazione del bando di gara, semplicemente.
PRESIDENTE
Molto chiara. Grazie mille.
La parola al Consigliere Brodu.
CONSIGLIERE BRODU
Tranquillizzo l’amico Siotto perché le cancellazioni che ci sono state nel tempo
hanno consentito domande importanti che avevo in scaletta e quindi evito di
riproporle.
Così come l’intervento della lavoratrice della cooperativa.
Premetto: non bisogna certamente confondere cause ed effetti, per quanto sulle
cause bisogna soffermarsi per intervenire, per quanto sugli effetti bisogna soffermarsi
al fine di comprenderne la portata delle cause.
Torno schematicamente alle domande. Una sulla quale sono intervenuto in
apertura e non ho ancora ricevuto o non ho compreso io la risposta ed è diretta sia
alla parte tecnica che alla parte politica.
La domanda è: quando il consorzio chiede un atto di impegno per arrivare alla
stesura del bilancio, che cosa sta intendendo come atto di impegno? Non ho ancora
ricevuto una risposta dalla parte tecnica.
E dalla parte politica quest’atto di impegno che viene richiesto in che termini
viene adempiuto sotto i profili della vigenza in prospettiva ulteriore del consorzio?
Soprattutto perché per un verso va bene che la Regione è sempre matrigna, ma
ponti d’oro alla Regione nel momento in cui ha pagato tutta una serie di debiti.
Allora su questo, parte tecnica e parte politica, l’atto d’impegno si deve tradurre
in un’esplicitazione nel bilancio 2017 che stiamo in questo momento andando in
qualche misura a affrontare?
Seconda domanda, sempre a parte e tecnica e a parte politica.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
66
Ho seguito con molta attenzione l’intervento del Consigliere Moro, al quale non
ho sentito risposte, né da parte politica, né da parte tecnica.
Il ragionamento in sintesi, se l’ho ben compreso, era evidenziare che c’è stata
una mancata annotazione nel bilancio triennale su questa voce specifica e questa
deficienza o manchevolezza, o scelta politica, ha comportato un’incapacità anche
tecnica a poter intervenire anche nell’attuale che stiamo andando a raccontare.
Mi corregga il Consigliere Moro se ho sintetizzato male, ma certamente parte
tecnica e parte politica hanno compreso il concetto, per quanto io l’abbia espresso
male, perché il Consigliere Moro bene invece lo ha espresso rispetto a me.
Terza cosa. Mi si aiuti perché non conosco nel dettaglio ovviamente la struttura
del consorzio, ma mi pare di ricordare che ha al suo interno 15 dipendenti, ha delle
figure amministrative e poi i dipendenti.
Sotto il profilo amministrativo mi pare di ricordare ci sono 4 amministrativi più un
direttore, e una voce dirigenza.
All’interno e in ragione anche di questa struttura, fermi i rilievi che altri
Consiglieri muovevano sotto il profilo delle voci analitiche di bilancio, si potrà in
qualche misura in altra occasione tornare per comprendere magari quegli effetti ai
quali facevo riferimento in introduzione, e comprendere se vi sono delle morosità nel
pagamento degli stipendi nei confronti della struttura della quale stiamo parlando,
quindi dei dipendenti e degli amministrativi, o se ci sono morosità nei confronti dei
fornitori e in che termini e con quali portata.
Ultimo aspetto: vi sono dei servizi esternalizzati. Questi a carico di chi sono, chi
li paga e come, perché dal passaggio dell’intervento che abbiamo in ultimo sentito, vi
è un intervento forte da parte della Regione, e in quale misura la mancata proroga ha
inciso nel non erogare questi finanziamenti.
La domanda ancora una volta è ai tecnici e alla parte politica, abbiamo assistito
nell’ultimo corso del 2016, a una accelerata particolare sul portare a termine un
esperimento di commissariamento e poi siamo rimasti fermi per un trimestre, oggi
abbiamo ancora un incarico trimestrale e blocchiamo la proroga con a monte tutte le
stesse problematiche che vi erano nel momento in cui il contratto è venuto a
scadenza.
Mi pare di comprendere fosse eventualmente la prima proroga.
Questa mancata proroga ha comportato una perdita nell’erogazione del
finanziamento da parte della Regione che credo sia corretta la quantificazione alla
quale si è fatto cenno di 50 mila euro circa.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
67
PRESIDENTE
Risponde il vice Sindaco.
ASSESSORE COCCO
Credo di averlo detto prima ma evidentemente non sono stato chiaro alla
domanda del Consigliere Saiu. Ovvero se la quota del Comune è da inserire nello
schema di bilancio oppure nella variazione.
Ho detto che è discussione di queste ore, però – proprio per non confondere la
causa e gli effetti – la causa è sempre da ricercare nella Legge N. 2 del 4 febbraio
2016.
Me la ricordo non perché ho memoria, ma perché era il mio compleanno.
