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Ambiente InFormazionePeriodico dell’Associazione Italiana GuideAmbientali EscursionisticheAnno 7 - n° 1 - Marzo 2005Registrazione presso il Tribunale di Perugian° 1del 13.01.2005 – Spedizione in A.P. 45%Filiale di Perugia

Direttore ResponsabileMassimo Montanari (coop. Aleph - Ravenna)

Direttore EditorialeStefano Spinetti (A.I.G.A.E.)

Art DirectorFlavia Battaglini (Monte Meru S.r.l. - Assisi)

RedazioneVia Goffredo Casalis, 35 - 10143 [email protected]

Hanno collaborato a questo numero:Paola Argelli, Marco Fazion, AlessandraMasino, Alberto Mazzotti, Stefano Spinetti

Elaborazione EditorialeMonte Meru S.r.l. Unità operativaVia San Pietro Campagna, 10006081 Assisi (PG) - tel. 075.8197105www.montemeru.it

StampaLitograf Editor - Città di Castello (PG)

Foto di copertinaDisgelo a Valle Orco© Alessandra Masino

FotografieAldo Cucchiarini, Marco Fazion, AlessandraMasino, Stefano Spinetti.

Tutti gli articoli, le lettere e altri contributiscritti vanno inviati via e-mail a:[email protected]

L'interessante articolo del Sole 24 Ore del 7 marzo dichiara che è ancora forte lavoglia di albo professionale, sempre più richiesto dalle categorie più disparate...Mi viene spontaneo fare alcune considerazioni generali e ricondurle alla nostraprofessione. Vi è un abitudine molto italica che spesso spinge a far desiderarequalcosa ma senza agire di conseguenza; le metropolitane le vogliamo, ma nonsotto i nostri palazzi, e non troppo lontano da noi, se no camminiamo troppo; intasca abbiamo due telefonini, ma le antenne le vogliamo il più lontano possibile esicuramente non sopra le nostre teste, ma poi ci arrabbiamo se non c’è 'segnale';le discariche e gli inceneritori non li vogliamo, però continuiamo a produrre semprepiù rifiuti e quando facciamo la spesa non 'puniamo' nemmeno chi produce imbal-laggi inutili. Eppure sarebbe semplice: «produci rifiuti in più? E io non ti compro!».Non vogliamo né le centrali nucleari, né le centrali eoliche, ma magari a casaabbiamo appena installato un bel condizionatore o un forno elettrico. E arrivo alpunto: vogliamo far crescere la nostra figura professionale? Il mondo, l’Europa,l’Italia, da tempo vanno verso la liberalizzazione delle tariffe, ma vogliamo unlistino prezzi per le Guide, con tanto di specifiche orarie, come se il nostro lavorofosse uno di quelli che permettono, allo scadere della sesta ora, di timbrare ilcartellino e andarsene. Non vogliamo che altre Guide, di altre regioni o di altripaesi, vengano a lavorare a 'casa nostra' con i loro gruppi, ma poi vogliamo esse-re liberi di andare con i nostri dove ci pare e piace. Vogliamo la semplicità eodiamo la burocrazia, ma poi, anche nelle recenti leggi promulgate in materia,ecco che fa capolino e rispunta, più forte che mai, la voglia dell’albo professionale,che ci dà lustro, importanza, riconoscimento. Poco importa che come Guide siamodelle 'schiappe', tanto siamo iscritti all’albo! Poco importa che gli albi siano classisti,instaurino delle vere e proprie caste, e a volte assumano degli aspetti quasi mafiosi.Cerchiamo il più possibile di seguire la logica, e di essere al tempo stesso coerenticon i nostri pensieri: l’Unione Europea (e il progresso) vuole l’abolizione degli albiprofessionali? Allora non invochiamoli a gran voce! La logica ci insegna che nonservono a niente, che non hanno senso, che non esistono negli altri Stati che spessoprendiamo a esempio: gli USA, dove ci piace tanto guardare ma solo per quelloche ci fa comodo, non hanno nemmeno una traduzione per “albi professionali”.L’Unione Europea impone agli stati membri la libera circolazione di uomini, mezzi eprofessioni? Allora smettiamo di chiamare “abusivi” i francesi, gli inglesi o chi altrovenga con i suoi gruppi faticosamente composti, nel 'nostro' territorio, mentre sa-rebbe più proficuo cercare un'alleanza con gli operatori stranieri, invece di fargliguerra, anche imparando come lavorano: o davvero pensate che un’agenzia ame-ricana vi chiami per farvi guidare un gruppo dalle 10 alle 16, magari tutti giorni,quando ci scandalizziamo nell’apprendere che il loro modo di lavorare preveda -per così dire - di rimboccare anche le coperte ai clienti?L’Unione Europea vuole la liberalizzazione delle tariffe? E allora liberalizziamole,ma sul serio! E assumiamo elasticità: ostinandoci a usare l'alibi dei tariffari perchiedere la stessa cifra al cliente occasionale, al tour operator che ci fa lavorare 20giorni e all'agenzia che ci fa lavorare sei mesi, non andremo lontano!

