DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 ›...

48
1 EDITORIALE Marco Lanzarini EDITORIALE 1 Marco Lanzarini Astrofisica Computazionale. Il Programma Key Project 2006 3 Claudio Gheller Il Progetto AWARE 8 Claudio Cacciari, Luca Clementi Virtual Archaeology. Dalla Ricerca alla Didattica 10 Antonella Guidazzoli, Maria Chiara Liguori Uni2B: uno stumento a supporto degli Industrial Liaison Office delle Università 14 Pierluigi Bonetti CIELO: gestire e erogare la formazione universitaria in un ambiente integrato 16 Maria Francesca Emiliani, Franca Fiumana, Alessandro Furlati ASTREA: Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione per la Giustizia 20 Rosita Bacchelli, Fabio Belletti, Christian Dodaro, Federico Giacanelli, Giorgio Pedrazzi, Salvatore Rago, Roberta Turra Scuola e Servizi. L’accessibilità “messa in pratica” grazie a una collaborazione con la Regione Emilia-Romagna 25 Gian Luca Agnoli, Rosita Bacchelli, Elena Mantovani, Salvatore Rago L’Osservatorio ARNO Diabete 30 Alessandra Berti, Marisa De Rosa, Giuseppe De Vitis, Elisa Rossi, Gabriele Forlani, Giulio Marchesini mTMP: Mobile Learning collaborativo per la manutenzione degli impianti di produzione industriale 33 Matteo Bertazzo Servizi di colocation nel Data Center CINECA: una sicurezza a prova di ISO 27001 37 Elena Mainardi Service Desk. Il nuovo modello organizzativo a supporto dei servizi infrastrutturali 41 Cinzia Zannoni RUBRICHE 43 L’INFRASTRUTTURA DI CALCOLO In copertina: L’immagine, tratta dall’articolo di pagina 3, rappre- senta una galassia simile alla Via Lattea in via di for- mazione, tre miliardi di anni dopo il Big Bang. La simulazione è stata realizzata nell’ambito del proget- to “The formation of the Milky Way”. n° 59 L’OGS entra a far parte del Consorzio L’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS, di Trieste è entrato a far parte del Consorzio. L’OGS è un istituto di ricerca all’a- vanguardia nelle scienze della Terra, per le grandi sfide legate all’ambiente, ai rischi sismici, allo sviluppo sostenibile, alla gestione responsabile delle risorse rinnovabili. Questi ambiti di ricerca richiedono la raccolta e l’analisi di una grande mole di dati, complessi ed eterogenei. I codici di calcolo necessari per condurre ricerche così articolate sono molto onerosi, in termini di competenze, tempi e costi. Da qui la necessità di sviluppare ed usare codici che siano utiliz- zabili sui moderni calcolatori massicciamente paralleli disponibili presso CINECA, in modo da ottenere tempi di risposta ragionevoli. Ringraziamo dunque l’OGS per la fiducia che ci ha accordato, che è anche un riconoscimento per il lavoro svolto fino ad oggi: la partnership con CINECA, attiva ormai da molti anni, ha consentito all’OGS di disporre non solo di una infrastruttura di calcolo di punta ma anche uno staff tecnico-scientifico qualifi- cato. Ci auguriamo che questa collaborazione, oggi ancora più forte proprio grazie all’adesione dell’OGS alla compagine consortile, contribuisca a portare l’Italia a partecipare con piena titolarità ai tavoli europei e mondiali sulle sfide legate all’ambiente, dove, non marginalmente, si può decidere il nostro futuro. Il Progetto ENI Deployment di un polo di eccellenza tecnologica per il trattamento e l’elabo- razione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione di codici di seismic analysis utilizzati nelle varie fasi del trattamento dei dati sismici. Queste sono le specifiche di un progetto che vede impegnati CINECA e la Divisione Esplorazione e Produzione dell’ENI. Con questo progetto, ENI si propone di garantire un processo ad alto valore tecnologico aggiunto lungo tutto il flusso geofisico, e garantire questo tipo di approccio con tempi di esecuzione congruenti al ciclo di business, senza pre- giudizio alla qualità finale. Il polo di eccellenza tecnologica è stato progettato al fine di realizzare un siste-

Transcript of DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 ›...

Page 1: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

1

EDITORIALE Marco Lanzarini

EDITORIALE 1Marco Lanzarini

Astrofisica Computazionale. Il Programma Key Project 2006 3Claudio Gheller

Il Progetto AWARE 8Claudio Cacciari, Luca Clementi

Virtual Archaeology. Dalla Ricerca alla Didattica 10Antonella Guidazzoli, Maria Chiara Liguori

Uni2B: uno stumento a supporto degli Industrial Liaison Office delle Università 14Pierluigi Bonetti

CIELO: gestire e erogare la formazione universitaria in un ambiente integrato 16Maria Francesca Emiliani, Franca Fiumana, Alessandro Furlati

ASTREA: Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione per la Giustizia 20Rosita Bacchelli, Fabio Belletti, ChristianDodaro, Federico Giacanelli, Giorgio Pedrazzi, Salvatore Rago, Roberta Turra

Scuola e Servizi. L’accessibilità “messain pratica” grazie a una collaborazione con la Regione Emilia-Romagna 25Gian Luca Agnoli, Rosita Bacchelli, Elena Mantovani, Salvatore Rago

L’Osservatorio ARNO Diabete 30Alessandra Berti, Marisa De Rosa, Giuseppe De Vitis, Elisa Rossi, Gabriele Forlani, Giulio Marchesini

mTMP: Mobile Learning collaborativo per la manutenzione degli impianti di produzione industriale 33Matteo Bertazzo

Servizi di colocation nel Data Center CINECA: una sicurezza a prova di ISO 27001 37Elena Mainardi

Service Desk. Il nuovo modello organizzativo a supporto dei servizi infrastrutturali 41Cinzia Zannoni

RUBRICHE 43

L’INFRASTRUTTURA DI CALCOLO

In copertina:L’immagine, tratta dall’articolo di pagina 3, rappre-senta una galassia simile alla Via Lattea in via di for-mazione, tre miliardi di anni dopo il Big Bang. Lasimulazione è stata realizzata nell’ambito del proget-to “The formation of the Milky Way”.

n° 59

L’OGS entra a far parte del Consorzio L’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS, diTrieste è entrato a far parte del Consorzio. L’OGS è un istituto di ricerca all’a-vanguardia nelle scienze della Terra, per le grandi sfide legate all’ambiente, airischi sismici, allo sviluppo sostenibile, alla gestione responsabile delle risorserinnovabili. Questi ambiti di ricerca richiedono la raccolta e l’analisi di unagrande mole di dati, complessi ed eterogenei. I codici di calcolo necessari percondurre ricerche così articolate sono molto onerosi, in termini di competenze,tempi e costi. Da qui la necessità di sviluppare ed usare codici che siano utiliz-zabili sui moderni calcolatori massicciamente paralleli disponibili pressoCINECA, in modo da ottenere tempi di risposta ragionevoli. Ringraziamo dunque l’OGS per la fiducia che ci ha accordato, che è anche unriconoscimento per il lavoro svolto fino ad oggi: la partnership con CINECA,attiva ormai da molti anni, ha consentito all’OGS di disporre non solo di unainfrastruttura di calcolo di punta ma anche uno staff tecnico-scientifico qualifi-cato. Ci auguriamo che questa collaborazione, oggi ancora più forte propriograzie all’adesione dell’OGS alla compagine consortile, contribuisca a portarel’Italia a partecipare con piena titolarità ai tavoli europei e mondiali sulle sfidelegate all’ambiente, dove, non marginalmente, si può decidere il nostro futuro.

Il Progetto ENIDeployment di un polo di eccellenza tecnologica per il trattamento e l’elabo-razione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazionedi codici di seismic analysis utilizzati nelle varie fasi del trattamento dei datisismici. Queste sono le specifiche di un progetto che vede impegnati CINECAe la Divisione Esplorazione e Produzione dell’ENI. Con questo progetto, ENI si propone di garantire un processo ad alto valoretecnologico aggiunto lungo tutto il flusso geofisico, e garantire questo tipo diapproccio con tempi di esecuzione congruenti al ciclo di business, senza pre-giudizio alla qualità finale.Il polo di eccellenza tecnologica è stato progettato al fine di realizzare un siste-

Page 2: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

ma di cluster con una configurazione comples-siva di 10.000 processori. Un investimento digrande portata, soprattutto se si pensa che conla messa in produzione di questo sistema disupercalcolo, la facility del Consorzio ospiteràin produzione circa 20.000 processori. ENI haaffidato a CINECA gli aspetti relativi all’ho-sting, management e deployment dell’interainfrastruttura, e a IBM la fornitura dei sistemidi calcolo. Nelle prospettive di sviluppo dellacollaborazione con ENI, assume grande impor-tanza l’attività di supporto specialistico sullosviluppo dei codici di calcolo che CINECAsvolge nei confronti di questa primaria indu-stria nazionale.

ConFirma: al via la firma digitale per la pub-blica amministrazioneFin dagli anni 90, CINECA rappresenta ilcuore tecnologico del sistema di interazione trai diversi uffici del MiUR, i docenti e i ricerca-tori, e gli uffici dell’amministrazione universi-taria. I sistemi realizzati dal Consorzio hannoconsentito di dare vita a una sorta di triangola-zione che da anni ha eliminato il flusso carta-ceo, dando spazio all’autonomia e alla respon-sabilizzazione degli attori coinvolti nei proces-si amministrativi. Questo ruolo oggi è ancorapiù cruciale con il riconoscimento da partedella pubblica amministrazione sia del forma-to di firma digitale definito nelle specifichePDF, sia dei formati standard di busta critto-grafica per la firma digitale in linguaggioXML.Un passo fondamentale per trasformareanche i procedimenti cartacei più “critici” inefficaci procedure informatiche: ovvero versola dematerializzazione. Le competenze acqui-site negli anni da CINECA nell’ambito dellafirma digitale e della crittografia (ricordiamoper esempio e-vote, il sistema di voto elettro-nico) sono oggi la base della piattaforma difirma digitale ConFirma, che consente di rea-lizzare sia soluzioni integrate con gli applicati-vi web esistenti, sia applicativi autonomi perPC. Sulle fondamenta della piattaforma ècostruito l’ambiente di conservazione sostituti-va, per archiviare nel lungo termine i docu-menti firmati digitalmente.Il MiUR utilizza il sistema per la sottoscrizio-

ne di tutte le comunicazioni ufficiali verso gliatenei, grazie all’integrazione in un ambientedi messaggistica che ne consente la generazio-ne, la firma e l’invio. Il sistema ha consentitola dematerializzazione di una parte consistentedelle comunicazioni tra Ministero e università.Inoltre, ConFirma viene utilizzato per la firmadei verbali d’esame in formato XML predispo-sti dal sistema di gestione delle segreterie stu-denti e dei servizi alla didattica ESSE3. Dalprossimo numero del Notiziario verranno pub-blicati alcuni articoli dedicati alla presentazio-ne della piattaforma ConFirma, alla sua inte-grazione con gli ambienti di produzione sia dalpunto di vista tecnico sia da quello normativoe, infine, all’introduzione all’ambiente di con-servazione sostituitiva.

Il Portale Nazionale della RicercaLo scorso ottobre a Bruxelles, nella sede delParlamento Europeo, è stato presentato ilPortale Nazionale della Ricerca, promosso dalMinistero dell'Università e della Ricerca(MiUR) e realizzato da CINECA (si veda l’ar-ticolo pubblicato sul numero 55 delNotiziario). L’evento, al quale hanno parteci-pato importanti istituzioni e organizzazioniinternazionali, oltre ai rappresentanti delmondo della ricerca, è stato l’occasione peranalizzare l’esperienza del portale come “bestpractice” per la raccolta e condivisione delsapere scientifico, e per segnare un importantepasso verso la realizzazione di una rete euro-pea per la divulgazione della ricerca.L’incontro è stato promosso da Vittorio Prodi,Membro del Parlamento Europeo, che nelcorso dell’incontro ha spiegato ai presenticome Ricerca Italiana abbia fornito lo spuntoper sottolineare quanto sia importante oggiunire le forze integrando le esperienze in esse-re, per migliorare la condivisione della cono-scenza dei progetti e dei risultati della ricerca.L’esperienza del portale è particolarmentesignificativa se analizzata nell’ambito delleindicazioni della Strategia di Lisbona, che pre-vede lo sviluppo dell’area europea della ricer-ca (European Research Area - ERA).

notizie dal CINECA

2

doi:10.1388/notizie-59-Editoriale

Page 3: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

Alcuni dei fenomeni che osserviamo nelcosmo sono ormai compresi a fondo. Tuttaviamolto rimane ancora da spiegare. Il progressotecnologico consente oggi di disporre di stru-menti di osservazione di precisione e accura-tezza senza precedenti, che permettono dimigliorare sostanzialmente la conoscenzadegli oggetti astronomici, facendo luce sumolti misteri del nostro universo, e, ancor piùspesso, ponendo nuovi quesiti, aprendo nuovifronti di indagine, rivelando processi ed even-ti del tutto imprevisti ed inattesi.A differenza di altre branche della scienza, l’a-strofisica non ha la possibilità di riprodurrequanto osservato in modo controllato, attraver-so esperimenti. La sola possibilità è quella direalizzare esperimenti virtuali facendo uso disimulazioni numeriche. Il calcolatore quindi,costituisce uno strumento essenziale per farluce sui processi che regolano il divenire deglioggetti celesti e per far luce su alcuni deimisteri che caratterizzano il nostro universo.Al fine di essere sempre più complete e reali-stiche, le simulazioni astrofisiche hannorichiesto, progressivamente, sempre maggioririsorse di calcolo. Questo significa non solocalcolatori più veloci e potenti, ma anche cre-

scenti quantità di memoria e di spazio discodove immagazzinare in modo sicuro ed effi-ciente le centinaia di gigabyte di dati prodotti.Accanto a questi, si sono resi necessari stru-menti di gestione, analisi e visualizzazione deidati sempre più affidabili e capaci.Alcune tra le problematiche di ricerca di mag-gior rilievo richiedono risorse di calcolo tal-mente elevate da poter essere soddisfatte sol-tanto attraverso un approccio “speciale”. Iprogetti di questo tipo sono stati classificaticome Key Project (KP). Oggi, i KP tipici pos-sono richiedere qualche centinaio di migliaiadi ore di calcolo, su configurazioni da 128 finoa 256 processori dedicati. La memoria richie-sta è dell’ordine del centinaio di gigabyte e idati prodotti arrivano alle decine di terabyte.Richiedendo risorse tanto elevate, i KP vengo-no accuratamente selezionati e promossi nel-l’ambito dalla convenzione tra l’istitutoNazionale di Astrofisica (INAF) e CINECA,in vigore nel biennio 2006-2007

Per il 2006, i KP selezionati sono stati centra-ti sulle proprietà e la dinamica di stelle egalassie. Nel seguito dell’articolo descrivere-mo ciascuno dei progetti.

3

notizie dal CINECA

Astrofisica ComputazionaleIl Programma Key Project 2006di Claudio Gheller

Some of the most challenging problems in astrophysics are investigated by means ofnumerical simulations in the Key Projects programme 2006, supported by the INAF-CINECA agreement. The programme focuses on projects of particular scientific relevan-ce, which require huge computational and data storage resources. For the year 2006,three Key Projects have been selected: Magnetic reconnection, shear driven instabili-ties, and the development of turbulence in Solar Wind, lead by the research group ofFlorence; Modeling of X-ray Mixed Morphology Supernova Remnants with EnhancedMetallic Abundances, conducted by the group of Palermo; The formation of the MilkyWay, a joint project between the Observatory of Brera, the University of Harvard and theUniversity of Zurich. In this article we describe the projects and we present their mainresults and achievements.

ComputationalAstrophysics: TheKey ProjectProgramme 2006

Page 4: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

KP 1. Magnetic reconnection,shear driven instabilities, and thedevelopment of turbulence in theSolar WindMarco Velli, Luca Del Zanna, Simone Landi(Università di Firenze), Pasquale Londrillo(INAF Bologna), Sergio Pirozzoli (UniversitàLa Sapienza, Roma).

La dinamica dell’eliosfera, confinata all’inter-no dalla corona solare e all’esterno dal fronted’urto che separa il vento solare (flusso super-sonico di particelle cariche che fuoriesce dallasuperficie del sole) dal mezzo interstellare, èfortemente influenzata dalla presenza dicampi magnetici. L’interazione tra campimagnetici e flussi di plasma (fluido compostodi particelle cariche quali, ad esempio, elettro-ni e protoni) ha un ruolo fondamentale nelriscaldamento della corona solare, nell’accele-razione del vento solare e nelle proprietà dellaturbolenza in genere. In particolare, l’effettocombinato di instabilità di tipo resisitivo (cioèlegate alla presenza di una conducibilità elet-trica finita nel plasma) e instabilità dovute allapresenza di gradienti di velocità (di tipoKelvin-Helmholtz), permette di dar conto dimolte fenomenologie osservate nell’atmosferae nel vento solare, quali ad esempio, l’accele-razione della componente lenta del vento sola-re o la formazione di getti supersonici attra-verso l’onda d’urto terminale eliosferica. Molto spesso tali complesse strutture dicampo magnetico e plasma danno luogo aflussi supersonici, soprattuto quando la pres-sione del campo magnetico sovrasta la pres-sione termica del plasma, che richiedono spe-cifici strumenti per la loro corretta rappresen-tazione numerica. In particolare è richiesto dicombinare opportunamente algoritmi che

assicurino risoluzione spettrale, necessaria perun accurata misura della crescita di instabilitàresisistive, con tecniche di tipo “shock-captu-ring”, utili a risolvere adeguatamente le fortidiscontinuità che si sviluppano naturalmentein fluidi comprimibili supersonici. In funzionedi ciò, per il progetto in oggetto, è stato rea-lizzato un nuovo codice (caratterizzato dall’a-cronimo CHORUS) che combina metodicompatti di ordine elevato per il calcolo dellederivate nelle regioni regolari con tecniche“upwind” basate sugli schemi ENO(Essentially Non Oscillatory), per la risoluzio-ne delle discontinuità. Lo scopo scientifico primario del progetto èstato quello di studiare le instabilità resistive eKelvin-Helmholtz in diverse configurazioni,avendo presente la fenomenologia osservatanella corona solare, nel vento solare e nelleregioni distanti della eliosfera, con scelta diparametri realistici del plasma, quali pressionemagnetica, pressione del plasma, numero diMach, effetti dovuti allo spiraleggiamento delcampo magnetico interplanetario, ecc.. Nellafigura 1 sono riportate le configurazioni 3D delplasma ottenute con simulazioni di instabilitàresistive a partire da parametri diversi. I corri-spondenti spettri delle fluttuazioni magnetichesono mostrati nella figura 2. Come tema colle-gato, è stato anche affrontato lo studio di tur-bolenza omogenea forzata su larga scala. Lafigura 3 mostra le fluttuazioni di densità di unatipica simulazione di turbolenza forzata.