Gli auguri vanno fatti alla Satta!
Naturalmente a fronte di una legge che stabiliva il subingresso della Regione
negli enti che costituivano il consorzio della Satta, di fatto estromettendoli, un
principio di prudenza, prima che uno scrupoloso attenersi alla norma, imponeva che
l’ente ex consorziato non potesse più prevedere una somma da stanziare, questo era
abbastanza palese.
Dal momento che non è stata stanziata o prevista nel 2016, non poteva
naturalmente essere prevista nei due anni successivi.
Questo, come dicevo prima, non compromette assolutamente l’impegno del
Comune a far fronte ai suoi adempimenti, né la chiarezza normativa che ancora non
c’è, sulle figure che costituiscono ancora formalmente la biblioteca. Questo a
prescindere dagli aspetti politico culturali sulla biblioteca Satta.
Non so se ora sono stato più chiaro.
Sulla seconda domanda del Consigliere Brodu, cioè quale tipo di atto il Comune
debba consegnare o depositare al commissario perché possa prendere carico della
quota del consorzio, anche su questo credo di aver detto prima che la nota del
commissario che chiedeva un formale impegno del Comune credo sia pervenuta 5
giorni fa, la Provincia se non sbaglio ha provveduto 3 giorni fa.
La provincia ha provveduto con una nota dell’amministratore straordinario che il
commissario ha ritenuto sufficiente.
Basta già il caos normativo, non vogliamo farlo anche amministrativo,
naturalmente il Comune vuole provvedere, una volta sentito il commissario, in
conformità a quello che ha fatto la Provincia, per evitare che la provincia provveda
con l’amministratore e il Comune provveda con altro atto.
Nel giro di qualche giorno il commissario avrà la risposta del Comune.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
68
PRESIDENTE
Il direttore deve rispondere al Consigliere Brodu o è sufficiente la risposta
dell’Assessore?
La parola al Consigliere Siotto.
CONSIGLIERE SIOTTO GRAZIANO
Mi ricollego alla domanda che mi ha bruciato il collega Brodu che era appunto
sull’atto di impegno.
Il commissario Puggioni ha parlato dell’atto di impegno necessario ai fini
dell’iscrizione della quota comunale pro Satta nello stesso bilancio della Satta.
Preso atto che, come ha giustamente detto il vice Sindaco Assessore alla
Cultura Cocco, è in fase di discussione in queste ore il fatto se stanziarla o meno
nell’attuale bilancio previsionale del Comune di Nuoro, quindi faccio a lei
direttamente la domanda ben capendo che se noi Amministrazione la prevediamo in
questo bilancio previsionale lei iscriverà e approverà il bilancio, le faccio la domanda
nel caso in cui il Comune non iscrivesse a bilancio tale quota lei cosa farà, procederà
all’approvazione del bilancio in assenza attuale della quota.
Se deve provvedere – come penso – all’approvazione entro il 30 giugno, se le
risulta o meno che anche il vostro ente, quindi il Consorzio Satta, possa essere
eventualmente commissariato da parte della Regione nel caso di una mancata
approvazione del bilancio entro il 30 giugno di quest’anno.
Mi riservo di farlo alla prossima audizione visto che abbiamo giustamente
parlato del superamento del commissariamento del consorzio Satta anche in
relazione a dei risparmi di spesa per questo ente, magari potremmo iniziare a
valutare un superamento del commissariamento dell’università stessa.
PRESIDENTE
La parola al commissario.
DOTTOR MASSIMO PUGGIONI
Se dovesse essere approvato il bilancio dove non è stanziato niente, mi riservo
di valutare ovviamente insieme al direttore che ne deve certificare la regolarità e al
revisore dei conti che in vero è stato il soggetto che ha per primo sollevato il
problema di avere come minimo un atto d’impegno a iscrivere queste somme in
bilancio.
E’ chiaro che sarebbe meglio se ci fosse, ma è una domanda a bruciapelo,
un’eventualità a cui non abbiamo riflettuto oggettivamente, perché anche noi lo
apprendiamo adesso che...
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
69
Abbiamo parlato finora sempre di un atto di impegno su un bilancio che verrà,
poi certo effettivamente è arrivata la diffida, quindi si presume che sia molto più
prossimo di quanto non appariva solo la settimana scorsa, per cui non abbiamo
ragionato in questi termini.
Per quanto riguarda la possibilità di commissariamento, a noi effettivamente
non è ancora pervenuta la diffida della Regione, è arrivata qui e al consorzio
dell’università, ma a noi non è ancora pervenuto.
PRESIDENTE
La parola al vice Sindaco.
ASSESSORE COCCO
Chiedo scusa al Consigliere Siotto, mi sono perso una parte della domanda
anche se credo di avere compreso il senso.
