Ufoctline n.13 (gen - mar 2014)

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    NOTIZIARIOAPERIODICO A CURA

    DEL CUN SICILIA

    NUMERO 13

    ERL IN G P. S TR AN D IN S IC ILIA

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    In Ufologia si legge spesso del termine ondata. Questa definizione,non altro che la traduzione del termine inglese Wave, anche se,pi spesso nel mondo ufologico anglosassone, viene usata la parolaFlap. Tutte queste definizioni stanno ad indicare la concentrazionedi un numero elevato di segnalazioni in un arco di tempo bendelimitato. Si pu anche restringere linsieme localizzando i variavvistamenti in una determinata zona o regione. In occasione delsessantesimo anniversario della grande Ondata del 1954 sembrato doveroso fornire, ai lettori di Ufoctline, una panoramica diquello che stato il fenomeno in Sicilia. Scorrendo i vari avvistamenti,ci si accorge che la massima concentrazione di segnalazioni si avutanel mese di ottobre. Tanti anni sono passati ed ormai difficilerevisionare i casi di quel periodo. Questo per non deve mai fermarele indagini se il caso ci porta a nuovi sviluppi da cui poter ripartire.A testimonianza di ci vi offriamo un articolo di Antonio Blanco delCISU (che ringraziamo per averci consentito di pubblicare larticolosu questo magazine), pubblicato in UFOForum del marzo 1999 e che

    riguarda i famosi dischi volanti di Taormina. Il caso caratterizzatodalla presenza di una foto che allepoca fece il giro del mondo ed stata utilizzata pure come copertina di un libro di A. Michel. Il riaprirsidellindagine, con la collaborazione di vari ufologi (anche dallestero)ha permesso di stabilire alcune verit (come il luogo da cui statascattata la foto) e di proporre delle ipotesi pi fondate. Non vi dicoaltro e vi lascio alla lettura dellinteressantissimo pezzo. Marzo sarun mese importante per il CUN Sicilia. Grazie ad uno sforzo nonindifferente si riusciti a portare in Sicilia il Prof. Erling P. Strand delProject Hessdalen. Strand far il punto sugli studi fino ad adessoeffettuati per poter comprendere il fenomeno conosciuto come Leluci di Hessdalen. Per inquadrare e studiare questi apparizioniperiodiche nella valle norvegese, si sono mobilitate diverse equipedi scienziati, anche italiani. Gli strumenti tecnici utilizzati sono svariatie i risultati ottenuti molteplici. Varie ipotesi sono state fatte ma imolteplici comportamenti e la natura diversa delle luci pare volersfuggire ad una spiegazione di carattere generale. LUfologo ha moltoda imparare sui metodi utilizzati, proprio perch raramente si hannoa disposizione fenomeni che si ripetono nel tempo e che sonolocalizzati tutti in una stessa zona. Sembra che qualcosa di simile sisia verificato qui in Sicilia. I fenomeni di Canneto di Caronia che, dallamet degli anni novanta hanno messo in subbuglio la piccolacomunit del minuscolo paese del Tirreno, hanno attirato lattenzionedelle autorit. I fenomeni sono stati monitorati con apparati montatiin loco da unequipe di tecnici. Purtroppo questa esperienza si persanel corso degli anni e le postazioni sono state dismesse, ma leconclusioni del comitato di indagine hanno messo in rilievo il fattoche qualcosa di anomalo stato registrato. Di recente, dopo unperiodo di calma, qualche altro fenomeno si verificato a Caronia.Si anche ipotizzata una qualche correlazione con le causesconosciute che nel corso degli anni hanno provocato incendi espegnimento di motori in una galleria dellautostrada Palermo-Catania e precisamente quella di Tremonzelli. Forse il parallelo conHessdalen un po azzardato ma sicuramente si tratta di fenomeniricorrenti che non hanno avuto ancora delle spiegazioni soddisfacentinonostante la Magistratura abbia sentenziato (sicuramente perevitare risarcimenti) che si tratta di una frode. Qui il discorso sarebbetroppo lungo da affrontare in questa sede, ma fra i programmi delCUN Sicilia c anche quello di organizzare per settembre prossimo,un Convegno in quelle zone. Ve ne daremo notizia. Tornando aStrand, le Conferenze saranno due: una il 21 marzo, alle 20, pressolo Sheraton di Catania e laltra il 22 marzo, alle 10 presso il Palazzodella Provincia di Messina. Vi attendiamo numerosi.

    Davide Ferrara

    EDITORIALE

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    1954 - LA CASISTICA SICILIANALe segnalazioni che troverete riportate nelle pagine seguenti, sono state estratte dai principali cataloga nostra disposizione: il Database del CUN Sicilia, Il Catalogo degli avvistamenti della Regione Si(facente parte della collana edita dalla Upiar di Torino, Documenti Ufo) e curato da Antonio Blandel Centro Italiano Studi Ufologici. Altro materiale stato tratto dal primo volume dal titolo MisteFenomeni nel cielo della Provincia di Messina scritto dallUfologo Pietro Torre del Cisu. Non si di una casistica conclusiva (sar sempre oggetto di revisione come ogni catalogo ufologico cherispetti) ma ci da un panorama complessivo di quello che stato il Flap del 1954 in Sicilia. Ho mei nomi dei testimoni riportati con le sole iniziali per questioni di Privacy ma questi sono presentinostro Database nonch nei cataloghi menzionati.

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    1954 - LA CASISTICA SICILIANACASISTICA CON DATA INCERTA

    Taormina (ME) DD

    Il caso che nel 1974 pass per le mie mani e di cui sto per parlare, che riguarda una foto scattata in un giorno imprecisadel '54 a Taormina, di quelli che meriterebbero una vasta risonanza a livello, sia nazionale che internazionale. Purtropla pubblicazione della foto in oggetto, che di propriet oggi degli eredi dell'editore Giulio D'Anna di Messina, non facile, dato il coinvolgimento di uno dei massimi luminari della letteratura italiana, il professor F. Ho saputo dell'esistdi questa strana foto del prof. F. dalla professoressa L. M. R., insegnante di lettere e scrittrice di poesie, abitante a MilazGiulio D'Anna, editore messinese, nel 1974 fu molto disponibile verso me e gli amici del C.U.B., Marcell0o Crin e AJacopino; tirato fuori dalla giacca un vecchio voluminoso portafogli, ne estrasse una foto in bianco e nero con il relanegativo; questa foto era stata scattata a Taormina allinterno del teatro greco proprio dal signor D'Anna con una macchi

    fotografica "Ferrania"; in essa (ho tentato di fare a memoria lo schizzo che si vede nella figura che segue:

    Appare ben evidente una sagoma che sembra quella di un grande oggetto di forma ellittica visto da sotto; in una corni(1) di curve parallele, interrotte ad intervalli da strani tratti divisori, si vede una chiara forma ellittica grigiastra (2) call'interno un'altra minore concentrica (3) rischiarata come da una luce bianco-lattea interna, da un lato e dall'altro dequale, alla medesima distanza, ma entro la forma maggiore, spiccano 2 piccole forme circolari (4) e (5) con la stescolorazione lattea: un filo di sostegno (6) di un vecchio palo della linea elettrica - particolare, come mi fece notare D'Aestremamente importante - appare "davanti" alla sagoma, credo sulla sinistra; in primo piano si vede la parte superior(7) - testa con capelli cortissimi, spessi occhiali, un libro in mano - del prof. F. che era in quel momento ospite del D'Anavendo quel giorno stesso tenuto una conferenza all'ateneo di Messina ed essendo rimasto con l'editore; insieme si eranrecati nella tarda mattinata a Taormina, dove il D'Anna aveva scattato delle foto, tutte normali e perfette, fra cui queldi cui stiamo parlando. Senza un esame da parte di esperti sulla macchina fotografica usata e sul negativo, nulla pudirsi di sicuro su questo documento, tranne che esso certamente autentico, data la personalit di coloro che ne sonostati complicati.

    Taormina (ME) DD

    A proposito di foto strane voglio concludere questo capitolo accennando a quanto appare in una fotografia scattataTaormina durante una gita dei dipendenti della Montecatini di Milazzo, una fabbrica di prodotti chimici che stata atfino al 1959.

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    Sullo sfondo si vedono due strani oggetti ellittici che sembrano sovrapposti. Di cosa si tratta? Anche in questo caoccorrerebbero indagini pi approfondite, ma poich la foto stata rinvenuta solo di recente, non possibile trovarnenegativo, ne conoscere altri particolari. Resta comunque una interessante curiosit.

    Aci San Filippo (CT) LNNessuna descrizione.

    Taormina (ME), Estate 1954 LNDescrizione dellevento sconosciuta.

    Catania, 1954 DDRichiamato dalla moglie, a sua volta incuriosita da un capannello di persone, che allangolo della strada guardava il clUfologo catanese Alfredo Scalia scorge dal proprio balcone due dischettini vicini ad alta quota, piccolissimi per la discolore alluminio e sfavillanti alla luce del sole. Nella sua lettera il testimone data questo caso scrivendo probabilmnel 1954.

    Pantelleria (TP) IR3Il 6 gennaio 1998, nel corso di una puntata televisiva della trasmissione Tira e Molla, in onda alle 19.15 su Canaleun certo Giuseppe Gabriele, che nel programma fungeva da giudice popolare, racconta in breve che nel 1954, quandaveva 14 anni e si trovava sullIsola di Pantelleria, svoltando una curva mentre era a cavallo del suo ciclomotore v

    quattro omini a fianco di un disco a terra. Gabriele aggiunse che solo 15 anni dopo cap che si trattava di extraterres

    Catania, 19/04/1954 LNIntenta a preparare alcune pietanze per la tradizionale scampagnata di Pasquetta, la signora S. scorge dal balcone ch

    si affaccia verso linterno della casa tre ruote giganti disposte a forma di triangolo, ciascuna con una forte luce giallasChiamato il marito e i due figli, insieme, vedono gli oggetti venire loro incontro, procedendo a circa 500 metri daltepoi fermarsi, restare un poco immobili, quindi riprendere bruscamente la marcia e scomparire nella notte a velocimpressionante. La mancanza di parametri, quali le dimensioni apparenti degli oggetti, rende impossibile una disamcritica della testimonianza. Fonte: lettera del signor Giuseppe S. al CISU (31/07/1990).