Il progetto è stato portato a termine utilizzando100.000 ore di CPU, con impiego prevalente di64 e 128 processori del supercalcolatoreIBM/SP5. Il tempo impiegato da ciascunasimulazione è stato di 10-15 mila ore di CPU,con una media di memoria allocata di 2.5-5 GB.

notizie dal CINECA

4

Figura 1. KP1.Rappresentazione 3D

della pressione del plasma ad un dato

istante, calcolata per trediverse simulazioni diinstabilità resisistiva

Page 5: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

5

notizie dal CINECA

KP 2. 3D Modeling of X-rayMixed Morphology SupernovaRemnants with EnhancedMetallic AbundancesSalvatore Orlando, Fabrizio Bocchino (INAFPalermo), Fabio Reale, Giovanni Peres(Università di Palermo), Robert Rosner(Flash Center – University of Chicago).

Nel progetto si sono studiati i resti di superno-va (SNRs) di tipo “metal-rich mixed-morpho-logy” (MM-SNRs; vedi figura 4) per cercaredi chiarirne la morfologia osservata. La carat-teristica principale dei SNRs appartenenti aquesta classe è di presentare emissione radio

concentrata al bordo dell’onda d’urto primariagenerata dall’esplosione della supernova(SN), ed intensa emissione termica concentra-ta prevalentemente al centro del SNR edosservabile nella banda X. Inoltre, di recente,è stato dimostrato che, nella metà dei casi, gliMM-SNRs sono caratterizzati da abbondanzedi elementi chimici “pesanti” (diversi da idro-geno ed elio) superiori a quelle solari. Questosuggerisce una forte presenza di materialestellare, ejecta, mescolato al mezzo interstel-lare riscaldato dall’onda d’urto provocatadalla SN. Malgrado l’interesse della comunitàscientifica per questa classe di oggetti, l’origi-ne dei MM-SNRs ed i meccanismi responsa-

bili della loro particolare morfologia non sonostati ancora chiariti.Il Key Project è stato finalizzato all’analisi deiprocessi fisici che danno origine ai MMSNRs. I principali obiettivi sono stati: • investigare il ruolo che puo` avere la con-

duzione termica nel determinare l’emissio-ne X del SNR;

• l’effetto di un mezzo circumstellare diso-mogeneo in cui il SNR si espande;

• il ruolo degli ejecta nel determinare leabbondanze sovrasolari trovate in moltiMM SNRs.

Per raggiungere questi obiettivi, il gruppo diricerca ha modellato l’evoluzione dell’onda

d’urto generata da una esplosione di SN che sipropaga in un mezzo disomogeneo, determi-nato dai vari stadi evolutivi di una stella pro-genitrice di 15 masse solari, tenendo contodegli effetti della conduzione termica e delleperdite radiative da parte di un plasma ottica-mente sottile. Il materiale degli ejecta, caratte-rizzato da alta metallicità (ricchezza di ele-menti diversi da idrogeno ed elio), vieneseguito per mezzo di un tracciante. Il calcoloè stato eseguito utilizzando il codice FLASH(Fryxell et al. 2000, ApJS 131,273). Abbiamoconsiderato una simulazione idrodinamica 3Din geometria cartesiana, che copre circa30.000 anni di evoluzione del SNR. Il run è

Figura 2. KP1. Contourplot dello spettro di energia magnetica a undato istante calcolata pertre diverse simulazioni diinstabilità resistiva

Figura 3. KP1. Sezioni2D raffiguranti la densitàper una tipica simulazione di turbolenza forzata

Page 6: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

notizie dal CINECA

6

Figura 5. Emissione nellabanda X [0.1-10] keV del

SNR ai tempi indicati inciascun pannello.

L’emissione e` normalizzata al massimo

in ciascun pannello. Il contorno nero indica il

fronte dello shock di SN incui si concentra

l’emissione radio

stato eseguito su 128 processori del sistemaIBM/SP5 ed ha richiesto un totale di 150.000ore di calcolo.I risultati della simulazione sono stati usati perla sintesi dell’emissione termica nella banda X[0.1-10] keV al fine di studiare la morfologiadel SNR durante le sue fasi evolutive.L’analisi preliminare dei risultati ha mostratoche tale morfologia cambia durante l’evolu-zione del SNR (si veda la figura 5). Durante laprima fase evolutiva della durata di circa 2500anni, l’onda d’urto generata dall’esplosione diSN si propaga attraverso il mezzo circumstel-lare disomogeneo determinato dal vento stel-

lare (cavità). Lo shock di SN, caratterizzato datemperature dell’ordine di decine di milioni digradi si propaga velocemente nel mezzo abassa densità della cavità, raggiungendone, altermine di questa fase, il bordo (“muro dellacavità”). La conduzione termica induce unaumento di densità del plasma nelle zone piùinterne del SNR. Tuttavia, l’emissione termicanella banda X si mantiene massima in prossi-mità dello shock durante tutta questa fase e,pertanto la morfologia del SNR è di tipo“shell”. Dopo aver raggiunto il bordo della cavità, loshock di SN inizia l’interazione con il mezzointerstellare più denso, determinando unoshock trasmesso lento con temperature del-l’ordine di 104 K ed uno shock riflesso contemperature dell’ordine di 107 K.Quest’ultimo si focalizza al centro del SNRdopo circa 18000 anni determinando in talezona l’aumento della densità del plasma. Atale aumento contribuisce anche la conduzio-ne termica che risulta molto efficace per ivalori di temperatura del plasma post-shock.Durante questa fase, le immagini sintetizzatenella banda X mostrano una morfologia conemissione massima al centro del SNR cheriproduce bene le caratteristiche osservate neiMM SNRs. Tale morfologia viene mantenuta

Figura 4. Due famosi esempi di Supernova Remnants di tipo “mixed-morphology”: W49b(immagine nei raggi X ottenuta con il satellite Chandra - in blu - immagine infrarossa dellariga a 2.12 mm dell’idrogeno molecolare - in rosso - e della riga a 1.64 mm del [Fe II] - in

verde; dal sito ufficiale del Chandra X-ray observatory) ed IC 443 (immagine nei raggi X otte-nuta con i satelliti Chandra e Rosat – in blu – immagine radio ottenuta con il VLA – in verde– ed immagine ottica dal DSS – in rosso; dal sito ufficiale del Chandra X-ray observatory).

Page 7: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

7

notizie dal CINECA

durante le successive fasi evolutive, sebbene ilmassimo di emissione al centro del SNR sivada via via attenuando.In conclusione, i primi risultati ottenuti dalKey Project mostrano che:• la morfologia dei MM SNRs viene deter-

minata principalmente dal mezzo circum-stellare disomogeneo ed, in particolare,dallo shock riflesso che si determina albordo della cavità dall’interazione trashock di SN e mezzo interstellare denso;

• la conduzione termica contribuisce adaumentare la densità del plasma nelle zoneinterne del SNR;

• il SNR mostra una morfologia di tipo“mixed-morphology” in fasi evolutiveavanzate, dopo che lo shock riflesso albordo della cavità si è focalizzato nellazona centrale del SNR.

Un aspetto del nostro studio ancora daapprofondire è l’analisi delle abbondanzesovrasolari rivelate nei MM SNRs. A tal fine,si prevede di sintetizzare spettri X estratti dadiverse zone del SNR da noi simulato e di fareil fit degli spettri con modelli di emissione conmetallicità variabile.

KP 3. The formation of theMilky Way

Fabio Governato (ricercatoreall'Osservatorio Astronomico di Brera-Inafdal 1999 al 2006, professore all’Università diWashington dal 2001), Beth Willman (Centroper l’Astrofisica, Harvard) e Lucio Mayer(Università di Zurigo)

Il progetto ha avuto il fine di modellare la for-mazione di una galassia simile alla ViaLattea. La simulazione ha richiesto 100.000 diCPU su 128 processori del supercalcolatoreIBM/SP5 per seguire la dinamica di un siste-ma di diversi milioni di particelle con unrange dinamico di quasi 5 ordini di grandezza.È questa la simulazione a più alta risoluzionedella formazione di una galassia in un conte-sto cosmologico. Assumendo un modello di Materia OscuraFredda la simulazione ha dimostrato come inquel contesto galassie a spirale si possano for-

mare facilmente. È questo un problemaimportante nell’astrofisica moderna a cui èpossibile dare risposta solo con una simula-zione ad altissima risoluzione. Il codice di simulazione (un treecode paralle-lo più Smoothed particle Hydrodynamics)include un algoritmo per modellare la forma-zione stellare e le esplosioni di Supernova edè stato sviluppato da Thomas Quinn(Università di Washington), James Wadsley(Università di McMaster, Canada) e JoachimStadel (Università di Zurigo).I risultati sono stati pubblicati su MonthlyNotices of the Royal Astronomical Society(Governato et al 2007) e su AstrophysicalJournal Letters (Brooks et al, 2007).L’immagine della figura 6 mostra la galassiatre miliardi di anni dopo il Big Bang, quandoil suo disco di stelle inizia a formarsi. Lascala è di 50kpc equivalente a circa 150.000anni luce.

Figura 6. La galassia invia di formazione (tremiliardi di anni dopo il BigBang)

Per ulteriori informazioni:[email protected]

http://www.cineca.it/sap/area/astron.htmhttp://inaf.cineca.it http://www.cpmd.org

doi:10.1388/notizie-59-01

Page 8: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

notizie dal CINECA

8

Figura 1. AWARE si basasu un’architettura

a tre strati

Il Progetto AWARENuovi elementi architetturali per lo sviluppo di sistemi complessidi Claudio Cacciari, Luca Clementi

Il progetto A-WARE è iniziato nel giugno del2006 e terminerà nel giugno del 2008.Il suo obiettivo è quello di colmare il gap esi-

stente tra le infrastrutture di grid e i portaliweb, An easy Way to Access GRID Resourcesè, infatti, il significato dell’acronimo. Dove“easy” indica l’attenzione che il progetto ponenel creare interfacce web veramente user-friendly, senza tuttavia perdere la flessibilitàdelle tecnologie di grid sottostanti e anzipotenziandole attraverso lo sviluppo di nuovicomponenti per la gestione di workflow.

Stato attualeAttualmente il progetto sta per giungere ametà percorso e rilasciare il documento uffi-ciale relativo all’architettura e la prima relea-se del software.CINECA ha predisposto un testbed per testarei vari componenti, singolarmente e in manieraintegrata. Lo use case, fornito dall’AirBus,consiste in un workflow che coinvolge appli-cazioni di acustica per la riduzione del rumo-re nell’abitacolo.Queste applicazioni saranno inizialmentesimulate al CINECA, per poi essere testaterealmente con la release finale del software,

The A-WARE technology will fill in the gap between the existing Grid middleware and por-tals, through a set of user-oriented services and interfaces designed to better managecomplex processes and workflows; this will give the users a better perception of the Gridas a transparent and seamless technology, that can be easily adapted to their needs.One of the main factors hindering the full exploitation of the current Grid technologies isthat advanced system management and programming skills are required in order toinstall, configure and execute the Grid middleware to support applications and services.Moreover, the business potentials of today’s Grid middleware could be consistentlyincreased through user-friendly graphical interfaces based on widely accepted standardapproaches such as web portals. The A-WARE project offers public and private organi-sations a fully integrated, standard-compliant and user-centric solution to simplifyaccess to the Grid resources.

The A-WAREProject

new architecturalelements for

complex systemsdevelopment

Page 9: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

prevista per la fine del progetto.

A-WARE technologyCome mostrato nella figura 1, l’architettura èbasata su tre livelli (layer): • il livello client, cioè i portali (EnginFrame,

GridSphere ...); • il livello intermedio costituito da un enter-

prise service bus; • il livello del middleware di grid.

Il software che implementa il bus è chiamatoASB, A-WARE Service Bus, e funge sia da busdi comunicazione, sia da hosting environmentper i componenti installati su di esso.Tra questi il principale è il motore che proces-sa le istruzioni di workflow. Qualsiasi engineche abbia un’interfaccia conforme alle speci-fiche JBI (Java Bus Interface) può essereinstallato sull’ASB. Come motore “pilota” èstato scelto Apache ODE, che è in grado dielaborare istruzioni BPEL (Businnes ProcessExecution Language), lo standard de facto trai linguaggi di workflow.

Disegnare workflowUn altro componente importante sono le inter-facce per la creazione e l’esecuzione di work-flow. La prima è implementata tramite un’ap-plet java (vedi figura 2), l’altra da un portaleweb che integra l’applet stessa.

Anche l’applet e il portale sono stati sviluppa-ti in modo da disaccoppiare il disegno delworkflow dal particolare linguaggio scelto perdescriverlo, questo insieme alla possibilità diutilizzare differenti engine fa del software diA-WARE un framework adatto a essere utiliz-zato con la maggior parte dei linguaggi diworkflow. Inoltre, il portale permetterà dicaricare anche workflow prodotti con editordifferenti dal workflow designer di progetto.

Infine si è provveduto a garantire l’interopera-bilità e l’estensibilità del framework sviluppa-to, rendendolo conforme ai principali standardnell’ambito dei workflow e dei web service eadottando l’architettura a bus e in particolare

l’implementazione delle specifiche JBI diApache chiamata ServiceMix.Quest’ultima permette, infatti, di ospitaredirettamente web service o di connettersi aservizi esterni in maniera trasparente. Nonchèdi collegare differenti istanze fra loro forman-do un cluster e implementando meccanismi diload-balancing.

9

notizie dal CINECA

Figura 2. Interfaccia dell’applet Java per la progettazione dei workflow

Per ulteriori informazioni:[email protected]

http://www.a-ware-project.euhttp://www.oasisopen.org/committees/tc_home.php?wg_abbrev=wsbpelhttp://ode.apache.org/http://incubator.apache.org/servicemix

doi:10.1388/notizie-59-02

Partner del Progetto

CINECA ItaliaNICE ItaliaAirBus FranciaFZJ GermaniaFLE Regno Unito

Page 10: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

notizie dal CINECA

10

Virtual Archaeology: Dalla Ricerca alla Didatticadi Antonella Guidazzoli, Maria Chiara Liguori

Vis.I.T. (VISual Information Technology) is an inter-disciplinary laboratory dedicated tothe development of human-centered, powerful, interactive 3D graphics tools in a varietyof fields, including Scientific Visualization, Bioengineering and Cultural Heritage. Themission of the lab is to present concepts and techniques, as well as massive or com-plex numerical data through Interactive Computer Graphics, Virtual Reality and HumanComputer Interaction technologies. The most recent and heartfelt step is the one thatshould go from the researcher’s lab and study towards the outside: communication andespecially didactics.

La cosiddetta archeologia virtuale, espressionedella “Virtual Cultural Heritage”, vede la defi-nizione delle sue linee guida già nei primi anniNovanta. Paul Reilly individua come puntichiave la registrazione degli scavi e la ripetibi-lità degli scavi stessi attraverso modelli tridi-mensionali, ipertesti e soluzioni multimediali.Dieci anni dopo, la definizione acquista ulte-riore respiro arrivando a comprendere l’appli-cazione di metodi di visualizzazione e presen-tazione di “ricostruzioni” di ambienti del pas-sato - edifici, paesaggi ed artefatti inclusi.Il concetto si espande quindi verso una inte-grazione di elementi che permettano la tra-smissione sempre più fedele della complessitàdei contenuti, spostando l’attenzione dal sin-golo luogo all’ambiente con tutti i suoi ele-menti, grazie all’impiego crescente di banchedati. Il passaggio più recente e sentito è quel-lo che dovrebbe andare dal laboratorio e dallostudio del ricercatore verso l’esterno, e sem-pre più cresce l’importanza del momentocomunicativo e di impegno didattico. Il labo-ratorio Vis.I.T. di CINECA ha avuto modo disperimentare tutte queste transizioni diretta-mente, affrontandone via via problemi e sfide.

Il Vis.I.T. e l’Archeologia virtuale

Il Vis.I.T. si occupa di Archeologia virtuale findalla fine degli anni Ottanta. Nato nel 1988come spazio multidisciplinare dedicato allosviluppo di grafica computerizzata interattiva,agli iniziali progetti di visualizzazione scienti-fica, affianca presto i primi lavori dedicatiall’archeologia, come lo studio di tecniche diimage processing per la classificazione auto-matica da immagini di frammenti ceramici dibucchero o la fotointerpretazione aerea digita-le di aree archeologiche. Il successivo passag-gio vede l’avvio di progetti di ricostruzione3D, con la realizzazione di DTM – Modellidigitali del terreno - integrati con foto aeree,dati geologici, immagini satellitari SPOT edati GIS.Nel 1996 viene sviluppato in VRML unambiente virtuale vero e proprio di cui saràsperimentata anche una fruizione via Internet. L’anno successivo i modelli del terreno sonointegrati con ricostruzioni 3D basate su dati discavo e l’applicazione è resa fruibile via web,una opzione ormai praticamente irrinunciabi-le. Il medesimo set di applicazioni viene

VirtualArchaeology:

from Research todidactics

Page 11: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

impiegato in un progetto che aggiunge allavisualizzazione lo spostamento nel tempo, conricostruzioni diacroniche.L’allestimento di un teatro virtuale presso ilCINECA alla fine degli anni Novanta ha favo-rito lo studio della grafica immersiva. Con ilprogetto dedicato alla Casa del Centenario diPompei, al modello filologico è stato affianca-ta anche una versione divulgativa, con la rico-struzione completa dell’edificio, inferendo leinformazioni mancanti da varie fonti ed inte-grando così le parti scientificamente provate.L’impiego di questo modello, scientificamen-te validato, in un virtual set per realizzare undocumentario televisivo ha rappresentato infi-ne un primo passaggio verso il momentocomunicativo e la finalità didattica. Da questarealizzazione in poi la questione della comu-nicazione e della didattica è diventata semprepiù centrale nella riflessione che accompagnal’implementazione dei progetti.

Uscire dal laboratorioDi progetto in progetto si è giunti a riconosce-re le ricostruzioni tridimensionali computeriz-zate come uno strumento particolarmente fles-sibile, utilizzabile in numerosi modi fino adiventare parte di un meccanismo educativocircolare, che contribuisca ad evitare un pro-cesso unidirezionale e favorisca, al contrario,la partecipazione attiva anche, per esempio,degli studenti. I modelli 3D permettono di:• accedere a monumenti a rischio di danneg-

giamento, e perciò chiusi al pubblico;• riprodurre, nella versione più completa

possibile, realtà e oggetti non più esistentio di cui rimangono solo alcune rovine oframmenti;

• offrire una fruizione senza confini, sia por-tando l’oggetto all’utente, sia radunando“oggetti” dispersi sul territorio e ripropo-nendoli entro un contesto nuovo;

• ottenere una visione dinamica, senza vinco-li spazio-temporali, proponendo punti divista difficilmente raggiungibili (ad esem-pio a volo d’uccello), sia spostandosi neltempo per mostrare fasi diverse della realtàanalizzata;

• trasformarsi in un portale di accesso adinformazioni raccolte ed organizzate indatabase referenziali ed interrogabili.