Noi siamo impegnati a superare tutte le fasi commissariali degli enti nei quali c’è
l’impegno diretto da parte del Comune, anzi con l’Assessore Regionale Giuseppe
Dessena nel corso di diversi incontri che abbiamo tenuto c’è talmente una
comunione di intenti rispetto a quel che mese prima sul fatto che il Comune debba in
qualche modo intervenire e contribuire in maniera importante su un altro istituto
culturale della città che è il museo Man.
Quindi non solo noi siamo impegnati per superare queste fasi commissariali sia
per quanto riguarda la biblioteca Satta che il consorzio per la pubblica lettura
Sebastiano Satta, ma la partecipazione, il contributo del Comune di Nuoro vuole
essere più pregnante anche per un altro istituto culturale importante per la città.
E’ stato e è un nostro preciso obiettivo rimandato, quello di ridare organi politici
e organi democraticamente eletti agli istituti culturali della città.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Fadda.
CONSIGLIERE FADDA
Buonasera, rinnovo i saluti. Serata molto interessante. L’ingegner Puggioni è
stato nominato da questa Amministrazione quale commissario della Satta in data 5
aprile, scadenza 30 giugno.
Vorrei chiedere se entro 10/15 giorni riesce a fare secondo lei tutte le procedure
per le quali è stato nominato.
Al momento non ho il suo decreto di nomina, ma suppongo che sia stato
prescelto per alcune cose di somma importanza, tra le quali lo statuto, che è il
quadro normativo dentro il quale si muove la biblioteca Satta.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
70
In assenza di questo stiamo parlando di aria fritta.
Questo statuto come tutti sappiamo deve essere pronto il 15 giugno. Questo 15
giugno torna spesso perché andrà visto, corretto e ci dovrà essere un passaggio in
aula, quindi il termine ultimo non è il 30 giugno, il 30 giugno è il termine nel quale
l’ingegner Puggioni dovrebbe offrirci i pasticcini perché ha terminato il suo mandato.
Nel mentre, ripeto entro il 10/15 giugno, dati i tempi tecnici, dovrebbe per
esempio attivare una consulenza giuridica per lo statuto, dovrebbe espletare la gara
per i servizi bibliotecari, cosa alla quale teniamo in modo particolare, come qualsiasi
atto nel quale ci siano presenti delle persone e relative famiglie.
Poi dovrebbe fare la gara per la vigilanza e la gara per la pulizia.
Chiedo cosa prevede di riuscire a fare, perché se già stiamo prospettando o
paventando – parlo non per il mio movimento, per la Città in Comune – un’ennesima
proroga c’è stato qualche errore un attimo prima.
Vorrei una sua valutazione nel merito del cronoprogramma della sua attività.
PRESIDENTE
Prego Dottor Puggioni.
DOTTOR PUGGIONI
Come ho diffusamente detto tutto passa per l’approvazione del bilancio.
Siccome chiaramente il consorzio è un ente che vive dei contributi che
provengono dagli enti proprietari e dalla Regione, ovviamente l’approvazione del
bilancio dipende da quello che mettono a disposizione i finanziatori.
Per cui se io fossi messo nelle condizioni di approvare il bilancio domani le
potrei dire: ce la metto tutta per consegnare anche entro il 15 giugno, dipende dalle
risposte che io a mia volta ricevo.
Non solo dal Comune, perché come vi ho detto attendo delle risposte anche
dalla Regione, con cui ho delle interlocuzioni in corso e mi hanno promesso risposte
in tempi molto brevi questi giorni, ma dipende da questo.
Io spero di riuscire a portare a termine il compito che mi è stato affidato nei
tempi previsti, ma se per motivi tecnici non riesco a portare in approvazione il bilancio
tutto slitta.
Di quanto è impossibile dirlo perché non dipende da me.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Montesu.
CONSIGLIERE MONTESU
Volevo sapere, una volta che lei avrà preparato tutto quanto, se le quote di
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
71
partecipazione resteranno le stesse.
Si è parlato di tagli del 5%, si è parlato di tante cose, probabilmente qualche
partecipante non ci sarà più o il consorzio sarà ridimensionato, non lo so, però volevo
sapere se lei prevede che le quote di partecipazione in relazione al quadro
economico che è stato tracciato, resteranno le stesse e di quanto potrebbero variare.
PRESIDENTE
Prego, commissario straordinario.
DOTTOR PUGGIONI
Al momento non ho avuto indicazioni di modifica di questo, anzi nei colloqui che
abbiamo avuto si è parlato proprio di commisurare il peso degli enti proprietari alla
quota che mettono.
Questo più che chiederlo a me bisognerebbe chiederlo all’Amministrazione,
nonché alla Provincia.
Io posso fare una proposta, poi...
CONSIGLIERE MONTESU
(Intervento fuori microfono).
Quello che attualmente sono gli impegni di partecipazione e quello che è
necessario per far funzionare corrispondono?
Per poterlo recepire in eventuali atti successivi, parlo al presente per lo meno.
