Ufoctline n.15

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IN QUESTO NUMERO

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Notiziario ufologico a cura del CUN Sicilia

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Mito o realtà? Tante volte, chi si occupa di questo ad oggi misteriosofenomeno, s’interroga su quali conclusioni alla fine si possano trarre. Inquest’ottica spesso si ritorna alle origini. Ecco allora, in occasione delsessantesimo anniversario della grande ondata del 1954, un Convegnoorganizzato dal CUN, che, partendo da quella data, farà il punto dellasituazione, con interventi come quelli di Roberto Pinotti, Edoardo Russoe Gildas Bourdais. In questo numero troverete anche un lungo articolo diA. Rosales, dagli Stati Uniti, che ci elenca tutta una serie di testimonianzeraccolte sui presunti ufo crash del 1947. Troverete di tutto, anche storiepoco credibili, ma tutto ciò riesce a darci concreta testimonianza di quelloche fu il clima che si visse agli albori del fenomeno ufologico. Abbiamodedicato un precedente numero di questo notiziario (il 13) all’ondata del1954 vista attraverso gli avvistamenti raccolti in Sicilia. Si può supporreche molti casi di quell’epoca, magari di oggetti volanti convenzionali nonriconosciuti, siano stati indirizzati verso l’ipotesi “disco volante” propriodal volano dei “media” che enfatizzarono certe notizie a scopoesclusivamente sensazionalistico (che come sempre fa aumentare levendite). Lavoro difficile quello dell’ufologo che come “investigatore” deveisolare le notizie, gli avvenimenti puri e crudi, dal contesto che ne inquinala realtà. E questo ancor peggio dopo parecchi decenni dai fatti. Oggi lasituazione è radicalmente cambiata. Siamo invasi da centinaia e centinaiadi “post Ufo”, recente definizione che cataloga foto in cui appaiono“presunti” oggetti non identificati senza che questi siano statieffettivamente visti. Nella grande maggioranza dei casi si tratta di uccelli,insetti, riflessi e così via. Tanto tempo è sottratto all’investigazione proprioda queste richieste di “studio”, che arrivano in continuazione al “FieldInvestigator” che snatura il primo termine della definizione (Field) perrestare spesso seduto davanti ad un PC. Il mio auspicio è che si passivelocemente a scartare certi tipi di casi per dedicarsi a quelli che sembranoavere un minimo di sostanza. Segnalazioni che permettano di intervistareil testimone e di recarsi sui luoghi per i dovuti rilievi del caso. Resteràqualcosa di veramente concreto? Domanda ancora senza risposta perchéspesso è capitato che, quando si è tentati di gettare la spugna, ecco chequalcosa di nuovo si presenta. Per quanto molti hanno sempre affermatoche il fenomeno si sarebbe sgonfiato, da più di 60 anni esso si ripresenta,magari sempre più controverso e contraddittorio, senza avere perso il suoalone di mistero e di inesplorato. In fondo è quello che ci fa continuaresulla nostra strada.Davide Ferrara

EDITORIALE

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1947 - L’anno dei “Crash”di Albert R. Rosales

Quella che segue è una rassegna su presunti Ufo Crash(e su loro eventuali occupanti) avvenuti nel 1947.

Come molti fra i vecchi ricercatori UFO, che hannoseriamente studiato i vari aspetti del l’enigma del crashdi Roswell, mi sono convinto che qualcosa, anzi più diun 'qualcosa', sia precipitato nelle immediate vicinanze diRoswell nelNew Mexico. Era un’astronave aliena? Unasonda proveniente dal futuro? Un veicolointerdimensionale? Un veicolo segreto governativo? O,forse, qualcosa di ancora più bizzarro? A questo puntomi fermo.L’Incidente del 1947 non era un qualcosa di nuovo.Quell’anno si sono avute numerose testimonianze diavvistamenti e Crash di strani velivoli . Proprio per questaragione, la vicenda, in mezzo a questa ondata diavvenimenti, aveva assunto i contorni di una leggenda.Bisogna attendere il 1978, quando, il Colonnello inPensione Jessie Marcel, si decise a fare chiarezza suquanto era successo nel deserto del New Mexico 31 anniprima. Il Vaso di Pandora era stato aperto e la storiadormiente sull’UFO , rivelata.

Le sintesi di vari UFO Crash e di operazioni di“recupero”.

Nel gennaio del 1947, intorno alle 17, due amici, W.H.(in congedo dalla Marina) e C.C. (che da poco avevalasciato l’Esercito) erano in giro con una Jeep, all’internodi territori governativi nella Riserva Indiana di Papago nelNord Ovest dell’Arizona, allo scopo di visionare immobilivuoti. Il crepuscolo avanzava e, mentre percorrevano unastrada sterrata, incontrarono del personaledell’Aeronautica armato di carabine. Un sottotenenteintimò loro di identificarsi e di spiegare cosa facessero lì.Mentre erano fermi, W.H. si accorse che c’erano altrimilitari, a circa un quarto di miglio, che stazionavanointorno ad un oggetto parzialmente immerso nella sabbia.Aveva forma discoidale con sopra una cupola di vetro etre gambe come di atterraggio. Sul bordo più esterno sivedevano due anelli con dei finestrini intorno. I militarisembravano essere appena arrivati e, dal loro punto diosservazione, non si vedeva segno di accampamento o diattrezzatura pesante. I militari erano evidentementeappena arrivati sul luogo dell'incidente da una base aereavicino Phoenix. Altre indizi indicavano che il disco erastato trascinato a lungo e che che , infine, fosse statotrasferito a Muroc (poi Edwards) AFB (in California),all'interno dell'hangar # 27. Altre informazioni ci

giungono dalle rivelazioni delloscienziato che si firmava "Dr.Epigoni "e che fu intervistato daRon Madeley . " Epigoni "lavorò presso la base diEdwards AFB a partire dallafine degli anni 60 e fino al 1971o 1972. Il disco che si era

schiantato in Arizona era apparentemente ancora tenutoad Edwards , all'interno di un grande hangar in superficie.L’operazione segreta di recupero e il successivo studiodel disco era denominata "Blue Haven" . La cupola sullaparte superiore del disco sembrava essere fatta di unmateriale simile al vetro, presentava strumenti simili atorce elettriche e, sotto, erano visibili quattro postazioni.Il disco sembrava costruito tutto in un pezzo . Un altrotestimone, un sergente della forza aerea, ha raccontato aReilly Crabb (Presidente della Borderland ScienceFoundation Research a Vista California), che nel 1967aveva visto un aggeggio a forma di disco, conservato inun hangar di superficie nella base di Edwards AFB. Ildisco era poggiato su quelli che sembravano carrelli diatterraggio molto alti; presentava lati affilati cheterminavano in un pozzetto con cupola al centro .Ne hastimato il diametro in 25-30 metri e del personale delleforze aeree in tuta blu vi lavorava intorno. Secondo

quanto affermatoda “ Epigoni”,erano state trovatequattro creaturealiene per terrafuori dal discononostante questonon presentasse uningresso visibile .Gli alieni erano alticirca 5 oiedi ,avevano la pellemarrone chiaro ederano vestiti con

una tuta argentea molto brillante . I loro occhi erano comequelli di un cane, di colore nero , e, a quanto pare, coperticon lenti nere . Avevano piccole orecchie, il naso e labocca con denti. Il sangue era nero e molto denso , comel'olio. I corpi erano stati anche esaminati ai raggi x ederano stati tenuti in uno speciale impianto biomedicoaltamente protetto e isolato nella base di Edwards AFB .Per raggiungerlo bisognava passare per diverse cameredi decontaminazione. I presunti Alieni sembravano in

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Stato di morte apparente. Questo fatto spinse i medici anon effettuare alcuna autopsia. Si ipotizzava che un altrodisco sarebbe potuto intervenire per rianimarli e questointervento avrebbe potuto permettere agli scienziati diavere accesso all’interno della navicella. Sempre in basea queste “rivelazioni” il disco sarebbe stato tenuto cosìper 25-30 anni per poi essere trasferito in una camerasotterranea (sempre nella stessa base) per essere immersoin azoto liquido allo scopo di preservarlo. Insomma sisarebbe atteso di avere le tecnologie adatte per poterloesaminare. (Fonte: Bill Hamilton, Leonard H. String-field, Ron Madeley, Anton Anfalov)

Questa storia è interessante in quanto precede l’incidentedi Roswell di ben sei mesi e l’aspetto degli Alieni coin-volti è ben diverso. Un’altra considerazione da farsi èquella che gli Stati Uniti avevano già esperienza su cometrattare questi Crash. Allora cosa rende Roswell cosìdiverso?

Lontano da casa (Immagine per gentile concessione di David Sankey)

Seguiamo altre “rivelazioni”.Il 7 gennaio del 1947 (ben sei mesi prima di Roswell), ungiovane pilota di 18 anni stava volando sopra un campo(probabilmente nei pressi della piana di S. Augustin). Adun certo punto dei riflessi di rottami metallici attiraronola sua attenzione. Si convinse anche di avere scorto deicorpi. Pensò ad un incidente aereo. Atterrò nelle vici-nanze e si recò nella tenuta di un allevatore per raccontareciò che aveva visto. Insieme a quest’uomo, con suo figliominorenne partì alla volta del luogo del Crash.. Nel corsodel tragitto l’allevatore seppe della presenza di corpi evolle tornare indietro per lasciare il figlio minorenne.Alla fine raggiunsero il luogo e trovarono un oggetto chein parte restato intatto aveva la forma di un “uovo” conuna punta affilata. Trovarono anche tre creature morte, di

bassa statura e con la testa grossa. Erano privi di capellie con grando occhi neri senza pupille. Sembravano indos-sare delle tute attillate senza bottoni né cerniere. Il coloredella pelle è stato definito come quello di un Indianod’America ma con una dominante blu. Il giovane pilotanotò la semplicità degli interni del disco. C’erano solo deisedili senza leve o comandi ma su una parete era presentequello che è stato da lui definito un pannello di colorediverso con dei simboli sopra. Dopo vari decenni, unavolta visti dei “touch screen” disse che gli ricordavanoquel pannello. Non aveva visto fili ma questi erano pre-senti nelle pareti divelte dell’oggetto. Sembrava esserciun tubo da cui uscivano dei fili che finivano su sei coppea forma di tazza di caffé poste sul pavimento. Li definìsimili a giroscopi ed erano poggiati sopra delle sospen-sioni cardaniche che ne permettevano il ruotare. Sul tettodello scafo vi era una zona di colore diverso con dei punticon accanto dei simboli. Le pareti le descrissse comesimili alla porcellana, di circa un pollice di spessore e conuna sottile lamina metallica sia all’interno cheall’esterno. Tutto dava la sensazione di leggerezza. Aquesto punto “altri” intervennero e presero in mano lasituazione e lo costrinsero a stare sul luogo finoall’indomani. (Fonte: Harold E. Puthoff)

Non ci sono ulteriori informazioni su questo interessanteincidente che avrebbe preceduto quello di Roswell. An-che in questo caso il colore della pelle degli umanoidimorti non corrisponde e un’altra conclusione che ci vienenaturale fare è che gli “altri” che intervennero dovevanoessere militari o governativi. Il terzo caso che vi presentoe sostanzialmente un racconto ampiamente scredidato mave lo sottopongo lo stesso per completezza e con l’intentodi fornire un quadro il più possibile completo ai ricerca-tori.