Si tratta di progetti che prevedono un lavoro

interdisciplinare, con la collaborazione traingegneri, informatici, architetti, modellatori,storici ed archeologi, dove gli ambienti virtua-li ricostruiti non sono semplicemente verosi-mili, ma scientificamente validati.Di fatto, un simile modello tridimensionalepuò superare il confine del laboratorio edessere utilizzato per creare molteplici tipolo-gie di prodotti, soprattutto con una finalitàeducativa, ma non solo: per programmi televi-sivi, per applicazioni immersive per teatri vir-tuali, per applicazioni web navigabili collega-te a database, nello streaming dei programmitelevisivi, nei computer games...Per poter ammortizzare i costi iniziali preve-dendo un utilizzo multicanale dei modelli 3D,questi devono essere pensato fin dall’inizioper molteplici piattaforme e prodotti.Attualmente, grazie ai progressi raggiunti daisoftware di conversione, non è più nemmenonecessario ricorrere a software di modellazio-ne specifici per impiegare il modello in unsistema di virtual set. Una volta adattato ilmodello per l’uso nel virtual set questi puòaccogliere differenti contenuti educativi. Nelvirtual set, così come nel virtual theatre, ilmodello può essere, infatti, un ambiente dainvestigare e conoscere o una vera e propriascenografia entro cui far muovere attori cheripropongano momenti di vita quotidiana ospecifici eventi storici. Per esemplificare, lamedesima ricostruzione virtuale di una villa

11

notizie dal CINECA

Immagini tratte da “La Mummia”, un progetto condotto in collaborazionecon l’Università di Pisa e il CNR-ITABC di Roma, per la realizzazione diun tool di strumenti per la “ricostruzione facciale” assistita dal computer.Il progetto si è concluso nel 1999 e oggi i risultati della ricerca vengonoutilizzati per il progetto di ricostruzione del volto di Cesare Borgia

Page 12: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

notizie dal CINECA

12

Pompei: la ricostruzione virtuale della Casa del

Centenario è stata utilizzata anche per

realizzare il “virtual set”del documentario

High Tech a Pompeidi Rai 3,

disponibile anche nellamediateca per le scuole di

Rai Educational“Mosaico”

romana può essere usata come una ambienta-zione per raccontare la vita nell’antichità, l’ar-chitettura del passato o perfino la letteraturalatina, oltre naturalmente a raccontare di quel-la specifica villa. Il modello è anche valido in un virtual theatrecome applicazione immersiva. Il progressivoabbassamento dei prezzi della tecnologianecessaria a far funzionare un teatro virtualerendono la sua realizzabilità non più un mirag-gio limitato a poche strutture. In questo conte-sto possono essere organizzate sia lezioni persingole classi scolastiche sia eventi per un pub-blico più ampio. Eventi e lezioni, tenute daprofessori universitari, ma anche da attori, pos-

sono toccare, come per i programmi televisivi,temi differenti facendo ricorso allo stessomodello, consentendo allo stesso tempo di spe-rimentare l’immersività in ambientazioni eperiodi storici anche profondamente diversi. Il processo di modellazione geometrica divie-ne la base comune delle applicazioni sviluppa-te sia per il virtual set sia per il teatro virtualerisultando, in un certo senso, complementarifra di loro: il teatro virtuale, infatti, consentel’immersione fisica dello spettatore in uno spa-zio ricostruito digitalmente, mentre la modalitàtelevisiva consente una diffusione su largascala dell’effetto di quest’immersione vistodall’occhio esterno di un regista.Con il miglioramento delle tecnologie interat-tive gli studenti, oltre a sperimentare una sen-sazione di maggiore presenza nell’ambientericostruito, potrebbero anche vivere le lezionicon un senso di maggiore partecipazione, otte-nendo informazioni ulteriori dal database rela-tivo. Naturalmente, la versione immersiva delmodello, utilizzabile anche come interfacciadi accesso alle informazioni storiche archivia-te in un database, con le tecnologie attualiancora non è particolarmente indicata per unafruizione multipla interattiva a livello dei sin-goli partecipanti. Per questo tipo di fruizione èmolto più adatto Internet.Scalando il modello ad una versione più leg-

Page 13: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

13

notizie dal CINECA

Archeologia e nuove tecnologie: quando il passato incontra il futuro

La presentazione degli atti del convegno "Ut natura ars. Virtual Reality e archeologia" (volume curato daAntonella Coralini e Daniela Scagliarini del Dipartimento di Archeologia dell'Università di Bologna) che si ètenuta lo scorso maggio a Bologna, è stata l'occasione parlare delle opportunità offertedalle nuove tecnologie nell'ambito dell’archeologia e in generale nell’ambito dei beni cul-turali. Nel corso del primo incontro, "Virtual Reality e archeologia”, Pietro GiovanniGuzzo, Soprintendente Archeologo di Pompei, Ercolano Stabia, assieme a archeologi especialisti dell'elaborazione dell'immagine si sono confrontati su problemi tecnici esoprattutto di metodo della ricostruzione virtuale in archeologia, nell'ambito del proget-to archeologico "Pompei - Insula del Centenario", condotto grazie alla collaborazione trail Dipartimento di Archeologia e il Dipartimento di Elettronica e di Ingegneria dei Sistemi(DEIS) dell'Università di Bologna, CINECA, la Ducati Sistemi, e il CulturalVRLabdell'Università di Los Angeles (UCLA), diretto da Bernard Frischer,Nel secondo incontro, "Cultura: la via dalle ICT (Information and CommunicationTechnologies) alle UCT (Universal Convergence Technologies)", Kim H. Veltman,Direttore Scientifico del VMMI, Virtual Maastricht McLuhan Institute ha illustrato lenuove tendenze delle tecnologie digitali, e ha presentato un possibile scenario delleimplicazioni che queste avranno sulla cultura. Un percorso dalle tecnologie dell'infor-mazione e della comunicazione, verso la convergenza di sistemi sempre più evoluti e

sempre più trasversali.

gera è infine possibile inserirlo in rete, con-sentendo una fruizione diffusa. L’insegnanteviene messo così nella condizione di utilizza-re la ricostruzione per una lezione in classegrazie semplicemente ad un proiettore colle-gato al computer. A questo livello di fruizionelo studente è libero di navigare a sua volta laricostruzione, accedendo contemporaneamen-te al database che gli consente di condurrericerche personali. Non solo, il materiale pre-parato professionalmente e messo a disposi-zione delle scuole diviene il punto di partenzadi approfondimenti che possono fornire a lorovolta materiale per la realizzazione di ulterio-ri ricerche ed arricchire il modello ed il data-base di partenza. Ecco allora il circolo virtuo-so chiudersi in un processo educativo circola-re. Si pensi ad esempio alla possibilità chenuovi modelli o ulteriori raccolte di dati stori-ci, come fonti iconografiche o testimonianzeorali, siano realizzati da studenti di scuolesuperiori. Questo percorso ideale si scontra con variostacoli, dati in primo luogo dalla difficoltàche l’utente comune incontra nell’interagire

con tecnologie non ancora del tutto familiari.L’interfaccia va studiata con particolare atten-zione affinché sia il più immediata possibile econ limitata interferenza tecnologica.L’obiettivo è di considerare le applicazioniinformatiche dedicate ai beni culturali comeun “normale” strumento didattico da inserirein un percorso da proporre agli insegnanti,accompagnandolo con schede ed altro mate-riale di supporto, diversificato a seconda deilivelli scolastici, utile ad indirizzare l’inse-gnante stesso nella preparazione di lezionipersonalizzate.

Per ulteriori informazioni:http://www2.unibo.it/Archeologia/ricerca/scavi/pompei.htmhttp://convegni.cineca.it/ut_natura_ars/http://www.cineca.it/news/[email protected]

doi:10.1388/notizie-59-03

Page 14: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

notizie dal CINECA

14

Non è detto che il nome sia subito familiare atutti, anche se gli Industrial Liaison Officesono una realtà presente oramai in quasi tuttele università. Le persone che fanno ricerca negli ateneihanno competenze che possono essere di inte-resse per le imprese. Le imprese, soprattuttoquelle piccole, hanno bisogni tecnologici per iquali non trovano soluzione. Talvolta ilmondo della ricerca universitaria e quello del-l’impresa parlano lingue diverse, o hanno unapercezione diversa dei tempi e delle scadenze.Un Industrial Liaison Office (ILO) è un uffi-cio che ha il compito di individuare, creare,incentivare, favorire, curare le opportunità di

rapporto fra il mondo della ricerca universita-ria e quello delle imprese. Una apposita ini-ziativa del MiUR ha lo scopo di aiutare gliILO a crescere, per farli diventare – sonoparole del Ministro – “una nuova fondamenta-le opportunità, un punto di raccordo tra idee einnovazione tecnologica, tra proprietà intellet-tuale e applicazione pratica nell’impresa”.Nell’ambito di tale iniziativa, quattro univer-sità (Padova, Pavia, Perugia e Trieste) hannochiesto a CINECA di essere loro partner tec-nologico nella costruzione di uno strumento diausilio ai loro ILO. L’idea di base è che occor-ra mettere l’imprenditore in grado di scoprirese c’è qualcuno che può rispondere ad un suo

UNI2B: uno strumento a supporto degli IndustrialLiaison Office delleUniversitàdi Pierluigi Bonetti

To favour the creation of new collaboration relationships between Universities and busi-nesses, a group of Universities asked CINECA to create a system that gathers andmakes available to the universe of businesses information on the competences,patents, projects and tools that Universities offer.

UNI2B: a tool forthe Industrial

Liaison Office ofUniversities

Gli atenei sono molto soddisfatti del prodottofinito. È stato fondamentale aver scelto un part-ner tecnologico come CINECA, grazie alle suenotevoli competenze nella costruzione di data-base della ricerca scientifica. Inoltre ci ha aiuta-ti a risolvere il problema principale di questidatabase: l’inserimento dei dati da parte deidocenti, che sono sempre restii a rispondere aquestionari. Mediante la pagina personale che

ogni docente universitario italiano possiede sulsito CINECA e ad una serie di form online parti-colarmente user-friendly, i nostri professori inte-ressati a far conoscere le proprie competenzeall’industria hanno potuto inserire i dati inmaniera rapida e comoda. Inoltre CINECA è riu-scito a travasare in UNI2B i dati presenti in altrebanche dati, evitando ai docenti una fastidiosaduplicazione del lavoro.Andrea Berti, direttore dell’ILO dell’Università diPadova e responsabile dell’intero progetto

Page 15: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

15

notizie dal CINECA

È stato

realizzato un

sistema

per l’acquisizione

dei dati dei

docenti e dei

ricercatori di

quattro università

italiane, integrato

nel sito

individuale

che ciascuno

già utilizza

per relazionarsi

con le iniziative

del Ministero

ben preciso bisogno di tecnologia. Spesso imotori di ricerca (come Google) non sono lostrumento migliore per il fabbro ferraio che haideato un marchingegno innovativo ma habisogno di qualcuno che lo aiuti a progettareuna scheda elettronica per controllarlo. Si èdeciso allora di costruire un archivio di com-petenze di potenziale interesse per le imprese,e di renderlo fruibile con una interfaccia estre-mamente semplice. È stato realizzato un siste-ma per l’acquisizione dei dati dei docenti e deiricercatori delle quattro università, integratonel sito individuale che ciascuno già utilizzaper relazionarsi con le iniziative delMinistero. Ciascun docente ha indicato qualisono le proprie competenze e di quali progettidi ricerca con possibili ricadute industriali èstato responsabile negli ultimi anni. Gli ILOhanno aggiunto i dati sui brevetti di proprietàdell’ateneo.Presso le università inoltre vi sono strumenta-zioni e macchinari di elevato livello tecnico-scientifico, normalmente di costo elevato oche permettono particolari analisi e chepotrebbero essere messi a disposizione delleimprese: anche questi dati sono entrati a farparte del database.Il database costruito è unico per le quattro uni-versità, ed a ciascun ILO sono stati resi dispo-nibili appositi strumenti di gestione per vali-darne il contenuto.Al termine della fase di caricamento inizialerisultavano raccolte 3.473 competenze, i datirelativi a 1.041 progetti di ricerca, di 53 bre-

vetti e la descrizione e le caratteristiche di 520strumenti e macchinari.Il 25 giugno 2007, nel corso di un convegnonazionale sulla proprietà intellettuale, è statoinaugurato il sito pubblico: University toBusiness (UNI2B).Oltre alla funzionalità di ricerca semplice, vi èanche una interfaccia per la ricerca avanzatache permette di filtrare i risultati in manierapiù puntuale. Nella scheda di dettaglio deirisultati c’è il nome del docente o del ricerca-tore, ma i riferimenti da contattare sono quellidell’ILO e questo per una scelta ben precisa:almeno nei primi approcci si ritiene preferibi-le che le imprese prendano contatto con l’uffi-cio, che svolgerà la sua preziosa opera di tra-duzione culturale e di mediazione fra i duemondi che si stanno cercando. Il tempo dirà quanto il sito si dimostrerà cata-lizzatore per nuovi rapporti di collaborazione,contratti di ricerca, progetti in comune, spin-off accademici, licenze di brevetti ed altreforme di trasferimento di tecnologia. Nel frat-tempo altri Enti di ricerca hanno espresso illoro interesse a partecipare all’iniziativa.

Per ulteriori informazioni:[email protected] http://www.uni2b.it

doi:10.1388/notizie-59-04

Page 16: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

notizie dal CINECA

16

CIELO

(CIneca

E-Learning

Orchestrator)

è la tecnologia

sviluppata da

CINECA per

l’integrazione di

ambienti

di e-learning con

sistemi

informativi ERP

(Enteprise

Resource Planning)

CIELO: di cosa parliamoCIELO (CIneca E-Learning Orchestrator)consente l’integrazione di ambienti di e-lear-ning e sistemi informativi ERP (EntepriseResource Planning). Un ERP per le università gestisce l’organizza-zione nel suo complesso (facoltà, dipartimen-ti, corsi di laurea), gli aspetti legati alla didat-tica (ad esempio l’offerta formativa, i docenti,l’iscrizione degli studenti, la carriera dellostudente), l’area amministrativa (pagamentodelle tasse), i calendari, la logistica ecc.L’e-learning consente l’erogazione dei conte-nuti didattici e offre strumenti per la gestionedel percorso formativo.Chi si occupa di gestire e monitorare il per-corso formativo sa che le attività di backoffi-ce (la registrazione degli studenti, le iscrizio-ni, la creazione di classi o gruppi, il supportodi primo livello, il monitoraggio dell’anda-mento delle classi ecc) sono importanti per ilsuccesso di un progetto di e-learning e sonoonerose da seguire. Sono inoltre influenzateda fattori quali la complessità interna dell’isti-tuzione e delle regole che la governano, lanumerosità degli utenti, le politiche di utilizzodelle risorse e dei servizi.

CIELO consente un risparmio di tempo erisorse nella gestione dell’e-learning, in quan-to “eredita” dall’ERP la maggior parte delleinformazioni necessarie a predisporre l’am-biente e gli strumenti di backoffice.CIELO è in grado di gestire più ambienti di e-learning e rendere trasparenti agli utenti leinformazioni circa la collocazione fisica deglistrumenti e i problemi inerenti la gestione.L’organizzazione accede alla soluzione e-lear-ning più congeniale all’obiettivo didattico chesi propone e sfrutta le caratteristiche di cia-scuna soluzione per quanto riguarda l’eroga-zione dei corsi e gli accessori multimediali edinterattivi integrati e mantiene in modo cen-tralizzato all’interno dell’ERP le informazionidi gestione.Le università sono il contesto in cui sperimen-tare CIELO. Gli elementi da cui partire sono ilsistema di gestione delle Segreterie studentiESSE3 e le soluzioni di E-learning OpenSource che CINECA offre ai propri clienti.

Le università e l’e-learningLa maggior parte degli atenei ha adottato adoggi ambienti di e-learning commerciali, opensource o proprietari a seconda dei casi.

Thanks to CIELO, universities and telematic universities can use ERP tools to manageoffices in a modality integrated with e-learning platforms. In this way it is possible to redu-ce the administration and management burden of these systems in environments wherethe rules and the number of users make activities particularly complex. Moreover, theperception of an integrated environment helps the final users in their surfing paths.

CIELO: an integratedenvironment for theadministration andsupply of university

e-learning

CIELO: gestire e erogare laformazione universitaria in unambiente integratodi Maria Francesca Emiliani, Franca Fiumana, Alessandro Furlati**Kion

Page 17: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

17

notizie dal CINECA

Gli analisti Gartner, nelle loro previsioni sul-l’impatto dell’IT nel settore della formazionedichiarano che, entro il 2010, il 50% di tutte leclassi di college e università che non includo-no la valutazione dell’esperienza condotta inclasse, si riuniranno solo per gli esami di pro-fitto. “…Gli studenti sono consumatori diistruzione e di tecnologia. Le istituzioni for-mative insegnano a studenti nati nell’eradigitale e stanno cercando sempre più di inse-gnare nel modo in cui questi studenti impara-no. Spesso questo significa fornire agli stu-denti informazioni aggiuntive in formatodigitale…”.Ciò è maggiormente vero per le universitàtelematiche, che svolgono tutte le attività for-mative e gestionali in modalità sincrona easincrona a distanza.

Il processo di integrazioneGli utenti fruiscono dei contenuti didattici etrovano nel backoffice il necessario per lagestione delle classi (ad esempio composizio-ne delle classi, assegnazione del tutor), adisposizione del docente o dell’amministrato-re dei corsi.Le attività gestionali come la creazione delleclassi e la associazione di profili studente,docente o tutor sono necessarie quando l’e-learning è erogato in ambienti che non hannogià una struttura organizzativa di questo tipo;l’introduzione dell’e-learning nelle grandiorganizzazioni può quindi generare comples-sità nella gestione dei processi e delle infor-mazioni che ne derivano. All’interno di un ateneo queste informazionisono già disponibili e sono all’interno dellostrumento ERP. Qui, l’articolazione dell’offer-ta e dei percorsi formativi raggiunge i massi-mi livelli, viene gestito un grande numero diutenti, le “business rules” sono complesse edinamiche.Molti atenei hanno inoltre l’esigenza di offri-re piattaforme LMS (Learning ManagementSystem) differenti a singole facoltà o a singoli

insegnamenti.Gli analisti Gartner, nella analisi dei trendemergenti nell’e-learning e nella formazionein generale, sottolineano che le istituzionicome le università hanno una offerta di stru-menti gestionali molto più ampia rispetto alpassato e la scelta diventa sempre più difficileperchè le soluzioni sono ormai complete e ledifferenze tra l’una e l’altra sono minime. Glielementi distintivi sono quindi rappresentatidalle soluzioni di interoperabilità.Le soluzioni di interoperabilità, basate inmodo prevalente sull’uso di Web Services,offrono una integrazione trasparente tra lefunzionalità di front office erogazione deicontenuti) e le funzionalità di backoffice esono classificate come tecnologie emergentiche sono disponibili ad oggi per una percen-tuale molto piccola (1-5%) dei prodotti sulmercato e che impiegheranno ancora da 2 a 5anni per raggiungere una ampia diffusione.

CIELO: funzionalità essenzialiIl primo passo è individuare gli aspetti funzio-nali comuni ai due ambienti e individuare iflussi informativi che devono essere disegnatie realizzati per l’integrazione.Da un’analisi funzionale di ESSE3, nelModulo EWC (ESSE3 Web Community) si è

Page 18: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

notizie dal CINECA

18

individuato il contesto per realizzare l’integra-zione con la piattaforma di e-learning. EWCpermette di gestire comunità virtuali: talicomunità possono quindi essere strutturate peravere una corrispondenza 1 a 1 con le comu-nità che sono presenti all’interno delle piat-taforme di e-learning.

Le funzioni essenziali da implementare sono:• Autenticazione centralizzata attraverso

meccanismi di Single Sign On;• Creazione automatica dei corsi associati

alle comunità;• Condivisione dei dati delle anagrafiche

degli utenti;• Gestione automatica delle iscrizioni.Occorre garantire il mantenimento di tutte lefunzionalità originali della piattaforma che siva a integrare.

