PROVA Logitech FotoMan -  · 2010-02-04 · PROVA Logitech FotoMan di Paolo Ciardelli B lack or...

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PROVA Logitech FotoMan di Paolo Ciardelli B lack or White. Bella come do- manda, tanto che Michael Ja- ckson, il più celebre androgino razziale, ne ha fatto una canzone, inter- rogandosi amleticamente o freudiana- mente su questo dilemma. La Logitech si toglie il dubbio e risponde con Foto- Man, la prima macchina fotografica completamente a stato solido e digitale. Vorrei però esprimere un parere: defi- nire FotoMan «macchina fotografica» è un po' riduttivo e relega l'apparecchio ad un ruolo più ludico o comunque di svago invece che professionale. A tutti gli effetti è invece il primo esempio di prodotto adatto alla registra- zione video digitale, che prelude ad un videoregistratore a stato solido. Per ora rappresenta il successore nell'albero dell'evoluzione degli scanner manuali: una periferica di acquisizione di imma- gini cordless che immagazzina fino a 32 immagini con una risoluzione di 256 li- velli di grigio. Digital Camera Pesa 284 grammi, è dotata di una batteria al nichel-cadmio che le consen- te una autonomia d'uso di 24 ore, non ha bisogno di cavi di collegamento. pel- licola sensibile e conseguente sviluppo- Istampa, né di altra memoria supple- mentare. Ecco l'ultima trovata della Lo- gitech. Il colore è il solito di casa Logitech e spicca il ricorrente logo tricolore ed un 138 MCmicrocomputer n. 115 - febbraio 1992

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PROVA

Logitech FotoMandi Paolo Ciardelli

B lack or White. Bella come do-manda, tanto che Michael Ja-ckson, il più celebre androgino

razziale, ne ha fatto una canzone, inter-rogandosi amleticamente o freudiana-mente su questo dilemma. La Logitechsi toglie il dubbio e risponde con Foto-Man, la prima macchina fotograficacompletamente a stato solido e digitale.Vorrei però esprimere un parere: defi-nire FotoMan «macchina fotografica» èun po' riduttivo e relega l'apparecchio

ad un ruolo più ludico o comunque disvago invece che professionale.

A tutti gli effetti è invece il primoesempio di prodotto adatto alla registra-zione video digitale, che prelude ad unvideoregistratore a stato solido. Per orarappresenta il successore nell'alberodell'evoluzione degli scanner manuali:una periferica di acquisizione di imma-gini cordless che immagazzina fino a 32immagini con una risoluzione di 256 li-velli di grigio.

Digital Camera

Pesa 284 grammi, è dotata di unabatteria al nichel-cadmio che le consen-te una autonomia d'uso di 24 ore, nonha bisogno di cavi di collegamento. pel-licola sensibile e conseguente sviluppo-Istampa, né di altra memoria supple-mentare. Ecco l'ultima trovata della Lo-gitech.

Il colore è il solito di casa Logitech espicca il ricorrente logo tricolore ed un

138 MCmicrocomputer n. 115 - febbraio 1992

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PROVALOGITECH FOTOMAN

Logitech FotoMan

Ma dove si mette la pellicola 7

111000 a 1/30, mentre si abbassa a 1/25se il flash è attivato. L'obiettivo è un 8,5mm con f/4.5 equivalente ad un 55 mmdi una macchina tradizionale con pelli-cola a 35 mm. Tutto ciò si traduce inuna profondità di campo da un metro al-l'infinito mentre il flash può illuminare ilsoggetto tra 1,2 ed i 3 metri.

La capacità di immagazzinamento è di32 fotogrammi che vengono immessi inmaniera compressa nella memoria astato solido. Per essere utilizzate le im-magini catturate vengono trasferite sudi un qualsiasi personal computer MS-DOS compatibile attraverso la porta se-riale di comunicazione. Niente aggiuntehardware quindi, né schede di acquisi-zione o di interfacciamento che vannotra l'altro ad occupare slot, dove ce nesono di liberi.