In un giorno indefinito del maggio 1947, nei ghiaccidell’isola di Spitsbergen (Norvegia), degli scienziati bri-tannici guidavano una missione che stava scavando perriportare alla luce uno strano aereo che si era schiantatoin quella regione isolata. Le autorità militari avrebberoconfermato l’origine extraterrestre dell’oggetto e, chequesto conteneva 17 corpi all’interno. I militari misero atacere rapidamente l’episodio. (E’ possibile chel’incidente possa essere avvenuto realmente nel 1952?)(Fonte: Todd Biggs, Phoenix Foundation,quotingDorothy Kilgallen ).

Il prossimo caso sembra più sostanzioso e sarebbe avve-nuto un mese prima di quello di Roswell. Il luogo si trovanel Nuovo Messico, più precisamente nei pressi di Socor-ro (che sarebbe diventato famoso per un Incontro Ravvic-inato più convenzionale nel 1964).

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Data: 31 maggio 1947, ore 21.

Una dozzina di bambini indiani, della Riserva di Laguna,giocavano vicino Gallup. Erano saliti sulla torredell’acqua della stazione di Santa Fe per godersi il frescoin una giornata molto calda. Improvvisamente il cielo siilluminò a giorno come dalle parole di un testimone. In

meno di 4 minutiuna grande “palladi fuoco”s c i v o l a v asilenziosamentesopra le loro testeda Nord Ovestverso Sud Ovestscomparendo indirezione diSocorro. “Era diun bianco

splendente, cose se bruciasse, e aveva intorno una sortadi involucro fumoso. Era grande come il Sole e non lasciònessuna traccia. Era del tutto silenzioso”. Una testimone,di nome Theresa, aveva appena addentato un panino mafu talmente spaventata che inghiottì il boccone tutto di uncolpo. La luce era così abbagliante che i bambini furonocostretti a coprirsi la faccia con le mani. Dopo due giorni,tutti quelli che erano sulla torre dell’acqua, avevanovesciche sulle mani e sulle braccia e passò una settimanaprima che sparissero. Nello stesso istante a Sud Est diSocorro, l’allevatore Fred Strozzi osservò una “meteora”cadere più grande di “un pallone da basket”.Contemporaneamente, un gruppo di lavoratori, tra cuiRalph Scheilbly, John Perry, John Jonesmdella RaymondPile Concrete Company, erano intenti a lavorare per contodel Governo in un cantiere poco fuori di Socorro . Mentreerano intenti ad assemblare una complessa attrezzatura ungran Sole arancione apparve ad illuminare il cielo. Seguìuna grande esplosione all’estremità orientale della Pianadi San Augustin. Essi poterono osservare che in unacollina rocciosa leggermente rastremata un qualcosa stavabruciando. Gli operai salirono su un camion e si diresseroverso il luogo. Ma il tragitto era molto lungo e arrivaronosolo verso le 5.00. In una vasta area c’era molto fumo ecalore intenso. Ralph provò a chiamare per vedere sequalche ferito rispondeva ma non ottenne risposta.Quando le fiamme e il fumo cominciarono a scemare gliuomini si accorsero che c’era una grossa strutturametallica a forma di disco. Era poggiata su un lato e nonsembrava un aeroplano. Stesi a terra si vedevano due corpiche sembravano essere caduti da un grosso buco nelloscafo. Ralph e gli altri si avvicinarono lentamente ma ilgran calore li teneva lontani. “Erano persone moltopiccole e non sembravano assomigliare a noi” disse

Ralph nel 1948 alla nipote Karolyn. “Sembravano esserestordite e una di loro si mosse”. Il fuoco si era spento mail calore era ancora intenso. Uno dei piccoli esseri agitòla mano sinistra. Gli uomini si avvicinarono e rimaserosorpresi dalla stranezza del relitto. In seguito: La mattinapresto del 1 giugno 1947 Grady L. “Barney” Bernett, uningegnere civile del Soil Conservation Service, guidavada Socorro a Magdalena quando vide qualcosa diluccicante che attirò la sua attenzione. Si infilò fuori stradanel Canyon e arrivò al luogo dello schianto dove trovòRalph e gli altri. Notò anche i cadaveri e un gruppo diarcheologi che nel frattempo si erano recati sul luogo. Tradi loro c’era un giovane studente (archeologo dilettante)di nome di Larry Campbell che a dire di Iris Foster(proprietario di una caffetteria vicino Taos) aveva trovatoun oggetto rotondo e non molto grande con attorno quattropiccole creature. Il loro sangue era come “catrame, densoe nero” ed era cosparso sulle loro tute argentee. Più tardi,intorno alle 7.00 arrivò un convoglio dalla base di WhiteSands ad Alamogordo. C’erano tanti vigili del fuoco e varivelicoli militari. La squadra di recupero era giunta dalProving Grounds White Sands probabilmente allertata dairadar e dalle telefonate dei testimoni. A questo punto imilitari scortarono i civili fuori dalla zona del Crash.Dissero a tutti di non parlarne con nessuno perché era unaquestione di sicurezza nazionale. Secondo latestimonianza di Scheilbly i civili cercavano di indicarefreneticamente che c’erano dei feriti ma i militari risposerocon un “non importa”. Prima di essere portati via Ralphe gli altri videro delle ambulanze che portavano via i corpi.Loro vennero portati via da un camion guidato da unufficiale che disse che ormai era una questione cheriguardava l’esercito e che il silenzio era un “doverepatriottico”. Ralph e i lavoratori furono portati in unedificio del White Sands Proving Grounds, dove eranostati portati anche gli alieni vivi. Gli uomini furono messiin un grande Hangar da dove poterono vedere che i rottamivenivano portato via con grossi camion. Dopo essere statiinterrogati furono informati che quello che avevano vistonon era altro che un “esperimento fallito”. (Fonte: VirgilStaff, Mufon UFO Journal #405, Leonard Stringfield,Michael Hesseman & Phillip Mantle “BeyondRoswell”,Phillip L. Rife “It didn’t start with Roswell”and Timothy Good, “Beyond Top Secret” ).

Il caso successivo riguarda uno strano oggetto, noto comedi origine extraterrestre e che è stato trovato nel vecchioConservatorio di Kiev danneggiato durante la secondaguerra mondiale. Tecnicamente non è un “incidente” maun ritrovamento di un oggetto “anomalo” che qualcunoha supposto fosse un antico “Vimana” del folklore Indùma ciò non è stato provato, nonostante a volte le leggendeabbiano un qualche fondamento.

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Luogo: Kiev, Ucraina.Data: estate 1947, giorno.Durante I lavori di ricostruzione di Kiev che erastata pesantemente danneggiata nel corso della sec-onda guerra mondiale, un gruppo di operai, mentrescavavano nelle fondamenta dove sorgeva il vec-chio Conservatorio scoprirono un oggetto straordi-nario. Era sepolto ad una profondità di circa 5-6metri. L’oggetto aveva la forma di una freccia ed eradi circa 3.3,5 metri di diametro e 5-6 metri lungo. Lasua parte posteriore sembrava essere tranciata e ailati aveva due alette che lo facevano sembrare similead una grossa freccia. Alla notizia del ritrovamentointervennero subito I militari e il sito fu transennato.All’epoca si suppose che fosse una qualche armanemica sconosciuta. L’oggetto fu caricato su ungrosso camion, coperto dai teloni e trasportato aPodlipki a nord est di Mosca (la città fu poi chiamataKaliningrad per poi oggi ha il nome di Koryolev). Illuogo è stato il primo centro di ricerca missilistica

in Unione Sovi-etica. Qui il rep-erto fu studiatopiù a fondo e siscoprì che era se-poltoda almeno3.000-5000 anni.Ma si venne an-che a sapere chel’oggetto era sta-to già scopertodall’ArcheologoVikentiy Khvoy-ka (scopritore

della cultura Tripolian) molto prima della Rivoluzi-one del 1917. In quell’epoca fu chiamato il Gov-ernatore di Kiev per sapere cosa farne. Eraun’operazione molto difficile scavare e tirarlo fuoricosì il Governatore, che non sapeva dare una spie-gazione a quello che era stato trovato, ordinò diseppellirlo nuovamente. Gli studi del 1947 stabiliro-no che era stata trovata solo la parte anteriore diguida del mezzo. Stimarono che tutto lo scafo dove-va essere lungo una dozzina di metri. Supposeroanche che il motore si trovasse a poppa che, sfortu-natamente non fu mai ritrovata. La parte anterioresembrava essere stata tagliata da un raggio laser.Nella cabina c’erano due piccoli sedili molto piccoliche potevano ospitare esseri non più alti di 1-1,2metri. Ciò portava a ritenere che il relitto non fosse

di origine umana. All’interno si trovavano anchesofisticate apparecchiature, leve, pulsanti e pannelli.Ancora più strana era una strana scritta rinvenutaall’interno della cabina. Le scritte erano simili alSanscrito o all’indiano antico. In seguito si fecel’ipotesi che fosse una sorta di antica “Vimana”descritte negli antichi testi indiani come il “Vimani-ka Shastra”. Sergey Pavlovich Korolev, che in seg-uito divenne un esperto di missili, fu messo a capodel gruppo che studiò lo strano relitto. Secondoquanto si narra disse ai colleghi “Gli occhi possonovedere ma I denti non possono masticare”. Chiara-mente si riferiva al fatto che era una tecnologiamolto più avanzata di quella sovietica nel 1947;molto poco si capì della sua struttura e ancora menopotè essere riprodotto. A dispetto di ciò qualcosa fucompreso e una sorta di “reverse engineering” dellanave aliena fu messa in atto fra i 50 e i 70 del secoloscorso. Nuove leghe, elementi costruttivi ed ele-menti di comando vennero realizzati. Di conseguen-za, con grande stupore dell’Occidente, il primosatellite, lo Sputnik, e il primo astronauta, Yuri

Gagarin, furo-no sovietici.Era straordi-nario che unpaese provatodalla guerra edalle purghestalinianefosse riuscitoa raggiungeretali progressiin campo mis-silistico. Pareche, quandola tecnologialaser fu suffi-cientementeevoluta, lo

scafo fu tagliato in pezzi e mandato ad esaminare.Questa storia è stata narrata da V. Sukhoeev, resi-dente di Kiev, il cui padre, noto linguista, fu chiam-ato per decifrare la strana scritta all’interno dellacabina. Nel 1962 Korolev sarebbe stato chiamatoper esaminare un altro frammento di Ufo precipitatonella provincia di Orenburg negli Urali meridionali.