Le comunitàAl centro di CIELO ci sono le comunità.Nell’ambiente integrato queste comunità pos-sono interagire attraverso:

• forum;• bacheca;• area condivisione contenuti;• contenuti didattici in e-learning.

Le comunità possono essere private o pubbli-che. All’interno delle comunità è possibilegestire profili specifici per gli utenti e suddi-videre gli utenti in classi. EWC, attraverso le anagrafiche di ESSE3,

consente di sfruttare le caratteristiche propriedegli utenti (la facoltà, il corso di studio diappartenenza, l’anno di corso, ecc) per defini-re in maniera automatica le comunità. CIELOottiene queste informazioni in maniera traspa-rente per l’utente, e replica la struttura dellecomunità nell’ambiente di e-learning.I profili utente definiti all’interno di ESSE3 -EWC devono trovare una corrispondenza neiruoli definiti nel LMS. CIELO definisce dellecorrispondenze che possono essere configura-te in base agli ambienti che deve connettere.La tabella di questa pagina mostra, la matricedi corrispondenza dei ruoli che CIELO operatra l’ambiente EWC e la piattaforma Moodle.I profili dell’utente ESSE3 - EWC sono asso-ciati ai ruoli definiti all’interno di Moodle.Quando un utente transita da ESSE3 aMoodle, CIELO gli attribuisce il ruolo che èstato predefinito utilizzando questa configu-razione.Nel tempo la matrice andrà essere aggiornata:in questo caso si andrà ad agire solo suCIELO, definendo una nuova associazione elasciando quindi inalterati gli ambienti diESSE3 e di Moodle.

Il percorsoAttraverso la propria area riservata lo studen-te può gestire la propria carriera, verificare icrediti, accedere ai servizi di segreteria, ecc.In base al contesto in cui si trova può iscriver-si a comunità diverse, definite in base ai crite-ri imposti dall’amministratore o dal docente.Qui trova le risorse della comunità, tra le qualianche l’accesso al servizio di e-learning cherappresenta dal punto di vista dello studentesolo un altro tipo di risorsa. Allo stesso modo,una volta terminata l’attività didattica in e-learning, i crediti maturati dallo studente sonoregistrati all’interno della carriera. Anche il docente può accedere alla propriaarea personalizzata in cui può gestire le atti-vità relative ai propri insegnamenti, e può pas-sare alla gestione dei contenuti didattici in e-learning in maniera del tutto trasparente.

Caratteristiche tecniche diCIELO

Nell’ambiente

integrato le

comunità

possono interagire

attraverso

diversi strumenti

quali forum,

bacheche,

aree di

condivisione,

contenuti didattici

erogati attraverso

la piattaforma

e-learning

Page 19: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

19

notizie dal CINECA

Tabella 1. Esempio dimatrice di corrispondenzatra profili utente.La tabella mostra, a titoloesemplificativo, la matricedi corrispondenza dei ruoliche CIELO opera tra l’ambiente EWC e la piattaforma Moodle

Le attività di sviluppo di CIELO devono man-tenere lo strumento gestionale e le piattaformeil più possibile indipendenti.I meccanismi di autenticazione sono basati suLDAP oppure, dove questo non è presente, suweb services in grado di implementare unmeccanismo di Single Sign on.CIELO è conforme alla IMS (InstructionalManagement Systems) EnterpriseSpecification. Queste specifiche hanno loscopo di rendere interoperabili i sistemi LMSe i sistemi enterprise di gestione amministrati-va degli utenti. Permettono di condividere idati sugli studenti, sui corsi, sul rendimento,con le applicazioni amministrative di organiz-zazioni diverse (Personal Profile DataMaintenance, Group Management,Enrollment Management). La compatibilitàcon gli standard svincola da una soluzione tec-nologica specifica e permette nel tempo diadottare la piattaforma più rispondente airequisiti funzionali richiesti.

Lo schema in questa pagina descrive ad altolivello l’utilizzo di queste specifiche. ESSE3 èla piattaforma dove sono gestiti gli utenti,l’organizzazione universitaria e l’offerta for-mativa che la piattaforma di e-learning deveereditare.CIELO si inserisce fra ESSE3 e la piattaformadi e-learning. Al suo interno si definiscono lecorrispondenze logiche e funzionali generan-do le opportune chiamate ai Web Services inmodo da automatizzare aspetti gestionali egarantire l’integrità.Nel corso delle fasi di analisi si sono definiteun insieme di API (Application ProgrammingInterface) che consentono la comunicazionetra il sistema ESSE3 e CIELO.Queste API hanno lo scopo di permettere l’i-nizializzazione dei servizi e-learning, l’abbi-namento di tali servizi ad una comunità e allerelative classi, l’autenticazione degli utenti, ilprovisioning automatico dei dati utente egarantiscono la certezza che le richieste pro-vengano effettivamente da una sorgente sicu-ra. CIELO si occupa di veicolare e comunica-zioni tra il sistema ESSE3 e le piattaformeLMS integrate.

I meccanismi di comunicazione sono basati suWS (Web Services) SOAP/XML. Si è adottato il modello SCA (ServiceComponent Architecture) OSOA (OpenService-Oriented Architecture). CIELO può agire sia come client, sia comeserver: si comporta da client verso le piat-taforme LMS integrate e da server nei con-fronti delle richieste provenienti da ESSE3.

ConclusioniQuesta integrazione è importante perchè con-sente di sfruttare le potenzialità dell’ERP uni-versitario per gestire strumenti di e-learningche costituiscono una esigenza irrinunciabileper gli atenei italiani. Resta solo un piccolopasso verso una visione più ampia che partedal portale di ateneo come punto di riferimen-to e contenitore dei servizi destinati agli uten-ti dell’università: il portale deve diventarel’ambiente integrato per eccellenza dove gliutenti trovano le informazioni pubbliche, leinformazioni personalizzate, condividonocalendari, accedono alla loro carriera e ai con-tenuti della formazione. Questo è l’obiettivoche CINECA e Kion intendono raggiungerenell’offerta di servizi agli atenei italiani.

Per ulteriori informazioni:[email protected]

doi:10.1388/notizie-59-05

Page 20: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

notizie dal CINECA

20

Astrea “Tecnologie dell’informazione e dellacomunicazione per la giustizia”, è un proget-to finanziato nel 2000 dal Ministerodell’Università e della Ricerca (MiUR) - nel-l’ambito del Fondo per gli Investimenti dellaRicerca di Base (FIRB) - per studiare e speri-mentare soluzioni tecnologiche e metodolo-gie per la giustizia.

Il progetto è stato condotto dall’Istituto diRicerca sui Sistemi Giudiziari del CNR(IRSIG-CNR), in collaborazione conCINECA, il Centro Studi e Ricerchesull’Ordinamento Giudiziario - DipartimentoOrganizzazione Sistema Politicodell’Università di Bologna (CeSROG), laDirezione Generale dei Sistemi InformativiAutomatizzati del Ministero della Giustizia(DGSIA) e da CM Sistemi S.p.A.

Il ProgettoIl progetto si è articolato in 5 aree di attività• Nuove metodologie per il supporto alle

innovazioni (a cura di IRSIG-CESROG):analisi e definizione di strategie per la pro-gettazione e la realizzazione delle piat-taforme tecnologiche e degli applicativi,creazione di strumenti di supporto allaRicerca, promozione della formazione deigiovani ricercatori, diffusione dei risultatiscientifici ottenuti ed il potenziamentodella rete di ricerca.

• Sistema informativo per il monitoraggio

The scientific objectives of the project “Astrea: Information and communication techno-logy for justice” are to identify, analyse and propose, also by elaborating prototypes, themost interesting solutions regarding information technology itself, in the light of the so-called “expected results”, and to analyse and propose solutions from the point of viewof organisation, training and norms, so that the technology may be used and diffusedmost effectively, generating a positive knowledge and learning process. A research teamhas been formed in order to reach these objectives, which includes people representingmulti-disciplinary skills from research institutes, universities and private companies. TheIT Department of the Italian Ministry of Justice research unit (Direzione Generale deiSistemi Informativi Automatizzati - DGSIA) also takes part in the project and its contribu-tion is fundamental for the project, in order to integrate research work with the numerousprojects in progress, to guarantee access to legal offices and to bring technology andknowledge into the judiciary.

ASTREA:Information andCommunication

Technologyfor Justice

ASTREA: Tecnologiedell’Informazione e dellaComunicazione per la Giustiziadi Rosita Bacchellli, Fabio Belletti, Christian Dodaro, Federico Giacanelli, Giorgio Pedrazzi, Salvatore Rago, Roberta Turra.

Unità di ricerca partner del Progetto

Istituto di Ricerca sui Sistemi Giudiziari (IRSIG-CNR) http://www.irsig.cnr.itConsorzio Interuniversitario CINECA http://www.cineca.itCentro Studi e Ricerche sull’Ordinamento Giudiziario, Università di Bologna(CeSROG)http://didattica.spbo.unibo.it/bologna/dipartim/dosp/cesrog.htmDirezione Generale dei Sistemi Informativi Automatizzati, Ministero dellaGiustizia (DGSIA)http://www.giustizia.it/ministero/struttura/dipartimenti/dirgen/dir_gen_sia.htmCM Sistemi S.p.Ahttp://www.gruppocm.it

Page 21: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

21

notizie dal CINECA

Le tecniche

di text mining

rendono oggi

possibile l’analisi

del patrimonio

informativo del

sistema

giudiziario e

la realizzazione

di strumenti

automatici per

strutturare,

organizzare,

esplorare e

facilitare

l’interpretazione

del contenuto

di grandi

collezioni di

documenti testuali

del sistema giudiziario (a cura di CINECA-IRSIG-CESROG): realizzazione di applica-tivi per rendere più veloce e trasparente ilprocesso decisionale in ambito giuridico econsentire il monitoraggio del sistema giu-diziario.

• Court Technology Laboratory (a cura diCINECA-IRSIG-CESROG): progettazionee la realizzazione del primo “laboratorioper le tecnologie applicate alla giustizia”in Europa, dove sperimentare applicativi etecnologie, nonchè effettuare formazionein aula o a distanza.

• Piattaforma web per i servizi degli ufficigiudiziari (a cura di CINECA-IRSIG-CESROG): progettazione, realizzazione esperimentazione di una piattaforma web,per mettere in grado gli uffici giudiziari difornire servizi e informazioni a cittadini eoperatori del diritto.

• Sistema informativo di supporto alle deci-sioni giudiziarie (DSS) (a cura di CMSistemi S.p.A.): progettazione, realizzazio-ne e sperimentazione di sistemi di suppor-to alle decisioni in ambito giudiziario.

Vediamo nel dettaglio le fasi del progetto con-dotte da CINECA.

Sistema informativo per il monitoraggio del sistema

giudiziario Analisi dei testi delle sentenze in materiacivile con l’uso di tecniche di text miningIl sistema giudiziario dispone di un enormepatrimonio informativo che è scarsamente uti-lizzato: l’insieme delle sentenze emesse daiTribunali di vario ordine e grado. Questi docu-menti sono estremamente ricchi di informa-zioni ma purtroppo sono poco fruibili in quan-to raramente disponibili in formato elettronicoed inoltre il formato testuale non strutturatorende difficile l’estrazione delle informazionidi interesse.Le tecniche di text mining rendono oggi pos-sibile l’analisi di questi documenti e la realiz-

zazione di strumenti automatici per struttura-re, organizzare, esplorare e facilitare l’inter-pretazione del contenuto di grandi collezionidi documenti testuali.Un sistema di monitoraggio basato sulle sen-tenze di merito dei Tribunali si può prestare anumerosi utilizzi: da analisi socio-economi-che sui fenomeni (civili o penali) in crescita,alle tendenze in ambito giudiziario, alla valu-tazione vera e propria del funzionamento delsistema giudiziario (tramite analisi di giurime-trica relative, per esempio, alla quantità disentenze emesse per materia, ai tempi di giu-dizio, ai ricorsi, al grado di specializzazionedei Giudici, …).A questo scopo è stato realizzato il prototipoGiuriMole e, come risultato intermedio,GiuriClass, che è in grado di classificare qua-lunque documento giuridico nelle principalivoci di classificazione della materia civile.Per ottenere questi risultati, sono state utiliz-zate tecniche di text mining su due collezionidi documenti: sentenze e massime della Cortedi Cassazione e sentenze del Tribunale diBologna (in materia civile). Le tecniche utiliz-zate sono: la Classificazione automatica, perl’individuazione della materia di riferimento;il Clustering (raggruppamento dinamico), perindividuare le aree tematiche e far emergerecorrelazioni “nascoste”; L’InformationExtraction, per estrarre le informazioni utiliper le analisi di giurimetrica.Classificazione automaticaL’uso di tecniche di machine learning ha con-sentito di realizzare alcuni modelli di classifi-cazione. Il risultato migliore è stato ottenutocon il metodo Support Vector Machine ed hauna percentuale di corrette classificazionidell’81,5% (implementato in GiuriClass).ClusteringGiuriMole sfrutta la tecnologia MOLE(Mining On-Line Expert) che consente il clu-stering di documenti e l’esplorazione dei risul-tati tramite mappe e rappresentazioni grafiche.Per ogni argomento individuato (cluster), èpossibile, grazie alla meta-informazione

Page 22: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

notizie dal CINECA

22

Il Court TechnologyLaboratory

(CTLab)

è il primo

“laboratorio per le

tecnologie applicate

alla giustizia”

in Europa

estratta automaticamente dai testi (con tecni-che di Information Extraction), esaminare ladistribuzione delle sentenze per anno, permateria, per riferimenti normativi, per giudi-ce, per esito, ecc… È quindi possibile valuta-re quali argomenti sono emergenti, qualirichiedono tempi di giudizio più lunghi, inquali la tendenza a compensare le spese di liteè maggiore.Information ExtractionPoichè le sentenze di merito emesse dalTribunale di Bologna sono documenti nonstrutturati, ai quali non è associata alcunameta-informazione, le informazioni rilevantiper un sistema di monitoraggio devono esserericercate all’interno dei testi. Si tratta di unaricerca puntuale che è stata condotta utilizzan-do strumenti di information extraction.Il metodo utilizzato è quello del knowledgeengineering, o codifica “manuale” della cono-scenza. Le regole implementate per l’estrazio-ne di ciascuna informazione hanno un’accu-racy minima del 75%.Questi strumenti, assieme al classificatoreautomatico, hanno reso possibile l’analisi

delle sentenze di merito per rispondere a variedomande. Ad esempio, le analisi hanno messoin evidenza la dipendenza, statisticamentesignificativa, tra i tempi intercorsi tra le variefasi e la materia, oppure che l’esito della sen-tenza varia considerevolmente a seconda dellamateria di riferimento.A conclusione di questa fase, le informazioniestratte sono state inserite in GiuriMole, cheintegra così le funzionalità di motore di ricer-ca (per selezionare le sentenze sia con parolechiave che utilizzando la meta-informazioneestratta), di clustering (per mettere in eviden-za aspetti particolari di una certa materia) e direporting (per fare analisi di giurimetricaonline). GiuriMole è quindi un prototipo disistema di monitoraggio del sistema giudizia-rio che consente elaborazioni di giurimetricatempestive e complete a partire dal materialegià esistente.

Court Technology Laboratory Il Court Technology Laboratory (CTLab) è ilprimo “laboratorio per le tecnologie applicatealla giustizia” in Europa.II CTLab è un luogo:• per la sperimentazione di applicativi infor-

matici e telematici realizzati nel settoregiustizia;

• per la divulgazione attraverso incontri,seminari e convegni delle tecnologie svi-luppate in ambito giudiziario;

• per l’organizzazione di attività formativenel settore delle tecnologie di supporto allavoro giudiziario.

La progettazione è cominciata con la defini-zione delle funzionalità e delle possibilità diintegrazione tra le tecnologie. La sede adattaad ospitare il laboratorio, in cui sono presentisia gli spazi adeguati, sia la predisposizioneper allestire impianti idonei (elettrico, fonia edati), è stata individuata presso l’Ufficio delGiudice di Pace di Bologna.La realizzazione del CTLab ha richiesto un

Page 23: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

23

notizie dal CINECA

... l’attivazione

di servizi

online rientra

in un

processo

di cambiamento

della pubblica

amministrazione

che vuole

migliorare il

livello di servizio

al cittadino

lungo lavoro di integrazione di tecnologie ete-rogenee, strutture ed arredi, ed è stata comple-tata nel febbraio 2007.Il CTLab realizzato garantisce una buona ver-satilità e flessibilità per soddisfare le diverseipotesi di impiego, essendo una struttura tec-nologica multimediale con configurazionemodulare: sala conferenze ed aula d’udienza. Inoltre, la struttura è stata appositamente pen-sata per crescere ed espandersi accogliendo lenuove tecnologie che risulteranno disponibili.Il CTLab può già funzionare, ad esempio:• per la sperimentazione di applicativi per la

gestione dei procedimenti, il documentmanagement e la verbalizzazione audio evideo, oltre che di sistemi per la simulazio-ne di scenari processuali a fini probatori;

• per l’attivazione di programmi di addestra-mento e formazione;

• per acquisire, lavorare e presentare mate-riali multimediali legati al procedimento oal dibattimento in modo da offrire nuoveopportunità di formazione;

• per la simulazione di dibattimenti (posta-zioni accusa/difesa/giudice) gestiti construmenti tecnologici multimediali, comead esempio l’acquisizione e presentazionedelle prove, la verbalizzazione audio-video e l’eventuale attivazione di un servi-zio di videoconferenza per l’escussione ditestimoni e/o imputati da remoto.