Il numero di 32 fotogrammi può es-sere confrontato con la quantità massi-ma contenuta in un rotolino di pellicola.La qualità dell'immagine è di 376 x 240pixel (che vengono «corretti» dal soft-

Lire 1.250.000Prezzo (lVA esclusa):FotoMan

Produttore e distributore:Logitech Italia Centro Direzionale Colleoni Pa-lazzoAndromeda -ing. 3, 20041 Agrate Brianza(MO. Te~039/6056565

Domanda retorica perché FotoMancome detto prima è completamente astato solido. Ciò vuoi dire che non fruttaneanche dei dischetti magnetici, ma so-lo la propria espansione RAM interna.Parlando in termini fotografici la sensi-bilità di FotoMan è di 200 Asa, che conil filtro neutro passa a 25 (quattro dia-frammi di meno); il tempo di scatto va-ria a seconda della luce presente da

po' subliminale. Molti i segni particolari:per prima cosa il design sia estetico cheergonomico. Sul frontale infatti si apro-no le finestre del flash e del mirino chese pur leggermente differenti di gran-dezza e di colore (bianco il flash e iri-descente il secondo) ben si accordanocon il notevole paraluce filettato di 37mm di diametro. Un paraluce con dop-pia funzione, sia quella citata che quelladi porta filtri o lenti addizionali. A corre-do è presente solo un filtro neutro perfotografare all'aperto, o per diminuire lasensibilità della macchina.

Comunque il diametro 37 non è unpasso totalmente assente dai negozi difotografia e per fare un esempio il ne-gozio all'angolo della mia strada è statoin grado di fornirmi un Cross Screen, unUV, un polarizzatore ed un anello diadattamento per altri passi. A catalogocomunque mi ha illustrato la presenzasia di lenti addizionali con funzione di te-leobiettivo che di grandangolo, oltre ainormali filtri colorati.

Ma veniamo al punto centrale e forsefondamentale per chi fotografa: il pul-sante di scatto. A parte il colore madeLogitech, il pulsante si trova al centro dimassa del FotoMan così che il dito in-dice andando a premere per scattare lafoto si aiuta con il pollice dalla parte op-posta.

Va sottolineato che le dita della manoche regge FotoMan, sia sinistra che de-stra, la impugnano sfruttando degli in-cavi che ne aumentano la presa e la si-curezza. Sembra quasi che il corpo delFotoMan sia stato prima disegnato emodellato con della plastilina, e che ilprogettista lo abbia preso in mano im-primendogli quegli incavi che sarebberopoi diventati definitivi.

La base di FotoMan poi viene colle-gata sia in maniera meccanica che elet-trica ad una seconda appendice, cheprovvede alla connessione elettrica alcarica batterie ed al collegamento seria-le con il computer. Il contatto elettricotra le due parti è assicurato da sei con-tatti a lamella.

Particolari di rilievo all'interno sono ilchip custom della Dycam, i banchi dimemoria RAM, il CCD e le due batteriestilo ricaricabili. Queste due sono inter-cambiabili e non saldate: da non sotto-valutare. Un'ulteriore pila al litio invecemantiene il programma di trasferimentoresidente nella memoria di FotoMan.

Iniziamo dall'anatomia di FotoMan. Nella foto soprasi possono vedere sia la base con i contatti a la-mella che la parte finale che si occupa dell'inter-connessione con il computer. In basso invece sipuò osservare tutta l'elettronica di FotoMan.

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Quattro foto di prova che mettono in luce la poca profondità del flash insiemeall'abbondanza dei tool a disposizione per il ritocco.

ware a 376 x 284), con una gradazionedi 256 livelli di grigio, mentre la risolu-zione è di 75 dpi rapportata ad una fo-tografia di 12.7 x 8.9 cm.

Particolare di chip custom Oycam.

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Per usare FotoMan quindi non servealtro che inquadrare il soggetto da fo-tografare nel mirino dell'obiettivo a fuo-co fisso e premere il pulsante di scatto.AI resto ci pensa lui. Tutti i messaggiimportanti riferiti allo stato di carica del-la batteria, la ricarica del condensatoredel flash e la quantità di foto rimaste,viene affidata ad un cicalino che tramiteuno pseudo codice Morse comunicacon l'umano dietro l'obiettivo.

Prima di passare al software occupia-moci degli accessori di FotoMan, cheoltre al flash incorporato, il paraluce edil filtro neutro sono parecchi.