(Fonte: Stampa locale, V Suhoveev’s testimony,Lenura Azizova and Anton Anfalov)

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Il prossimo episodio è il famoso (o famigerato) af-fare di Maury Island che ha suscitato polemiche findall’inizio. Alcuni sono convinti che si tratti di unepisodio vero ma per I più si tratta di un falso. Quelloche segue è l’ultima ricostruzione fatta.

Luogo: Maury Island, WashingtonData: 21 giugno 1947, ore 14.00.Un polizziotto del porto, Harold Dahl, suo figlioadolescente, il suo cane e altri due componentidell’equipaggio stavano perlustrando la riva dellazona di East Bay. Il mare era agitato e c’erano moltenuvole basse. Quando Dahl alzò lo sguardo daltimone notò sei strani aerei a forma di ciambella.Erano a circa 2000 metri di quota e quasi sopra la suatesta. Sembravano essere quasi fermi tanto da farpensare a dei palloncini. Ma ad uno sguardo piùattento si accorse che cinque giravano lentamenteintorno a quello centrale. Questo sembrava fosse indifficoltà e perdeva quota rapidamente. Gli altri simantenevano a quasi 200 metri quasi lo seguissero.L’”aereo” centrale si fermò a 500 metri dal mare.Tutti sulla barca stavano a guardare sorpresi di nonvedere nessun apparato propulsivo e di non sentirenessun suono. Dahl descrisse gli oggetti come larghi100 piedi in diametro e con un vuoto al centro di 25piedi. Erano di colore splendente come l’oro ol’argento. Sembravano di un metallo che rifletteva laluce che veniva dalle nuvole. Gli oggetti avevanodegli oblò tutti intorno alla circonferenza esterna ederano 5 o 6 metri grandi. Avevano anche finestratureall’esterno e all’interno molto scure come se fosserofinestre da osservazione. Nella barca si temeva chel’oggetto centrale si potesse schiantare sull’acqua.Dopo circa 5 minuti uno degli oggetti che giravaintorno a quello centrale abbandonò la formazioneper mettersi accanto a quello in difficoltà. Gli siaccostò molto vicino come se stesse dando un qual-che tipo di “assistenza” . Dopo circa 3 minuti si sentìun tonfo sordo, come un’esplosione sotterranea.Subito dopo dall’oggetto centrale cominciarono aduscire come migliaia di “giornali” che si sparserotutti intorno. Gli strani “giornali” si rivelarono di unmetallo bianco leggero che svolazzavano verso terra,sulla baia e sulla spiaggia. Tutti I frammenti sembra-vano caldi, quasi fusi. Quando raggiunsero l’acquasi levò del vapore. Per ripararsi da quella “pioggia”si ripararono con la barca sotto una scogliera. Non-ostante questo il figlio di Dahl fu ferito ad un braccioe il cane fu ucciso. Al loro rientro a Tacoma seppel-

lirono il cane in mare. Dopo che la pioggia di detritifinì gli oggetti sparirono volando a grande altezza.Anche il veicolo al centrò volò via in formazione congli altri. Quando qualche frammento si raffreddò necaricarono alcuni sulla barca. Dopo questo fatto altrieventi curiosi si verificarono. Il giorno dopo dahl fucontattato e interrogato a casa sua da uno strnao tipoche guidava una Buick nera. Era vestito di scuro,sembrava avere 40 anni e fu descritto come “unagente dell’Assicurazione”. Fu seguito da questiquando si recò in città e gli furono rivolte delledomande del tipo: “sei felice al lavoro e infamiglia?”. Alla replica “dove vuoi arrivare?” Losconosciuto rispose che voleva sapere di più sullostrano episodio del giorno prima. Alla fine l’uomo innero concluse:” Mr. Dahl è meglio che dimentichiquello che è accaduto ed è la cosa migliore per te ela tua famiglia”.

Commento: in seguito Dahl fu interrogato da dueagenti dei servizi segreti dell’Air Force, F. Brown eW. Davidson che perirono nel volo di ritorno a causadel loro aereo che precipitò. Lo stesso KennethArnold che si occupò del caso, ebbe un’avaria edovette atterrare in emergenza. E’ opinione comuneche Dahl abbia ammesso che il tutto fu una suainvenzione ma in un telex dell’agosto 1947 di unagente dell’FBI a George Wilson Hoover si dice: “Vi informiamo che Dahl non ha ammesso a Brownche la sua storia era una bufala ma ha solo affermatoche, se interrogato dalle autorità, avrebbe dichiaratoche si trattava di una falsificazione proprio perchénon vuole più avere delle conseguenze spiacevoli inseguito alla sua esperienza”.

(Fonte: “Maury Island Incident” UFO Area)

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Il prossimo episodio si ricollega apparentemente conil caso di “Edith Simpson” e dei suoi presunti ricordidella sua esperienza che accadde a quanto pare aiprimi di luglio del 1947 e potrebbe collegarsi con ilcrash di Roswell.

Luogo: Alamogordo Air Force Base, Nuovo MessicoData: luglio 1947, di giorno.

“Edith Simpson era una studentessa molto dotata discienze naturali ed era stata scelta come collabora-trice di Albert Einstein. Questi aveva sviluppato perlei una predilezione avendola vista molto intelli-gente e promettente. Per la sua delicata posizione lasignorina era sottoposta ad un intensivo programmadi sicurezza. Lui la portò con sè ovunque ed era aconoscenza di tutti I suoi progetti di ricerca. La portòanche in occasione di una Conferenza organizzatadal Governo per una crisi con Scienziati e Ufficialidell’Esercito. Atterrarono in un piccolo aeroporto aCarrizozo nel Nuovo Messico e furono accolti da unColonnello. Un mezzo militare, attraversando il de-serto, li portò alla base aeronautica di Alamogordo.Qui furono condotti in un vecchio Hangar presidiatoda guardie. Ad alcuni degli Scienziati e degli Spe-cialisti presenti fu permesso di avvicinarsi e guard-are da vicino 5 figure aliene che sembravano ancoravive. Erano alti circa 5 piedi , senza peli con granditeste e enormi occhi scuri, la loro pelle era grigia conuna leggera sfumatura verdastra , ma il loro corpoera quasi totalmente coperto da tute argentate. LaSimpson aveva sentito dire che non avevano ombel-lico né genitali. Uno di loro trasudava un liquidoverde simile a bile dalle narici. Ma man mano cheveniva a contatto il liquido virava verso un colorebluastro. Questo suggerì che forse era a base di rame

o di cobalto.Potrebbe es-sere stata pro-dotta da unasorta di cis-tifellea. Nonera abbastanzavicina da ve-dere I movi-menti dei

corpi. I rottami della navicella erano dall’altra partedell’hangar. Era di forma concava e occupava circaun quarto dell’hangar. Non le fu permesso di arriv-are abbastanza vicino per poterne vedere i partico-lari. Era pieno di guardie e tanti specialisti la stavano

studiando. Gli alieni erano stati recuperati dalloscafo.(Fonte: Leonard Stringfield, Philip Mantle, andMichael Hesemann “Beyond Roswell”)

Il prossimo caso è molto probabilmente un “dupilca-to” del più famoso caso di Roswell accaduto nellastessa data. La fonte proviene dal ricercatore AntonAnfalov.

Luogo: Vicino Tularosa, Nuovo MessicoData: 4 luglio 1947.

Nei pressi del confine orientale della base di WhiteSands, dove si svolgevano test missilistici, si sareb-be schiantato un disco con cupola del diametro di 99metri. I radar ne avrebbero seguito la traiettoria e glioccupanti sarebbero morti a causa della decompres-sione molto prima dello schianto. Un oblò presenta-va un piccolo foro. Il relitto fu portato dapprima allabase di Muroc AFB e poi a Wright Pattersonnell’Hangar 18. Gli alieni morti erano alti 1-1,2metri e avevano tre dita palmate, pelle grigia -ver-dastra come una lucertula. Probabilmente il coloreera diverso visto che furono trovati carbonizzati.Erano originari della stella MD-5015 nella cos-tellazione di Cassiopea a circa 60 anni luce dallaTerra. Altre navicelle provenienti da lì sarebberocadute.(Fonte: Dr. Anton Anfalov, Simferopol, Crimea,Ukraine)

Veniamo ora a quello che è l’episodio più famoso,quello di Roswell del 4 luglio 1947. Molti sonoconvinti che dopo questo avvenimento il mondo nonfu più lo stesso.

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Luogo: a nord est di Capitan Mountains, ChavesCounty, Nuovo MessicoData: 4 luglio 1947, notte.