Piattaforma web per i servizidegli uffici giudiziari -Sistemi

informativi di rete I servizi online sono una pratica sempre piùdiffusa fra i siti della pubblica amministrazio-ne per consentire agli utenti di evitare di recar-si di persona negli uffici, di reperire informa-zioni in rete e di interagire direttamente congli uffici per la gestione di pratiche anchecomplesse; l’attivazione di servizi online rien-tra in un processo di cambiamento della pub-blica amministrazione che vuole migliorare illivello di servizio al cittadino.Nell’ambito del progetto si è aperta una stret-

ta collaborazione con l’Ufficio del Giudice diPace di Bologna (UGDP), utilizzato comecase study di ufficio giudiziario.È stato realizzato il portale dell’UGDP costi-tuito dal sito pubblico, l’ambiente redazionale,i servizi online (e-services). Gli accessi allevarie aree del portale sono regolati tramite laIANUS Authentication Station. L’ambienteredazionale è basato sul CMS BackStageDirector. Il sito pubblico è rivolto a cittadini,legali e personale di altri uffici giudiziari.Contiene informazioni, documentazione,moduli, modelli, formulari e sentenze di parti-colare interesse. Il sito è stato progettato graziealla collaborazione del dirigente amministrati-vo dell’UGDP. Nella progettazione sono statirispettati gli standard di usabilità e accessibi-lità. La grafica coniuga l’aspetto istituzionaledel sito con la volontà di rivolgersi ai cittadini.Il portale si è arricchito con i servizi onlinesperimentati dal personale dell’Ufficio delGiudice di Pace e da un gruppo selezionato diutenti sperimentatori.Gli e-services consentono di accedere ai dati

Page 24: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

della materia civile presenti sul sistema infor-mativo dell’Ufficio. È stata implementata unasoluzione che risolve i problemi legati allasicurezza del sistema informativo, rispetta lanormativa sulla tutela dei dati personali e, alcontempo, regola il controllo degli accessi alleinformazioni, rispettando le policy di sicurez-za applicate all’interno dell’UGDP. Nel progettare i prototipi di e-services si è par-titi dal preesistente sistema informativo e sisono studiati l’infrastruttura e gli applicativi

utilizzati, per esten-dere e potenziare labase installata. Sonostati inoltre analiz-zati il sistema diattività pratiche e lenecessità del perso-nale e dell’utenza

professionale dell’Ufficio, per individuare glie-services che avrebbero potuto trovare appli-cazione all’interno dell’Ufficio. I prototipi die-services sviluppati e sperimentati sono:

Contenzioso Civile: consente ai legali di acce-dere ad un insieme completo di informa-zioni relative alle cause di propria compe-tenza;

Richiesta Copie: integrato in ContenziosoCivile, consente al legale di richiederedirettamente online le copie delle sentenze;

Info By Mail: informa il legale tramite e-maildi eventi nei procedimenti di competenza;

Prima Udienza: consente al legale di verifi-care l’iscrizione a Ruolo di una causa;

Prossima Udienza: fornisce al cittadino e allegale la data della prossima udienza di unprocedimento;

Calendario Udienze: è il calendario settima-nale pubblico delle udienze fissate;

La sperimentazione si è svolta in più fasi, altermine delle quali, grazie al feedback degliutenti, le funzionalità degli e-services sonostate potenziate e sono stati realizzati nuoviservizi.Tramite l’introduzione degli e-services, i citta-dini e i legali possono ottenere informazionidirettamente dalla propria abitazione o dalproprio studio. I servizi online rispondonocosì alle esigenze di efficienza, rapidità, cer-tezza e chiarezza delle informazioni.

notizie dal CINECA

24

Per ulteriori informazioni:

Il sito del Progetto: http://astrea.cineca.it/, Il sito dell’Ufficio del Giudice di Pace diBologna:http://www.giudicedipace.bologna.it

doi:10.1388/notizie-59-06

Page 25: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

Scuola e Servizi è il Portale Nazionale delleScuole, promosso dal Ministero della PubblicaIstruzione e realizzato da CINECA. Il progetto,descritto in un articolo pubblicato sul numero56 di Notizie dal CINECA, offre alle scuoleaderenti risorse e soluzioni tecnologiche, sem-plici da implementare e utilizzare, per la realiz-zazione dei siti internet di istituto e l’erogazio-ne di servizi online efficienti per le famiglie. Ilprogetto favorisce lo sviluppo di competenzepresso le scuole attraverso l’erogazione dicorsi in modalità e-learning, la condivisione eil confronto tramite strumenti di community el’organizzazione di workshop. Scuola e Servizi, con oltre 1800 istituti scola-stici aderenti, ha implementato con successoun modello federale, (ovvero un portale prin-cipale di accesso e una serie di portali federa-ti), in grado erogare servizi web di utilità perle famiglie e in generale per i cittadini, oltre adiffondere sul territorio la cultura dell’accessi-

bilità e dell’usabilità. Parte integrante del pro-getto, infatti, è la definizione di standard elinee guida e la predisposizione di strumenti erisorse siti e erogare servizi web nel rispettodei requisiti di accessibilità e usabilità.

L’attività di CINECA nel campo dell’accessi-bilità inizia nel 2001, in seguito all’emissioneda parte del governo delle prime norme inmerito all’accessibilità dei siti web della pub-blica amministrazione. Nel 2002 prende il via

25

notizie dal CINECA

“La forza del

web sta nella sua

universalità.

L’accesso da

parte di chiunque,

indipendentemente

dalle disabilità,

ne è un aspetto

essenziale”

(Tim Berners Lee, direttoredel W3C e inventore delWorld Wide Web)

Scuola e Servizi L’accessibilità “messa in pratica” grazie a una collaborazione con la Regione Emilia-Romagnadi Gian Luca Agnoli, Rosita Bacchelli, Elena Mantovani, Salvatore Rago

Thanks to “Scuola e Servizi” (Services for Schools), the National School Portal, Italianschools can create or enhance school websites with online quality services for families.The project, which focuses especially on the issues of accessibility and usability, enablesthe development of competences in schools, through the offer of courses in e-learningmodality, the sharing and exchange with community tools and the organisation of work-shops. Thanks to the collaboration among the work group of CINECA and that of theRegion Emilia-Romagna dealing with Accessibility, “Scuola e Servizi” is going to partici-pate in COM-PA, the European show-room of public communication of services to citizensand businesses, involving some teachers and students of schools participating in theproject in the activities organised.

Services forSchools: accessibility “putinto practice”

Page 26: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

notizie dal CINECA

26

la collaborazione con la Fondazione ASPHI(Avviamento e Sviluppo di Progetti per ridurrel’Handicap mediante l’Informatica) per laverifica, selezione e approfondimento dellelinee guida internazionali e la definizione diregole tecniche e indicazioni di procedura,come parte integrante della metodologiaCINECA per la realizzazione di siti accessibili.

La collaborazione tra CINECA eRegione Emilia-Romagna

Nella primavera del 2007 è nata una collabora-zione fra il gruppi di lavoro che si occupano diAccessibilità presso CINECA e presso laRegione Emilia-Romagna, che ha portato allosviluppo di occasioni di incontro e di confron-to fra gli utenti disabili, i principali beneficiaridell’accessibilità e i referenti dei servizi eroga-ti dalla pubblica amministrazione via web.In occasione del ForumPA 2007, che si è tenu-to a Roma lo scorso maggio, il modello web“accessibile” sviluppato da CINECA e utiliz-zato per i siti degli istituti scolastici nell’ambi-to di Scuola e Servizi, oltre alle implementa-zioni apportate dai docenti referenti di istituto,sono stati verificati presso dello stand dellaRegione Emilia-Romagna. L’iniziativa hariscosso grande successo presso gli utenti,

tanto che la Regione ha deciso di riproporre latematica dell’accessibilità anche in occasionedel COM-PA, il salone europeo della comuni-cazione pubblica dei servizi al cittadino e alleimprese, che si è tenuto a Bologna il 6-7-8novembre 2007.

Le scuole al Forum PA 2007Scuola e Servizi ha partecipato alla manifesta-zione romana coinvolgendo alcuni docenti estudenti delle scuole aderenti al progetto.Inoltre, ha organizzato gli eventi “Navigare albuio” e il “Workshop referenti”, presso lostand Web senza barriere della RegioneEmilia-Romagna. Agli eventi hanno collabo-rato alcuni referenti dell’ASPHI, e le attivitàsi sono svolte attraverso un presidio stabile delpersonale CINECA.

Navigare al buio: il web accessibilePer l’evento “Navigare al buio” sono stati invi-tati alcuni referenti e componenti di squadre dilavoro di Scuola e Servizi, che si erano distintiper aver costruito siti scolastici accessibili e diqualità utilizzando i template messi a disposi-zione dal progetto. All’evento ha partecipatoanche una classe del Liceo classico “Benedettoda Norcia” di Roma.

ForumPA 2007:“Workshop referenti”.

I rappresentanti diCINECA illustrano

al pubblico le modalità dicostruzione del sito

scolastico

Page 27: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

27

notizie dal CINECA

“Navigare al buio” in un “Web senza barriere”

CINECA ha collaborato con la Regione Emilia-Romagna alla presentazione dei progetti di acces-sibilità e usabilità dei siti Internet al COM-PA 2007. Nell’area incontri, tutti i giorni è stato possi-bile seguire test e dimostrazioni.

Alla costruzione di un Web senza barriere, la Regione Emilia-Romagna è impegnata da annie, con la collaborazione di ASPHI e CINECA, ha proposto anche in questa edizione di COM-PA una postazione dedicata ai progetti e alle tante attività realizzate per promuovere una“cultura dell’inclusione” e far sì che le nuove tecnologie non ripropongano forme di emar-ginazione.

Le attività svolte nella postazioneLa postazione è stata presidiata per tutta la durata della manifestazione da personale tec-nico della Regione e da collaboratori non vedenti che hanno effettuato dimostrazioni di navi-gazione web tramite ausili per disabili (screen reader, barra braille, ingranditori di scher-mo...). Su richiesta degli interessati, è stato possibile effettuare rapidi test di accessibilità e sonostate fornite indicazioni tecniche per risolvere eventuali problemi di accessibilità ed usabi-lità sui siti dei visitatori.

Gli incontri in programmaTra gli eventi organizzati nell’ambito della postazione dedicata all’accessibilità web, tutti igiorni, in collaborazione con CINECA, sono stati organizzati alcuni incontri nell’ambito deltema “Navigare al buio”, che hanno coinvolto le scuole bolognesi aderenti al progettoScuola e Servizi in un singolare viaggio attraverso il web che ha mostrato concretamentecome i non vedenti navigano con l’ausi-lio dello screen reader, del quale è statospiegato il funzionamento. Per far com-prendere cosa significa orientarsi nelweb senza l’uso della vista e quindi permostrare quali sono i vantaggi di crearepagine web accessibili, in alcunimomenti della dimostrazione è statospento il video.

Sara Turra, Jacopo Deyla, Tiziana FlamminjRegione Emilia RomagnaDirezione Generale Centrale Organizzazione, Personale, Sistemi Informativi e TelematicaServizio Sistema Informativo - Informatico Regionale

Alcuni alunni di III media, dell’Istituto Comprensivo 7 di

Bologna, al COM-PA 2007,durante l’evento

“Navigare al Buio”

Page 28: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

notizie dal CINECA

28

I docenti raccontano

Sul Portale Nazionale delle Scuole - “Scuola e Servizi” è disponibile uno “Speciale” che, oltre a fornire una ricca docu-mentazione fotografica degli eventi, riporta le esperienze dirette dei docenti intervenuti. Ne riportiamo alcune.

« Mi ero già posto il problema [dell’accessibilità, ndr] durante la redazione del nuovo sito, desiderando di strutturarlonel rispetto della legge Stanca. Ho rimandato il perfezionamento del codice e del rispetto delle regole in questione almomento in cui avrei avuto il tempo di approfondire le mie conoscenze in proposito in modo da realizzare quanto dovu-to. Ma la prospettiva personale è cambiata: non si tratta più di fare un gioco di perfezionamento di un sito già di persè sufficientemente aggiornato, ma di una convinzione profonda di rispetto delle diversità. Insomma, non mi interessapiù che venga rispettata una legge, ma che vengano rispettate le persone...»Prof. Daniele Bulgarelli, Liceo classico “Benedetto da Norcia” di Romahttp://www.benedettodanorcia.roma.scuolaeservizi.it

« Tutto ciò che comporta scambio di esperienze e idee, ed anche confronto diretto e immediato con un tecnico, cui rivol-gere domande su ciò che, nell’espletare un lavoro su cui, tutto sommato, si ha ancora poca “pratica” e scarsa espe-rienza, non può che risultare positivo, anche nell’ottica dell’Accessibilità. »Prof. Antonio Saracco, Istituto Comprensivo “Albano Pavona” di Romahttp://www.icpavona.albanolaziale.scuolaeservizi.it

« Abbiamo proposto a Daniele Formica, persona non vedente della Regione Emilia Romagna, di “testare” il sito dellanostra scuola, l’Istituto Comprensivo “Enrico Pestalozzi” di Torvaianica, realizzato nell’ambito del progetto “Scuola eServizi”. La prova è stata soddisfacente, anche se c’è ancora qualche cosa da mettere a punto, ma le pagine del tem-plate fornito da “Scuola e Servizi” garantiscono il rispetto dei requisiti di legge in fatto di accessibilità. »Prof. Giselda Vergano, Istituto Comprensivo “Enrico Pestalozzi” di Torvaianica (Roma)http://www.icpestalozzi.pomezia.scuolaeservizi.it

«Grazie alla cortese disponibilità di una persona non vedente, gli intervenuti hanno potuto assistere alla lettura di alcu-ne pagine del sito della nostra scuola, attraverso uno screen reader (programma in grado di leggere i testi di pagineweb), in modo da potersi rendere concretamente conto di come il programma legge la pagina in modo sequenziale e,quindi, di come migliorare l’accessibilità dei propri siti anche grazie a piccole accortezze, come indicare in modo sem-plice e chiaro i contenuti della pagina, intestare correttamente le tabelle o aggiungere qualche informazione in più altesto, che magari si dà per scontata per chi vede normalmente. »Prof. Carmine Ciliberti, Istituto d’Istruzione superiore “L.V Pudente” di Vasto (CH)http://www.istpudente.vasto.scuolaeservizi.it

« Ci sono degli eventi che ridanno un senso a quello che si sta facendo e ripagano ampiamente dell’impegno profuso.Questa è stata la sensazione ricevuta partecipando al “Workshop referenti” del Forum PA lo scorso 23 maggio, dovein una volta sola si sono sommate curiosità ed emozione, entusiasmo e timore, scariche di adrenalina e sensazioninuove, insieme alla scoperta della nuova frontiera sull’accessibilità. »Prof. Adriano Disperati, Istituto Comprensivo “Ferrucci” di Larciano (PT)http://www.icferrucci.larciano.scuolaeservizi.it

« L’opportunità che è stata offerta ad alcuni docenti dell’I.T.C. “C. Matteucci” di poter assistere ad una presentazionedi come avviene la navigazione sul web da parte dei non-vedenti è di quelle preziose, perchè consentono di verificarein concreto concetti che non sono facilmente traducibili nella propria esperienza. […] interessante, soprattutto, è statotoccare con mano come la condizione di non-vedente crei un livello di attenzione diverso e per certi aspetti superiorerispetto a quello del vedente, che rischia di essere distratto dal “rumore di segni” che colpisce i vari sensi »Prof. Rita Lucchese, Istituto Tecnico Commerciale e per Programmatori “Carlo Matteucci” di Romahttp://www.itcmatteucci.roma.scuolaeservizi.it

« Per poter navigare abbiamo bisogno di informazioni, e se gli occhi non ci possono aiutare queste informazioni devo-no giungere da un altro senso, ecco allora un programma che trasforma in descrizioni sonore tutto ciò che una perso-na normale vede. Tutto questo, però, non avviene così automaticamente, ci vuole un piccolo aiuto da parte nostra, daparte di noi sviluppatori di documenti web. »Prof. Giuseppe De Pietro, Istituto Tecnico Commerciale e Liceo Linguistico “Lucio Lombardo Radice” (Roma)http://www.itclombardoradice.roma.scuolaeservizi.it

Page 29: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

29

notizie dal CINECA

ForumPA 2007:“Navigareal buio”. Una relatrice diASPHI mostra al pubblicole insidie e le difficoltàdella navigazione da partedegli utenti non vedenti

L’esperienza, molto apprezzata dai partecipan-ti, consisteva nella dimostrazione di quali pro-belmatiche si trovi ad affrontare un utente nonvedente: un relatore di ASPHI ha mostrato ilfunzionamento della navigazione in Internettramite il software JAWS, un programma per lalettura dello schermo (screen reader). La dimo-strazione ha riguardato sia il sito della RegioneEmilia-Romagna, sia alcuni siti di istituto rea-lizzati nell’ambito del progetto Scuola eServizi, e si è soffermata sugli aspetti di acces-sibilità che permettono di facilitare la naviga-zione per tutte le categorie di utenza, sia dalpunto di vista dell’utente finale, sia dal punto divista tecnico dello sviluppatore

Workshop referenti: esperienze a confrontoCINECA, per conto del Ministero dellaPubblica Istruzione, ha moderato gli interven-ti di alcuni referenti di istituto, che sono statiinvitati a descrivere le fasi che hanno portatoalla realizzazione del sito scolastico grazieagli strumenti e ai servizi offerti da Scuola eServizi e, in generale, ad illustrare ai colleghidi altre squadre di istituto l’esperienza all’in-terno del progetto. Si sono sviluppate così utilioccasioni di confronto e scambio di opinioni,anche, ed in particolare, con quei referenti

che, per varie ragioni, non avevano ancora ini-ziato a costruire il sito del proprio Istituto.

Le attività svolte nel corso del Forum PA2007, e successivamente proposte al COM-PA, hanno consentito di raggiungere un dupli-ce obiettivo: sensibilizzare sul tema dell’ac-cessibilità, obiettivo perseguito sia dallaRegione Emilia-Romagna, sia da CINECA, eorganizzare il dibattito diretto fra referenti ecomponenti di squadra puntando sullo scam-bio delle esperienze e sulle opportunità forni-te dal progetto Scuola e Servizi.

Per ulteriori informazioni:Scuola e Servizi: http://www.scuolaeservizi.itRegione Emilia-Romagna: http://www.regio-ne-romagna.itASPHI: http://www.asphi.it/ Speciale “Scuola e Servizi al ForumPA 2007”:http://www.scuolaeservizi.it/grandi_temi/det-taglio_sezione-136.htmCOM-PA http://[email protected]

doi:10.1388/notizie-59-07

Page 30: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

notizie dal CINECA

30

Il Rapporto “OsservatorioARNO Diabete” presentatoil 3 luglio 2007 a Bologna

L’Osservatorio ARNO DIABETEdi Alessandra Berti, Marisa De Rosa, Giuseppe De Vitis, Elisa RossiGabriele Forlani*, Giulio Marchesini* *Policlinico S.Orsola Malpighi

Diabetes is projected to become one of the world’s main diseases within the next twenty-five years with a high impact on National Health System resources. The ARNO DiabetesObservatory has been conceived to present a diabetes patient profile on the basis ofARNO Observatory data (an online multicentric observatory, with an epidemiologicalapproach on a population of 10 million inhabitants, which collects drug prescriptions,hospital discharges, diagnosis tests and diagnostic examinations for each patient).The aim of the ARNO Diabetes Observatory is to assess the impact of resources on drugtreated diabetes patients, compared to people without diabetes, in order to analyse con-current treatments of comorbidity and diabetes complications. The results of the ARNODiabetes research were reported during a congress organised by CINECA, in collabora-tion with the main Scientific Society of Diabetes, on 3rd July 2007, with the participationof researchers and representatives of the Ministry of Health, the Italian Medicine Agency,Universities and Local Health Units. Diabetes patient expenditure represents an econo-mical burden that can be controlled focusing on primary prevention of disease complica-tion, where GPs, diabetic centers and primary Health Care Services must work jointly.

ARNO DIABETESObservatory

Numero ASL 30Regioni 7Popolazione totale (M=48% - F=52%) Indice di vecchiaia: 147,7% 9.993.002Numero dei medici di base 7.928Numero dei medici pediatri 1.180Numero di trattati 6.900.375N.ricette/anno 98.748.046Banca dati storica 640 milioni di ricette

Da circa vent’anni CINECA, attraversol’Osservatorio ARNO, si occupa di raccoglie-re, archiviare e analizzare i dati di consumodei farmaci nel Sistema Sanitario Nazionale.Ad oggi, l’Osservatorio registra le prestazionisanitarie di una popolazione di 10 milioni diabitanti appartenenti a 30 Aziende SanitarieLocali di 7 Regioni Italiane.