    Catania, 28/06/1954 LNDomenica sera, a mezzanotte in punto, un bolide verde-azzurrognolo, seguito da una scia di un giallo splendente luminoquasi come la Luna piena, viene visto solcare il cielo con direzione Ovest-Est e scindersi in due parti a circa tre quartisuo percorso. Entrambi i frammenti si spensero in cielo. Tra i testimoni il quotidiano La Sicilia cita il dott. Tempastronomo dellOsservatorio Astrofisico di Catania, cui si deve lidentificazione certa del fenomeno osservato. FontSicilia, 29/06/1954; Documento CUN, Casi Sicilia 1941-1970 (31.1.1984).

    Messina, 16/07/1954 LN Alle 23.30 un corpo luminoso di notevoli proporzioni, di colore giallo con riflessi azzurri e verdi e una scia rossastra, visto da numerose persone, solcare il cielo da sud a nord, fino a spegnersi sulla verticale della riviera del Faro. Probabbolide. Fonte: La Tribuna del Mezzogiorno, 17/07/1954.

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    Palazzolo Acreide (SR), Estate 1954 Sole rotanteDiverse persone, tra le quali R. R. (6 anni), P.S. (trentenne) cuoca del Collegio di San Vincenzo, B.F. (sedicenne) ed mugnaio, osservano dalla terrazza del Collegio o dalle immediate vicinanze un disco luminoso ed accecante, roteasu se stesso in senso orario. Loggetto era simile al sole e la sua luce variava dal giallo allarancione al rosso, emettenuna specie di alone, quando cambiava colore. Per lo pi stazionario, per un paio di volte loggetto esegu un rapispostamento da destra verso sinistra, con traiettoria a zig-zag, ritornando poi al punto di partenza. Il disco svan docirca due ore dissolvendosi come nebbia. Fonti: Ufo in Italia Vol. II. Documento CUN, casi Sicilia 1941-1970. Rapdel Gruppo SHADO 11 di Siracusa: altra fonte Giornale dei Misteri.

    Aci SantAntonio (CT) Estate 1954 LNIl passaggio in cielo di un oggetto luminoso andante dal rosso al giallo e al bianco accecante viene notato a tarda oda R.P. allepoca di nove anni in compagnia del cuginetto coetaneo M.P. e da altri compaesani.Fonti: D. Lolicato Catalogo regionale avvistamenti UFO, Sicilia Orientale, (provvisorio) prima parte (agosto 1Documento CUN, Casi Sicilia 1941-1970. Catalogo Torre.

    Messina, 10/08/1954 Fata Morgana.Dal lungomare messinese viene osservato il suggestivo fenomeno della Fata Morgana. Ore 8.35.Fonte: Gazzetta del Sud dell11 agosto 1954.Messina, 30/09/1954 Fata MorganaOre 11-12. Fra le ore 11 e le 12 del mattino, sia da Messina che da Reggio Calabria, viene nuovamente osservato fenomeno della Fta Morgana nelle acque dello stretto. Fonti: Giornale dellIsola, 1/10/1954.87

    Milazzo (ME) - DD

    Ed ecco quanto vidi in un pomeriggio, presumibilmente estivo, che, dai miei calcoli, dovrebbe essere stato del 1954che collocherei fra l'inizio e la met del mese di Settembre, dato che le vetrate del balcone di casa mia erancompletamente spalancate, cosa che avveniva nei pomeriggi avanzati dei periodi estivi;

    la scelta di Settembre, poi, l'ho fatta in correlazione col periodo di massima intensit degli avvistamenti di dischi volin Italia (Ottobre non credo andrebbe bene per via della temperatura che, pur essendo spesso mite in questo periodomolto difficilmente avrebbe consentito la tenuta delle vetrate aperte).Bimbo di cinque anni, ero abbastanza "curato" nell'istruzione grazie a zia Concettina Mantineo, insegnante sorella di madre, che viveva con noi; non era sposata ed aveva solo me come nipote; dunque mi riversava, insieme alle sue curil suo sapere, che apprendevo, in verit, con molto piacere: cos a sei anni fui in grado di accedere direttamente alla terclasse elementare, dopo aver superato brillantemente gli esami di ammissione; e, devo dire, fui sempre, a scuola, frapi preparati: a 17 anni conseguii la maturit classica, cui fecero seguito la laurea in matematica e poi quella in sciennaturali. Ho detto tutto ci per cercare di spiegare che, nonostante la tenera et, ero sicuramente in grado di capireabbastanza la realt che mi circondava ed ero certamente pi che maturo.Stavo mangiando nel balcone di casa, prospiciente la centralissima piazza Baele di Milazzo (casa in affitto al n.18 di piazza) un pezzo di pane e guardavo le persone e i palazzi di fronte, distanti circa 50 metri; ad un certo punto, con il Sogi verso il tramonto dietro le case ed un bei cielo limpido e luminoso, da Sud-Sud-Ovest apparvero, ad un'altezza angoldi circa 40 gradi, due sottili e lunghissimi oggetti, simili a segmenti di retta o a tubi fluorescenti paralleli, perfettameuguali, di colore rossastro non brillante, in moto uniforme e silenzioso, nella parte occidentale del cielo, con velomoderata e direzione approssimativa da Sud-Sud-Ovest (li scorsi sopra palazzo Proto) a Nord-Nord-Est (scomparvdietro palazzo Bono, che si trova all'angolo fra piazza Baele e via Cumbo Borgia).

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    L'assetto era orizzontale, la traiettoria rettilinea e sembravano poco al di sopra dei palazzi dirimpettai.Cercai di vedere (dato che il movimento non era particolarmente rapido) se ci fosse "qualcosa" davanti o dietro; ma einiziavano e terminavano in modo identico, come tubi a neon fatti di puro vetro colorato in rosso, in moto rigido uniforme; questi oggetti erano certamente diversi dalle scie lasciate dai normali aerei a reazione per almeno i seguenmotivi:anzitutto le scie si allargano e rimangono nel cielo per un certo tempo, mentre questi corpi non mutarono ne dimensione forma e nulla rimase dopo che scomparvero dietro un palazzo verso Nord-Nord-Est; al pi, ma non sono sicuroquesto particolare, si avvicinarono un poco prima di scomparire (pot solo essere stato un effetto di prospettiva);una scia poi sembra allungarsi da un lato solo, quello da cui viene prodotta, mentre dall'altro rimane statica, almeno pun po, e tende ad allargarsi, cosa non osservata: di quanto avanzavano "di testa", di altrettanto si accorciavano "di codama, e questa fu la cosa che mi colp di pi, un aereo a reazione che produce una scia si vede bene davanti ad essa; madavanti (e dietro), come ho gi detto, non c'era nulla.In piazza la gente guardava il fenomeno con meraviglia ed esprimeva pareri "strani" ad alta voce, sicch io, dal primpiano, sentivo menzionare non so quali "esperimenti atomici".Ricordo che ebbi paura e chiamai mia madre, che per accorse tardi; persi il senso del gusto: non riuscii pi a mangiail pane perch non ne sentivo pi il sapore! Raccontai ai miei familiari quanto avevo visto, ma essi non diedero importaa quelle che per loro, in fondo, erano solo le fantasie di un bambino. Insisto nel dire che, durante tutta l'osservazionche dovette durare circa mezzo minuto, la lunghezza dei due oggetti rimase costante: facendo mente locale sull'episod

    stimerei tale lunghezza non inferiore a 2 gradi (4 volte il diametro del disco apparente della Luna piena) mentre lo spessera tanto ridotto da dare l'impressione che fossero quasi filiformi.Cosa posso dire oggi, alla mia et, che sfiora i 50 anni, di questa esperienza?Forse la spiegazione, ammesso che sia opportuno cercarne una, potrebbe trovarsi fra i cosiddetti "fenomeni meteorologinconsueti": per anni ho riflettuto ricercando sui testi scientifici una fenomenologia applicabile, anche parzialmentquesto caso; ma i risultati sono stati decisamente negativi. Non posso che classificare l'evento fra quelli "non identificaNelle ricerche sui giornali di quel periodo ho scoperto che avvistamenti di "tubi fluorescenti" in cielo furono effetverso la fine di Settembre a Svendborg in Danimarca e nella Savoia, presso il lago di Bourget: in quest'ultimo caso furdegli automobilisti, circa 15, a scorgere contemporaneamente un ordigno simile ad un "tubo fluorescente", in volo; doaverlo osservato per 4 minuti circa, lo videro sparire improvvisamente.

    Catania, 7/10/1954 DD

    Alcuni passanti notano da Piazza Duomo uno strano corpo circolare, di colore bianco con riflessi metallici, compalcune evoluzioni ad altissima quota e quindi allontanarsi. Fonte: Corriere di Sicilia, 8/10/1954.

    Catania, 7/10/1954 LN Articolo della Stampa Sera dell'otto ottobre del 1954:Un disco volante anche in Sicilia.Un disco volante avrebbe attraversato ieri sera a tarda ora il cielo della citt. Numerose persone assicurano di aver visun punto luminosissimo, proveniente dall'entroterra dell'isola, compiere ad altissima quota, alcune evoluzioni sulla e quindi dirigersi velocemente in direzione del mare.