Prima tra tutte la base di appoggioche lo mantiene in posizione verticale, ilcaricabatterie per l'eventuale alimenta-zione esterna e ricarica degli accumula-tori ed il cavo seriale (lungo circa duemetri dotato adattatore db 9/25) di col-

legamento tra FotoMan ed il computer.Mancherebbe la borsa per il trasporto:no c'è anche questa, anche se non indotazione immediata. Infatti stando siaalla videata iniziale dell'installazione cheal manuale, questa viene spedita al ri-cevimento della scheda di registrazione.

FotoTouch e FotoMan (software)Ovviamente visto e considerato che

le foto non impressionano una pellicolané vengono memorizzate su di un di-schetto, insieme a FotoMan viene com-mercializzato un pacchetto softwareche gestisce le immagini e la loro ma-nipolazione. FotoTouch però non è unanovità assoluta, infatti si tratta del pac-chetto Software che fino a poco tempoaddietro veniva commercializzato con ilnome di Ansel, insieme allo ScanMan

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A parte la schermata che si riferisce all'opzione di caricamento di FotoTouch,ecco le tre più significative del software di FotoMan.

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256 di cui ci siamo occupati su MCmi-crocomputer numero 102.

Come il suo degno predecessore girain ambiente Windows 3.0. Per i requisitihardware è consigliato almeno un com-puter basato su microprocessore 286 eminimo 1 Mbyte di RAM (meglio un386 e 2 o più Mbyte). una presa serialeRS-232C, una scheda videografica edun monitor adatto alla visualizzazionedelle tonalità di grigio ottenibili.

Modifiche significative non se ne no-tano se si esclude la presenza di CLASP(Connecting Link for Application SourcePeripheral) la procedura standard messaa punto da vari produttori (vedi riquadro)ed il programma di gestione vera e pro-pria di FotoMan.

Comunque il software di gestione delritocco gestisce le immagini in 256 li-velli di grigio, e può regolare lo sfondo

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ed il contrasto, schiarire, scurire e ren-dere più nitida tutta l'immagine o unaparte di essa. Specialmente il comandoEqualize produce effetti sconcertanti:da una foto praticamente nera si può ar-rivare ad una più che decente e visibile.

Inoltre FotoTouch presenta opzioni diraddrizzamento e giunzione delle imma-gini. Una volta «ritoccata», la foto puòessere salvata come un positivo o in ne-gativo, in 16, 64 o 256 livelli di grigio edin vari formati pittorici: BMP, PCX, EPS,TIFF compresso e non compresso, perl'eventuale esportazione verso altri pro-grammi grafici.

Il programma di gestione di FotoManvero e proprio invece presenta molticomandi interessanti. Prima di tutto im-magini memorizzate possono essere vi-sualizzate sul computer (prima del tra-sferimento) in miniatura nell'ordine in

cui sono state scattate. Un po comeuna stampa dei negativi avvenuta acontatto. Il realismo arriva a mostrarela dentellatura di una ipotetica pellicola

Particolare della base: si noti il connettore di col-legamento e la spia di alimentazione.

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CLASP (Connecting Link forApplication Source Peripheral)

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a 35 mm. Le opzioni quindi consentonodi selezionarle tutte o effettuare lascelta con conseguente trasferimentoo la totale cancellazione della memoria.

Sempre dalla schermata principale siconosce lo stato di carica delle batteriein valore percentuale, la quantità di fotoscattate e si accede a menu secondarida cui si può settare la porta di comu-nicazione, il nome con cui salvare i datied altre informazioni accessorie. Da sot-tolineare che il programma aggiunge alnome un prefisso di default (che si puòvariare) il quale riassume la data. In ognicaso richiamando una foto si viene a co-noscenza della data ed ora dello scatto,l'uso o meno del flash ed il relativo tem-po (in frazione di secondi) di scatto.

Simpatico il messaggio di errorequando FotoMan non è collegato alcomputer: una volta tanto è iconografi-co (appare una spina e la relativa frecciache ne consiglia l'inserimento) e non la

Una sigla che dovremmo vedere semprepiù spesso all'interno dei pacchetti softwa-re: CLASP. Dietro comunque c'è molto dipiù. L'annuncio risale al 15 ottobre del1991 ed i nomi della coalizione sono tuttileader sia del campo dell'imaging hardwareche software. Alla testa un gruppo di cin-que, Aldus Corporation, Caere, EastmanKodak, Hewlett-Packard Company e Logi-tech, guida il team per coordinare la crea-zione di un Application Program Interface(API) ed un protocollo che consenta la fa-cile integrazione di un'ampia gamma di pe-riferiche di input con tutte quelle applica-zioni che richiedano informazioni «cattura-te» da questi device.