Negli ultimi dieci anni, l’attività di ricerca si èfocalizzata anche sul diabete mellito, unapatologia cronica a larghissima diffusione intutto il mondo. In Italia si stima che la preva-lenza del diabete noto sia di circa il 4,5%, convalori più alti all’aumentare dell’età. L’impatto sul consumo di risorse del SistemaSanitario Nazionale è elevatissimo e cresceràancora nei prossimi anni a causa del progres-sivo invecchiamento della popolazione, del-l’aumento dell’obesità legato alle modifica-zioni dello stile di vita dei Paesi occidentali edell’introduzione in commercio di nuovi ecostosi farmaci.In questo contesto è nato l’OsservatorioARNO Diabete, un database unico come seriestorica di dati sulla popolazione affetta da dia-bete farmacologicamente trattato, con l’obiet-tivo di individuare le aree prioritarie di inter-vento e le strategie per far fronte agli sviluppifuturi, medici e farmacologici, della malattia.Lo studio, che ha coinvolto tutti i flussi infor-Dati aggiornati a luglio 2007

I numeri dell’Osservatorio ARNO

Page 31: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

31

notizie dal CINECA

Lo studio ha

offerto molteplici

spunti relativi

all’epidemiologia,

alle caratteristiche

cliniche ed ai

pattern di

prescrizione

nella popolazione

con diabete

mativi disponibili (ricette di prescrizione far-maceutica, schede di dimissione ospedaliera,specialistica ambulatoriale), ha permesso difornire un quadro complessivo dei pazientitrattati con insulina e ipoglicemizzanti oralievidenziando le caratteristiche della popola-zione, le terapie concomitanti, il ricorso allevisite specialistiche ed alle strutture ospedalie-re, di valutare l’impatto dei nuovi farmaciimmessi sul mercato, al fine di costruire un setinformativo utile ad avviare un rapporto dicomunicazione tra i medici di medicina gene-rale e le associazioni di diabetologia.

Lo studio ha consentito di descrivere:• le caratteristiche demografiche della popo-

lazione dei diabetici;• le caratteristiche cliniche della malattia e

delle complicanze;• il tasso di ricovero;• il ricorso a prestazioni specialistiche;• la prevalenza degli eventuali fattori di

rischio per le complicanze;• un profilo dei costi.

Descrizione del campione in analisi

I risultati dello studio sono stati presentati il 3luglio 2007 a Bologna durante il convegnopromosso da CINECA, in collaborazione conle principali Società Scientifiche di diabetolo-gia (Società Italiana di Diabetologia - SID,Associazione Medici Diabetologi - AMD,

Diabete Italia), in cui si sono confrontati i rap-presentanti e ricercatori del Ministero dellaSalute, dell’Agenzia Italiana del Farmaco edelle Aziende Sanitarie Locali, oltre ad espo-nenti del mondo accademico.Lo studio ha offerto molteplici spunti relativiall’epidemiologia, alle caratteristiche clinicheed ai pattern di prescrizione nella popolazionecon diabete. Questi i risultati in sintesi:

• La prevalenza del diabete continua adaumentare nella popolazione italiana.L’aumento (dal 3,08% nel 1997 al 4,45%nel 2006) riguarda tanto il diabete di tipo 1(da 0,36% a 0,42%) quanto, soprattutto, ildiabete tipo 2 (da 2,72% a 4,11%), conlievi differenze tra le varie ASL del proget-to ARNO. Questi dati sono largamente inlinea con quanto rilevato nel mondo occi-dentale e danno validità all’intera ricerca.

• Contestualmente aumenta la spesa per dia-bete, sia in rapporto al costo dei farmaciantidiabetici, sia in rapporto alla restanteterapia (in particolare la terapia con farma-ci del sistema cardiovascolare e ipolipe-mizzanti).

• Ogni persona con diabete consuma media-mente una quantità superiore di farmaci(cardiovascolari, ipolipemizzanti, antiag-greganti, ecc.) rispetto alle persone senzadiabete. La spesa farmaceutica è maggioremediamente dell’80% nei soggetti con dia-bete, ma per effetto della maggior frequen-za di trattamento, per ogni soggetto che simuove dalla categoria di non-diabete aquella di diabete l’incremento della spesapro-capite è enorme. Tutto ciò ha evidentiimplicazioni in termini di strategie di pre-venzione.

4. Il pattern di prescrizione dei farmaci anti-diabetici è andato modificandosi nel corsodegli anni, favorendo i farmaci analoghirapidi e lenti dell’insulina per il diabetetipo 1 e l’uso della metformina e dei nuovifarmaci ipoglicemizzanti orali per il diabe-te tipo 2. Tutto questo è largamente inaccordo con le linee guida nazionali edinternazionali, ma finisce per accrescere

Page 32: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

notizie dal CINECA

32

Esempio di applicazioneGIS ai dati

dell’Osservatorio ARNO Diabete

ulteriormente la spesa sanitaria.5. L’analisi dei ricoveri e delle prescrizioni

specialistiche nella popolazione ARNOcon diabete conferma il rischio di patolo-gie multiple legato alla malattia diabeticaed il peso del diabete per il ServizioSanitario Nazionale, con particolareriguardo alla malattia cardiovascolare edall’insufficienza renale che richiede dialisi.Anche in questo caso, la differenza nelcosto per unità di popolazione con/senzadiabete raggiunge livelli estremamenteelevati.

Come evidenziato dal Prof. Umberto Valentini(Past President “Diabete Italia”) i dati delrapporto ARNO dimostrano in particolare dueaspetti. Da un lato, la difficoltà di una granparte dei pazienti affetti da diabete nel seguirele terapie e di come questo ricada sull’effi-cienza del sistema. Dall’altro, la preoccupantecrescita del diabete di tipo 2, che può esserecurato, ma soprattutto prevenuto. La collabo-razione tra tutte le parti coinvolte – diabetolo-gi, medici di medicina generale, altri speciali-sti, istituzioni, associazioni delle persone condiabete e altri operatori sanitari – è fondamen-tale per arginare il fenomeno, ottimizzarel’impiego delle risorse sanitarie e di conse-guenza migliorare la qualità della vita dellepersone con diabete.

Contestualmente al presente studio, in colla-borazione con le ASL partecipanti al proget-to ARNO, è in fase di implementazione unOsservatorio online per il monitoraggio con-tinuo dell’attività prescrittiva sui pazienti intrattamento con farmaci antidiabetici, dellerelative modalità di ricovero e di ricorso aprestazioni specialistiche. Questo sistema dimonitoraggio online permette di costituire unvero e proprio registro dei nuovi pazienti dia-betici seguendone il percorso assistenzialedurante l’intero corso di malattia.La possibilità di integrare tutti i flussi infor-mativi disponibili permette di avere unavisione ampia ed estremamente chiara delledinamiche di sviluppo della patologia consi-derata. Riguardo i percorsi di analisi, l’utente, grazieanche all’ausilio di risorse grafiche, ha lapossibilità di esplorare sia nel complesso siain dettaglio le diverse caratteristiche deipazienti con diabete. L’Osservatorio online Arno Diabete viene rea-lizzato con l’ausilio di Navigator, un sistemaOLAP, web-based, di reportistica navigabilesviluppato da CINECA.

Attualmente è in fase di sviluppo l’integrazio-ne con i sistemi GIS (Geographic InformationSystem), in grado di effettuare all’internodell’Osservatorio anche analisi di tipo territo-riale, consentendo di ottenere una visioneimmediata della variabilità geografica delfenomeno e di studiarne alcune correlazionicon variabili socio-demografiche.

Per partecipare al progetto o ulteriori infor-mazioni:[email protected]://osservatorioarno.cineca.org

doi:10.1388/notizie-59-08

Page 33: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

33

notizie dal CINECA

L’applicazione mTPM (mobile TotalProductive Maintenance) coniuga il mobilelearning alla metodologia TPM permettendo,grazie all’utilizzo di dispositivi mobili wire-less forniti ad operatori di manutenzione diimpianti di produzione, la fruizione e l’ag-giornamento collaborativo (LearningContent Management System con funziona-lità wiki di contenuti formativi ed informati-vi selezionati in modo dinamico ed automati-co (tagging RFID 13.56) da una knowledge-base strutturata.L’applicazione mTPM è stata sviluppata nel-l’ambito del progetto di ricerca DIMOTER(Distretto Motoristico-Motociclisticodell’Emilia-Romagna), cofinanziato dallaRegione Emilia-Romagna nel contestodell’Iniziativa 1.1 del Piano TelematicoRegionale (ne abbiamo parlato nel numero 51di Notizie dal CINECA). Il progetto, concluso-si a dicembre 2006, è nato dalla partnership tra

imprese e società di servizi ad alta specializza-zione e coinvolge, oltre al CINECA, DucatiMotor Holding S.p.A., Lombardini S.r.l.,Cermet Scarl, Joinet S.p.A e Capecod S.r.l.mTPM, nata come soluzione ad una specificaesigenza espressa da una delle aziende deldistretto motoristico leader di mercato nel set-tore impianti di condizionamento per auto,prevede l’erogazione e l’aggiornamento colla-borativo di contenuti formativi ed informativi,selezionati in modo automatico da una know-ledge-base opportunamente strutturata, attra-verso l’impiego di dispositivi mobili wirelessforniti ad operatori di manutenzione di impian-ti ed attrezzature di produzione industriale.L’idea di base è quella di permettere, in com-pleta autonomia e mobilità, il reperimento, lafruizione e l’uso di informazioni e proceduredi intervento manutentivo puntuali e conte-stualizzate, fornendo contemporaneamenteall’utente la possibilità di integrarne i conte-

mTMP: Mobile Learning Collaborativo per la manutenzione degli impianti di produzione industrialedi Matteo Bertazzo

The mTPM (mobile Total Productive Maintenance) system was created as a solution fora specific need expressed by an important firm in the motor sector of Emilia, and dealswith the collaborative supply and updating of formative and informative contents, throu-gh the use of wireless mobile devices, supplied to the maintenance operators of indu-strial production plants and equipment.The main idea is to enable, in total autonomy and mobility, the retrieval and use of punc-tual and contextualised information and of maintenance procedures, giving the user atthe same time the possibility of integrating the contents according to a “bottom-up”approach, as set out by the Total Productive Maintenance methodology.

mTMP: Mobile learning for industries

Page 34: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

notizie dal CINECA

34

A sinistra, IDBlue Bluetooth RFID

pen reader

A destra, Nokia 770 Internet Tablet

nuti secondo un approccio “dal basso” cosìcome previsto dalla metodologia TotalProductive Maintenance.

La metodologia TPM ed ilmodello implementato

La metodologia TPM considera in modo inno-vativo la fase di manutenzione di impianti edattrezzature di produzione industriale. Con lasua attuazione la manutenzione non si esauri-sce più nel singolo intervento operativo eoccasionale: l’obiettivo è portare al minimo leemergenze e gli interventi manutentivi nonprogrammati, ponendo al centro il continuoaddestramento del personale e l’aggiornamen-to dei contenuti formativi ed informativi attra-verso la responsabilizzazione ed il coinvolgi-mento degli operatori.L’applicazione mTPM implementa questomodello di apprendimento collaborativo strut-turando i contenuti formativi relativi allamanutenzione in un LCMS (piattaforma e-Learning CINECA basata su Moodle) dotato

di funzionalità wiki.Ogni utente, utilizzando un dispositivo mobi-le WiFi (p.es. rugged tablet-pc/PDA) dotato diweb-browser, ha la possibilità di contribuireattivamente nella produzione e nell’integra-zione delle procedure di intervento di manu-tenzione degli impianti.Considerati l’ambiente di utilizzo, la mobilitàdegli utenti e la necessità di fornire in modosemplice e veloce contenuti formativi puntua-li e contestualizzati, l’applicazione prevede lapossibilità di selezionare in modo dinamico ed

automatico i corsi di manutenzione e di effet-tuarne la presentazione dei relativi contenutisui terminali mobili.Utilizzando la tecnologia RFID (RadioFrequency Identification) viene quindi stabili-ta una associazione logica tra i corsi di manu-tenzione ed i relativi impianti produttivi: ogniimpianto oggetto di manutenzione vieneopportunamente “etichettato” utilizzando untag RFID che lo identifica univocamente e chene permette il riconoscimento a distanza.In modo analogo, ad ogni corso di manutenzio-ne presente nel LCMS viene associato un iden-tificativo RFID corrispondente a quello appli-cato fisicamente sull’impianto impianto pro-duttivo a cui si riferisce. L’applicazione, utiliz-zando un lettore RFID (IDBlue BluetoothRIFD pen reader) su ogni dispositivo mobile(Nokia 770 Internet Tablet Linux Debianbased), permette di ottenere il pushing automa-tico del contenuto formativo associato all’im-pianto produttivo più prossimo all’operatore.Durante la fase di instructional design, in cuilo staff CINECA è stato affiancato da unoSME (Subject Matter Expert) interno all’a-zienda motoristica, è stata definita una struttu-ra comune a tutti i corsi di manutenzione e perogni impianto produttivo è stato predispostoun corso contenente uno o più “wiki di manu-tenzione” che permettono di raccogliere inmodo collaborativo tutte le informazioni eprocedure operative di manutenzione, sianoesse derivanti da procedure testuali o da inte-grazioni spontanee dei manutentori in baseall’esperienza raccolta sul campo.

Page 35: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

35

notizie dal CINECA

Esempio di “QuickReference Card

In base ai materiali formativi già presenti inazienda sono state sviluppate delle QuickReference Card (animazioni e video sincro-nizzati con istruzioni testuali) con l’obiettivodi fornire un sunto interattivo delle principaliistruzioni di manutenzione e direttive di sicu-rezza. Le Quick Reference Card sono statesviluppate con tecnologia Adobe Flash tenen-do conto dei problemi di usabilità e di perfor-mance dei dispositivi mobili utilizzati.La piattaforma e-learning è stata inoltre perso-nalizzata in modo da rendere possibile la sele-zione automatica di temi e formati di presen-tazione (anch’essi sviluppati ad-hoc tramite ladefinizione di stili CSS) in base alla tipologiadi dispositivo utilizzato dall’utente dell’appli-cazione.

Descrizione funzionale dell’ap-plicazione mTPM

Come già accennato, l’architettura dell’appli-cazione mTPM prevede innanzitutto una fasedi etichettatura mediante l’apposizione di unidentificatore RFID (cosiddetta “tagging”RFID) degli impianti produttivi dei quali sivuole effettuare la manutenzione e la disponi-bilità di una rete di comunicazione wireless.Da un punto di vista funzionale, le macrofasiche descrivono un normale ciclo di utilizzo del-l’applicazione possono essere così riassunte:

• l’operatore accede tramite web browser alLCMS, avvicina il dispositivo mobileall’impianto di produzione e identifica uni-vocamente il relativo tag RFID tramite illettore RFID;

• mTPM richiede al LCMS l’erogazione deicontenuti fornendo l’identificativo RFIDletto;

• la piattaforma LCMS seleziona ed eroga icontenuti associati all’identificativoRFID effettuandone il pushing verso ilclient e l’operatore ottiene la visualizza-zione dei contenuti attinenti lo specificoimpianto produttivo ed eventualmenteprovvede all’aggiornamento degli stessitramite wiki.

L’implementazione di queste macrofasi haprevisto lo sviluppo e l’integrazione di tremoduli software:

• TagReader, in esecuzione localmente suldispositivo mobile, ha il compito di riceve-re le richieste HTTP-AJAX provenienti daRFIDController e si occupa di stabilire ilcanale di comunicazione radio Bluetoothcon il lettore RFID, utilizzare il protocolloe le API di comunicazione per gestire edutilizzare il lettore RFID;

Page 36: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

notizie dal CINECA

36

• RFIDController, applicazione Adobe Flashincapsulata in un “blocco RFID Moodle” adisposizione dell’operatore, permette almanutentore di interagire con il lettoreRFID attraverso tre pulsanti corrisponden-ti ad altrettante operazioni (lettura ultimoidentificativo RFID, reset memoria, spe-gnimento);

• RFID2Content, script PHP sviluppato edesposto dal “blocco RFID Moodle”, ricevele richieste HTTP-AJAX contenenti l’i-dentificativo RFID, interroga il DBMySQL Moodle (opportunamente estesoper stabilire le associazioni contenuti-RFID) per recuperare l’identificativo delcorso di manutenzione associato.

Durante la fase di sperimentazione è stato rea-lizzato un testbed completo, basato su unainfrastruttura wireless WiFi costituita da treaccess point POE ed un access point control-ler, in modo da favorire un rapido deploymentin azienda.

Conclusioni e prospettiveIn base ai risultati della fase di sperimentazio-ne l’applicazione mTPM si dimostra poten-zialmente efficace su vari fronti, in particolare

permettendo:• il continuo aggiornamento dei contenuti

formativi;• l’aumento delle performance degli impian-

ti di produzione;• la conservazione del know-how in azienda• la condivisione ed il trasferimento del

know-how tra gli addetti;• un’efficace e puntuale formazione di nuovi

operatori;• la raccolta delle informazioni on-the field.

La tipologia dei contenuti distribuiti non èvincolata dall’architettura mTPM, così comela scelta della tecnologia impiegata per la rea-lizzazione della rete di comunicazione wire-less dipende soltanto dall’ambito di utilizzo.In questo senso, la tecnologia WiFi, utilizzatanel testbed sviluppato nell’ambito del proget-to DIMOTER, sarà quindi la più adatta per undeployment in ambito aziendale (sia indoorche outdoor), le tecnologie GPRS, UMTS oWiMax saranno le più idonee per un deploy-ment “sul territorio”.Si possono quindi inferire scenari differenti daquello qui delineato per supportare le opera-zioni di manutenzione: si pensi ad esempio alcaso dei POI (point-of-interest) culturali dovegli utenti (turisti) possono ricevere informa-zioni contestualizzate (tramite RFID o even-tualmente localizzazione GPS/UMTS) e allostesso tempo contribuire nella redazione di“personal guide”, diari di viaggio, riflessioni ecommenti sullo specifico luogo o argomentodi interesse.

Per ulteriori informazioni:[email protected]

doi:10.1388/notizie-59-09

Page 37: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

37

notizie dal CINECA

L’estensione della certificazioneIl certificato di conformità di CINECA secon-do lo standard internazionale ISO 27001:2005relativo ai requisiti per un Sistema di Gestioneper la Sicurezza delle Informazioni (SGSI), inorigine era ristretto ai servizi e sistemi infor-mativi per la sanità. Da quest’anno si èaggiunto un nuovo ambito:

“erogazione di servizi infrastrutturaliper sistemi ICT, con particolare riferi-mento all’housing, connettività di rete,sicurezza e servizi di base”.

L’estensione del campo di applicazione dellacertificazione ai servizi sopra detti, si inseri-sce in una più ampia strategia aziendale voltaall’ampliamento e miglioramento dell’offertanei confronti di aziende private ed enti pubbli-ci locali che necessitano di collocare i loroserver in un ambiente ridondato ed altamenteaffidabile.