    Stretto di Messina, 16/10/1954 DDOre 13.30. Numerose persone videro dalle due sponde dello stretto, in ore pomeridiane, un cerchio luminoso ad uquota di "duemila metri" che, per una decina di minuti si abbassava rapidamente verso il mare per poi risalire ad altissiquota, ripetendo per tre volte gli stessi movimenti. L'oggetto infine, scomparve velocemente in direzione dell'E(sud-ovest), lasciandosi dietro una lunga scia luminosa. Il caso riportato su il Giornale di Sicilia del 17/10/54 (ma riporanche dai giornali della citt) si pone al confine tra la classificazione DD e la LN. Si e' preferita la prima per l'ordell'avvistamento.

    Gela (CL), 16/10/1954 DDDescrizione dellevento sconosciuta. Fonte : Gli Arcani, N. 15, Agosto 1973, pag.28.

    Messina, 20/10/1954 DDUn centinaio di messinesi con il naso allins nella stessa direzione di molte mani indicanti un punto impercettibile in Fonte: Gazzetta del Sud, 21/10/1954; lettera di P. Torre ad A. Blanco.

    Zafferana Etnea (CT) 20/10/1954 DDIl signor Antonino Longo, proprietario dell'albergo Airone, avvist un disco volante argenteo a circa seimila metri di qmentre stava volando dall'Etna verso il mare. Si udiva chiaramente un rombo sordo e uniforme come di aeroplano, tanche l'osservatore, pensando appunto che si trattasse di un normale apparecchio, diede di piglio ad un binocolo peseguire la traiettoria ed osservare la forma.

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    Questa appariva identica a quella disegnata da Walter Molino su La Domenica del corriere e relativa all'oggetto osservsull'aeroporto di Linate. Il cronista sostenne che il Longo, avendo acquistato il giornale soltanto il 23 sera, non avrebpotuto restarne influenzato. Disco diurno. Notizia riportata sulla Sicilia del 24/10/1954. Probabile aereo. Mancanza ditestimoni.

    Fontanarossa (CT) 21/10/1954 LNDue dischi volanti avrebbero sorvolato l'aeroporto di Fontana Rossa. Assicurano di averne visto uno con chiarezza Se G. B., aggiungendo che era di colore argenteo e che, sorvolato il campo a velocit' incredibile, si diresse verso il maperdendosi nell'orizzonte.

    Calatabiano (CT), 21/10/1954 Fiume Alcantara IR1Il cinquantaduenne A. C. dipendente dellANAS recandosi sul luogo di lavoro scorge un oggetto metallico luccicanteil sole, costituito da una piattaforma un po convessa senza alcuna appendice dappoggio, sormontata da una cupolrisalire il corso del fiume provenendo dal mare. Loggetto, volando a pelo dacqua, si pos sul lato destro dellalveo a c100 metri dal testimone, che ne stim le dimensioni in circa 10 metri. Poi, dopo qualche istante, si innalz di qualcmetro in perfetto silenzio e ritorn da dove era venuto. Fonte: Corriere di Sicilia, 23/10/1954.

    Solarino (SR) ,21/10/1954 LNSecondo le dichiarazioni dell'orefice G. Lo M. di anni 35 e di G. C. di anni 24 due dischi volanti rimasero immobili nedi Solarino per circa un quarto d'ora. I testimoni stavano percorrendo la Statale 124 quando ad un tratto li scorsero quasi mille metri di quota. Si trattava di due corpi rotondeggianti e luminescenti, che ai due uomini apparvero di circametro di diametro e dai colori arancione e azzurrognolo. I due misteriosi ordigni si abbassarono poi sensibilmente e, douna rapidissima virata, si allontanarono ad una discreta velocit', impiegando per circa dieci minuti per scomparall'orizzonte.Fonte: Roma, 23/10/1954. Ufo in Italia Vol II.

    Messina, 21/10/1954 DDGioved 21/10/1954 alle ore 16:30 circa, i signori G. I.e F. F. videro un corpo luminosissimo dirigersi da Ovest verso lasciandosi dietro una scia azzurra.Fonte: Corriere di Sicilia del 22/10/1954

    Palermo, 22/10/1954 LNLa signora G. R., abitante in via Isisoro La Guilla 19, alzatasi come di consueto poco dopo le 5, dalla terrazza scorsecielo un grosso disco dai riflessi metallici. Guardando con maggiore attenzione, si accorse che volava a notevole veloSpesso si abbassava, assumendo la forma di un grosso sigaro, quando riprendeva quota riacquistava la forma di uenorme disco. Dopo qualche minuto l'oggetto scomparve velocissimo in cielo. La testimonianza della signora e' sconfermata da un venditore ambulante, che alla stessa ora si trovava in strada per lavoro. Lo stesso fenomeno fu osservatanche a Monreale da S. P., fornaio, abitante in Piazza Vittorio Emanuele 49.Fonte : Ufo in Italia VOL. II, Giornale di Sicilia, 23/10/1954. Il Messaggero, 23/10/1954.

    Palermo, 22/10/1954 DDIl signor G. M., abitante in via Crispi 82, mentre dall' amico G.M. si faceva fotografare sul terrazzo dell' ospizio m

    "Enrico Albanese, dove egli si trovava in servizio, pot osservare allo zenit un punto nel cielo indicatogli da Messidue videro che si trattava di un corpo di forma rotonda, circondato da nuvolette. Viaggiava lentamente in direzione Vergine Maria, localit marina a nord della citt ed improvvisamente si spost a grande velocit per scomparire versmare, mentre le nuvolette si diradavano.Fonte: Giornale di Sicilia, 24/10/1954

    Messina 24/10/1954 LNUn gruppo di persone avvist una specie di "freccia luminosa" che si allontan in breve tempo, lasciando visibile in cuna scia fluorescente.Fonte: "Gazzetta del Mezzogiorno" del 25/10/1954

    UCRIA (ME), 24/10/1954 LNOre 23.30. Il dott. G.M., ufficiale sanitario e medico condotto del comune, rincasando, scorge un ordigno a formasigaro, luminosissimo, di colore tra il verde-azzurro-giallo, solcare a velocit vertiginosa il cielo ad una quota di circa metri con direzione sud-nord.Fonte: Tribuna del Mezzogiorno, 29/10/1954.

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    Messina 27/10/1954 LNMercoled 27 ottobre 1954 nel cielo della citt di Messina alle 21:24 il sig. G. M. notava nell'aprire le vetrate di una findella propria abitazione, un globo giallastro che procedeva a grande altezza ed a forte velocit in direzione della CalabTemendo di essere vittima di una allucinazione o di una illusione ottica, chiam subito la moglie e gli altri suoi famigi quali, prontamente accorsi, notarono anche lo strano fenomeno. La palla o disco rimase visibile per circa un minudileguandosi poi verso i monti calabri. Il signor M. escluse che potesse essersi trattato di un aereo illuminato, di un pallo di un qualsiasi fenomeno atmosferico, date le particolari caratteristiche della palla e l'ora in cui avvenuta l'apparizioLa notizia stata riferita dalla "Gazzetta del sud" del 28/10/1954

    Lentini (SR), 27/10/1954 DDUna gran folla, radunatasi in via Regina Margherita osserva un punto luminoso alto nel cielo accanto al sole con la foprobabile di altri aeromobili avvistati altrove.Fonte: Gazzetta del Sud, 28/10/1954.

    Catania - Palagonia, 29/10/1954 IR3G. L. di quarantadue anni, O. e G. S., rispettivamente di anni diciotto e di anni quaranta, G. e S.P., l'uno di venticinqe l'altro di trentasei, F. C. trentaduenne, abitanti tutti a San Pietro Clarenza (Catania); E. T. di Palagonia; due cantoniedell' Anas e cio i signori A. F. di Ramacca (CT) e S. C. di Scordia (CT), nonch altre persone che si trovavano all'alt

    del ventunesimo km. del tratto stradale fra Catania e Palagonia, dove gli operai stavano lavorando per conto della diDi Stefano, videro un disco volante, trasparente come il cellofan, lucido come scarpine di teatro, liscio come una botti" e con due lanterne rosse nella parte inferiore. Sembr che dallo strano apparecchio una "creatura" osservasse il lavodegli operai, anzi questi credettero addirittura di vedere all interno della carlinga l'immagine della morte che incurioli scrutasse. Naturalmente grida di stupore ed esclamazioni uscirono dalla bocca di tutti, anche perch l' oggetto volaneffettuando una picchiata su di loro, dette chiara sensazione a tutti (tanto si era abbassato) di volere atterrare, ma aquesto punto si verific un improvviso "indemoniato frastuono" procurato dal motore di quell' apparecchio che striprendendo quota velocemente " senza lasciare dietro di se la pi' piccola scia di fumo". Il rumore fu tale da sembracome prodotto da squadriglie di quadrimotori pesanti.Il caso, a parte le inevitabili distorsioni giornalistiche, si presenta abbastanza interessante per la notevole quantit testimoni che avrebbero assistito all' evento. Inoltre la presenza della eventuale entita' e sottolineata con la descriziondi qualcosa di totalmente diverso da un uomo tanto da essere descritta come la morte.

    Varie Fonti, tra cui La Sicilia, 30/10/1954.

    Franconte (SR), 29/10/1954 DDNumerosissime persone tra cui gli atleti della locale squadra di Calcio in allenamento, da diversi punti della cittadosservano un disco attraversare da Ovest verso Est e rimanere visibile per una decina di minuti. Durante questo periologgetto, di colore grigio scuro, inizialmente molto grande e poi sempre pi piccolo per la distanza and vagando in csenza una direzione precisa, nascondendosi dietro ogni nuova nuvoletta e emettendo ogni tanto dei bagliori dalluminFonte: Corriere di Sicilia, 30/1071954.