Secondo diverse fonti la base di Roswell fu chiusa altraffico civile. Tutto doveva essere fatto in fretta. Neipressi di Corona, Marc Brazel, proprietario di unranch, aveva scoperto un “qualcosa” che era precip-itato nelle vicinanze. Probabilmente si trattava deiresti di un pallone “Mogul” e non aveva a che vederecon il vero Crash. Ma la cosa era stata presa moltoseriamente dall’esercito che nella zona trovò unoggetto di forma ovale, di circa 20 metri di larghez-za. I militari trovarono anche I resti di 4 cadaveri.L’intera area fu transennata e presidiata da 200 uo-mini. Ogni centimetro quadrato fu ispezionato pertrovare i detriti. Erano tutti intorno al relitto ed eranodi un metallo che non si riuscì a tagliare. I pezzifurono caricati sui camion e portati alla base diRoswell e stipati nell’Hangar 84. Ci sarebbe una fotoin bianco e nero che ritrae un oggetto ovale e piattoche sporgeva per circa 6 piedi da ogni lato del cami-on. Altre foto ritrarrebbero il sito dello schianto conun oggetto a forma di “tacco” incastrato tra le roccesotto una cresta. Secondo molte fonti l’oggetto pre-cipitato era a forma di triangolo, simile ad un’alavolante. Era identico a quello fotografato da WilliamRhodes a Phoenix in Arizona l’8 luglio del 1947. Unaltro testimone, intervistato da Stanton Friedman,affermò che , nel corso della seconda settimana delluglio 1947, lui e un altro fotografo dell’Air Force(di stanza alla base navale di Anacostia, a Washing-ton DC) furono imbarcati su un B 29 con destinazi-one Roswell. Ricevettero l’ordine di mettere da partele loro apparecchiature perchè ad attenderli vi eranodelle telecamere. Appena arrivati c’era ad attenderliun auto che li condusse per un percorso di un’ora emezzo verso nord nel deserto. A destinazione viderouna tenda chiusa con un gran numero di militari.Ricevettero l’ordine di usare le telecamere per leriprese a 15 metri di distanza. Furono condotti doveun camion stava caricando un gran numero di rotta-mi e un ufficiale non li lasciava un attimo dovunqueessi andassero. C’erano quattro corpi alieni maall’interno della tenda c’era un gran buio, I corpierano sotto un telo che fu spostato per permettere aloro di riprenderli. Nella grande tenda (grande circa20-30 metri) c’erano 10-12 ufficiali che uscirono perfare loro posto. I corpi sembravano adagiati su untelo e avevano aspetto simile, carnagione scura,corpi sottili e grandi teste. C’era un odore molto

pungente. I due tornarono ad Anacostia con un B 29alle 4 del mattino e nel corso del loro ritorno furonointerrogati. All’arrivo ebbero un monito da un Ten-ente che più o meno disse cos’:”Qualunque cosaabbiate visto in Nuovo Messico non è esistita, e nonsiete mai partiti da Anacostia”.Un’altra testimonianza viene dal Sergente Melvin E.Brown, un cuoco della basee di Roswell, che venneassegnato temporaneamente al servizio di guardiadell’Hangar 84. Egli affermò che tutti gli uomini chesi potessero arruolare furono messi a pulire dai detri-ti il luogo del Crash. Formarono una cerchio intornoe tutto ciò che era stato trovato fu messo sui camion.Gli fu fatto giurare di mantenere il segreto. SecondoBeverly Brown (figlia di Melvin) suo padre nonriusciva a capire perché ci volessero anche camionrefrigerati. Egli affermò che I corpi vennero messinel ghiaccio. Riuscì a sollevare il telo e vide dai duea tre corpi con faccie che definì “belle”. Avevanol’aspetto di asiatici ma molto più alti (4 piedi) ed

erano senzacapelli. Brownera spaventatoperché stavafacendo una co-sa che non dove-va, quindì diedesolo un rapidosguardo. Mentrefaceva da guar-dia all’hangararrivò un uffi-ciale che disseche voleva dareun’occhiata maquando alzò iltelo vide che er-

ano già stati coperti e chiusi. I corpi poi furonoportati via. I registri militari indicano che realmenteBrown era a Roswell in quel periodo. Probabilmentefu ben pagato per mantenere la bocca chiusa. Unaltro testimone, Robert E. Smith, era membro della1° unità di trasporto aereo che operava con aereicargo Douglas C-54 Skymaster dalla base diRoswell. In una intervista del 1991 affermò di avereassistito all’insolita scena di un convoglio di Camioncon il telo chiuso che a sirene spiegate e luci rosse sidiresse verso un hangar del lato est. C’erano guardiearmate, e Smith fu impegnato nel servizio di caricaredelle grosse casse su 3 C-54. Gli dissero che era unaereo caduto anche se era strano perchè in genere

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i rottami degli incidenti venivano trattati in loco.Comunque non era un aereo sperimentale e Smith siè convinto che si trattasse di un UFO che avevaavuto dei problemi. E’ importante notare che Smithaffermò di aver raccolto un piccolo pezzetto di met-allo di 2-3 pollici quadrati che non riusciva a pie-gare, sembrava cellophane che riprendeva la stessaforma. Sappho Henderson, moglie del Capitano Ol-iver Wendell Henderson ha affermato che un giornoil marito voleva fargli leggere un articolo sul Crashdi Roswell dicendole che era tutto vero e che lui fuuno dei piloti che aveva guidato un C-54. Si eraconvinto che la storia stesse per essere svelata. Parlòanche lui di piccoli alieni con la testa grossa e chequesti erano vestiti con delle tute dalla stoffa scono-sciuta. I corpi erano immersi nel ghiaccio secco.Una testimonianza della figlia di Henderson affermache il padre li aveva descritti come piccoli e con gliocchi a mandorla, umanoidi ma molto diversi da noi.Nella sua inchiesta Stanton Friedman scoprì cheHenderson aveva parlato dell’episodio ad un gruppodi vecchi com-militoni in oc-casione di unariunione di vet-erani nel 1982 aNashville. Al-pha Boyd, diHobbs nelNuovo Messi-co, testimoniòche il padre eraun meccanico civile presso la base di Roswell ementre era ricoverato in un ospedale uscì fuori perfumare una sigaretta. Si accorse subito che c’era ungran trambusto, che molti militari giravano intornoindaffarati come formiche. Si accorse che tutti con-vergevano verso un hangar quando vide una barellauscire dall’hangar e passargli accanto. Sembravaavesse sopra un bambino ferito ma guardando conattenzione si accorse che non era umano. Era alto,aveva un grande testa e mani con quattro dita. Nonfece in tempo a dare uno sguardo più approfonditoperché dei militari lo presero e gli intimarono di nondire nulla di ciò che aveva visto. Il giorno dopo Boydtornò in ospedale per farsi curare un pollice e chiesead un’infermiera se sapesse cosa era successo. Ques-ta disse di non dire niente a riguardo e nel frattemposi accorse che c’era un brutto odore che permeava lestanze dell’ospedale. Boyd morì nel 1974 ma suo

fratello raccontò la stessa storia a dire della figlia. IlSergente Thomas L. Gonzalez raccontò a Don Eckerdi fare parte della missione che presidiava il luogodell’incidente. Aggiunse che il rottame gli sembròun ala piuttosto che un disco convenzionale. Avevaanche visto quelli che lui definì “I piccoli uomini diMarte”. Assomigliavano ad uomini solo che eranopiù piccoli e avevano una grande testa con grossiocchi. Disse anche di avere avuto fra le mani unpezzo di metallo dei detriti e che non riuscì a scalfir-lo neanche con un martello (dichiarazione conferma-ta dai suoi figli). Dopo fu trasferito con la famigliaall’estero e questo fu molto duro per lui così come ilfatto di doversi tenere dentro quel segreto. La dichi-arazione giurata del Primo Tenente Robert Shirkleydel 30 aprile 1991 afferma che un gruppo di uominicon un Sergente e alcuni aviatori, fu mandato sulluogo dell’incidente per togliere via tutto compresi Icorpi che furono portati nell’hangar 84. Tutti quelliche furono coinvolti nella missione furono speditivia in altre destinazioni nel giro di due settimane.Ruben Anaya ha riferito di aver lavorato presso ilCircolo Ufficiali della base di Roswell e quidi diessere in possesso di un pass. Mentre era in compag-nia del fratello e di due ospiti ricevette una telefonataconcitata dal Governatore Luogotenente el NuovoMessico che lo pregava di venirlo a prendere allabase. Andò con una macchina fino all’hangar 84 mail passaggio fu precluso dai militari. Erano presentiparlamentari e polizia municipale. Ad un certo puntouscì Montoya con la faccia pallida e scosso. Chiesedi uscire di lì e andarono così a casa di Anaya. QuiMontoya raccontò (in spagnolo) dell’incidentedell’UFO. Disse che c’erano quatro alieni ma cheuno era ancora vivo. Avevano tute argentate, granditeste e occhi ma piccole bocche. Disse che eranoadagiati nell’hangar 84 e che quello che sembravavivo aveva le gambe piegate e aveva mosso unamano. Montoya non poteva avvicinarsi perché glialieni erano circondati da dottori. Potè però vedereche non avevano capelli e che avevano quattro lung-he dita. Poco dopo furono portati all’ospedale dellabase. Vide anche tanti rottami portati nell’hangar eche successivamente furono portati in Texas. Mon-toya disse loro che se avessero parlato in giro delfatto sarebbe stato costretto a dire che erano deibugiardi. Più tardi, a dire di Anaya, il senatoreChavez li aveva chiamati personalmente al telefonoe fece anche una dichiarazione a Frank Williamsdella radio KGFL affermando che Joe Montoya

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era un bugiardo e che non aveva visto nulla. Si tratta-va di un progetto molto segreto che se fosse venutofuori avrebbe creato grossi problemi con la Russia ela Germania. Barbara Dugger, nipote dello sceriffoWilcox di Roswell, il padre aveva parlato di una vastaarea bruciata, di detriti e di quattro piccoli corpi congrosse teste. Un’altra testimonianza, resa in punto dimorte, e che proviene dalla moglie e dai due figli diMeyers Wahnee, un pilota comandante del 714squadrone bombardieri, sostenne che il marito nelcorso dell’ultimo anno della sua vita (1981) avevaaffermato che l’incidente di Roswell era vero e che luiera stato coinvolto. Ha parlato di tre siti diversi, dicorpi trovati e portati nel Texas (Carswell AFB, ForthWorth) e di diversi uomini terrorizzati. Il CapitanoChester Barton, che fu militare nel periodo 19291954, di stanza a Forth Worth e Roswell, ha confer-mato allo storico Jose Stefula, di avere sentito deicorpi portati all’ospedale della base e che tuttal’operazione era stata molto veloce. In un’intervistarilasciata a Kevin Randle nel 1990, John G. Tiffany,ha affermato che suo padre aveva fatto partedell’equipaggio dell’aereo che aveva portato I rottamida Wright Field a Forth Worth. Dall’inchiesta è risul-tato che il padre di Tiffany era realmente a WrightField in quel periodo. I rottami erano stati messi in ungrande contenitore a forma di Thermos e chel’equipaggio aveva tentato in tutti I modi di scalfirequel materiale molto leggero e vetroso ma resistentis-simo. Alla dichiarazione uscita sui giornali che sitrattava di un “pallone metereologico” avevano tuttiriso di gusto. In seguito era anche venuto a conoscen-za dell’esistenza di corpi ma che un alto ufficiale gli

aveva intimato di non dire nulla come se il fatto nofosse mai successo. Il Tenente Walter Haut eral’addetto alle pubbliche relazioni della base diRoswell nel 1947. E’ l’uomo che ha emesso I comu-nicati stampa originali e le successive rettifiche ordi-