DOTTOR PUGGIONI
Al momento per la bozza di bilancio che abbiamo di quest’anno le quote non
sono sufficienti a coprire tutto.
Ovviamente se vogliamo approfondire l’argomento che è suscettibile di un
approfondimento, possiamo fare delle analisi più approfondite, questo è evidente.
Quello che le sto dicendo da quello che abbiamo in questo momento no, tant’è
che c’è il problema dei famosi cento mila euro dell’ex Comunità Montana.
CONSIGLIERE MONTESU
(Intervento fuori microfono).
Gli impegni che sono necessari per far funzionare bene il consorzio vanno
esplicitati subito e il bilancio non sia una cosa...
DOTTOR PUGGIONI
Gli impegni vanno esplicitati subito, poi lì va fatta una scelta se prevedere una
cosa fissa o variabile adattabile, bisogna ragionarci un attimo, perché non è detto che
io dica 200/300, può anche essere che individui una formula per cui poi la ripartizione
dei costi avviene tra gli enti proprietari in base alle effettive esigenze.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
72
Anche perché se io oggi stabilissi una cifra fissa, non è detto che poi nel tempo
rimanga la stessa, può crescere o diminuire.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Moro.
CONSIGLIERE MORO LEONARDO
Per le due cose che ho posto all’inizio nel mio precedente intervento non ho
avuto risposta. Siccome però io sono un po’ testardo continuo a battere su questo
argomento.
Il commissario ingegner Massimo Puggioni l’ha detto almeno quattro volte che il
problema principale in ordine cronologico e prioritario è uno la mancanza del bilancio,
la madre di tutti i problemi è la mancanza del bilancio, perché non consente di
spendere neanche qualche migliaia di euro per incaricare un professionista per
collaborare alla stesura di un nuovo statuto, tanto meno consente – ha ragione il
direttore – di avviarsi o avventurarsi in appalti che senza bilancio non avrebbero
copertura finanziaria.
La madre di tutti i problemi è questo.
A questa mia domanda non è stata data risposta.
PRESIDENTE
Non ho capito la prima domanda.
CONSIGLIERE MORO
Non si preoccupi, tanto è superata, ci penso adesso. Ho parlato di qual è la
sinergia che esiste o che è esistita in questi ultimi due anni tra Comune e biblioteca
Satta.
La risposta c’è stata, è stato quello che si direbbe un comportamento
concludente, bastava assistere alla pantomima sulla scheda dei libri in rete inserita
sì, inserita no nell’accordo per il rilancio della Sardegna centrale, per capire qual è
l’assetto, il livello di comunicazione tra i due enti: prossimo allo zero.
Questo è un danno.
Dove eravate? Quella scheda risale alla precedente Amministrazione. Non c’è
stato quel dialogo costruttivo che invece ci doveva essere.
Ma torno al bilancio, è inutile che facciamo finta di niente - mi rivolgo anche alla
signora Francesca Cadeddu – il problema è che il consorzio a gennaio, febbraio e
marzo non aveva il bilancio, non ce l’ha neanche aprile, maggio, giugno.
Perché non ha il bilancio? Domandiamocelo. Perché il commissario, nominato
quasi due mesi fa, non è riuscito a approvarlo. L’ha steso, l’ha sottoposto ai suoi
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
73
revisori ma non è approvato perché manca un fattore, manca il bilancio del Comune,
non quello della provincia.
PRESIDENTE
L’ha già detto anche prima, ci stiamo ripetendo.
CONSIGLIERE MORO
No, no, parlo io però, non lei.
PRESIDENTE
Ha detto che ha fatto due domande e non gli sono state date risposte e ha già
risposto tre volte sulla stessa domanda.
CONSIGLIERE MORO
Facciamo una cosa: viene qua?
PRESIDENTE
Così rischiamo di incartarci, è una questione di ripetizione. Se noi stiamo a
ripetere i concetti all’infinito non si raggiunge l’effetto. L’ha detto nella prima
argomentazione questa cosa.
CONSIGLIERE MORO
Me lo fa recuperare vero questo tempo?
PRESIDENTE
Sì.
CONSIGLIERE MORO
Grazie. Quando continuo me lo dice lei.
PRESIDENTE
Non per altro, perché è per l’audizione del commissario e del direttore, non per
argomentare su cose già dette.
Dobbiamo fare delle domande, non farci le domande e darci delle risposte.
CONSIGLIERE MORO
Io non sto facendo domande, sto facendo il mio intervento perché poi devo
anche andare via e mi scuso. Quindi non c’è alcuna domanda.
Non perderò il filo e riparto da un altro argomento, così lei è contento. Si
parlava di tre anni, c’era qualche Consigliere di opposizione la volta scorsa, di
maggioranza o presunta tale questa volta, che parlava di tre anni.
Voglio ricordare però che la precedente amministrazione – cioè il mandato
Bianchi – non ha mai fatto mancare i soldi alla biblioteca.