    Augusta (SR), 29/10/1954 DDOre 16. Diversi cittadini osservano tre minuscoli (data la loro grandezza in cielo) cerchietti bianchi volanti come lucciole, provenire da nord e dirigersi verso sud. Fonte: Corriere di Sicilia, 31/10/1954.

    Palagonia (CT), 29/10/1954 LNOre 17.20. Un disco volante descritto dai testimoni come un cerchio luminoso rotante con due punte allestremit vivisto sorvolare il cielo di Palagonia per circa tre minuti aduna quota di 6000 metri ed allontanarsi verso GrammichFonte: Corriere di Sicilia 30/10/1954.

    Graniti (ME), 30/10/1954 LNIl 30 ottobre 1954, Sabato, da Graniti, provincia di Messina, numerosi cittadini notarono un oggetto a forma di pialuminoso come una lampada attraversare silenziosamente il cielo a velocit sostenuta.Fonte Corriere di Sicilia del 31/10/1954

    Furnari (ME), 30/10/1954 DDUna squadra di alunni delle elementari di Tonnarella, intenta ad eseguire allaperto esercizi ginnici scorge altissim

    cielo un corpo bianco dai riflessi metallici. Il velivolo aveva forma di sigaro con in mezzo unansa pi scura. Tracon andatura costante (nord-ovest) verso sud e rimase visibile fino alle 12.55. La descrizione delloggetto e la duradellosservazione potrebbero lasciar supporre che loggetto visto fosse un pallone sonda. Fonte: Giornale di Sic1/11/1954.

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    Sciacca (AG), 1/11/1954 LNUna cinquantina di persone, fra cui professionisti, guardie civiche ed il pubblicista E.P., assistettero ad uno strafenomeno. Nel cielo sovrastante la zona di Capo San Marco apparvero, ad una altezza imprecisata, intensi bagliori rossaprovenienti da una sorgente luminosa di forma rotonda.Dopo qualche attimo i bagliori cambiarono tonalit di colore, diventando gialli e molto pi luminosi, mentre la "cassumeva lentamente una "forma elicoidale sempre pi affusolata". Allorch la trasformazione fu completa, il curioggetto volante luminoso si allontan a tutta velocit in direzione Nord. Il fatto fu confermato anche dai pescatori, csi trovavano al largo di Capo San Marco. Essi, rientrati in porto il mattino del 2 Novembre successivo, descrissdettagliatamente l'accaduto.Il caso e' molto interessante perch presenta un alto numero di testimoni e una testimonianza separata da parte dipescatori. Altro fatto curioso il cambiamento di forma. Il cambiamento di colore e' un fatto abbastanza comune nei cdi luci notturne.Fonte: Il Gazzettino, 3/11/1954. Il Tirreno, 3/11/1954. Il Tempo, 3/11/1954.

    Capo San Marco (AG), 1/11/1954 LNOra imprecisata, sera. Il fenomeno in oggetto venne osservato a tarda sera anche da alcuni pescatori che si trovavanoal largo di Capo San marco. Fonti: La Sicilia, 3/11/1954. Gazzetta del Mezzogiorno, 3/11/1954. Giornale di Sic3/11/1954. Ufo in Italia, VOL. II.

    Francofonte (SR), 3/11/1954 LNCittadini di Francofonte avvistano uno strano oggetto attraversare il cielo a poco pi di 1000 metri. Lepisodio vesegnalato dai Carabinieri di Francofonte al Comando di Siracusa. Fonti: Gazzetta del Mezzogiorno, 5/11/1954. La Tridel Mezzogiorno, 5/11/1954. Giornale dellIsola, 4/11/1954.

    Siracusa Ortigia, 3/11/1954 LNTre studenti siracusani osservano un disco volante dal lungomare di Ortigia. Fonti: Gazzetta del Mezzogiorno, 5/11/1La Tribuna del Mezzogiorno, 5/11/1954.

    Canicatt (AG), 5/11/1954 LNI tre avvocati A. C., E. D. e P. F., mentre uscivano da un bar del centro (ed a causa delle loro esclamazioni anche altpersone che impaurite si rifugiarono nei portoni e nei locali pubblici) videro una massa incandescente a forma di sige di colore rosso giallognolo passare nel cielo in direzione Sud - Ovest e scomparire velocemente in pochi secondi. FoIl Messaggero, 6/117!954. Il Nuovo Corriere, 6/11/1954. Il Tempo, 6/11/1954.

    Ispica (RG), 5/11/1954 IR3Ore 22.30. Il giornalista Tino Juvara e Linsegnante R. F., passeggiando in strada a conclusione dellultimo spettaccinematografico, notano una luce verde-azzurrognola, provenire dallinterno del vicino campo di calcio. Avvicinatcancello, scorgono allinterno uno strano oggetto di forma triangolare con alle punte dei dischetti poggianti a terra varie parti luminoso e con riflessi argentei. Illuminate a tratti dalle luci, accanto alloggetto, i due videro anche delle strfigure dalla forma di vampiri, dato che avevano delle membrane ai lati. Allontanatisi per richiamare lattenzione dabitanti della zona, udirono un fischio acutissimo e videro il triangolo alzarsi in volo ed allontanarsi verso il mare roteFonti: Corriere di Sicilia, 6/11/1954. Giornale di Sicilia, 9/11/1954.

    Gela, 14/11/1954 DDDalla Piazza Umberto I di Gela una quarantina di cittadini, tra cui V.M., presidente dell' U. S. Terranova ed abitantvia Palazzo 79; C. D., vicedirettore dell' Esattoria Comunale ed abitante in via Ventura 24; G. P., impiegato dell' E

    Acquedotto Siciliano, nonch S. C.; F. C., abitante in Via Venezia 14; G. A., abitante in piazza Roma 21, ed E. M. (impiegati delle poste) assistettero al passaggio ad alta quota di una ventina di "misteriose macchine aeree" dalle formpi strane, ma in particolar modo a "disco" e a "sigaro". Esse, che erano di un colore grigio - metallico, e della grossedi un "bottone", si presentavano una dopo l'altra con intervalli di solo qualche secondo e procedevano da Sud verso Noad una velocit tale che non era possibile seguirle con lo sguardo.Il fenomeno suscit in tutti gli osservatori una profonda emozione. Alcuni momenti dopo il passaggio dello stormo disdal cielo una "candida cortina", che si sciolse in infinite particelle di straordinaria leggerezza e che si propag ovunqsino ad una decina di chilometri da Gela. Infatti il fenomeno della bambagia fu visto anche dal tratto stradale Gel

    Vittoria dal corrispondente del "Corriere della Sicilia", Professor G. M., dal Dott. A. L., dall'avvocato O. G., dal dottda altri, che si recavano a Modica per assistere alla partita di calcio Modica - Gela. Un centinaio di grammi di materfiliforme, misto a batuffoli bianchi, fu anche sottoposto ad esame e risult composto da "fibre vetrose". I quotidiani sidettero notizia dell' avvenimento in prima pagina. Numerosi sono le fonti.

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    Estratto di articolo di approfondimento del Giornale dei Misteri N.72.

    L'avvistamento degli oggetti, circa una trentina, dal colore grigio azzurro e dalle apparenti dimensioni di un palmo, si susseguivano in rapidissime sequenze, dur quasi mezzo minuto, il che da' un'idea dell'altissima velocit che etenevano.

    Al passaggio degli straordinari velivoli si form a grande altezza una specie di caligine biancastra, che si rivel poi esformata da una massa di filamenti candidi, che scesero come una pioggia leggera spargendosi sull'abitato e nei dintor(alcuni grumi della insolita sostanza che fu poi accertata essere materia silicea, furono raccolti anche a dieci chilomdi distanza ad ovest di Gela).I numerosi e stupiti testimoni, che assistettero alla straordinaria manifestazione, supposero in un primo tempo che tastrana nevicata a ciel sereno fosse dovuta a cascami di cotone raccolti e trasportati dal vento, dalle locali aziende cotonieMa l'assoluta' immobilit dell'aria fece presto scartare tale ipotesi, poi, quando raccogliendo il materiale, che si adagilentamente in grumi filamentosi, si venne a constatare che aveva una consistenza diversa dal cotone e presentava uaspetto opalino e friabile, simile allo zucchero filato. La caduta della bambagia si protrasse per quasi 15 minuti.

    Anche delle persone che si trovavano alla periferia della citt constatarono la caduta dello strano materiale. Fra le alil professore Giovanni Mangione, corrispondente del Corriere di Sicilia e de L'Ora, il quale stava percorrendo in macla statale Gela-Vittoria in compagnia dell'avvocato O. G., del dottor G.e di altri amici, con i quali si recava a Modicaassistere alla partita di calcio Modica - Terranova, ebbe modo, insieme con loro, di osservare il fenomeno e di raccoglqualche fiocco di quella sostanza. Il professor Mangione fece un'ampia relazione del caso in due articoli comparsiCorriere di Sicilia.Fra i numerosi testimoni che assistettero alla vicenda di Piazza Umberto I il Cav. V. M., che si trovava con altri amisostare sul luogo in attesa di entrare dal barbiere, raccolse una certa quantit (circa cento grammi) della bambagia cadue l'affido' in seguito al dottor A. L., direttore del locale ospedale, per farla analizzare. Non sono noti i risultati di tale anaoltre al particolare che si trattava di sostanza a base di silicio.