nate dal Colonnello William Blanchard. Haut è mortonel 2008 ma ha lasciato una dichiarazione giurata daaprire solo dopo la sua morte. Nella dischiarazioneaffermava di avere visto il rottame e anche I corpidegli alieni. Parla anche di una riunione segreta adalto livello in cui avrebbero partecipato Il Col. Blan-chard e il Generale Roger Ramey. Haut testimoniache pezzi di detriti sono stati consegnati a presenti percercare di identificarli. Affermava anche che molticonoscevano un luogo dello schianto ma in realtà neesisteva un altro con altri detriti dello scafo.Il pianoera di fare un comunicato parlando del primo sito,quello scoperto dall’agricoltore, al fine di distoglierel’attenzione dal secondo che era molto più importante.Haut parla anche di un’operazione di pulizia duratamolti mesi per eliminare ogni piccolo frammento daidue siti. E questo fa il paio con le dichiarazioni digente del luogo che avevano raccolto detriti comesouvenir e che furono costretti a consegnarli. Hautracconta anche di essere stato portato da Blanchardall’hangar 84 dove gli fu mostrato un relitto a formadi uovo metallico di 3,6-4,5 metri di lunghezza e circa1,8 metri largo. Non aveva protuberanze né aperture.Vide anche due corpi sul pavimento di circa 1,2 metridi altezza e con grandi teste. Haut concluse di averosservato una navicella spaziale con il suo equipag-gio. Da notare che prima della sua morte Haut avevaminimizzato il suo ruolo nella vicenda. Glenn Davisera un impresario di pompe funebri che lavorava perla Ballard Funeral Home a Roswell ed era convenzio-nata con la base aerea per I servizi mortuari.. Unpomeriggio intorno alle 13 - 13.30, del luglio 1947,ricevette una telefonata da un funzionariodell’obitorio della base. Questi gli chiese quante barepiccole sigillate poteva fornirgli. Questo perché forsegli sarebbero servite in futuro. Chiese anche quantotempo ci sarebbe voluto per averne una. Dennis assi-

curò che poteva averle per ilgiorno successivo. Il funzion-ario disse che in caso avrebbechiamato lui. Dopo circaun’ora Dennis fu richiamato egli fu chiesto come avrebbedovuto preparare dei corpi cheerano stati a lungo nel deserto.In particolare gli chiese cheeffetto avrebbe avuto sugli or-gani e sul sangue questa pro-cedura di preparazione. Glennsi offrì di venire alla base magli fu risposto che eventual-

mente queste informazioni gli sarebbero servite

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in futuro. Un’altra ora più tardi Dennis ricevette unachiamata per il trasporto di unmilitare che aveva una lacer-azione e forse il naso rotto.Gli fornì il pronto soccorso elo portò fuori dalla base. Ar-rivò intorno all 17. Anche seera un civile aveva libero ac-cesso alla base perché eraconosciuto da molti. Portòl’ambulanza sul retrodell’infermeria e la posteggiòaccanto ad un’altra. C’era la

porta aperta e dentro vide qualche relitto. Assomigl-iavano al fondo di una canoa di circa tre metri dilunghezza. Sembrava acciaio inox con tonalità violacome se fosse stato sottoposto a temperature elevate.Gli sembrò di vedere anche delle strane scritte similia geroglifici. Cerano anche due guardie MP. Entròpoi nella sala ristoro del personale per cercare unacoca cola. Aveva intenzione di trovareun’infermiera, un Tenente in seconda, che era allabase da tre mesi e che aveva conosciuto al College.A quel tempo aveva 23 anni. La vide uscire da unadelle sale con un panno che le copriva la bocca e nonappena lo vide disse: “Mio Dio vai via subito da quialtrimenti passerai un sacco di guai ”. Quando passòda un’altra porta incontrò un capitano che gli do-mandò cosa facesse lì e che non doveva muoversi.Dennis rispose che era stato chiamato lì per unincidente e che lui si teneva pronto. Il militare glidisse di stare lì. Quindi in seguito arrivarono duesoldati della sicurezza che lo scortarono fuoridall’infermeria e che avevano l’ordine di accompag-narlo fino al suo ufficio alle pompe funebri. Nonappena si misero in cammino sentì una voce di unaltro Capitano che gli disse: “Non abbiamo ancorafinito. Tu non hai visto niente, non c’è stato nessunincidente e se dici qualcosa passerai un sacco diguai!” Dennis replicò: “Capitano io sono un civile enessuno mi può trattare così!”. Il militare rispose:“Si che possiamo; qualcuno raccoglierà le tue ossanella sabbia!” Un altro Sergente vestito di neroaggiunse: “Sarebbe dell’ottimo cibo per I nostricani!” Il Capitano alla fine disse: “Fuori dai piedi!”Alla fine i due soldati condussero Dennis al suoufficio. Il giorno dopo Glenn cercò di chiamarel’infermiera per vedere cosa stesse succedendo. Leirispose che aveva bisogno di parlargli. Decisero divedersi al Circolo Ufficiali. Lei era molto turbata edisse: “Prima di parlarti voglio che mi giuri che non

farai mai il mio nome perché potrei passare un saccodi guai.” Dennis giurò. L’infermiera disse che eraandata a dare aiuto a due medici che stavano effettu-ando un’autopsia preliminare. I medici le chiesero diprendere appunti durante la procedura. Gli disse chenon aveva mai sentito un odore così nauseabondo eche non aveva visto ma niente di più orribile. Era unqualcosa di mai visto. Dennis vedendola così agitatapensò che si potesse sentire male. Lei fece un diseg-no delle creature ed anche di un braccio con unamano con quattro dita. I medici notarono che sullapunta delle dita c’erano delle piccole ventose. Ag-giunse che le teste erano innaturalmente grandi e gliocchi erano come incavati. I teschi erano flessibili. Ilnaso era concavo con due orifizi. La bocca era un belorifizio e aggiunsero che avevano una lamina dicartilagine al posto dei denti. Le orecchie eranopiccole e non avevano capelli. La pelle era nera forseperché erano stati esposti al sole. L’infermiera diedeI disegni a Dennis. In questi c’erano tre corpi, dueerano malridotti come se fossero stati smembrati daipredatori. Mantre uno era ben conservato. Erano altida tre e mezzo a quattro piedi. I medici hanno ag-giunto che non avevano mai visto nulla di similenella loro carriera. Lei e I dottori ebbero un malore edi conseguenza dovettero spegner l’aria condiziona-ta ma, per il timore che il brutto odore si spandesseper tutto l’ospedale, dovettero trasferirsi in un Hang-ar. Dennis la accompagnò agli alloggi ufficiali e ilgiorno dopo la chiamò per sapere come stava ma glifu detto che non era disponibile. Questo accadde perdiversi giorni fino a quando una delle infermiere nongli comunicò che era stata trasferita insieme ad altropersonale. Dopo circa due settimane ricevette unalettera da lei che gli comunicava che potevano solocomunicare via lettera. Lui gli rispose ma la letteratornò indietro dopo due settimane con ladicitura:”non consegnata, destinatario deceduto”.Più tardi una delle infermiere della base gli disse chela sua amica con altre cinque infermiere erano mortein un incidente aereo durante una missione di addes-tramento. Secondo informazioni recenti sarebbeemerso che l’infermiera fosse Miriam “Andrea”Bush, 27 anni, segretaria dell’amministratoredell’Ospedale, Tenente Colonnello Harold Warne.Secondo la sorella Jean e il fratello George, MiriamBush, una notte tornò a casa in uno stato di shocktotale. Alla fine confessò che l’ospedale era statoinvaso da personale medico sconosciuto che igno-rava lo staff locale. Più tardi Warne l’avrebbe portatain una sala dove giacevano dei corpi che sembravano

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dei bambini piccoli. Uno sembrava muoversi. Laloro pelle era grigiastro-marrone ed erano coperti dauna specie di telo bianco. Avevano teste ed occhigrandi. Il giorno dopo, tornata a casa, disse chenessuno doveva dire nulla al riguardo. La famigliapensò che fosse stata minacciata pesantemente eaggiunsero che questo evento ha condizionato forte-mente la sua vita. Morì in circostanze sospette nel1989 con vari lividi che le coprivano le braccia. Laversione ufficiale parla di suicidio provocato da unsacchetto di plastica legato attorno alla testa (testi-monianza di Pat Bush, cognata di Miriam Bushprima di morire).

La testimonianza dell’astronauta Edgar Mitchell.Mitchell crebbe a Roswell e in seguito informò unComitato del Joint Chiefs che per quanto sapeva loschianto dell’UFO del 1947 era una cosa reale.

Quando Edgar Mitchell rilasciò le sue dichiarazionisugli UFO e sui suoi occuoanti, informazioni cheaveva avuto dal Governo, fu trattaro dai mass mediacon derisione. Trattarono con pregiudizio il fatto cheun eroe nazionale potesse parlare di UFO comenavicelle spaziali che venivano da altri mondi. Ques-to fece perdere loro il significato storico di quelleaffermazioni. Mitchell era un Ufficiale della marinache era cresciuto a Roswell. In seguito fu uno degliastronauti che camminò sul siolo della Luna. Egli haaffermato che viveva a Roswell nel 1947 e sapevaquello che era successo in base a discussioni cheebbe con testimoni di prima mano. Mitchell ha fattoquesta dichiarazione a Robert Collins:“Sono cresciuto nella zona di Roswell. Quando èavvenuto il crash avevo 17 anni e andavo al liceo. La

nostra era una famiglia di allevatori di bestiame enoi conoscevamo tutti gli allevatori ed agricoltoridella zona compresi quelli del luogo dell’incidente.Nonostante le smentite e le minacce ufficiali I localihanno raccontatao la loro versione dei fatti. Dopo ilmio viaggio nello spazio e visto che ero uno delluogo, I vecchi testimoni (che fino ad allora avevanoavuto paura a raccontare I fatti) mi diedero fiducia emi considerarono un valido portavoce. A dirla inbreve, se qualcuno avesse chiesto la mia opinione, ioavevo detto tutto sin dall’incidente del Pentagono 11anni fa. Solo adesso, improvvisamente, ho attenzi-one internazionale.”L’incidente del Pentagono, a cui Mitchell fa riferi-mento, accadde quando Edgar chiese e ottenne diincontrarsi con lo staff del Intelligence Committee ofthe Joint Chiefs nell’aprile del 1997. Egli volevainformarli su ciò che sapeva sul Cr ash di Roswell.Dopo che ebbe parlato ricevette la conferma da unAmmiraglio della Marina che quello che aveva dettoera in sostanza corretto. A riguardo ha recentementeaffermato: “Io ho preso contatti con il Pentagono,non con la NASA e ho chiesto e ottenuto il collo-quio. Ho raccontato la mia storia e alla finel’Ammiraglio mi confermò che quello che avevodetto era vero”. Quando un Vice Ammiraglio seppedell’audizione di Mitchell chiese di assistere mal’Ammiraglio disse che non c’era bisogno chesapesse. Questo fatto testimonia che le informazioniriguardanti gli UFO sono riservate sono ad un ristret-to gruppo di alte personalità militari all’interno delGoverno degli Stati Uniti. Si avvalora anche il fattoche persino il Presidente e altri eletti non hannoaccesso ad uno dei più grandi segreti della nazione.(Fonte: Michael Hessemann & Phillip Mantle“Beyond Roswell” Don Berliner and StantonFriedman ‘Crash at Corona’ Timothy Good“Alien Contact” Linda Moulton Howe, and AntonAnfalov PhD.)

