MondoMondo

L'AfricaMeridionale

26di Massimo Leoncini

Victoria Falls in Zimbabwe

Il silenzio regna sovrano duranteil volo, un paio di minuti carichidi tensione come un’ansia daeccitazione, una nebbia biancacome una nuvola s'innalza versoil cielo davanti a noi, poi eccole:impressionanti dall’elicottero aperpendicolo sulla cortina di“fumo che tuona” le CascateVittoria.

CONTINUA...

MondoMondoQuello che si prova a volaresopra la maestosità di unadelle sette meraviglie naturalidel mondo è indescrivibile, lapiù grande massa d’acqua incaduta libera del pianeta, unsalto mozzafiato in uncrepaccio di oltre cento metri,550 milioni di litri d’acqua alminuto lungo un fronte diquasi due chilometri dilarghezza, sotto di noi una sciainfinita di enormi arcobaleni:benvenuti nel mondo del“volo degli angeli”.David Livingstone ha scritto:“nessuno può immaginare labellezza della visione, mascene così belle devono esserestate fissate a lungo dagliangeli in volo”.

Da qui parte il nostro viaggio nell’Africaaustrale, che dopo qualche puntata in Botswana,in Zambia e nello Zimbawe si snoderà in SudAfrica.Qui la natura è sovrana e prorompente, navigaresui Fiumi Zambesi e Chobe o viaggiare in LandRover scoperte nel parco Kruger a caccia dianimali visti solo nei documentari èun'esperienza fantastica: leoni, elefanti, gazzelle,giraffe, ippopotami, babbuini e coccodrilli....non manca proprio niente. L’emozione è

fortissima: siamo solo a pochi passi dai leoni che ci guardano con indifferenza, quasi ci ignorano....Quello che invece non ci ignora per niente è un giovane ed enorme elefante maschio, che sembraavercela proprio con la nostra jeep, per fortuna il nostro ranger è bravo a mettere velocementein moto la macchina e partire.Ma l’incontro più sensazionale avviene la sera dopo il tramonto, quando avvistiamo uno splendidoleopardo sdraiato sul ramo di un albero. L’emozione è fortissima, siamo solo a pochi metri daquesto gattone, che scende con calma dall’albero e si stira, ci guarda con indifferenza e dopoaver attraversato con eleganza il sentiero scivola lentamente nella notte africana piena di stelle,che sembrano così vicine.

27

MondoMondo

Ma il Sud Africa non è solo parchi naturali e animali selvatici. E’ un paese talmente vario e vastoche girandosi da un lato sembra di essere in Alto Adige con prati verdissimi e le mucche alpascolo, mentre dall’altro lato alte montagnee gole profonde nascondono strade cheportano alle scogliere e all’Oceano, dovesi susseguono infinite spiagge di sabbiabianchissima con una miriade di uccelliselvatici, ai quali si alternano struzzi, fochee pinguini.E poi giardini botanici di una bellezzaincredibile e le vie del vino versoStellenbosch, dove si trova una distesainfinita di fattorie e ordinati vigneti a perditad’occhio.Inoltre nel mezzo all'estateaustrale il paese è un tripudio difiori selvatici mai visti prima, inun incredibile turbinio di colori.Si può vivere molto bene inquesto grande e ricco paese conbelle e ordinate città dal saporeeuropeo, ma il futuro cosariserverà al Sud Africa ?

La costa lungo l'Oceano Indiano 28

Architettura di origine olandese

Vigneti nella zona di Stellenbosch

MondoMondo

29

L’Apartheid è ormai ufficialmente finito, ma ora molti bianchi stanno lasciando ilpaese, i posti di lavoro vengono per legge assegnati alla popolazione di colore. Inoltrecresce il grande problema dell’immigrazione dai paesi confinanti più poveri comelo Zimbabwe, che alimenta il proliferare della povertà , della criminalità e di gravissimemalattie come HIV/AIDS.

MondoMondoNel paese orgoglioso dia v e r p r o d o t t o i ldiamante più grosso delmondo e più oro di tuttoil West statunitense,e s i s t o n o a n c o r as t e r m i n a t e“ b a r a c c o p o l i ” n e idintorni della grandicittà, come nei piccolicentri di provincia: sonole townships, di cuil'esempio più eclatanteè Soweto, appena fuoriJohannesburg, nata da

un’idea semplice e crudele degli architetti dell’apartheid.Soweto, nella sua povertà e desolazione, è l'unica città al mondo che può vantare la nascita didue premi nobel per la pace: Nelson Mandela e l’Arcivescovo Desmond Tutu, due eroi dellalotta per la libertà e padri dell’odierna nazione.Nelson Mandela ha chiamato dal carcere di Robben Island, davanti a Cape Town dove è statorinchiuso a spaccare pietre per 27 anni, la sua prima nipotina Zaziwe“ Speranza”, perché hascritto: “per me quel nome aveva un significato particolare. Durante tutti gli anni di prigioniala speranza non mi aveva mai abbandonato; ero convinto che quella bambina sarebbe appartenutaalla nuova generazione di sudafricani per i quali l’apartheid sarebbe stato solo un incubo lontano.In ogni caso, quello era il mio sogno”.E qui a Soweto, dov’è scoccata la scintilla della rivolta, la “speranza” non è mai mancata: siamocircondati da una sorta di “corte dei miracoli”, bambini, giocolieri, funamboli, musicisti.Lo sport nazionale dei bianchi è ilrugby, ma i neri sanno tutto eseguono con passione il calcioitaliano. Sopra una collina tra lebaracche sta nascendo un tempiogrande, enorme, sensazionale,dedicato al “Dio calcio”, forsel’unico che metterà tutti d’accordosotto un'unica bandiera, bianchi,neri, meticci, ricchi e poveri, tuttia tifare i Bafana Bafana, la nazionaledi calcio sudafricana, sognando unclamoroso trionfo ai prossimimondiali del 2010.

Township30