    Articoli apparvero anche sul Giornale del Mattino e sulla Gazzetta del Veneto del 17 novembre. Anche Perego, a pagdel suo libro "svelato il mistero dei dischi volanti" cita ampiamente il fatto.Il caso e' stato anche riesaminato dal gruppo "aura" di Gela, con delle interviste ai testimoni che e' stato possibirintracciare. Il Cav. M. oltre a confermare quanto gi scritto sopra ha aggiunto che gli oggetti erano sia discoidali csigariformi. Dopo aver fatto esaminare la bambagia raccolta all'ospedale fu avvicinato e interrogato da un alto ufficdell'Areonautica Militare, il Col. Bitonti, che era venuto a Gela per indagare sul caso in forma ufficiosa. Il signor aggiunse che il colore degli oggetti sembrava argenteo. Il professor M. ha accennato all'assoluta attendibilit dei testime all'ipotesi che la distinzione degli oggetti in discoidali e fusiformi fosse semplicemente dettata dalla diversa linea di e che in effetti gli oggetti fossero tutti rotondi. Altri due testimoni sono i signori F. e G. A. Altri di cui si conoscono i sono S. C. e E. M., G. P. e G. I . Una notazione importante da fare e' che il fenomeno avvenne nella pressoch mancandi rumore.

    CATANIA, 16/11/1954 IR3Quattro giovani catanesi, il ventenne S. R., A. S. di ventotto anni, G. N. di diciassette ed il ventiquattrenne A. C. stavtornando in auto da una gita, quando videro sopraggiungere un disco volante che si abbass fino a circa cinquanta medal suolo, al di sopra e proprio davanti all' ingresso del cimitero catanese di Acquicella ed in prossimit della strada staCatania - Siracusa. Si trattava di un oggetto simile ad una piattaforma metallica circolare da sei a sette metri di diametL' attenzione dei giovani fu attratta dapprima da uno strano rumore, tanto che, preoccupati di un eventuale guasto all

    macchina, essi si fermarono. Segu un forte lampo e dall' ordigno aereo si apr come uno sportello da cui si affacci uminuscola testa; dopo il disco si allontan a fortissima velocit scomparendo in breve al di dietro delle colline, cio a- ovest, verso l'interno della Sicilia. Il fenomeno dur venti secondi e fu notato in cielo poco nuvoloso e percorso da deventi provenienti da nord - est.

    L'episodio:Il 14 novembre si presentava come una giornata particolarmente mite. Una di quellemeravigliose giornate che la Sicilia sa darci anche in autunno inoltrato e che fanno dimenticarle inclemenze della cattiva stagione, stemperando l'atmosfera in un tiepida e solare serenit:cielo limpidissimo, mare tranquillo, temperatura dolce e assoluta mancanza di vento...Il fenomeno si manifest alle 10:45 di quel mattino. Era domenica e la piazza Umberto I, chesi apre al centro della citt, era affollata dalla gente che profittava del giorno di riposo festivoper godersi all'aperto quell'inaspettato stupendo clima, che sembrava riproporre il giorno diun'estate ormai lontana. Improvvisamente il cielo fu solcato da una formazione, o meglio, dapi formazioni di misteriosi oggetti discoidali o fusiformi che passarono velocissimi traversanl'ampio squarcio di cielo, visibile fra i tetti delle case, tenendo una rotta sud-nord.

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    Taormina (ME) -19/11/1954 DDCosimo ed A. C. videro due oggetti volanti a forma di disco. Il Giornale di Sicilia li descrisse come "piattaforme sormo

    da torretta centrale", che per un quarto d'ora compirono evoluzioni nell' ampiogolfo di Mazzar(ME) mandando "riflessi di luce biancastra", percorsero qualchchilometro a fior d'acqua "in perfetto sincronismo" e ad un certo momento feceroun impennata fin quasi a sfiorare i balconi sei grandi alberghi di Taormina.Successivamente uno dei due ordigni s' impenn ancora e si diresse versol'abitato, scomparendo dietro i monti, l'altro invece precipit in mare inabissandosia circa trecento metri dalla spiaggia di S. Angelo. Il fenomeno fu osservatoparzialmente (per cinque minuti) anche da molti taorminesi e turisti. Quando idue C. andarono con la loro barca a raccogliere i resti del secondo oggetto,

    trovarono un involucro di Nylon, floscio, di grandi dimensioni e del peso di circa cento grammi. Numerose fonti,

    Torre Archirafi, Riposto (CT), 27/11/1954 DDUn piccolo oggetto bianco, che, ingrandendosi lentamente, viene visto approssimarsi alla costa e discendere in acqprovoca lintervento di un mezzo della locale Capitaneria di Porto e di quattro pescatori che recuperano dalle acquesemplice pallone sonda. Lepisodio, collocato a pochi gironi di distanza dal pi clamoroso caso del 16 dello stesso mne ricalca in sostanza levolversi al punto di indurre il sospetto circa il suo effettivo verificarsi. Fonti: La Sicilia, 28/11/

    USOCAT a cura di M. Bianchini, ed. 2003 caso n.12.Taormina, 30/11/1954 DDTraduzione dall'inglese del testo originale (contenuto in un articolo di Larry Robinson su analisi di foto Ufo):Taormina, 30/11/1954; Giuseppe Grasso scatt una foto a delle persone all'aperto. Probabilmente non fece caso allpresenza di un lampada artdec a stelo che gli stava vicino e che si riflett nel vetro della finestra attraverso cui egli stafotografando. Dei miei parenti hanno un lampada simile. Ha tre perni conici con le lampadine dentro ognuno di loro

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    Larticolo che vi proponiamo di seguito, a firma di Antonio Blanco del CISU di Catania, un approfondi-mento del famoso caso del Novembre 1954 di Taorm-ina. Il testo stato pubblicato su UFOFORUM N. 12 del marzo 1999 e gentilmente, lautore, ci ha consentitodi metterlo a disposizione dei lettori di Ufoctline.

    Sul numero 10 di UFO Forum (luglio 1998), rievocandolondata del 1950 e le foto del 1954 nel contesto della suaeccellente rubrica I Primordi, Giuseppe Stilo ha fatto ilpunto sulla storia di una foto ritraente un gruppo di personeapparentemente intente ad osservare due dischi nel cielodi Taormina.Come ricordava Stilo spiegandone i motivi, questa foto curiosamente pi conosciuta allestero che in Italia (1) , e,bench il parere degli studiosi pi seri sia unanime nelritenerla frutto di un fotomontaggio (2), non mancano coloroche continuano a presentarla come se quelli ritratti fosseroveri dischi volanti (3). Ci sicuramente anche a causa diquanto scrisse Ansel Talbert sul New York Herald Tribune(da Stilo ritenuta la fonte primaria del caso) che pubblicandola foto in questione insieme ad alcune altre nella sua edizioneparigina del 10 dicembre 1954 afferm testualmente che

    gli esami cui la fotografia e la sua negativa sarebbero statisottoposti non sembrano rivelare alcuna doppia esposizionen alcun trucco. Un altro punto messo in evidenza da Stilo

    nel suo articolo era il fatto che della foto non si conoscessecon precisione la data, venendo essa variamente collocatatra la primavera e lautunno del 1954.Stilo poneva inoltre (anche tacitamente) alcuni altriinterrogativi su svariati aspetti della vicenda, tra i quali comemai la stampa locale (ed in particolare il Corriere di Sicilida lui citato ) (4) non avessero pubblicato la foto o quantomeno la notizia dellavvistamento che, stando alle fontigiornalistiche estere, tanto clamore aveva provocato nellapopolazione; perch lo stesso quotidiano pretendeva diidentificare i due corpi volanti della fotografia con quelleffettivamente visti prima compiere evoluzioni e poi caderenelle acque dello Jonio il 19 novembre dello stesso anno(5); chi fosse Giuseppe Grasso che la rivista statunitenseLook (6) indicava come lautore della foto e da dove essaavesse tratto alcune dichiarazioni pubblicate ad egliimputate; da quale fonte avessero attinto Adolf Schneidere Hubert Malthaner (7) per confermare che lautore dellafoto fosse proprio Giuseppe Grasso e che si trattava di unasua costruzione; da quale altra Margaret Sachs (8) peraggiungere che gli oggetti erano stati visti da migliaia dipersone e che i pretesi dischi si allontanarono solo alsopraggiungere di un caccia dellAeronautica Italiana; edinfine come la foto avesse varcato i confini del nostro Paese,se trasmessa da un corrispondente della United Press (9) o

    portata allestero dallambasciatrice americana Clare BoothLuce.

    Ebbene, stimolato dallinvito di Stilo affinch, nonostante tanti anni ormai trascorsi, qualcuno degli ufologi siciliani simpegnasse per cercare di fare chiarezza sui tanti puntiancora oscuri di questa vicenda, decisi di aprire un nuovofronte di indagini da un lato provando a rintracciare il taleGiuseppe Grasso, da un altro chiedendo a Salvatore Forestaed Antonio Rampulla (Associati Cisu) di concentrare i propsforzi per cercare traccia dei giornali catanesi cui sirichiamava larticolo del Corriere di Sicilia dell11 dicemb1954 (10) . Ma nel far ci, nessuno di noi immaginava aquali risultati positivi saremmo pervenuti. Merito anche dellcollaborazione prestataci da Davide Ferrara (CUN Catania)che oltre ad aver proceduto ad alcuni utilissimi riscontritopografici inerenti il luogo dove la foto fu scattata, ci haanche consentito, facendo da tramite, di scambiare viainternet informazioni e commenti con lufologo americanoLarry Robinson, che della foto in questione fa menzione inuno studio su casi classici e fotografici identificati pubblicatil 15 aprile 1997 sulla sua UFO Page(http://php.indiana.edu/~lrobins). Ma andiamo per ordine.Partendo dal presupposto che se Giuseppe Grasso fossestato effettivamente un corrispondente locale della UnitedPress di lui doveva essere rimasta memoria negli ambientigiornalistici catanesi, cos come anche dellintera faccendavisto il clamore suscitato dallavvistamento, lo scorso ottobrcominciai a smuovere le acque chiedendo informazioni anostri amici giornalisti locali.