Certo con grande ritardo, notevole e grave ritardo lo ammetto, mai sono
mancati i soldi.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
74
Arrivo a dire che il bilancio di previsione 2015, l’ultimo bilancio di questo
Comune che prevedeva i soldi per la biblioteca 293 mila euro, è stato approvato da
questo Consiglio Comunale a ottobre 2015 e la vostra maggioranza ha detto che era
il bilancio di Bianchi.
Quindi quello stanziamento è da collegare alla previsione che la nostra
Amministrazione aveva fatto.
Io l’ho votato per altre amenità che c’erano, vedi il piano delle alienazioni. Non
votai quel bilancio per il piano delle alienazioni, non perché c’era il contributo alla
biblioteca.
L’ultimo bilancio che vede il contributo alla biblioteca è 2015, scritto da noi,
approvato da voi con il mio voto contrario.
Passiamo al 2016, così non perdo il filo. Questo comune è stato così capace e
vuole essere anche recidivo, nel senso che voi state alle prese con un escamotage,
l’avete detto voi...
PRESIDENTE
Qual è la domanda?
CONSIGLIERE MORO
Non si preoccupi io non faccio domande, gliel’ho già detto che non sto facendo
domande.
PRESIDENTE
Lei non era presente alla scorsa seduta quando abbiamo sentito gli altri enti,
abbiamo detto che non era un dibattito, dobbiamo fare le domande.
CONSIGLIERE MORO
Okay, faccio la domanda. Siete arrivati a essere recidivi perché avete appena
detto, l’ha detto l’Assessore e l’ha detto anche il Consigliere Siotto, che in queste ore
state discutendo del bilancio che ci apprestiamo a approvare mi auguro, ci
auguriamo tutti, entro la scadenza prevista dalla Regione, che non è detto che
preveda fin dall’origine il contributo alla biblioteca.
Cioè state menando il can per l’aia.
Voi cercate di stabilire l’equilibrio di bilancio senza i 293 di pesa perché siete in
difficoltà tra equilibrio entra e uscita rinviando, posticipando il problema in danno del
consorzio bibliotecario, in danno dei lavoratori della cooperativa che hanno titolo a
partecipare alla gara.
PRESIDENTE
Tecniche Moro faccia la domanda e chiudiamo.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
75
CONSIGLIERE MORO
Ma voi credete che io mi spavento e perdo il filo? Non perdo il filo. Quindi la
colpa grave, il vulnus vero è proprio è che la Provincia sì a titolo a fare l’atto di
impegno caro commissario, e il titolo che ha ricevuto dalla Provincia è assolutamente
valido perché hanno un triennale che prevede nel 2017 la cifra stanziata.
Il Comune qualsiasi foglietto la porteranno io la invito a verificare molto bene
cosa c’è scritto, perché stanno dicendo di un impegno senza bilancio.
Un impegno senza bilancio non esiste.
Quale statuto? Qui parliamo di soldi, di bilancio.
PRESIDENTE
Va bene, non c’è domanda.
CONSIGLIERE MORO
Ma quale statuto? Lo statuto giustifica lo stanziamento.
PRESIDENTE
Faccia la domanda se no le tolgo la parola Consigliere Moro.
Deve fare la domanda.
CONSIGLIERE MORO
Ma lei può fare quello che vuole, io sto parlando, ha capito?!
PRESIDENTE
Non possiamo rimanere venti minuti a argomentare senza fare la domanda,
anche lei deve capire me. E’ un’audizione, non una discussione.
CONSIGLIERE MORO
Faccio la domanda al commissario e al direttore, specificatamente però al
direttore: potete approvare un bilancio con il contributo storico – fino a un certo punto
perché c’è il buco del 2016 – del Comune di 293 mila euro senza che il Comune di
Nuoro abbia approvato il bilancio 2017 con dentro quel contributo e senza un
pretestuoso e velleitario rinvio a una successiva variazione prendendosi un altro
mesetto per scherzare?
PRESIDENTE
Perfetto. Grazie.
CONSIGLIERE MORO
Spero di essere stato chiaro Presidente.
PRESIDENTE
Chiarissimo, la domanda era perfetta.
CONSIGLIERE MORO
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
76
La ringrazio moltissimo.
PRESIDENTE
Prego direttore.
DOTTOR CUGUSI
Per noi va tutto bene, non approviamo il bilancio, facciamo qualche piccolo
rinvio, il 12 ottobre io vado in pensione.
Se questo è il Consiglio Comunale della città di Nuoro che vuole difendere
l’istituzione più blasonata e più ben voluta dai cittadini nuoresi e del territorio va bene,
altrimenti...
Io faccio una proposta di bilancio, poi è l’organo politico che approva il bilancio.
Io esprimo un parere tecnico sulla base di quello che c’è scritto e dei riscontri
che ho, ovviamente.