La scelta del gruppo di progettoIn un progetto di estensione del campo di

applicazione di un sistema di gestione, qua-lunque sia lo standard di certificazione che siintenda adottare, è fondamentale individuarecon oculatezza le figure aziendali da coinvol-gere fin dalla prime fasi di pianificazionedelle attività. Come già descritto nell’articolo pubblicato suNotizie dal CINECA N. 53/54”, lo standardISO 27001 si compone di una sezione direquisiti obbligatori (4,5,6,7,8), alcunisostanzialmente identici a quelli espressidallo standard ISO 9001:2000, i quali rappre-sentano le tappe fondamentali per l’imple-mentazione e miglioramento del sistema.Inoltre, vi è una sezione, denominata “AnnexA”, che contiene 133 controlli di sicurezza erelativi obiettivi: la scelta e l’applicazione ditali controlli è invece a discrezione dell’a-zienda, che ne deve motivare la selezione (omancata selezione) anche in base ai risultatidell’analisi dei rischi. Tale premessa è utile per introdurre il fatto chenella scelta dello staff di progetto si è seguitoproprio un principio espresso da uno dei con-trolli dell’Annex A, ed in particolare il con-

Servizi di colocation nelData Center CINECA: una sicurezza a prova di ISO 27001di Elena Mainardi

Last March CINECA extended the scope of its Information Security Management Systemsto a new activity: “the supply of infrastructural services for ICT systems, in particular hou-sing, network connectivity, physical & logical security and technical support services(eyes and hands)”. The original scope of the ISMS concerned the services provided by Health Care SystemsDepartment, and was certified two years ago.During the planning of the ISMS, CINECA tried to find common requirements in ISO 9001(standard for Quality Management System) and ISO 27001, in order to achieve a singleintegrated management system and to reduce the complexity of the system.

Collocation services in theData Center ofCINECA

Page 38: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

notizie dal CINECA

38

trollo “A.7.1.2” che definisce il concetto di“Ownership of assets”. Tale controllo prescri-ve all’organizzazione di individuare le figureresponsabili dei beni informativi e degli assetcoinvolti nel processo di elaborazione delleinformazioni. Il concetto di ownership non siriferisce chiaramente ad un “diritto di pro-prietà” sui beni, ma identifica una persona oruolo aziendale che ha la responsabilità dicontrollare la produzione, lo sviluppo, lamanutenzione, l’utilizzo e la sicurezza del-l’asset (o gruppo di assets) di cui è “proprie-tario”. Inoltre, la Linea Guida ISO/IEC17799, che rappresenta un ausilio particola-reggiato per una più efficace implementazio-ne dei controlli della ISO 27001, ci confortadel fatto che la “proprietà”, nell’accezionesopra detta, può essere assegnata anche inriferimento ad un processo aziendale, ad uninsieme definito di attività, ad una applicazio-ne o ad un insieme definito di dati; tale flessi-bilità di interpretazione del controllo, consen-te dunque di adeguare l’implementazionedello stesso all’effettiva struttura organizzati-va, pur stimolando un riesame dei ruoli azien-dali in un ottica di puntuale definizione delleresponsabilità in materia di sicurezza infor-

matica e controllo dei rischi. Seguendo tale principio, dalla lettura delcampo di applicazione, riportato all’inizio delpresente articolo, si evince chiaramente lanecessità di coinvolgere nel progetto il coordi-natore del gruppo “IT System Management”ed il coordinatore del gruppo “Facility”,entrambe afferenti al Dipartimento Sistemi eTecnologie, in qualità di “proprietari” dei benie dei processi del servizio in oggetto. Inoltre, poichè la certificazione di tali servizisi deve necessariamente integrare con i pro-cessi e la documentazione del Sistema diGestione per la Sicurezza delle Informazioni edel Sistema di Gestione per la Qualità (SGQ)preesistenti, un ruolo chiave ha svolto il refe-rente per la qualità quale facilitatore di taleintegrazione e garante della conformità delsistema allo standard di riferimento.

Le principali tappe del nostroSGSI

Una volta definito con precisione l’ambitodell’estensione in termini di caratteristiche delbusiness, organizzazione, locazione, assets etecnologie coinvolte, è stato necessario riper-corre tutte le fasi chiave dell’implementazionedi un SGSI secondo lo standard ISO 27001. Tale percorso è risultato certamente facilitatodal fatto che l’estensione si è innestata su unsistema già presente e funzionante dal 2005,anno in cui CINECA ottiene la certificazionedi conformità al British Standard BS 7799-2:2002, per i servizi che rappresentano il corebusiness del Dipartimento Sistemi Informativie Servizi per la Sanità. Il 2006 vede invece il Consorzio impegnatonel progetto di adeguamento del proprio SGSIal nuovo standard, a valenza internazionale,ISO/IEC 27001:2005, che rappresenta la ver-sione recepita dalla ISO (InternationalOrganization for Standardization) del corri-spondente standard di matrice britannica. Lacertificazione di conformità alla “ISO 27001”è stata ottenuta nel luglio 2006, per il campodi applicazione originario.

Page 39: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

39

notizie dal CINECA

Estendere le attività

soggette a

certificazione è un

processo quasi

naturale e

molto conveniente,

che aiuta ad

ammortizzare i costi

della prima

implementazione,

sfruttando a

pieno i “pilastri”

del sistema già

esistenti

Nel marzo 2007 infine, il Consorzio valida ilprogetto di certificazione dei servizi infra-strutturali di base per sistemi ICT, oggettodella presente trattazione, grazie al positivosuperamento della verifica ispettiva effettuatadagli ispettori dell’ente di certificazione(RINA - ente accreditato presso il SINCERT) Questa sintetica cronistoria dell’evoluzionedel “giovane” SGSI del CINECA è significa-tiva per comprendere che l’ampliamento deiconfini di un sistema di gestione è certamenteattività più semplice rispetto ad una imple-mentazione ex nòvo. Estendere le attività sog-gette a certificazione, diviene dunque un pro-cesso piuttosto naturale e molto conveniente,che aiuta ad ammortizzare i costi della primaimplementazione, sfruttando a pieno i “pila-stri” del sistema già esistenti e l’expertiseacquisito dal gruppo di progetto.

L’approccio metodologico all’analisi dei rischi

Il primo problema affrontato dal gruppo diprogetto è stato quello dell’approccio metodo-logico da seguire nella conduzione dell’anali-si dei rischi.Poichè uno degli elementi chiave dell’analisidei rischi è il “data asset”, ci si è posti imme-diatamente il quesito di come valutare gliimpatti di possibili incidenti di sicurezza (es.indisponibilità del dato; perdita di integrità oriservatezza) su un data asset “sconosciuto” osu cui si hanno informazioni minime. Infatti,nel caso dei servizi di housing, oggetto dellacertificazione, CINECA non è tenuto a cono-scere la criticità dei dati e delle applicazionidel cliente, in quanto i server sono gestiti intoto direttamente dal cliente. La questione è stata risolta effettuando leseguenti considerazioni:

• La valutazione degli impatti, e quindi delvalore da assegnare ai dati del cliente, èstata effettuata considerando diversi sce-nari di impatto, ove lo scenario peggiore èstato stimato in base al massimo danno

risarcibile da CINECA definito all’inter-no dei contratti.

• Oltre ai dati del cliente, si è posto al centrodella valutazione degli impatti un’ulterioredata asset, e cioè i dati di configurazionedei principali apparati e componenti di reteche supportano il servizio di housing, gesti-ti dal Dipartimento “Sistemi e Tecnologie”.Su questi dati, la cui integrità e disponibi-lità risulta fondamentale per l’erogazionedel servizio, il Consorzio ha invece undiretto controllo e quindi l’analisi degliimpatti risulta molto più attendibile.

Una volta conclusa la fase di valutazionedegli impatti, si è quindi proceduto ad indivi-duare e ad assegnare un valore alle minacce ealle vulnerabilità che, insieme con il valoredegli impatti, contribuisce a definire il gradodi rischio. Tale analisi è stata condotta utiliz-zando il tool di analisi dei rischi “Cramm”.Per affinare l’analisi dei rischi, il Consorzioha inoltre recepito una raccomandazione,formalizzata dell’ente di certificazione infase di audit, che consiste nell’integrare ilquestionario di raccolta dati per i nuoviclienti, con alcune domande volte ad indaga-re l’effettiva criticità e strategicità dei dati e

Page 40: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

servizi ospitati dai server in colocation. I ragionamenti sopra esposti hanno consentitodi conseguire la certificazione per un servizioove la componente “infrastrutturale” è pre-ponderante, ancorchè risulti evidente che laISO 27001, come si evince dal titolo stesso,non nasce come standard di certificazione delmero strato infrastrutturale ICT ma come stan-dard per la gestione della sicurezza delleinformazioni. Seguendo tale impostazione, una volta stimatii rischi secondo la metodologia sopra sintetiz-zata, i controlli dell’Annex A applicabili daCINECA sono limitati a quelli delle sezioniconcernenti la sicurezza fisica e delle apparec-chiature, la disponibilità delle connessioni, ilcondizionamento e la continuità elettrica.Questo non si traduce in una esclusione diapplicabilità di tutti gli altri controlli: è utile alcontrario rimarcare il fatto che buona parte deicontrolli di sicurezza, fra i 133 dell’Annex A,in particolare quelli di carattere organizzativoe comportamentale, erano già operativi equindi applicati in tutta l’organizzazione, inquanto inseriti in procedure di carattere neces-sariamente trasversale. Non sono invece di competenza di CINECA lemisure relative al controllo degli accessi logi-ci ai sistemi operativi e alle applicazioni, equelli relativi all’acquisizione, sviluppo emanutenzione dei sistemi informativi. Tali attività infatti, nel caso dell’housing, sonosotto il diretto controllo del cliente.

ISO 9001 e ISO 27001: versouna integrazione dei sistemi di

gestioneNell’implementazione del proprio sistema digestione per la sicurezza delle informazioni,CINECA ha prestato sin dall’inizio un’atten-zione particolare nell’individuazione deirequisiti comuni con l’altro sistema di gover-

no dell’azienda: il sistema di gestione per laqualità implementato in base ai requisiti dellostandard ISO 9001:2000, vigente al CINECAdal 2001. Molti requisiti della “ISO 27001” edella “ISO 9001” possono infatti essere inte-grati in procedure documentate comuni e uti-lizzare le stesse modalità di formalizzazionedelle registrazioni richieste dagli standard. Leorganizzazioni che hanno adottato almeno duestandard di certificazione, come il caso diCINECA, hanno la possibilità di ridurre lacomplessità dei sistemi e di aumentarne l’effi-cienza, puntando ad una gestione integratadelle prescrizioni comuni ad entrambe glistandard. In questo il Consorzio è stato sicura-mente pioniere, anticipando quanto bendescritto nello standard “BS PAS 99:2006 -Specification of common management systemrequirements as a framework for integration”:tale norma tecnica, emessa dal BritishStandard, diventerà certamente una lineaguida fondamentale, e probabilmente unostandard ISO, per le organizzazioni che devo-no gestire la conformità a due o più standarddi certificazione.

notizie dal CINECA

40

Nel tentativo di

gestire in maniera

integrata le

prescrizioni comuni

della ISO 9001 e

della ISO 27001,

CINECA

è stato pioniere,

anticipando

quanto ben

descritto nello

standard

“BS PAS 99:2006 -Specification

of common management

system requirements

as a framework forintegration”

Per ulteriori informazioni:[email protected]@cineca.it

doi:10.1388/notizie-59-10

Page 41: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

41

notizie dal CINECA

Service Desk

Il Dipartimento Sistemi e Tecnologie diCINECA coordina ormai da più di un annotutta l’attività di gestione e mantenimento delparco macchine del Consorzio, dell’infrastrut-tura e dei servizi connessi.Da qualche mese, a partire dal giugno 2007, ilDipartimento ha deciso di adottare un model-lo organizzativo per sorvegliare i problemiche riguardano l’infrastruttura e i servizi, e permonitorare i tempi necessari per iniziare l’a-nalisi del problema e trovare una possibilesoluzione.Questo tipo di valutazione “quantitativa” dellaqualità del servizio offerto è sempre più richie-sta dai clienti, tanto che sempre più spessocompare nelle clausole contrattuali.Riconoscendone l’importanza, CINECA hadeciso di perfezionare il proprio modello orga-nizzativo: conoscendo i tempi necessari per lasoluzione degli “incidenti” si può migliorare laqualità del servizio di assistenza e assumereimpegni sostenibili. Inoltre, il modello orga-nizzativo adottato ci consentirà di individuaree indirizzare azioni preventive che permettanodi aumentare l’efficacia dei nostri servizi e diridurre il tempo di soluzione dei problemi.Dal punto di vista organizzativo, il supporto aiservizi, che prende il nome di ServiceDesk,prevede un unico punto di contatto raggiungi-bile tramite e-mail ([email protected]) evia telefono (051 6171-922), attivo dal lunedìal sabato dalle 8.00 alle 19.00.Il sevizio è rivolto a tutti gli utenti/clienti della

infrastruttura CINECA, e prende in carico siasegnalazioni di problemi, sia richieste di nuoviservizi. Restano esclusi al momento solo dueambiti che, per la peculiarità della loro natura,seguono ancora i canali usuali di contatto: iservizi di assistenza ai sistemi gestionali per ilgoverno delle università (U-GOV, CIA, CSA,ESSE3), e il supporto alla ricerca e alle appli-cazioni del supercalcolo ([email protected]).Come mostra la figura nella pagina successiva,le segnalazioni ricevute dal “punto di contatto”vengono smistate e quindi seguite da diversi“gruppi di soluzione” con specifiche compe-tenze. Il “Presidio sui servizi” garantisce lacopertura oraria completa ed è in grado diaffrontare i problemi più semplici in modoautonomo ed immediato.

Come è organizzato ServiceDeskOgni evento che causa un’interruzione di unservizio o un suo deterioramento viene consi-derato un “incidente”, e viene classificato inquattro livelli di priorità, in base all’urgenza eall’impatto sulla qualità del servizio.

Priorità 1 - il servizio è completamente inter-rotto ed è critico (per esempio coinvolge moltiutenti): è necessario ripristinare il servizio nelminor tempo possibile. Priorità 2 – solo alcune funzionalità del servi-zio sono interrotte e il servizio è critico (peresempio alcuni utenti non sono in grado diusufruire del servizio o parte di esso): il servi-

Service DeskIl nuovo modello organizzativo a supporto dei servizi infrastrutturalidi Cinzia Zannoni

In order to offer its clients a constantly improved service, CINECA decided to fine-tuneits organisation model to keep under control the problems concerning the infrastructureand services and to monitor the time necessary to begin analysing a problem and finda possible solution. The organisation model adopted will enable us to identify and directpreventive actions, thanks to which it will be possible to enhance the effectiveness ofour services and reduce the time necessary to reach the solution of problems.

Ogni evento

che causa

un’interruzione di

un servizio o un

suo deterioramento

viene considerato

un “incidente”,

e viene

classificato

in quattro livelli

di priorità,

in base all’urgenza

e all’impatto

sulla qualità

del servizio

Page 42: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

notizie dal CINECA

42

Le segnalazioni ricevute dal

“punto di contatto” vengono smistate ai

“gruppi di soluzione”

zio deve essere ripristinato in tempi rapidi. Priorità 3 - il servizio è completamente inter-rotto ma non è critico: La soluzione del pro-blema può essere presa in carico in un secondomomento.Priorità 4 – rientrano in questa classe di prio-rità tutte le altre situazioni, quali il blocco par-ziale di un servizio non critico, il malfunzio-namento di una componente del servizio chenon comporta un impatto immediato sul servi-zio, ecc.: la soluzione del’incidente non è con-siderata urgente.

Nell’ambito delle attività del Service Desksono previsti anche il controllo e la regolazio-ne delle assegnazioni di priorità, per verificareche gli incidenti più gravi siano effettivamenteaffrontati e risolti in tempi compatibili con leaspettative dell’utenza. In questo modo ci pro-poniamo di rispondere nello stesso modo atutti i nostri clienti e di presentare dati precisisulle tipologie di problemi che si sono presen-tati durante l’erogazione dei nostri servizi e suitempi di soluzione dei problemi riportati.

I primi risultatiA pochi mesi dall’introduzione della proce-dura sono disponibili i primi dati relativi aitempi di presa in carico e di risoluzione degliincidenti. Questi risultati non sono ancorasignificativi in termini di livelli di servizioerogati, ma consentono di verificare se lemodalità operative adottate si stanno asse-stando: un’informazione rilevante se si con-sidera che queste modalità hanno un impattosignificativo sull’intero assetto organizzati-

vo del Dipartimento. I dati rilevati mostrano una situazione in pro-gressivo consolidamento: le segnalazioni clas-sificate non raggiungono la totalità dellesegnalazioni pervenute, ma la priorità attribui-ta è nella maggior parte dei casi corretta e i datirelativi ai tempi di presa in carico e di soluzio-ne dei problemi sono attendibili. Infatti, al di fuori dei servizi di calcolo ad alteprestazioni, per i quali i tempi sono più alti, il100% delle segnalazioni classificate come“incidenti bloccanti”, e quindi di Priorità 1,viene presa in carico entro un’ora, e l’80% diqueste viene risolta entro 4 ore. Questi risulta-ti, già ottimi, sono probabilmente ancora sot-tostimati poichè a volte gli operatori ancoranon registrano tempestivamente la chiusura diun incidente. Un aspetto che può essere certamente miglio-rato è quello della classificazione degli inci-denti, per registrare come bloccanti solo gliincidenti che lo sono effettivamente. Per que-sto è in corso una azione verso i supervisoridei gruppi di soluzione per aiutarli a definiremeglio le priorità degli incidenti e coadiuvar-li nello svolgimento delle azioni di ripristinodei servizi.

In conclusioneCINECA, nello sforzo di migliorare comples-sivamente la qualità dei servizi erogati e diportarli ad un livello di qualità “industriale”,ha adottato HelpDesk, un nuovo modello orga-nizzativo che coinvolge quasi un terzo del per-sonale ed incide profondamente sulle attivitàdel Consorzio.HelpDesk ha tutte le caratteristiche di unosforzo di grande portata che potrà raggiungereil suo scopo anche e soprattutto grazie alla col-laborazione dei nostri clienti ed degli utilizza-tori dei nostri servizi. Le segnalazioni di mal-funzionalmenti e le osservazioni critichesaranno molto utili infatti per conseguire irisultati prefissati nel comune interesse di chioffre un servizio e di chi ne usufruisce in modosemplice e funzionale.

Per ulteriori informazioni:[email protected]

doi:10.1388/notizie-59-11

Page 43: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

43

notizie dal CINECA

Nel corso dei primi mesi del 2007 ilCINECA ha collaborato a alcune iniziati-ve di divulgazione di importanti istituzio-ni locali e nazionali trasmettendo in diret-ta su Internet le immagini di convegni eincontri. Le immagini di tutti gli eventiqui descritti sono disponibili on demand.

Conferenza del Forum “Società dellaConoscenza-Telecities” Il Comune di Bologna, attuale presiden-te del Forum Società della Conoscenza-Telecities, assieme ad Eurocities ha pro-mosso la Conferenza del Forum"Società della Conoscenza-Telecities"che si è tenuta il 28 e il 29 giugno aBologna. Un incontro volto a analizzarela crescita costante delle opportunitàofferte a livello internazionale dallenuove tecnologie per le pubblicheamministrazioni. Il CINECA ha tra-smesso in diretta degli incontri in ingle-se e in italiano.http://www.cineca.it/news/comune_bologna_ksft.htm

RUBRICAdoi:10.1388/notizie-59-rubrica

MULTIMEDIA E MULTICHANNEL

Avatar@school e Second Lifedi Matteo Bertazzo, Cinzia Bonatti, Fran-ca Fiumana

CINECA si è dotato di una propria isolaall’interno di SecondLife, il più notomondo virtuale 3D. Questa isola verrà inizialmente utilizza-ta per il progetto aVataR@School(www.avataratschool.eu), di cuiCINECA è coordinatore, per poi esseredestinata ad ulteriori servizi e progettiinterattivi.