    LE FOTO DI TAORMINA: UNO SVILUPPO INATTDI ANTONIO BLANCO

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    Grazie a loro giunsi in breve a contattare telefonicamente ilsignor Salvatore Ragonese, titolare di unagenzia fotograficalocale, che per primo mi conferm che la foto in questione(che ricordava molto bene) era stata effettivamenteelaborata da Giuseppe Grasso, un fotografo di Giardini (ME): pi precisamente, Ragonese disse che si trattava diun fotomontaggio realizzato per corredare la notizia di unodei tanti avvistamenti di dischi volanti cos in voga in queglianni. Proprio per tale motivo per non intendeva spingereoltre la confidenza fornendomi il nome del giornalista cheper cos dire si era prestato al gioco, essendo questi ancorain attivit. Riguardo Giuseppe Grasso, aggiunse invece chequesti era deceduto alcuni anni fa, ma che avremmo forsepotuto parlare con i suoi eredi, nellevenienza che questi neavessero conservato larchivio fotografico e magari anchela foto in questione.La cosa sembrava sul momento finita l, in attesa dirintracciare i figli del Grasso e sperare in un colpo di fortunache ci facesse rinvenire il documento fotografico originale.

    Ed il colpo di fortuna effettivamente giunse, anche se di altranatura. Infatti soltanto poche settimane dopo, Foresta eRampulla mi comunicarono raggianti di aver reperito pressolarchivio su microfilm della sede catanese della BibliotecaRegionale Universitaria copia del Giornale dellIsola (unquotidiano filo-monarchico dellepoca) che in data 20/11/54pubblicava un ampio servizio sul caso dei dischi avvistatia Taormina da centinaia di persone, che senza dubbiocostituiva la vera fonte primaria della celebre foto, pubblicataappunto in prima pagina. Ed insieme ad essa, sotto il titolo

    Brivido a mezzogiorno Un disco volante ammara aTaormina, la foto di due Guardie di Finanza in piedi che

    tendevano linvolucro bianco ormai floscio del pallone sondche, come si spiegava in un ampio reportage firmato da

    Angelo Caruso, aveva originato nei numerosissimi testimonlillusione di aver finalmente visto un vero disco volante

    Nel servizio, proseguente in quarta pagina, il giornalistachiariva che i palloni sonda, le cui evoluzioni erano stateosservate da tutti i paesi distribuiti lungo il litorale della costataorminese, erano due, ma soltanto uno era stato recuperatoin mare a circa due chilometri dalla costa da una barca di

    coraggiosi pescatori di SantAlessio (ME), Cosimo e Antonio Carnabuci, mentre dellaltro, allontanatosi versolinterno in direzione di Graniti (ME), si erano perse le tracceCompletavano larticolo le foto di una giovane ragazzaindicata come la figlia di uno dei due eroi che avevanorecuperato il disco volante, e quella di unaltro anzianopescatore, anchegli testimone dellevento. Ma soprattuttofaceva bella mostra di s in quarta pagina una seconda fotoritraente questa volta un solo pallone sonda in cielo sottolo sguardo di un gruppetto di persone, alcune delle qualipotrebbero forse essere le stesse di quelle gi inquadratenella foto pi celebre.Luso del condizionale in questo caso dobbligo poichpurtroppo limmagine in questione, essendo stata acquisitasu fotocopia direttamente da microfilm (a sua volta forserealizzato da una copia del giornale non in perfettecondizioni di conservazione), non come si vede dallanostra riproduzione - quanto di meglio si possa disporre. Tuttavia la scarsa qualit dellimmagine non inficia per nulllimportanza della sua scoperta, il cui valore storico,unitamente al reportage del Giornale dellIsola, va ben al di

    l del semplice fatto che essa era rimasta finorapraticamente sconosciuta agli ufologi. Grazie ad essi ci stato infatti possibile chiarire una volta per tutte la datadellevento (il 19 novembre 1954) ed il fatto che le fotografiedei dischi di Taormina sono da identificarsi con il cason.248U riportato nel secondo volume della serie UFO inItalia (11), sulla scorta di fonti giornalistiche che a questopunto possiamo senza alcun dubbio definire di secondamano (12) e che nei vari passaggi hanno in parte distorto idati dellaccaduto (13) .Daltra parte questa confusione nonpu suscitare meraviglia, poich la stessa fonte primariaa fornire dati differenti tra quanto scritto in prima pagina dachiss quale redattore e quanto invece in quarta dal Caruso,la cui versione dovrebbe per ovvi motivi ritenersi la piattendibile.Ma se possiamo intravedere nella necessit di costruire untitolo pi efficace (Brivido a mezzogiorno) il fatto che l

    10:30 del mattino siano diventate le 12, ed in quella diconsentire a tutti una pi facile localizzazione dellevento

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    la sostituzione dello specchio di mare di Mazzar(sottostante la collina dove sorge Taormina, a sua voltaprivilegiata per la maggiore notoriet internazionale rispettoalle tante altre localit adiacenti dalle quali fu comunquepossibile assistere allo spettacolo) alla spiaggia diSantAlessio al largo della quale avvenne leffettivo recuperodi uno dei due palloni sonda, non ci riesce di spiegarealtrimenti, se non parlando di veri e propri strafalcioni, i 2000metri di quota al posto dei 200 ed i 2 chilometri dalla costainvece dei 300 metri per quanto riguarda il punto diammaraggio dellordigno.

    Daltra parte le stesse fotografiedei dischi non sono statescattate dalla piazzetta Belvederedi Taormina, come si lascerebbeintendere dal testo abbinato allafoto pi celebre pubblicata inprima pagina, ma dalla balconatasul mare di piazza Roma (notaanche come piazza Municipio)(14) di Giardini Naxos, altralocalit balneare sottostanteTaormina, ma soprattutto paesenatale e sede dello studiofotografico di Giuseppe Grasso.

    E a questo punto che entra in scena lamericano LarryRobinson che, prima di apprendere delle nostre recentiscoperte, cos scriveva sul suo sito a proposito della foto ginota:

    Ingegnere e professore di Cinetica presso lUniversitdellIndiana, Robinson un appassionato di ufologia conuna particolare inclinazione per i casi risolti, cui ha dedicato

    larga parte della sua UFO Page su Internet (15).In un fitto scambio di e-mail intercorso nel febbraio diquestanno, Robinson ci ha cos esposto la sua teoriasecondo la quale i dischi ripresi da Grasso sarebbero ilrisultato di un riflesso.

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    Considerazioni queste ultime evidentemente dovute al fatto

    che egli non era ancora a conoscenza della nostraricostruzione dellevento effettuata sulla base delle recentiscoperte e delle verifiche operate, e, come tali, superate conla nostra successiva risposta.Ma qualche giorno dopo Robinson ci comunicava ancora:

    E poi, passando alla seconda fotografia da noi inviatagli:

    Cosa dire dinanzi alle considerazioni avanzate da RobinsonCerto i due scenari da lui descritti appaiono entrambipossibili, ma alla luce di quanto da noi appurato non cisembrano i pi probabili.Infatti, per quanto riguarda il primo (cio che i dischisarebbero frutto di un fortuito riflesso) due sono gli elementi

    che ci portano ad escluderlo. Innanzitutto il sopralluogoeffettuato da Davide Ferrara, che individuando conprecisione il punto ritratto nella foto e quindi quello dal qualeGrasso deve aver scattato le foto, ha escluso la presenzaintermedia di un qualche tipo di vetrata dabitazione o dinegozio, siccome levenienza che a fare da f iltro possa

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    catanese su quelle dei diretti concorrenti (21) cheignoreranno lepisodio, mentre con un giorno di ritardo lanotizia sar ripresa dal Giornale di Sicilia di Palermo e daaltri quotidiani italiani (22).La nostra indagine non deve comunque ritenersi quiconclusa. E infatti nostra intenzione cercare di rintracciarei familiari del Grasso con lo scopo di chiarire del tutto quegliaspetti della vicenda che lo riguardano sui quali non ancorastata fatta piena luce e, magari, riuscire addirittura adottenere copia originale di queste ed altre foto strane nellequali il fotografo giardinese era specializzato.Su un altro fronte, porteremo avanti la collaborazione conLarry Robinson per meglio comprendere la qualit edaffidabilit delle analisi che ha effettuato sulle immagini asua disposizione. Tramite lui speriamo inoltre di poterentrare in possesso dellarticolo pubblicato dal New York Herald Tribune, dal quale sembra aver avuto inizio la fortunainternazionale della foto dei dischi di Taormina. E forseunaltra piccola tessera del mistero dei dischi volanti andr

    a posto nel grande puzzle della storia dellufologia. Antonio Blanco.

    NOTE:

    1. Tra le poche pubblicazioni della foto avvenute in Italia,la pi celebre sicuramente costituita dal libro di Frank

    Edwards La verit sui dischi volanti, Bompiani Milano, 1969.2. Si veda per esempio la disamina pubblicata dallastronomoDonald H. Menzel nel suo libro The World of FlyingSaucers, Doubleday, Garden City, New York,1963, pag. 205e 293.

    3. Tra questi per esempio Juan Jos Benitez in UFO Los Visitantes Planeta, Barcellona, 1982, pag. 123.

    4. Questa testata catanese riprese in data 11/12/1954larticolo pubblicato dal New York Herald Tribune titolandosu due colonne: Ritengono dischi volanti i palloni avvistatia Taormina.

    5. Boncompagni, Conti, Coppetti, Lamperi, Ricci e Sani, UFOin Italia - londata del 1954, Corrado Tedeschi Editore,1980, pag. 370.

    6. Look pubblic la foto in un numero speciale uscito nelgiugno 1967 (pag. 28) in occasione del ventesimoanniversario dello storico avvistamento di Arnold.