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solita finestra. Per chi poi vuole sfrut-tarlo a livello scientifico (studio di feno-meni nel tempo) o cimentarsi nel passouno, c'è l'opzione Snap che permetteuna specie di autoscatto programmabi-le, con intervalli di 5 secondi o di un mi-nuto.

Dunque con la sigla CLASP (ConnectingLink for Applications and Source Periphe-rals). che all'inizio viene anche chiamata«Direct Connect», si intenderà quell'APIdestinata ad essere trasportata a più piat-taforme di elaborazione.

La versione 1.0 opera in ambiente Ma-cintosh (dalla release 6.05 in poi). e chia-ramente sotto Microsoft Windows 3.0 edeventuali successive.

Le direttive CLASP descrivono come in-terconnettere device di cattura di immagi-ni, come desktop, hand-held o slide scan-ner, frame grabber, digital camera, e data-base di immagini, con quelle applicazionisoftware in grado di manipolare il formatodei dati prodotto dalle periferiche stesse.

Con la definizione di CLASP, gli svilup-patori software potranno offrire un suppor-to diretto ad un'ampia gamma di periferi-che all'interno di una singola applicazione,senza dover creare una quantità di driverspecifici.

Di più: i produttori hardware che parte-cipano al progetto che porteranno modifi-che alle loro periferiche, non saranno co-stretti a riscrivere i driver.

Breve lista dei firmatari dell'accordo,senza dimenticare che più di cento sono lecompagnie lo stanno valutando CLASP:Canon Information Systems, CorelSystems, Diamond Flower Electric Inst.Co., Hammerlab, Howtek, Image-In, KYEInternational Corpo - Genius, Letraset,Marstek, Media Cybernetics Inc., Microtek,Mouse Systems Corp., Nikon, Nisca Inc.,Software Architects e The Complete PC.

Bella parata di filtri elenti sia di diametro37 mm che 52 mm.A corredo però èdisponibile solo il filtroneutro.

Conclusioni

Se siete andati a vedere il film diWenders, «Fino alla fine del mondo»,avrete potuto ammirare quello che latecnologia ci sta preparando. FotoManè uno di questi esempi difficile da de-scrivere come posiziona mento, tantoda rischiare di relegarlo ad un ruolo re-strittivo come quello di macchina foto-grafica. FotoMan è di più, è uno degliesempi o dei prototipi di quello che ciaspetta. L'industria sta crescendo enon si vive e cresce professionalmentesolo producendo, anche bene, unagamma di prodotti periferici: bisognamettere a frutto ed investire in altro.Ecco il motivo che ha spinto la Logi-tech a seguire nuove linee di prodottid'avanguardia, dove FotoMan è il mag-giore esempio.

Dopo il futuribile, ma ormai prossimo«necessorio», mouse a 3D, la stili ca-mera per impieghi multimediali. Certoun'analisi immediata del possibile utiliz-zatore di FotoMan individua al momen-to il professionista che vuole sfruttarele potenzialità della gestione delle im-magini su documenti o piccole pubbli-cazioni aziendali, cataloghi, banche dati,ma FotoMan è molto di più.

Solo, tril virgolette, quattro anni fa suun'altra pubblicazione scrivevo che ilfuturo non era il prossimo MS-DOS 5od il fantomatico 486, ma l'abbassa-mento dei costi delle memorie video el'interesse del pubblico per il settoredella registrazione visiva. Ora i fattisembrano darmi ragione: quanta tecno-logia manca a costruire un FotoMan acolori, con una memoria sufficiente aregistrare almeno 30 minuti di realtà inmovimento.

I compressori sia hardware che soft-ware ci sono, la Motorola e la Intelstanno lavorando a chip di compressio-ne immagini in movimento JPEG,quanto tempo ci vuole ancora per ve-dere il primo cam-coder a stato solido,senza nastro di registrazione?

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