La sintesi del prossimo caso si basa principalmentesui ricordo di un certo Gerald Anderson che,all’epoca dei fatti, aveva solo 5 anni. La suatestimonianza è stata ampiamente screditata ma ciònon ci impedisce di inserirla in questo elenco.

Luogo: Piana di San Augustin, Nuovo MessicoData: 5 luglio 1947 alle 11.30.Secondo Gerald Anderson, quando lui aveva appena5 anni, si trovava insieme ad altri membri dellafamiglia, a caccia di rocce nel deserto. Ad un tratto

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si imbatterono in un burrone. Da qui videro un oggettoche sembrava conficcato nel pendio. Spinti dalla curi-osità lui e suo cugino si incamminarono verso di essoe si accorsero che una parte dello scafo era aperta e chela zona era piena di detriti. Videro anche quattro occu-panti della nave e uno di essi sembrava ancora vivo.Ben presto arrivarono altri testimoni tra cui alcunistudenti universitari. Ma ben presto arrivarono anchemolti militari che intimarono ai presenti di lasciare lazona. Gli esseri indossavano una uniforme grigia ederano piccoli. Avevano carnagione pallida e una testanon umana. Le mani erano lunghe e sottili. Due degliesseri sembravano morti o feriti il quarto era vivo esembrava terrorizzato. Non emettevano alcun suono.Uno dei tanti crash che si verificarono in quella zona?(Fonte: Kevin D Randle, A History of UFOCrashes).

Il prossimo caso assomiglia molto al caso di Roswellma è avvenuto in Cina e si sa poco essendo venuto allaluce in questi ultimi anni.

Luogo: Chendgu, Cina.Data: 18 luglio 1947, mattina?

Un contadino trovò dei resti insoliti vicino Chendgu.Assomigliavano a quelli di un Disco Volante precipi-tato. La notizia si diffuse e gli abitanti intorno accors-ero per vedere I resti. Il capo dipartimentodell’Università di Fisica locale, il prof. Zeng Zhanhananalizzò il relitto unitamente ad altri esperti. Fu redattoun rapporto. L’oggetto fu definito un UFO. A questopunto intervennero polizia e militari. Che dissero agliscienziati che il relitto era un pallone sonda metereo-logico. Fu chiesto al professor Zhanhan di ritrattare lesue dichiarazione e confermare che fosse un pallonesonda. Si crede che anche l’esercito americano (distanza a Chendgu) fosse coinvolto nel cover-up. Ilprof. Zhanhan, il contadino e molti altri non eranoconvinti di questa spiegazione. Voci persistentoi par-lano di una navicella aliena. Altri avvistamenti si

ebbero in zona dopo quell’avvenimento. Il parallelocon Roswell è sorprendente.(Fonte: Filer’s Files # 19 quoting Michael [email protected] )

Il prossimo episodio ci riporta nel deserto del NuovoMessico.

Luogo: Deserto del Nuovo Messico

Data: 13 agosto 1947.

Sei nativi americani scoprirono un oggetto ancorafumante a forma di disco metallico che, a quanto pare,si era schiantato nel deserto. Vedendo che stavanoarrivando I militari decisero di prendere un essere cheera precipato con il disco con se. Portatolo a casa loroscoprirono che la creatura poteva comunicare con loroattraverso un dispositivo di cristallo che trasmettevaimmagini. Gli indiani chiamarono la creatura il “Vec-chio Star”.

(Fonte: Jim Marrs, Alien Agenda)

L’ultimo episodio che tratteremo avvenne presumibil-mente all’inizio dell’ottobre del 1947 in Arizona.L’informazione giunge da Timothy Good che citaFrank Scully e quindi dovremmo prendere le infor-mazioni con le cautele del caso.

Luogo Area di ristoro di Cave Creek a Nord di Phoe-nix Arizona.

Data: inizio di ottobre, 1947, pomeriggio.

Selman Graves di 22 anni e suo cognato Bob Malodydi 16 arano a caccia di conigli e ad esplorare le minierepresso Crave Creek. Ad un certo punto si arrampicaro-no per la collina più alta della zona e guardarono a sudverso il ranch del loro amico Walt Salyer. Potevanovedere la casa e il serbatoio dell’acqua. Ma guardandoad ovest Graves vide una scena che ancora lo persegui-ta. Quello che vide era una cosa a forma di cupola digrande dimensioni che sembrava di alluminio e stavaeretta sul terreno. Sembrava la cupola di un osservato-rio anche se non si spiegava cosa ci facesse lì. Egliaggiunse anche di aver visto cinque uomini e duecamion nei pressi dell’oggeto. Uno dei camion sem-brava di tipo militare, in grado di trasportare personalee materiale. Non vide gru o qualcosa di simile.

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Gli uomini non sembravano fare un lavoro convenzi-onale. Non riuscì a capire se gli uomini indossaserouna divisa specifica. Utilizzando come misura il ranchdi Salyer Graves stimò che la cupola era grande 36piedi (11 metri) di idametro e forse si trovava a circaun miglio di distanza. Graves non pensò mai che sitrattasse di un qualcosa di extraterrestre almeno fino al1952 quando lesse “Behind the Flying Saucers” unlibro dell’ufologo Frank Scully. Nel libro Scully citaval’incidente di Crave Creek e cita una sua fonte che loaveva informato che 4 corpi umanoidi, alti 4 piedi emezzo vennero recuperati. Uno era seduto dentro loscafo mentre l’altro pendeva per metà fuori dal portello.(Fonte: Timothy Good, Above Top Secret, quotingFrank Scully also see the Newspaper of MelvilleN.Y. for July 6 1997)

Certo il 1947 non è stato l’unico anno in cui si sonoverificati dei crash. Vi sono casi documentati da proveaneddotiche avvenuti prima del 1947. Io di recente misono convinto che qualcosa è realmente caduto neldeserto del Nuovo Messico molti ani fa anche se nonne ho prove certe. Sicuramente c’è stata una grandequantità di disinformazione da parte del Governonell’intento di sviare l’attenzione della gente su questoevento. Tutto questo rumore per un pallone metereo-logico? Io non la penso così e con l’era nucleare ilmondo ha compiuto un passo decisivo e si è aperta unanuova era di discussione sul nostro ruolonell’Universo e sul ruolo di altrè civiltà cosmiche.

Albert S. Rosales11 luglio 2012

L’autoreAlbert S. Rosales

Originario di Santa Clara, Cuba (dove dabambino è stato attore di diversi eventiparanormali) migrato in Spagna con lafamiglia nel 1966 e poi negli Stati Uniti nel1967. Albert è un veterano della Marina eattualmente sta lavorando con le forzedell'ordine locali, in attesa di andare inpensione. Albert si occupa di ricercaufologica e fenomeni correlati da più di 30anni. Proprietario di una delle più completebiblioteche sull’argomento dopo unuragano e due divorzi molto è andatoperduto. E’ stato impegnato nellapreparazione di un CD che elenca tutti icasi riguardanti umanoidi dalla preistoriaal 2011.Albert ha raccolto più di 18.000casi che aggiorna giornalmente. Staprogettando la stesura di diversi libri e diun CD (disponibile a 45 dollari spedizioneinclusa) da mettere a disposizione deglistudiosi dell’insolito.

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Canneto di Caronia è una frazione di circa 180 abitantidel Comune di Caronia (Messina) e si estende lungo lacosta tirrenica tra Marina di Caronia e Santo Stefano diCamastra. Il piccolo centro è salito alla ribalta nelfebbraio 2004, per via di strani fenomeni dicombustione (apparentemente) spontanea: contatori eoggetti vari, che prendevano fuoco senza alcunaragione apparente. Varie le ipotesi, dalla dispersione dienergia dall’attigua ferrovia al diavolo e altre, ancorapiù strambe. Molti dei fenomeni segnalati avvenivanoanche in presenza dei Vigili del Fuoco prontamenteintervenuti. Nel 2005 venne istituito il GruppoInteristituzionale con ordinanza della Protezione Civilee che prevedeva la collaborazione tra Stato Italiano eRegione Sicilia. Coordinato dall’arch, VenerandoMantegna, il Gruppo dispiegò una nutrita schiera diesperti, docenti universitari, ricercatori, specialisti,Forze Armate, in particolare Marina ed Aeronautica escienziati di altre nazioni. Le ricerche erano ad ampiospettro e procedevano senza sosta. Nel corso delleindagini, ci si accorse della presenza di OVNI in cielo

ed un misteriosoi n c i d e n t ecoinvolse unelicottero dellaProtezione Civilequando, nel 2006,un abitante diCanneto vide ilmezzo indifficoltà e scattòalcune foto. Daqueste sievidenziava che ilvelivolo eraseguito da unostrano oggetto.