    7. A. Schneider e M. Malthaner, Das Geheimins derUnbekannten Flugobjekte, Hermann Bauer Verlag,Friburgo, 1976: pubblicato in Italia come Il segreto degliUFO, De Vecchi, Milano, 1977, pagg. 251-252.

    8. M. Sachs, The UFO Encyclopedia, Putnam, New York,1980, pg. 318.

    9. Come riportato dalla didascalia della foto pubblicata nellatavola a fronte di pag. 64 del libro di Harold T. Wilkins,

    Flying Saucers Uncensored, Edizioni Arco, Londra, 195e sul risvolto di copertina di quello di Aim Michel, ThTruth about Flying Saucers, Criterion Books, New Yor1956.

    10. Larticolo gi citato (v. Nota 4) recava infatti il seguentesotto il titolo Il New York Tribune ripdaubblica le fotografgi apparse sui giornali catanesi, ribadito nel corso del testodallaffermazione Comunque le foto dei dischi di Taorminsono senzaltro quelle stesse foto pubblicate alcun tempoaddietro dai giornali catanese.

    11. Vedi nota n.5.

    12. Giornale di Sicilia, Il Messaggero, Giornale del Mattin Voce Adriatico tutti del 21/11/1954.

    13. L errore pi evidente riguarda lora indicata come tardopomeriggio su Ufo in Italia e la localit SantAlessidistorta dallinesistente SantAngelo.

    14. Questo elemento stato confermato da un sopralluogosul posto effettuato da Davide Ferrara del CUN Catania indata 15/2/1999.

    15. Taluni potranno comunque interessante consultare melIDENTIFLYING UFOs MENU di Robinson la sua Top Tdei casi Ufo non risolti.

    16. Ovvero come suggerito da Renzo Cabassi, duplicatori dfocale, filtri o, meno probabili, tubi di prolunga.

    17. A quellepoca, i bagni di sviluppo decadevano perossidazione dopo circa 6 ore. Per ottimizzare i costi siaspettava quindi di avere parecchi rullini da sviluppare tuttiin una volta.

    18. Ritengo che queste immagini fantasma siano dovute allafotocopia della foto, in cui (anche se per la verit non sonopercepibili ad occhio nudo) potrebbero attraverso opportunetecniche essere evidenziate trasparenze dovute a quantostampato sul retro della pagina di giornale fotovopiata.

    19. Lipotesi del finestrino dauto improponibile, oltre chper le ragioni esposte da Robinson, per il fatto che il pianodella strada si trova a circa un metro, un metro e mezzo dalpiano del selciato.

    20. Non si dimentichi infatti che siamo in piena ondata 1954lindomani di questo avvistamento, sempre in Sicilia, a Geladecine e decine di dischi avrebbero sorvolato la cittadinalasciando cadere una fitta pioggia di capelli dangelo.

    21. In quel momento a Catania venivano editi addiritturatre quotidiani ( , e ) piche usciva un giorno si e uno no.

    22. Vedi nota n. 12.

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    Sin da quando, ai primordi della civilt, luomo ha alzato gliocchi al cielo ed ha ammirato, stupefatto, lo spettacolo chesi presentava ai suoi occhi, ha focalizzato la propriaattenzione sullo studio e la conoscenza dei fenomeni celesti.Man mano che la ricerca proseguiva e nuove conoscenze siaggiungevano alle precedenti, egli ha cominciato afantasticare e ad immaginare che ci fosse la vita in altrimondi.Le numerose leggende sorte tra molti popoli antichitestimoniano quelle che, da semplici fantasie, finirono, conil tempo, col diventare vere e proprie speranze. Presso ipopoli della Mesopotamia, per esempio, si raccontava che

    , intrepido protagonista di una delle leggende pifamose, avesse chiesto ad unaquila, che era lanimale chesi riteneva potesse volare pi in alto di tutti, di essere portatoa visitare i cieli dei vari pianeti; ma siccome volle volaretroppo in alto, ebbe le vertigini e precipit. Nel periodoellenistico nella sua originalissimaopera La Storia Vera, descrive voli interplanetari e popoliextraterrestri dalle fisionomie assai singolari, precorrendoquella che la fantascienza contemporanea. Nei secolisuccessivi, poi, il celebre , narra di unafantasiosa avventura negli imperi del Sole e della Luna. Esenza numero sono gli scrittori che da allora, a vari livelli,si sono susseguiti, occupandosi sempre pi intensamente

    dellargomento. Le fantasie, per, non sono mai statesufficienti ad indicare il modo attraverso il quale si sarebbepotuto realizzare quel sogno. scrittorecelebre per i suoi racconti dellorrore, descrivendo il viaggiosulla Luna di Hans Pfall, protagonista di uno dei suoiracconti, fu il primo a tentare di fornire una spiegazionescientifica sul sistema adottato dal suo protagonista perraggiungere il nostro satellite.

    Tuttavia, solo allinizio del nostro secolo ci si preoccup distudiare in maniera seria e razionale la possibilit di lasciarela Terra e di esplorare lo spazio. Da allora i passi compiutidallAstronautica sono stati notevoli, ed i voli interplanetaricon equipaggio a bordo non sembrano pi tanto lontani. La

    certezza che un giorno luomo conquister lo spazio segna,infatti, le caratteristiche della cultura del nostro tempo epoich il diritto e la giurisprudenza si occupano di disciplinaretutti gli aspetti nei quali si concretizza la nostra vita sociale,a livello internazionale non ci si poteva esimere dal nondisciplinare questo nuovo aspetto della realt. Il regime degli

    spazi cosmici ha formato, infatti, oggetto di numeroseconvenzioni promosse ed elaborate dall ONU(Organizzazione delle Nazioni Unite). Fondamentale, in tasenso, , per esempio, il Trattato del 27 gennaio 1967 sui

    Principi relativi alle attivit degli Stati in materiadEsplorazione ed utilizzazione dello spazio extra -atmosferico, inclusi la Luna ed altri corpi celesti. TaleTrattato, oltre ad affermare che gli spazi cosmici nonpossono essere sottoposti alla sovranit dalcuno Stato (art.I e II), definisce gli astronauti come inviati dellumanited impegna gli Stati che lo hanno ratificato a dar loro ognipossibile assistenza in caso dincidenti, pericolo odatterraggio demergenza (art. V). Inoltre, prevede laresponsabilit dello Stato nazionale e dello Stato dal cuiterritorio loggetto spaziale lanciato per i danni procuratidalle attivit cosmiche (art. VI e VII) ed attribuisce allo Statonel quale loggetto registrato piena giurisdizione econtrollo sulloggetto medesimo (art. VIII). Quindi, non solvi libert di navigazione degli spazi cosmici, in virt deprincipio sulla libert di sorvolo degli , ma loStato che lancia il satellite, o la navicella spaziale, ha dirittoal governo esclusivo di questi ultimi.Tra le altre Convenzioni ricordiamo, poi: lAccordo del 2aprile 1968 sul salvataggio e ritorno degli astronauti e sullarestituzione degli oggetti lanciati nello spazio extra

    atmosferico; la Convenzione del 25 marzo 1972 sullaresponsabilit per danni causati da oggetti lanciati nellospazio extra atmosferico e lAccordo del 5 dicembre 1979sulle attivit degli Stati, sulla Luna e su altri corpi celesti. ITrattato del 27 gennaio 1967 sancisce i cuigli Stati devono attenersi nellesercizio delle loro attivitcosmiche; i trattati che sono seguiti dopo (io ne ho citatisolo alcuni) disciplinano, invece, le fattispecie in maniera pispecifica. Inoltre, rileva il fatto che anche per gli spazicosmici pu parlarsi di risorse naturali, anche se (per ora)solo con riferimento allutilizzabilit a fini di radio telecomunicazioni, ed in particolare alle frequenze dondaed alle orbite utilizzate dai satelliti. Gli Stati possonoliberamente utilizzare gli spazi a fini di radio etelecomunicazioni, per, solo osservando il consueto limitedel rispetto delle libert altrui.Infatti, si ritiene che siano limitati sia lo spettro delle onderadio (almeno adesso che le nostre conoscenze tecniche nonce ne consentono uno sfruttamento integrale), sia lacosiddetta orbita geostazionaria, cio lorbita circolareintorno allequatore nella quale i satelliti ruotano con lostesso periodo di rotazione della Terra, restandopraticamente fissi rispetto a questa. Poich lorbitageostazionaria particolarmente indicata per letelecomunicazioni, e poich presenta caratteristiche unichenel suo genere, stata fatta pi volte oggetto di unarivendicazione di sovranit da parte di alcuni Paesiequatoriali (Brasile, Indonesia, Kenya, Zaire, ed altri) i qualhanno, per, com ovvio, incontrato lopposizione di quastutti gli altri Stati del mondo che, ritenendo talerivendicazione assolutamente priva di fondamento, lhanno

    GLI SPAZI COSMICI - REGIME GIURIDICO INTERNADI DANILA ZAPPAL

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    privata dellauspicata rilevanza internazionale. Il principioche lutilizzazione dellorbita geostazionaria e dello spettrodelle onde radio debba aver luogo nel rigoroso rispetto dellelibert di tutti ribadito anche dallo Statuto dell ITU( che un Istitutospecializzato dellONU come lo sono laFAO,

    l UNESCO,, l ICAO,

    , etc.).Lart. 33 del suddetto Statuto ITU stabilisce, infatti, che gliStati si sforzeranno di limitare il pi possibile il numerodelle frequenze e di utilizzare le frequenze stesse e lorbitageostazionaria in maniera efficace ed economica al finedi permettere un accesso equo ai diversi Paesi tenutoconto dei bisogni particolari e della situazione geograficadi taluni Paesi. Come si vede, quindi, lo spazio extra atmosferico e lUniverso nel suo insieme non sono pifantascienza ma realt, una realt talmente attuale darendere necessaria una specifica ed attenta disciplinagiuridica internazionale. Danila Zappal DANILA ZAPPALA

    Direttrice della sezione CUN di Siracusa.