E siccome per quanto riguarda il Comune di Nuoro non ho un riscontro per lo
storico, perché l’anno scorso non c’era, chiaramente voterò un parere contrario
all’approvazione del bilancio.
PRESIDENTE
La parola alla Consigliera Moroni.
CONSIGLIERA MORONI
Buonasera a tutti, ringrazio il commissario Dottor Puggioni e il Dottor Cugusi.
Abbiamo parlato tanto di contributi, che arrivano, che non arrivano, che
mancano, però mi chiedo: c’è la volontà di ridurre le spese attuali del consorzio
bibliotecario? Si vuole fare uno sforzo in questo senso?
Sono curiosa di sapere per esempio quanto si spende in pulizia e vigilanza dei
locali della biblioteca e soprattutto mi chiedo, per non sapere né leggere né scrivere,,
se non avessimo avuto sei anni di commissariamento quale sarebbe stato il
risparmio per il consorzio?
Ci sarebbe stato un risparmio se si fossero ricostituiti gli organi assembleari con
un Consiglio di amministrazione rispetto al pagamento dell’indennità di un
commissario?
Lasciamo perdere il fatto che abbiano deciso di ridursi per scelta l’indennità del
40%.
Dato che la soppressione delle Comunità Montane nel 2006 ha creato così tanti
problemi al consorzio bibliotecario nel reperimento dei fondi che dovevano essere
garantiti dalle Comunità Montane, perché non c’è stata la volontà politica – perché a
questo punto è volontà politica – dei due consorziati di rifare lo statuto e ristabilire le
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
77
quote considerata l’assenza della Comunità Montana?
Adesso mi sembra tutto molto facile chiedere perché sta venendo meno quello
che dovrebbe essere l’obiettivo del consorzio bibliotecario perché non c’è acquisto
dei libri, oppure chiedere perché negli ultimi due anni non c’è stata una sinergia tra
biblioteca e Comune di Nuoro.
Forse perché il commissario precedente non aveva questa grande volontà di
fare una sinergia con il Comune di Nuoro.
Quindi diciamo anche le cose come stanno.
Infine volevo chiedere al direttore, alla luce dell’intervento della vice Presidente
della cooperativa, qual è la differenza tra la proroga che è stata fatta per il servizio di
vigilanza e di pulizia rispetto a un’eventuale proroga alla cooperativa e soprattutto
apprendo oggi che questo ribasso del 5% non gli è stato neanche prospettato.
Queste sono le mie domande.
PRESIDENTE
Prego direttore.
DOTTOR CUGUSI
Per quanto riguarda le proroghe delle tre ditte diverse, la proposta del 5% non
l’abbiamo fatta per il motivo che ho detto prima: perché mentre la vigilanza ha tutta
una serie di servizi e non soltanto il costo del lavoro, le pulizie idem, però c’è un altro
aspetto che il mancato rinnovo di una proroga alla cooperativa servizi bibliotecari
comporta una riduzione dei servizi.
Una mancata proroga dei servizi di vigilanza e di pulizia significa il crollo di tutti i
servizi e soprattutto ci sono motivi di sicurezza e di vigilanza e di conservazione del
patrimonio.
Quindi si tratta di evitare qualsiasi esposizione per eventuali danni erariali o
ancora peggio atti di vandalismo su documenti unici che la biblioteca fortunatamente
conserva.
Abbiamo fatto un’analisi dei costi. Intanto la vigilanza è passata nel giro di
alcuni anni da 120 mila euro a circa 60 mila euro, perché siamo passati alla
videosorveglianza, la struttura è più difendibile, abbiamo a suo tempo acquistato dei
nuovi cancelli, perché prima di notte entravano e uscivano cani, gatti, porci e tante
altre sconcezze.
Adesso è più difendibile, anche perché siamo riusciti a cambiare gli infissi nel
corso degli anni.
Per il resto i parametri che noi usiamo sono le tariffe sindacali che vengono
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
78
pagate ai dipendenti sia della vigilanza che delle pulizie, l’importo orario che serve
per pulire 200 metri quadri, poi bisogna tenere conto di 200 metri quadri di corridoio
oppure di... le pulizie mi pare costino sui 41 mila euro e la vigilanza sui 60 mila euro.
Nella previsione della base d’asta abbiamo previsto 50 mila euro per la custodia
dei locali e 70 mila euro per le pulizie.
Il costo della cooperativa prima avevamo previsto una certa cosa, poi abbiamo
previsto un’altra cosa perché la funzionaria della Regione ci ha comunicato il
passaggio al 100% del costo, anche se contemporaneamente la funzionaria ci ha
detto: la Regione ha autorizzato il raggiungimento del tetto del 100% del costo del
personale.
Però lo stanziamento complessivo per quelle voci è rimasto uguale a quello
dell’anno precedente quando era 90%.
Per cui cercheranno di risparmiare da qualche parte immagino.