Il Progetto, finanziato dal programmaSocrates Minerva, partito nel 2006 edella durata di due anni, prevede la rea-lizzazione di giochi di ruolo virtualirivolti a ragazzi delle scuole superioriEuropee.Tali giochi verteranno sul tema dellamediazione scolastica tra pari (schoolpeer mediation) come strumento perprevenire e risolvere i problemi legatialla violenza nelle scuole (bullismo, raz-zismo, omofobia, esclusione e abbando-no scolastico).

Gli altri partner del progetto sono:

• Associazione Equilibrio (Italia)• ZEPF (Germania)• Actionwork (Inghilterra)• Sant Peres de Ribes Municipality

(Spagna)• Project Wolf (Romania)

SecondLife è stato scelto come ambien-te per la realizzazione dei giochi virtua-li per diversi motivi:

• viene utilizzata una grafica tipica deigiochi per computer;

• è il mondo virtuale più utilizzato perambientare giochi di ruolo;

• i giochi di ruolo sono destinati aragazzi in fase adolescenziale (13-17anni), che spesso hanno dimestichez-za con questo tipo di interfacce.

La prima attività svolta è stata la crea-zione e la successiva pubblicazione deiprimi scenari che serviranno a descrive-re le ambientazioni, i personaggi e gliscopi dei giochi di ruolo. Attualmente sistanno scegliendo alcuni scenari per lafase di sperimentazione interna, in cui igiocatori saranno i mediatori prove-nienti dallo staff dei partner. I passi successivi vedranno i partnerinvitare studenti e insegnanti apparte-nenti al loro network di scuole a parteci-pare ai giochi di ruolo virtuali, mentre ipartner svolgeranno un ruolo di modera-zione necessario durante le sessioni digioco. In un secondo momento le ses-sioni di gioco saranno aperte a chiunquevoglia partecipare, previa registrazionee prenotazione tramite il sito web delprogetto.

Page 44: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

notizie dal CINECA

44

ONTOLOGY MANAGEMENT

Il monitoraggio di paper scientificiMarica Franchi, Federico Giacanelli

Da quattro anni CINECA si occupa digestione della conoscenza tramite lacostruzione semiautomatica di ontologiee tassonomie. Uno dei primi progetti incui siamo stati direttamente coinvoltiriguarda l’organizzazione della cono-scenza di una base documentale compo-sta dagli articoli scientifici d’interesseper un importante ente di ricerca euro-peo, e in particolare il monitoraggio deitemi trattati negli articoli. Per questo pro-getto è stato usato l’approccio o-Triangledi CINECA: la combinazione delle tec-nologie e metodologie che guidano lacostruzione dell’ontologia e l’implemen-tazione dei servizi che da essa derivano.La costruzione avviene con un metodobottom-up: la conoscenza viene estratta apartire dalla base documentale a disposi-zione dell’esperto di dominio.Il primo passo è stato perciò la creazionedella base documentale, composta inquesto caso da articoli sia digitali checartacei. Il contenuto è stato acquisito,controllato per rilevanza e omogeneitàquindi trasformato nel formato adatto adessere processato. Il passo successivo havisto l’estrazione della conoscenza attra-verso lo strumento di analisi o-Mole cheguida l’esperto di dominio nel processodi organizzazione della conoscenza espli-citandone gli elementi rappresentativi;

attraverso tecniche di NLP, o-Mole estraetutti i termini citati nella collezione didocumenti che concorreranno a formare iconcetti e le istanze dell’ontologia. In questo progetto è stata formalizzatauna tassonomia sugli argomenti dei papere un’ontologia che organizza la cono-scenza degli stessi secondo determinatielementi in essi contenuti. Le due rappre-sentazioni sono poi state organizzate inun’unica gerarchia che è stata formaliz-zata in un linguaggio per le ontologie.I macroconcetti identificati (luoghi,organizzazioni, topic, titoli, ricercatori eargomenti affrontati), sono stati espansial fine di creare una gerarchia, e collega-ti tramite relazioni orizzontali in mododa rappresentare al meglio la conoscenzacontenuta nei paper. Il risultato è un’on-tologia consultabile via web (grazieall’integrazione con BSD, il sistema diweb content management di CINECA)con accesso sicuro regolato da diversiprofili utente e con un’interfacciacostruita appositamente per il browsing.In futuro questo servizio prevederà ladifferenziazione del tipo di paper sullabase del tipo di utente, le cui preferenzee i cui gusti possono essere parametriz-zati nel profilo di accesso al servizio.Diverse classi di argomenti sarannoaccessibili solo a determinate tipologiedi utenti che potranno altresì visualizza-re con maggiore priorità alcuni temi diloro interesse.

RUBRICAdoi:10.1388/notizie-59-rubrica

Funzionalità integrate nel servizio:

• Un motore di ricerca semantico, creato per interrogare ed esplorare la base di conoscenza, permette il recupero dei docu-menti rilevanti in base al concetto selezionato. È una componente fondamentale dei nostri servizi basati su ontologie.

• Browsing della gerarchia della conoscenza, sempre disponibile e visualizzabile con espansione dei rami interni;• Navigazione tra gli elementi della base di conoscenza seguendo i percorsi di esplorazione che le relazioni mettono a dispo-

sizione lungo l’organizzazione formalizzata;• Analisi delle connessioni: navigazione delle relazioni non gerarchiche; a partire da una qualunque istanza dell’ontologia ven-

gono esplorate le relazioni successive verso nuove istanze. Il numero massimo di passi è selezionabile dall’utente;• Monitoraggio tematico dei concetti della base documentale: per ogni concetto selezionato con il mouse una tabella presenta

l’elenco ordinato per rilevanza di tutti gli altri concetti presenti nei documenti insieme ad esso. È quindi possibile navigare il Cor-pus attraverso i suoi concetti avvalendosi di una misura oggettiva della loro attinenza.

Page 45: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

45

notizie dal CINECA

Nel corso dei primi mesi del 2007 ilCINECA ha collaborato a alcune iniziati-ve di divulgazione di importanti istituzio-ni locali e nazionali trasmettendo in diret-ta su Internet le immagini di convegni eincontri. Le immagini di tutti gli eventiqui descritti sono disponibili on demand.

Conferenza del Forum “Società dellaConoscenza-Telecities” Il Comune di Bologna, attuale presiden-te del Forum Società della Conoscenza-Telecities, assieme ad Eurocities ha pro-mosso la Conferenza del Forum"Società della Conoscenza-Telecities"che si è tenuta il 28 e il 29 giugno aBologna. Un incontro volto a analizzarela crescita costantedelle opportunitàofferte a livello inter-nazionale dalle nuovetecnologie per le pub-bliche amministrazio-ni. Il CINECA ha tra-smesso in direttadegli incontri in inglese e initaliano.

http://www.cineca.it/news/comune_bologna_ksft.htm

RUBRICAdoi:10.1388/notizie-59-rubrica

SOLUZIONI WEB

Esplorazione della conoscenza:Interfacce non tradizionaliSabina Parmeggiani (IM - InteractiveMarketing - http://www.imw3.com/)

Da anni IM (società partecipata CINECAche si occupa di architetture web) proget-ta interfacce per il web e recentemente haavuto occasione di sperimentare nuovemodalità interpretative. In particolare, l’e-sperienza maturata con il progetto dellaintranet ESA, (l’Agenzia Spaziale Euro-pea) ci ha dato modo di utilizzare lametafora ambientale dei paesaggi natura-li, tra il fantastico e il fantascientifico, perottenere una navigazione classica tra sot-toinsiemi di dati conoscitivi. Abbiamoquindi costruito un’I-sola, nuova e tutta daesplorare.Parallelamente, abbia-mo sviluppato unametafora di fiore dellaconoscenza laNinphea, in cui ciascunpetalo rappresenta un ambitoconoscitivo del mondo ESA(Finanza, Amministrazione, …)e contemporaneamente è l’inter-faccia dinamica di un sofisticatomotore di ricerca ontologico che estraedalla rete di concetti, creata sulla base diconoscenza dell’esperto di settore, i docu-menti presenti in ESA e tutta la conoscen-za correlata di interesse per l’utente.

Abbiamo impresso una tensione comuni-cativa importante a tutto il progetto, ilquale prevede vari strumenti che sonostati coordinati graficamente nel rispettodella totale coerenza estetica, per garanti-re la memoria spaziale dell’utente,La coerenza è mantenuta in tutto l’am-biente: c’è analogia tra i petali dello stes-so fiore, ad esempio, e c’è memoria pro-spettica tramite i preferiti, lo storico dellericerche effettuate, le statistiche.

Sviluppi futuriL’utente è sempre più al centro del pro-getto, come persona che utilizza il servi-zio e come persona tout court. Merito diuna sensibilità progettuale, accresciutasinel tempo, che pone ai primi posti la per-

sonalizzazione e l’interazioneforte tra utente e strumento, neltentativo di abolire una sudditan-za dal mezzo. Che si tratti di uto-

pia o di realtà, l’aspettoludico viene esaltato,sia come fine a se stes-so sia come incentivo aimparare nuove cose(alla conoscenza e, diconseguenza, all’am-pliamento di nuovi

orizzonti del sapere). Sarà la buona espe-rienza praticata dall’utente che decreterà,come sempre, il successo di ogni nuovaforma espressiva, mano a mano che latecnologia ne consentirà lo sviluppo.

Page 46: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

notizie dal CINECA

46

RUBRICAdoi:10.1388/notizie-59-rubrica

PROGETTI DI RICERCA & SVILUPPO

PACE: partnership per la realizzazio-ne di un supercomputer europeo diclasse Petaflop/s Sergio Bernardi

CINECA è stato incaricato dal Ministe-ro dell’Università e della Ricerca di rap-presentare l’Italia nel progetto PACE,“Partnership for Advanced Computingin Europe” che riveste un ruolo strategi-co per lo sviluppo della ricerca a livelloeuropeo. In questo ambito, lo scorsoaprile, a Berlino, alla presenza del Mini-stro dell’istruzione tedesco, 16 centrieuropei di supercalcolo hanno firmatoun protocollo di intesa per la creazionedella partnership, il cui obiettivo è dicontribuire alla realizzazione di unainfrastruttura europea di supercalcolodell’ordine dei Petaflop/s, cioè migliaiadi miliardi di operazioni al secondo.

Nei prossimi due anni, PACE intendedare indicazioni concrete su come deb-bano essere investiti i fondi che verran-no stanziati per realizzare la più potentestruttura per il calcolo scientifico inEuropa. Il principio che guida il proget-to è di usare le risorse e le competenzedei partner non in competizione, ma inmodo complementare. L’obiettivo è dirafforzare la scienza europea, l’ingegne-ria e le tecnologie di supercalcolo perassicurare all’Europa un ruolo di primopiano nella competizione globale.

HPC-Europa ++ Giovanni Erbacci

HPC-Europa, è un progetto finanziatodalla Commissione Europea nell’ambitodel VI Programma Quadro “Azione di

Supporto alle Infrastrutture di Ricerca”.È coordinato da CINECA e ha l’obietti-vo di sostenere l’integrazione fra alcunedelle più importanti strutture di super-calcolo europee e di contribuire allacreazione di un’area della ricerca euro-pea, senza frontiere per la mobilità deiricercatori, la conoscenza e le tecnologieinnovative. La chiusura del progetto era prevista adicembre 2007 ma, per sostenere inmodo persistente l’attività di accesso astrumenti computazionali avanzati daparte dei ricercatori europei, l’UnioneEuropea ha finanziato la sua continua-zione per tutto il 2008, in attesa dellanuova call per gli anni successivi. L’ini-zio del nuovo progetto, HPC-Euro-pa++, è previsto dal 1 gennaio 2008. HPC-Europa++ vede la presenza deglistessi sei centri di supercalcolo che giàpartecipavano ad HPC-Europa: BSC inSpagna, CINECA in Italia, EPCC inInghilterra, HLRS in Germania, IDRISin Francia e SARA in Olanda. Le moda-lità di accesso saranno le stesse ma, adifferenza del progetto precedente, iricercatori potranno confidare in unaquantità di risorse computazionali piùconsistente: è previsto infatti che pertutto il 2008 oltre 130 ricercatori acce-deranno alle 6 infrastrutture HPC, conuna permanenza complessiva di oltre800 settimane, utilizzando globalmenteoltre 2 milioni di ore di CPU. HPC-Europa++ fornisce alla comunitàscientifica europea una vasta gamma diservizi che vanno dall’accesso a sistemi disupercalcolo di eccellenza, alla disponibi-lità di un ambiente computazionale inte-grato, al supporto tecnico e di training,alla collaborazione scientifica avanzata.Per il mondo accademico italiano, HPC-

Page 47: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

47

notizie dal CINECA

Nel corso dei primi mesi del 2007 ilCINECA ha collaborato a alcune iniziati-ve di divulgazione di importanti istituzio-ni locali e nazionali trasmettendo in diret-ta su Internet le immagini di convegni eincontri. Le immagini di tutti gli eventiqui descritti sono disponibili on demand.

Conferenza del Forum “Società dellaConoscenza-Telecities” Il Comune di Bologna, attuale presiden-te del Forum Società della Conoscenza-Telecities, assieme ad Eurocities ha pro-mosso la Conferenza del Forum"Società della Conoscenza-Telecities"che si è tenuta il 28 e il 29 giugno aBologna. Un incontro volto a analizzarela crescita costante delle opportunitàofferte a livello internazionale dallenuove tecnologie per le pubblicheamministrazioni. Il CINECA ha tra-smesso in diretta degli incontri in ingle-se e in italiano.http://www.cineca.it/news/comune_bologna_ksft.htm

RUBRICAdoi:10.1388/notizie-59-rubrica

Europa++ è un’occasione importante siaper consentire ai ricercatori stranieri dicollaborare con quelli italiani utilizzan-do le strutture di supercalcolo delCINECA, sia per permettere ai ricerca-tori italiani di accedere alle strutture dieccellenza nei Paesi che partecipano alprogetto sempre in un’ottica di collabo-razione transnazionale. I ricercatori chevogliono usufruire delle risorse compu-tazionali di HPC-Europa++ troverannotutte le informazioni sul sito del proget-to: www.hpc-europa.org.

Un nuovo progetto approvato dallaComunità Europea SmartLM: Grid-friendly softwarelicensing for location independentapplication executionSimone Lanzarini

Ad oggi, i modelli di gestione dellelicenze d’uso per applicazioni commer-ciali sono pensati per software che gira-no su risorse di calcolo appartenenti adun unico centro.Nel momento in cui si desidera utilizza-re un’applicazione in ambito distribuito,dove le risorse di calcolo possono appar-tenere a più domini amministrativi, talimodelli si sono dimostrati inadeguati.I tentativi di utilizzare applicazionicommerciali in ambito Grid hanno evi-denziato che gli attuali meccanismi dilicensing rappresentano una vera e pro-pria barriera tecnologica che deve esse-re superata affinché le tecnologie diGrid, ed i vantaggi che esse introduconoin termini di flessibilità, possano essereadottate in ambienti di produzione.

Il progetto SmartLM ha come obietti-vo lo sviluppo di una architettura di

licensing in grado di gestire dinamica-mente le licenze software in ambientidistribuiti afferenti a domini ammini-strativi eterogenei.L’obiettivo verrà raggiunto attraverso lacreazione di meccanismi di licensingbasati su Web Service, basati sugli stan-dard WS-Agreement e WS-Negotiation, ela loro integrazione nei più diffusi midd-leware di Grid, quali Globus ed Unicore.SmartLM si propone inoltre di indivi-duare nuovi modelli di business orienta-ti ai servizi. Alcune applicazioni com-merciali pilota verranno poi adattate inmodo da poter essere eseguite sotto ilcontrollo del nuovo sistema di licensing.

Il progetto, finanziato nell’ambito delsettimo programma quadro della Comu-nità Europea, partirà ufficialmente neiprimi mesi del 2008, ed avrà una duratadi 30 mesi. Il consorzio di progetto èguidato da Atos Origin, un’aziendainternazionale leader nel mondo dei ser-vizi globali di Information Technology,ed è formato da undici partner tra i qualifigurano, oltre a CINECA, importantirealtà europee industriali e di ricercacome Fraunhofer SCAI, il centro diricerca di Juelich, Ansys, T-Systems.CINECA è coinvolto in tutte le fasi delprogetto, dall’analisi dei requisiti, allosviluppo delle tecnologie di base, e infi-ne all’integrazione del sistema di licen-sing nel Globus Toolkit.

Al Consorzio è inoltre affidato il coordi-namento del gruppo di lavoro che sioccupa di standardizzazione e collabo-razione con altri progetti europei.

PROGETTI DI RICERCA & SVILUPPO

Page 48: DITORIALEanalizebasilicata.altervista.org › blog › wp-content › uploads › 2016 › 11 › eni-ogs.pdfrazione dei dati sismici; ottimizzazione, parallelizzazione e ingegnerizzazione

INFRASTRUTTURA E FACILITY

Evoluzione del sistema di memorizzazione datidi Stefano Spitoni, Tommaso Cecchi

Nel corso del 2007 CINECA ha soste-nuto un importante investimento per l’e-voluzione del proprio impianto dimemorizzazione dati. Tale iniziativa haconsentito al Consorzio di aumentare lapropria disponibilità di storage in termi-ni di capacità e soprattutto di funziona-lità e qualità del servizio, che sono i trepunti cardine su cui si basa l’evoluzionedell’infrastruttura.L’aumento delle attività connesse alcalcolo tecnico scientifico e dei servizilegati ai sistemi informativi erogati dalConsorzio ha reso necessario l’aumen-to della quantità di spazio disco adisposizione. La recente acquisizione comprende seisistemi di memorizzazione DataDiskNetwork (DDN S2A9500) con unacapacità totale di oltre 300 TB ed unavelocità di 15GB/s. Questi storage ser-ver sono dedicati ai sistemi di calcoloHPC sia per gli utenti accademici siaper gli utenti industriali, come adesempio ENI.È inoltre imminente l’adozione di un

nuovo storage server di fascia enterpri-se (IBM DS8300) che, con una capacitàdi circa 100 TeraByte, ha le caratteristi-che specifiche per operare nell’ambitodella business continuity e del disasterrecovery. Questo sistema è integrato conle due SAN (Storage Area Network) delCINECA e costituisce perciò un impor-tante elemento di integrazione tra le duearee di storage HPC e ICT tradizionale.Anche le due SAN sono state estese lecon il raddoppio delle porte di connetti-vità e l’espansione a 4Gbps per ciascunodei nuovi link. Inoltre è stato raggiuntala completa fault-tolerance per la partedi switch fabric.

Storage VirtualizationPer consentire un migliore sfruttamentodella infrastruttura storage, ovvero peraumentare la flessibilità nell’allocazionedelle risorse, la continuità di serviziodello storage e quindi anche dei serviziapplicativi, CINECA ha esteso l’infra-struttura di storage virtualization già pre-sente per la parte HPC (raddoppiando ilnumero dei sistemi di virtualizzazione)anche per l’area dei servizi ICT median-te l’adozione di sistemi IBM San VolumeController.

RUBRICAdoi:10.1388/notizie-59-rubrica

48

notizie dal CINECA

Nuovi Storage Server6xDDN S2A9500 > 300 TB 15 GB/s1xIBM DS8300 100 TB 1,5 GB/s

Switch Fabric1xCISCO MDS 9513 216 porte a 4Gbps1xBrocade SilkWorm 48000 196 porte a 4Gbps

Storage Virtualization+4 IBM SVC per l’area HPC+2 IBM SVC per l’area ICT