L’elicottero atterro’ in emergenza e si constatò che sutre pale qualcosa aveva grattato e sollevato la vernice dirivestimento. Si accertò in seguito una variazione dellaconducibilità elettrica all’interno delle pale. Tra gliincendi del 2004, il più inquietante ha bruciato le piantedella specie ampelodesmos mauritanicus lasciandointegri tutti gli altri esemplari. Escluso l’interventoumano. Le radici di centinaia di piante erano infatticarbonizzate fino in profondità . Altra stranezza fu lospiaggiamento di milioni di esemplari di Velella a

Marina di Caronia. La Velella é chiamata “barchetta diSan Pietro”, ed é simile a una cozza senza coperchio.Altro strano avvenimento fu quello di un intero raccoltodi melenzane che cambiò colore, facendo perdere aicoltivatori migliaia di pezzi. Conclusioni del GruppoInteristituzionale. Le conclusioni ebbero un granderilievo anche sulla stampa estera “Si tratterebbe ditecnologie militari evolute anche di origine non terrestrepotrebbero esporre intere popolazioni a conseguenzeindesiderate. Gli incidenti di Canneto di Caroniapotrebbero essere stati tentativi di ingaggio militare traforze non convenzionali oppure un test non aggressivomirato allo studio dei comportamenti e delle azioni inun determiato campione territoriale scarsamenteantropizzato.” Tecnologie militari evolute esistono. Nelcorso della Guerra Fredda, le due superpotenzesvilupparono armia microonde con loscopo di accecare isistemi di controllodell’avversario, matali armi sono bencustodite neimagazzini e nons e m b r aragionevole chevengano tiratefuori peresperimenti senzaalcuna logica in zone abitate della Sicilia. Il Gruppo diesperti ha accertato, nel caso di Caronia, che questi fascidi microonde provenivano dal mare e che si trattava dialtissime frequenze, modulate a pacchetti VHF, nellabanda compresa tra 300 MHZ e 3 GHZ producibili soloda macchine dalla potenza di 12-15 Gigawatt. I sensoriinstallati nell’area, a causa della brevità del segnale innanosecondi, non furono in grado di determinare lasicura provenienza delle emissioni ma solo una vagaposizione identificata in prossimità delle Isole Eolie. Sesi escludono tali tecnologie militari, non rimane chel’altra ipotesi sulla quale c’e’ poco da dire. Il CUNSicilia, che ha il compito di monitorare attività OVNIsu tutto il territorio dell’isola. Nel suo database dei casi,si nota che, negli anni che vanno dal 2004 al 2008 si haun forte incremento di segnalazioni nelle zone tutteintorno a Canneto di Caronia e di fronte al piccolo centro.

MISTERI DI SICILIADI ATTILIO CONSOLANTE

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Nel 2004 si ha un incremento di segnalazioni nell’areainteressata, nel 2005 raddoppia , così come nel 2006;dal 2007 si ha un calo per poi aumentare fino al 2009.Di fronte alle richieste di indennizzi da parte degliabitanti di Canneto di Caronia, la Magistratura, nontenendo conto dei risultati esposti dal Gruppo di esperti,ha dichiarato che nessun indennizzo era dovuto perchési trattava di fuochi e danneggiamenti causati da maniumane . Ma nel 2014 i fenomeni si sono ripresentati,creando nella popolazione sgomento e terrore. Lanuova Commissione, servendosi di nuoveapparecchiature di ultima generazione installatedall’INGV (Istituto Nazionale di Vulcanologia eGeofisica), in grado di studiare gli elettroni nella

ionosfera, daranno, si spera, un contributo decisivo erisposte innovative sullo strano fenomeno.

Galleria Tremonzelli, sulla Catania Palermo A-19. Quisi continuano a verificare strani fenomeni: incendi,blackout, pullman e auto che si bloccano e anchemotori che prendono fuoco. Numerose le testimonianzedi diverse persone che, improvvisamente, si sonotrovate al buio in galleria o con il motore dell’autospento. Qualcuno afferma di essere stato seguito dasfere luminose dentro il tunnell. Si sono interessati lapolizia stradale, l’ANAS, e l’ARPA ma i rilievi fattinon hanno portato a nessun risultato concretotrattandosi di fenomeni randomici e transitori. Se noiconsideriamo Caronia-Tremonzelli-Riesi (dove a voltei pavimenti scottano senza alcuna ragione di caratteregeologico), ci accorgiamo che queste zone occupanoun perfetto triangolo, un triangolo denso di misteri.Indagare su questi fenomeni è importante per noi masenza destare falsi allarmi. Mettere la testa sotto lasabbia come lo struzzo è controproducente perché laVerità prima o dopo verrà fuori. “Chi non conosce la

verità e’ uno sciocco” recita Bertold Brecht, “ma chi,conoscendola, la chiama bugia è un delinquente. Ditutte le cose sicure la più certa è il dubbio”.

La galleria di Tremonzelli

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DALLA STAMPA - AGGIORNAMENTI SUCANNETO DI CARONIA

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LUNEDI’ 20 OTTOBRE 2014 - ORE 20.30

LUNEDI’ 24 NOVEMBRE 2014 - ORE 20.30

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FRANCAVILLA DI SICILIA (ME) 17 AGOSTO 2014 - ORE 22

Dal sito “Gazzettino on line”:Nella serata di domenica scorsa, diversi residenti hanno contemporaneamente avvistato, da differenti puntid’osservazione, due sfere luminose che, per alcuni secondi, hanno effettuato strane evoluzioni nello spaziosovrastante contrada Contura. La cittadina dell’Alcantara non è nuova a tali presunti fenomeni ufologici I cieli diFrancavilla di Sicilia tornano ad essere solcati da strane luci, avvistate nella serata di domenica scorsa, intornoalle ore 22.00, da più persone simultaneamente e da diversi punti del paese. Il fenomeno ha avuto perprotagoniste due sfere luminose, poco più grandi di una normale stella, che per alcuni secondi hanno effettuatorepentini movimenti oscillatori in orizzontaleed in verticale, non certamente possibili perdei velivoli di creazione umana. I presuntiUfo hanno volteggiato, in particolare,all’altezza della contrada francavillesedenominata “Contura”, e sono stati notatida diversi angoli d’osservazione (tra cui daPiazza Wojtyla e dal quartiere Matrice) dapiù cittadini che si trovavano a passeggio oaffacciati al balcone di casa.Il rapporto tra Francavilla di Sicilia ed icosiddetti “Et” è una vecchia storia.Rovistando negli archivi del “Centro ItalianoStudi Ufologici” (C.I.S.U.), si apprende chegià a metà degli Anni Settanta proprio daquesto Comune della Valle dell’Alcantaravennero segnalati numerosi avvistamentiUfo soprattutto da parte di giovani, come gli allora adolescenti francavillesi Franco Guidotto e Salvatore Puglisi,che erano soliti trascorrere le loro serate nella cosiddetta “passeggiata” di Via Regina Margherita; in quei casi sifa, in particolare, riferimento a sfere luminose nonché ad oggetti volanti di forma allungata sfreccianti nel cielo avelocità stratosferica, ma pure in grado di stazionare immobili alcuni secondi per poi improvvisamente “schizzarevia” dileguandosi nelle tenebre: tutti movimenti, evoluzioni ed acrobazie che nessun velivolo terrestre sarebbe atutt’oggi in grado di effettuare. Tali fenomeni si sono ripresentati con notevole frequenza nell’autunno di cinqueanni fa, quando diversi cittadini di Francavilla di Sicilia, tutti di assoluta attendibilità (insegnanti, pubbliciimpiegati, operatori economici, ecc.), avvistarono nei cieli luci in movimento e dall’inusitata intensità nonchéoggetti strani, simili ad astronavi, nelle campagne. La maggior parte degli avvistamenti del 2009 ed un altro paioregistrati sempre a Francavilla all’inizio della scorsa estate hanno avuto come “location” i terreni ed i cieli tra leadiacenti contrade Cappuccini e Contura, ovvero la stessa area del recente avvistamento di domenica scorsa; ciòinduce molti appassionati della materia a ritenere che il lembo di territorio francavillese in questione possaaddirittura ospitare una base extraterrestre. Autorevoli studiosi locali sostengono, altresì, che la cittadinadell’Alcantara potrebbe addirittura costituire una “meta prediletta” dagli “Et”. Si è spesso discusso, infatti, deirapporti tra gli esseri di altri mondi e le misteriose ed evolutissime antiche civiltà degli egizi e degli aztechi; trattasidi questioni che si dipanano da ere lontanissime. Ebbene: così come l’Egitto, con le sue piramidi ed i suoigeroglifici, ed il territorio messicano, un tempo abitato dai progreditissimi Maya, pure il territorio francavillesepresenterebbe specifiche testimonianze di rapporti millenari con creature “superiori”, come i numerosi megaliti(ossia i macigni di roccia) disseminati nelle campagne, le cui conformazioni evocano i volti di esseri umanoidi. Laquestione ufologica è, indubbiamente, affascinante e va affrontata con le dovute cautele, senza facili“entusiasmi”, ma nemmeno pregiudizi: si può essere scettici su determinati fenomeni o avvistamenti, ma ritenereche, in un Universo dalle dimensioni incommensurabili, il “dono” della vita sia prerogativa esclusiva del pianetaTerra, ci sembra francamente un atteggiamento di eccessiva presunzione.

Rodolfo Amodeo

AVVISTAMENTI IN SICILIA

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ISOLA DI VULCANO (ME) - 5 AGOSTO 2014 ORE 17.00

Dalla mail di un testimone:

Giorno 5 Agosto 2014 intorno alle ore 17:00 mi trovavo sull'Isola di Vulcano (Me) e mentre sedevo nel cortiledell'albergo dove alloggiavo,posto proprio al di sotto del Gran Cratere,ho potuto osservare un oggetto siluriformedi colore metallico che si innalzava verticalmente al di sopra del suddetto cratere. La posizione dove mi trovavoguardava verso Sud/Est.Ho avuto modo di scattare una foto con la mia Canon Eos 1300d [efs18-55 mm].L'oggetto poi è sparito in cielo. Nei giorni successivi non ho più visto oggetti simili ne tanto meno velivoli civili omilitari che transitavano in quel preciso punto.Il cielo era abbastanza terso.

Nostro commento: dal particolare della foto sembra intravedersi un insetto. Probabilmente il testimone non èriuscito a riprendere il cilindro che vedeva.

ZAFFERANA ETNEA (CT) - 19 AGOSTO 2014 ORE 08.42

Da una mail ricevuta:…giorno 19/08/2014 sulle pendici dell’Etna in Sicilia ero quasi a Zafferana Etnea alle ore 08:42, ho notato questo“oggetto” che non sono riuscito ad identificare, nel senso che emanava una forte luce verde e saliva sempre piùin alto nel cielo fino a scomparire. Sono riuscito a fare una foto, che vi allego e anche se non si vede molto beneforse dà l’idea di cosa potrebbe essere. Salve, la direzione era verso ovest, in quanto era proprio sull’Etna vistada Zafferana, aveva un movimento simile ad un palloncino e la foto è stata scattata con un telefono cellulareSamsung S4.

Nostro commento: purtroppo la scarsa risoluzione non permette di esprimerci sulla natura dell’oggetto.