    Laureata in Giurisprudenza presso

    lUniversit degli Studi di Urbino, ha

    frequentato un Master di specializzazione

    di II livello in "Scienze Criminologico -

    Forensi" presso lUniversit "La Sapienza"

    di Roma. Conseguito il Diploma di Master con Lode e Pubblicazione della Tesi su "La

    Formazione degli Operatori Territoriali

    nella Prevenzione del Crimine", ha

    fondato, nel 2007 a Siracusa, il Centro

    Studi Scienze Criminali di cui

    attualmente Presidente. Tiene Corsi di

    Criminologia e Psicopatologia Forense,

    Conferenze e Seminari per le ForzedellOrdine e per altre categorie

    professionali. Da sempre appassionata di

    Astronomia attualmente Divulgatrice

    Scientifica del C.O.D.A.S. (Centro

    Osservazioni e Divulgazione Astronomica

    Siracusa). Tiene Corsi di Astronomia,

    Conferenze e Relazioni per conto del

    suddetto Centro ed autrice di numerosisaggi ed articoli di Divulgazione

    Scientifica.

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    Erling P. Strand a Catania Venerd 21 marzo 2014 - ore 20

    Sheraton Catania Conference Center

    Sala Pegaso 3 (Ingresso libero)

    PROGRAMMA

    Ore 20.00

    Saluti del Presidente delKiwanis Centro Catania

    Dott.ssa Rosaria Leonardi

    Saluti del Presidente delLions Club Catania Faro Biscari

    Dott. Giuseppe Bellofiore

    Ore 20.15

    Saluti del Presidente del

    CUN Sicilia Dott. Attilio Consolante

    Ore 20.30

    Dott. Attilio Consolante

    Misteri di Sicilia,da Canneto di Caronia

    a Tremonzelli

    Ore 21.00

    Prof. Erling P. Strand

    The Hessdalen Phenomena, what has been done to findthe solution on what is it?

    Ore 22.00

    Consegna targhe echiusura della manifestazione

    IL RELATORE:Erling Strand nato nel 1955 , e ha ottenuto nel 1981 laLaurea M.SC.EE. presso l'Universit Norvegese di Scienza

    e Tecnologia (www.ntnu.edu). Ha lavorato dal 1981-1985, come " Research Fellow ", esperto di reti a fibreottiche, presso il dipartimento di ricerca " Telefonstandard og Kabelfabrikk ". Dal 1985 al 1988 ha lavoratocome " Research Manager" presso lEDAS Maalesystemer

    AS , nello sviluppo di stazioni di misura automatiche . Dal1988 docente (Assistant Professor), presso la School of Computer Sciences , University College stfold (www.hiof.no ). E anche uno dei fondatori, e dal 1993project manager, del Progetto Hessdalen, che, comecompito principale, ha quello di studiare le misteriose lucinella valle di Hessdalen in Norvegia ( www.hessdalen.org). Il suo lavoro con le UAP (Fenomeni AtmosfericiSconosciuti ) ad Hessdalen iniziato nel 1983, quando stata fondato il Progetto Hessdalen. Ha avuto laresponsabilit della parte scientifica e tecnica delle duericerche sul campo, eseguite nel 1984 e nel 1985 . Egli l'autore del rapporto della prima ricerca sul campo del1984 : Progetto Hessdalen 1984 - Relazione tecnicafinale(http://www.hessdalen.org/reports/hpreport84.shtml).Nel 1988, una stazione di misura completamenteautomatica, stato messa in funzione nella valle diHessdalen . In questo luogo dal 2002 si effettuano CampiScientifici, dove i giovani studenti trascorrono unasettimana, alla ricerca della UAP, con a disposizionenumerosi strumenti di misura.

    Erling Strand ha partecipato a pi di 80 diversi programmitelevisivi, 100 programmi radiofonici e ha tenuto pi di130 Conferenze sui risultati e le attivit del ProjectHessdalen.Tra i canali TV dove stato ospite ricordiamo la NationalGeographic TV, Discovery TV, NRK Norvegia, TV2Norvegia, TV3 Norvegia, TV Norvegia, SVT in Svezia, TV4Svezia, Channel 4 Inghilterra, Rai2 e Rai TV in Italia, NHK Giappone, Canal + Francia e ARD Germania.Erling Strand ha relazionato in merito al lavoro delProgetto Hessdalen in tutto il mondo tra cui presso:NTNU Norvegia, UIT Norvegia, UiO Norvegia, UMBNorvegia, FFI Norvegia, CNR Italia, CNES in Francia,stfold University College Norvegia, SLAC di StanfordUSA, UCLA Stati Uniti d'America, Kurchatov InstituteRussia, GAUS , CUN Italia.

    Via Antonello da Messina 45 95021 Acicastello,Catania Tel 095 7114111 Fax 095 271380,

    [email protected]

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    Erling P. Strand a Messina

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    Erling P. Strand a Messina

    PROGRAMMA

    10,30 - Apertura lavoriSALUTI AUTORIT

    DOTT. FILIPPO ROMANO

    PROF. RENATO ACCORINTI

    PROF. GIORGIO GIARDINA

    DOTT. PIETRO CASSARO

    INTRODUZIONE ANTONIO MORREALE

    ROSARIA LANDRO

    RELATORE

    PROF. ERLING P. STRAND

    DIBATTITO SUL TEMACONSEGNA TARGHE RICORDO

    Esiste un angolo di mondo dove globi luminosi, sferedi luce, lampi improvvisi nel cielo sono diventati quasila norma. La gente di quei luoghi, nei primi tempi

    sgomenta, sbigottita e perplessa, si rassegnata ormaialla loro presenza. Le luci appaiono, scompaiono conmovimento a volte rettilineo, a volte oscillante, a volteelicoidale. Ufo? Fenomeni di origine naturale?Quasi sempre senza rumore, le luci arrivano a toccarevelocit fino a 30.000 km/h ma possono fermarsi ancheallimprovviso. Questo quanto succede da anni in unavalle norvegese: la Valle di Hessdalen, localit dellaNorvegia centrale nei pressi della cittadina di Alen, asudovest di Trondheim.Un vero grattacapo, un enigma per scienziati di mezzomondo. Chiaramente questa valle stata ed oggettoanche di indagini ufologiche, ma a partire dal 1983,che la valle di Hessdalen divenuta oggetto di progettidi ricerca scientifica e di studi ufficiali condotti dastudiosi provenienti da tutto il mondo.

    Anche se vi sono segnalazioni di avvistamenti in secolipassati, dagli inizi degli anni 80 del secolo scorso chesi dato inizio al loro monitoraggio mediantestrumentazione tecnologica, con l'interessamento dimolti scienziati a livello mondiale, anche italiani come,fra gli altri, ling. Stelio Montebugnoli e lastrofisicoMassimo Teodorani.

    Ad oggi, le posizioni degli scienziati non sono comunqueunivoche. Giusto menzionare anche il lavoro del CIPH(Comitato Italiano per il Progetto Hessdalen): un centroprivato, creato nel luglio del 2000, a Bologna, persostenere e promuovere la ricerca scientifica suiFenomeni Luminosi in Atmosfera, che sono statiosservati in diverse regioni della Terra, con particolareriferimento alla valle di Hessdalen, in Norvegia.Se adesso a Hessdalen tutto nelle mani della scienzaufficiale anche e soprattutto grazie al lavorodellingegnere elettronico norvegese Erling P. Stranddocente all stfold College University, presso ilDepartment of Information Technology. E il nostroterzo ospite straniero. Dopo lastrofisico russo prof.

    Alexander Zaitsev che accett il nostro invito nel 2011con la sua prima conferenza mondiale sul progettoMETI proprio qui a Messina e dopo avere avuto comeospite, nel 2012, lingegnere francese Jean-Jacques

    Velasco, membro del CNES, l'agenzia spaziale francesecon le sue ricerche sul caso Roswell, la volta adessodel prof. norvegese Erling P. Strand, uno dei fondatoridel Progetto Hessdalen, il cui compito principale

    proprio quello di studiare le misteriose luci nella valledi Hessdalen in Norvegia.

    Antonio Morreale e Rosaria Landro

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    R I S A T E A D . . . U F O !

    d i G i u l i o C a s t r o n o v o

    S A N M A RIN O 2 0 1 4

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    UFOCTLINENOTIZIARIOAPERIODICOA CURA DEL CUN SICILIA

    Via G. Mazzaglia 10 - 95123 Catania tel. 3336183701

    Davide Ferrara

    Davide Ferrara, Sebastiano Di Bella,Attilio Consolante, Danila Zappal, Giulio Castronovo, Franco Brancatelli, Nello

    Nicolosi, Antonio Morreale, Rosaria Landro.

    Comunicazioni e contributi:[email protected], [email protected]

    SU INTERNET:

    http://www.cunsicilia.net/

    COORDINATORE REGIONALE CUN:Attilio Consolante - [email protected] CATANIA:Davide Ferrara - [email protected]: Vito Piero Di Stefano - [email protected]

    MESSINA: Antonio Morreale - [email protected] SIRACUSA: Danila Zappal - [email protected] ENNA: Giulio Castronovo - [email protected] SEGRETERIA:Pio Muscianisi - [email protected]

    PER SEGNALAZIONI, DOCUMENTAZIONI RELATIVE A CASISTICA SICILIANA, MULTIMEDIALE:[email protected] - 3336183701

    Via Giuseppe Mazzaglia10,CATANIA,

    Address Line 3, Address Line 4

    Tel:095355438

    Fax: 095355438 Email:[email protected] www.dentamici.com

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