Ovviamente il costo del cofinanziamento che il consorzio ha scritto in bilancio è
variato perché noi abbiamo messo nella previsione della gara d’appalto sotto soglia il
cofinanziamento prevedendo anche gli incrementi di tipo normativo.
Tutte le voci che la Regione non ha previsto per i contratti della Federcultura.
Comunque la copia della bozza di bilancio domani mattina possiamo anche
consegnarvela.
Sono 284 mila euro, più 22 mila euro di cofinanziamento.
Per fare una gara d’appalto ci devono essere 22 mila, se non ci sono non ci
sono proprio e non si fa la gara d’appalto.
(...)
Non so quanto sia opportuno il mio intervento, però mi preme sottolineare che
forse a fronte di 70 mila euro per le pulizie e 50 mila euro per la vigilanza, la spesa
per i servizi bibliotecari – ripeto noi non pietiamo niente, non pretendiamo niente,
chiediamo solo di poter partecipare all’appalto, visto che non ci sono altre possibilità
adesso – la somma per il mantenimento dei servizi bibliotecari esternalizzati era
veramente irrisoria.
E sarà ancora più bassa, perché già abbiamo la perdita di due mesi.
PRESIDENTE
E’ più che opportuno il suo intervento, perché questa è la casa dei cittadini
nuoresi, non si metta nessun problema.
Io mi stavo riferendo adesso all’intervento, poi è più che legittimo, penso che
ognuno abbia i suoi problemi all’interno del proprio ente.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
79
(Interventi fuori microfono).
PRESIDENTE
Certo Consigliere Brodu, e di certo non deve diventare un alibi che è stato fatto
dalle precedenti Amministrazioni sempre in ritardo. Non deve essere un alibi sono
d’accordo.
DOTTOR PUGGIONI
La volontà di ridurre i costi certo che c’è. Io ripeto su sollecitazione che ho
ricevuto direttamente dal Sindaco ho chiesto, ovviamente per poter tagliare devo
capire che cosa spendiamo, per poter capire se si può tagliare ho bisogno di capire
cosa paghiamo, quanto lo paghiamo, per poi fare il passo successivo per capire dove
e come.
Ripeto: la relazione mi è stata consegnata venerdì, l’ho vista concretamente
avantieri, la volontà certo che non manca, anche perché prima che mia è la volontà
che mi è stata manifestata dall’Amministrazione Comunale che è concorde e comune
assolutamente con la Provincia.
Cerchiamo di capire tecnicamente dove e come possiamo intervenire.
Intanto già in questa relazione il direttore stesso indica sul telefono mi pare che
prevede 40% di risparmio.
DOTTOR CUGUSI
Sulla base di quello che mi hanno detto i tecnici che conoscono la fibra ottica e
tutti i derivati, visto che abbiamo anche degli impianti obsoleti, probabilmente sarà
possibile risparmiare il 40% di spese telefoniche intanto.
Poi ci sarebbe un’altra opportunità per quanto riguarda le spese dell’ENEL.
Mi piace ricordare che il Comune di Nuoro ha fatto installare – a nostra insaputa
– una cabina elettrica nell’area di pertinenza del consorzio.
Una cabina che è totalmente fuori legge perché non ha un accesso autonomo.
E’ successo circa tre anni fa e a una mia lettera il Segretario comunale di allora
non rispose e neanche l’Assessore ai Lavori Pubblici di allora.
Per cui si potrebbe rinegoziare con l’ENEL il costo dell’occupazione del suolo
pubblico con 20 mila euro di corrente elettrica da dare al consorzio gratuitamente.
Oppure se vogliamo andare più in là facciamo una copertura a tetto parziale e
parzialmente con il fotovoltaico, così vendiamo anche energia.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Calia.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
80
CONSIGLIERE CALIA
Buonasera a tutti, al commissario e al direttore della biblioteca Satta, volevo
fare un paio di domande tecniche.
Vorrei sapere se esistono servizi a pagamento nella biblioteca Satta e se avete
fatto una proiezione, se possibile una sostenibilità economica.
Infatti in merito a tutti i tagli che stanno avvenendo e che abbiamo avuto modo
di ascoltare, a queste riforme enti locali e quant’altro, quindi della non sicurezza dei
finanziamenti regionali, comunali e della Provincia anche in seguito alle soppressioni
provincia e quant’altro, se invece di tagliare un servizio così importante, che è
appunto quello della pubblica lettura, tenere lo stesso servizio ma con un apporto
anche se non totale, sostenibile con servizi a pagamento.
PRESIDENTE
La parola al direttore.
DOTTOR CUGUSI
I servizi a pagamento che noi abbiamo sono pochissimi, servizi a domanda
individuale. Il noleggio dell’auditorium e il pagamento delle fotocopie.
Tutto il resto è un servizio gratuito come la scuola materna, come sono tutti i
servizi di base, come previsto dal manifesto dell’Unesco del 1995 e grazie a Dio da
questo punto di vista nessuno convincerà mai un bibliotecario a tariffare gli altri
servizi.