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GOLFO DI CATANIA (CT) - 2 SETTEMBRE 2014 ORE 21.15

In data martedì 02/09/14 intorno alle ore 21:15 ho osservato una luce fissa che stazionava sopra il mare indirezione sud-est (dunque sopra il Golfo di Catania).La luce sembrava essere quella di un astro ma notevolmente più forte e in una posizione decisamente inferiorea quella di un corpo celeste.La mia posizione iniziale era in territorio di Mascalucia, in un punto che mi permetteva di osservare l'intero Golfodi Catania.Mentre mi accingevo a percorrere la strada interna in direzione Trecastagni ho notato che la luce,a distanza diqualche minuto dal punto di osservazione iniziale, era ancora immobile e vistosamente luminosa.Dopodiché non ho potuto più constatare la posizione di tale oggetto luminoso in quanto le coordinate geograficheda me raggiunte non mi consentivano di osservare alcunché.

GIOIOSA MAREA (ME) - 3 SETTEMBRE 2014 ORE 18.45

Salve,vi invio delle foto sulle quali mi piacerebbe avere un parere.le foto sono state scattate in sequenza, alle 18.45 del 03.09.14 presso la località di Gioiosa Marea (ME) in Sicilia.solo dopo averle scaricate mi sono accorta di questi tre puntini che nella foto successiva (ed in tutte quelle scattatedopo, sono circa una decina tutte scattate in sequenza) non ci sono.Non ho sentito rumori strani o visto luci particolari.Io non ho programmi per il pc sofisticati a tal punto da pulire l'immagine.Fatemi sapere cosa ho fotografato, perchè ad occhio nudo non li avevo visti e soprattutto… nelle foto successivedove sono finiti???

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PACE DEL MELA (ME) - 30 AGOSTO 2014 ORE 16.36

Ci è giunta in redazione la seguente foto dove si vede evidenziato un presunto oggetto. Dopo la nostra analisi si

è rivelato essere un volatile.

MODICA ALTA (RG) - 25/09/2014 ORE 22.02

Dopo dei contatti telefonici abbiamo ricevuto da un testimone un filmato che ritrarrebbe un oggetto luminosocon varie luci, visto da lui e altre persone da un appartamento di Modica alta. Stiamo investigando il caso. Inanteprima alcuni particolari tratti dai frame del filmato:

PIAZZA ARMERINA (EN) - 11/09/2014 ORE 02.00

Volevo segnalare l'avvistamento di un presunto UFO nella zona di Enna, esattamente su Piazza Armerina, nell'areache sovrasta il Duomo.Un corpo di colore rosso, inizialmente immobile, ha preso a volteggiare per il cielo alzandosi in quota eridiscendendo ad elevata velocità, compiendo diversi movimenti anche in senso orizzontale e diagonale. Manovreche ritengo impossibile effettuare per un qualunque mezzo aereo di mia conoscenza, soprattutto ad una talevelocità e con movimenti tanto fluidi.In un secondo momento il corpo ha preso ad emettere una luce di colore azzurro (lampeggiante) che sembravaprovenire dalla parte inferiore del corpo non meglio identificato (mantenendo tuttavia il colore rosso nella partesuperiore).Il fenomeno è durato per circa 3 minuti, improvvisamente l'oggetto si è alzato verso l'alto scomparendocompletamente.Il tutto è avvenuto nella giornata di ieri 11/09/2014 intorno alle ore 02.00 della notte.

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Lo scorso 21 agosto si è tenuta una delle attività pratiche organizzate dal CUN Catania. Dopo aver raggiunto ilcancello che dà accesso al sentiero denominato “schiena dell’asino” (a 1860 slm) i partecipanti hanno iniziatol’ascesa verso il punto panoramico (2060 slm). Una prima sosta è stata effettuata in uno spazio, anche questocon vista mozzafiato, sul Golfo di Catania. Qui si sono impartite le prime nozioni di orientamento geografico esull’attrezzatura utile al Field Investigator nell’ispezione di luoghi interessati da avvistamenti. Ripartiti per l’ultimafaticosa parte dell’ascesa, l’imbrunire ha cominciato a farsi spazio fra i “lunari” paesaggi lavici attraversati. Infinesi è arrivati al punto da cui si può ammirare lo spettacolo dell’immensa Valle del Bove. Prima del buio si è montatal’attrezzatura fotografica sui cavalletti e il binocolone da 11X80. Sono state impartite nozioni sulla fotografie alunga posa tramite una reflex. Nel frattempo si è consumata la colazione a sacco. Sceso il buio, sulla strada delritorno, si è trovato uno spiazzo da cui si è potuto osservare il firmamento. E’ stata impartita (da partedell’astrofilo del gruppo) una breve lezione di riconoscimento e orientamento nel cielo notturno. Stella polare,suddivisione in gradi e principali costellazioni con il loro orientamento nel corso dell’anno. Sono stati ancheosservati alcuni satelliti artificiali (che molto spesso sono confusi con UFO) e il passaggio della luminosissima ISS.Poco prima della mezzanotte si è ripartiti alla volta di Catania con i propri automezzi. L’iniziativa è stata sposatacon molto entusiasmo dai Soci che hanno partecipato, tanto che a breve, questo tipo di attività saranno messenuovamente in cantiere.Davide Ferrara

ATTIVITA’ CUN CATANIA

ESCURSIONE SENTIERO SCHIENA DELL’ASINO - ETNA

ALCUNE FOTO DELLAMANIFESTAZIONE

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COMUNICATO STAMPA

Nasce una nuova associazione dedicata alla archiviazione documentale ed alla divulgazione.

E’ nata una nuova associazione dedicata al mantenimento della “memoria storica” di eventi nel passato. Troppo spesso le informazioni vengono manipolate e diluite adattandole divolta in volta ad uso e consumo di chi vorrebbe manipolare la storia. E troppo spesso la vera informazione viene diluita e confusa in quel grande mare magnum che è la rete. E lasituazione è ancora più grave poiché la “rete” è l’unico modo per fare informazione diffusa, libera e capillare. Troppo spesso abbiamo visto interi archivi sparire. E troppo spessoabbiamo visto dati e ricerche manipolare. A baluardo di tutto questo nasce da un idea di Alfredo Benni e Roberto Pinotti e dall’ aiuto e collaborazione di altre persone, l’associazione FCOIAA acronimo di “Free Circulation Of Information Archive Association”. Questa associazione legalmente costituita, con a capo Roberto Pinotti nel ruolo dipresidente, non necessariamente si occuperà solo di ufologia. Anzi i suoi scopi spaziano a tutto quello che è il sapere umano con obbiettivi molto ambiziosi: la condivisione etraduzione di informazioni, articoli, libri e ricerche.

La quota associativa per iscriversi a FCOIAA in promozione fino a dicembre 2014 è abbonata all' aquisto della rivista online Orione Magazine. Poiché FCOIAA non ha finanziamentiné pubblici né privati, per auto sostentarsi produrrà una serie di prodotti culturali vendibili SOLO agli associati tramite e-commerce.

COMUNICATO STAMPA

COMUNICATO STAMPA DEL FCOIAA

Nasce una nuova associazione dedicata alla archiviazione documentale ed alla divulgazione.

E’ nata una nuova associazione dedicata al mantenimento della “memoria storica” di eventi nel passato. Troppo spesso leinformazioni vengono manipolate e diluite adattandole di volta in volta ad uso e consumo di chi vorrebbe manipolare lastoria. E troppo spesso la vera informazione viene diluita e confusa in quel grande mare magnum che è la rete. E la situazioneè ancora più grave poiché la “rete” è l’unico modo per fare informazione diffusa, libera e capillare. Troppo spesso abbiamovisto interi archivi sparire. E troppo spesso abbiamo visto dati e ricerche manipolare. A baluardo di tutto questo nasce daun idea di Alfredo Benni e Roberto Pinotti e dall’ aiuto e collaborazione di altre persone, l’ associazione FCOIAA acronimodi “Free Circulation Of Information Archive Association”. Questa associazione legalmente costituita, con a capo RobertoPinotti nel ruolo di presidente, non necessariamente si occuperà solo di ufologia. Anzi i suoi scopi spaziano a tutto quelloche è il sapere umano con obbiettivi molto ambiziosi: la condivisione e traduzione di informazioni, articoli, libri e ricerche.

La quota associativa per iscriversi a FCOIAA in promozione fino a dicembre 2014 è abbonata all' aquisto della rivista onlineOrione Magazine. Poiché FCOIAA non ha finanziamenti né pubblici né privati, per auto sostentarsi produrrà una serie diprodotti culturali vendibili SOLO agli associati tramite e-commerce.

NUOVA RIVISTA ON LINEOrione Magazine è l' ultima creazione nata in casa dell' associazione FCOIAA

(Free Circulation Of Information Archive Association) www.fcoiaa.com

Il giorno 18 agosto alla mezzanotte è stato reso disponibile solamente online, per

gli abbonati a FCOIAA, il numero 2 della rivista Orione Magazine che ha riscosso

un grande successo di pubblico, critica e conseguentemente abbonati. Tutto fa

pensare che questo trend continui e si diffonda a macchia d' olio. Orione

Magazine è diretta da Roberto Pinotti e Francesco Carpeoro e unisce un prezzo

molto accattivante a contenuti sicuramente di prim'ordine: misteri, spiritualità,

archeologia, esoterismo, attualità, filosofia, ufologia. Vi partecipano le migliori

"penne" del panorama italiano.

Alfredo Benni

Le istruzioni per l’abbonamento e il link per scaricare il primo numero

gratuitamente sul sito del FCOIAA:

http://www.fcoiaa.com/

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RISATE AD... UFO! di G

iulio Castronovo

CONVEGNI

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UFOCTLINENOTIZIARIOAPERIODICOA CURA DEL

CUN SICILIA

Via G. Mazzaglia 10 - 95123 Catania tel. 3336183701

Davide Ferrara

Davide Ferrara, Sebastiano Di Bella,Attilio Consolante, Danila Zappalà, Giulio Castronovo, Franco Brancatelli, Nello

Nicolosi, Antonio Morreale, Rosaria Landro.

Comunicazioni e contributi: [email protected], [email protected]

SU INTERNET:

http://www.cunsicilia.net/

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COORDINATORE REGIONALE CUN: Attilio Consolante - [email protected]: Davide Ferrara - [email protected]: Vito Piero Di Stefano - [email protected]: Antonio Morreale - [email protected]: Danila Zappalà - [email protected]: Giulio Castronovo - [email protected]

SEGRETERIA: Pio Muscianisi - [email protected]

PER SEGNALAZIONI, DOCUMENTAZIONI RELATIVE A CASISTICA SICILIANA, MATERIALEMULTIMEDIALE: [email protected] - 3336183701

CUN SiciliaVia Giuseppe Mazzaglia10,95123 CATANIA,Address Line 3,Address Line 4

Tel:095355356

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