Se eventualmente qualcuno dovesse tariffare questi servizi, dall’indomani ci
sarebbe un grosso risparmio, la retribuzione del dirigente, perché io mi dimetto e me
ne vado anche prima della pensione.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Saiu. E ci avviamo a concludere.
CONSIGLIERE SAIU
Una domanda rapidissima a proposito di quanto ha appena detto, cioè delle
entrate per l’utilizzo dell’auditorium. Mi è sembrato di capire che nel 2016 il Comune
di Nuoro non ha versato una lira alla biblioteca Satta...
Sereni, lo stavo per dire, anche perché ce lo siamo detti ripetutamente.
Non ha versato il Comune, quel contributo è stato coperto dalla Regione, il
Comune di Nuoro ha utilizzato l’auditorium nel 2016? Quanto ha incassato il
consorzio per l’utilizzo da parte dell’ente Comune dell’auditorium?
DOTTOR CUGUSI
Il regolamento per l’uso dell’auditorium è stato approvato nel 1996 mi pare di
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
81
ricordare, tutti gli enti consorziati hanno diritto di precedenza e di utilizzo
dell’auditorium gratuitamente, quindi a zero euro.
Bisogna anche precisare che a parte il deposito librario e di attrezzature di Su
Nuraghe, tutte le altre strutture sono di proprietà del Comune di Nuoro, a parte la
cosiddetta Casa Buscarini dove c’è la sezione sarda, che è stata data al Comune di
Nuoro in comodato d’uso gratuito e ancora oggi è per metà inutilizzata.
CONSIGLIERE SAIU
Una precisazione su questo aspetto. Siccome ci siamo a lungo avvitati su
questo dibattito sulla partecipazione o meno del Comune al consorzio, sul fatto che la
Legge 2 consentisse o meno la permanenza, la titolarità alla biblioteca che va a
Cagliari e torna, questo aspetto che lei ha messo in evidenza serviva proprio a capire
questo, cioè che in realtà il Comune di Nuoro e i suoi rappresentanti, pur dicendo che
la Regione aveva fatto fuori il Comune - e su questo non esprimo giudizi di merito o
di valore perché non è questa la sede - però comunque ha continuato ad utilizzare i
locali della biblioteca con i benefici...
PRESIDENTE
Grazie Consigliere Saiu, non è una domanda. Non state facendo domande,
state facendo valutazioni e non va bene.
Vi prego di non ripeterci. Concluda.
CONSIGLIERE SAIU
Utilizzando i benefici che il regolamento che ha citato il direttore riconosce ai
soggetti consorziati.
PRESIDENTE
La parola al vice Sindaco e ci avviamo a concludere.
ASSESSORE COCCO
Credo in realtà che il direttore abbia detto un’altra cosa e cioè che in virtù della
Legge 2 che il Consigliere Moro tanto ricorda, il Comune di Nuoro avrebbe potuto
chiedere i canoni per l’utilizzo dei locali non più appartenenti al consorzio.
Le interpretazioni sono queste, perché nella scarsa chiarezza del reticolato
normativo che si è creato nel 2016, se azioni dovevano essere messe in campo,
probabilmente potevano essere messe in campo dal Comune e non sono state fatte.
La seconda questione è che a mia memoria il Comune di Nuoro, per lo meno
per quanto riguarda la mia delega, non ha organizzato direttamente degli eventi per
cui ha utilizzato gratuitamente, ma sono stati eventi tutti organizzati da enti terzi – è
vero per conto del Comune – che semmai avrebbero dovuto regolarizzare con loro
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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eventuali canoni di utilizzo.
Però la dichiarazione del direttore si presta in realtà all’interpretazione più
evidente che è questa: siccome i locali sono di proprietà...
PRESIDENTE
Non dialoghiamo, non potete avere le risposte che volete, sta rispondendo. Non
potete pretendere di avere le risposte che volete. Sta rispondendo, questa è la
risposta.
ASSESSORE COCCO
Io le sto dicendo che a proposito di sinergia – tra l’altro un termine che mi
sembra improprio – il Comune non ha cercato di forzare la mano e anzi salvare i
rapporti con la biblioteca Satta anche da un punto di vista patrimoniale.
PRESIDENTE
Non ci sono altri interventi, la seduta è tolta. Ringrazio l’ingegner Puggioni, il
Dottor Cugusi, i soci della cooperativa anche per la loro fattiva partecipazione.
Per il prossimo Consiglio, siccome devo partire con la convocazione del
commissario straordinario dell’università, venerdì e sabato è festa e quindi non si può
procedere con conferenza di Capogruppo, se come data mercoledì prossimo
dovesse andare bene lo convocherei già da domani.
Va bene riconvochiamo un’altra conferenza, grazie a tutti e buona serata.
LA SEDUTA È SCIOLTA (19.55)