Stefano SpinettiPresidente Nazionale AIGAE

Stefano SpinettiPresidente Nazionale AIGAE

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L'International Po Delta Birdwa-tching Fair, fiera internazionale delbirdwatching e del turismo natu-ralistico è uno dei più grandi even-ti europei dedicato al mondo delbirdwatching e del turismo all’ariaaperta. La manifestazione, cheavrà luogo a Comacchio (Fe) dal 28aprile al 1°maggio, è promossadalla Regione Emilia Romagna,dalle Province di Ferrara e Raven-na, dal Parco emiliano-romagnolodel Delta del Po ed è organizzatadal Gal DELTA 2000.Nell’area espositiva, lungo l’ArgineFattibello, saranno presenti leaziende più qualificate del settore:ottica e fotografia, operatori turi-stici, tour operator e tanto altroancora. Per gli addetti ai lavori sonoprevisti convegni tecnico-scientificitra i quali quello organizzato il 28aprile dal Parco Delta del Po Emi-lia-Romagna sul monitoraggio e laconservazione dell’avifauna nellezone umide delle aree protette equello organizzato da Asoer il gior-no successivo, riguardante la ge-stione dei livelli idrici come fattorefondamentale per l’avifauna ac-quatica.I visitatori, inoltre, avranno la possi-bilità di scegliere tra un ricco pro-gramma di eventi collaterali: visiteguidate alla scoperta del Delta,escursioni speciali e raduni sportivi.Per informazioni: DELTA 2000,tel. 0533/681180 e 0533/681816www.podeltabirdfair.it

Le Marche da Monte Vettore - Monti Sibillini

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Eppure si tratta di una legge di no-tevole chiarezza rispetto a quella chel'ha preceduta, ed è scritta, caso piùunico che raro, in lingua italiana enon in avvocatese; è un 'testo uni-co', per cui, studiato quello, non c'èil rischio che altri codici contenganonorme che lo contraddicono. L'obbli-go di notifica al Garante dell'attivitàdi trattamento dei dati, prima gene-ralizzato, è riservato oggi a pochis-sime tipologie di soggetti, i più de-vono solo 'mettersi in regola'. E' unalegge di stampo europeo, che aprecioè con delle chiarissime definizionidi ogni termine usato, eliminandosul nascere la maggior parte deipossibili equivoci lessicali.Perché dunque questa avversità adapplicare una legge che tutela il sa-crosanto diritto di ogni cittadino a nonessere oggetto di pubblicità indeside-rata, o – peggio – di monitoraggi 'ad

personam' del proprio stile di vita, del-le proprie convinzioni politiche o reli-giose, delle proprie preferenze sessua-li, del proprio stato di salute?

Piccolo è bello, recitava uno slogandegli anni '70. La realtà è che piccolonon è facile davvero, e ormai ce nesiamo accorti proprio tutti: piccolo èpoche risorse per le consulenze, nes-suna risorsa per la ricerca, è fragilità difronte ad ogni mutamento tecnologi-co o normativo... Ma il tessuto econo-mico italiano è costituito da microazien-de e noi non facciamo eccezione: leGuide sono infatti per lo più ditte indi-viduali, o soci–collaboratori di piccolecooperative o di microscopiche socie-tà di capitali o di persone. Soggetti che,come la maggior parte delle aziendeitaliane, non hanno voce in capitoloquando si tratta di stilare leggi... E cosìil testo – una buona legge, per moltiaspetti – rispecchia la realtà aziendaledella FIAT, delle grandi Coop, dei Mon-tezumolo, dei Biscioni, della RAI, deiTronchetti-Provera, del sistema banca-rio, di chi insomma, in Italia 'fa azienda'e ha decine di avvocati e commerciali-sti; non certo di chi, come noi, non hasoldi per avvocati e commercialisti e –imprevidente – non ha nemmeno pre-so un master alla Bocconi.Così, alle Guide, che trattano persinodati sensibili, non resta che affidarsia un consulente, che, per lo più di ac-compagnamento non sa un bel nien-te e farà uno schifo di lavoro di copia-incolla, magari ricalcato da una mo-dulistica prestampata dell'IPSOA, perla modica cifra di un migliaio di Euro.O rimboccarsi le maniche e spendereun centinaio di ore non retribuite tra

studio della legge e predisposizionedei vari documenti, senza dimentica-re il passaggio a XP, dato che il '98rispetto alle nuove esigenze norma-tive è un autentico colabrodo. Oppu-re rischiare sanzioni fino a 90.000Euro, che - a lume di naso - per moltidi noi equivalgono a un biglietto di soloandata per Puerto Escondido...

Importante!

In seguito alla necessità di adeguarsial d.lgs 196/2003 sulla tutela dei datipersonali è indispensabile che ognisocio provveda ad inviare IN ORIGI-NALE alla Segreteria (Segreteria AI-GAE – Borgata Capoluogo 10080 Ce-resole Reale [TO]) lo stampato a pa-gina 4, compilato in ogni sua parte,entro il 31 di maggio 2005. Ricordia-mo che il mancato conferimento delconsenso al trattamento da partedegli associati rende impossibile laprosecuzione del rapporto e compor-ta la perdita immediata dello statusdi socio, e quindi, a titolo puramenteesemplificativo, di ogni beneficio as-sicurativo, dell'invio della rivista e diogni altra comunicazione, senza chevi sia diritto alla restituzione della quo-ta associativa. Sono già in regola conl'adeguamento i soci che avessero ri-chiesto la nuova tessera. I modulisono disponibili anche su www.gae.it.

Marco Fazioncoordinatore Gae Umbria

Il database GAE

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Si rinnova anche quest'anno la mas-siccia presenza fieristica che tantoha contribuito a farci conoscere edapprezzare l'anno scorso. E i risul-tati si vedono – lo dico da coordina-tore – anche sotto forma di nuovi

iscritti, e primi contatti di agenzie diviaggio che ci hanno conosciuto infiera.Ma i vantaggi per i nostri associatinon si fermano alla – importantissi-ma – promozione dell'immagine del-la categoria: difatti, soci sostenitoried effettivi possono utilizzare lostand Gae per presentare la pro-pria depliantistica con poche decinedi Euro; anzi, ad essere più precisidobbiamo aggiungere che i soci ef-fettivi della Regione che ospita la fie-ra e, il più delle volte, anche i soci di

alcune regioni vic ine, possonoesporre gratuitamente i propri ma-teriali promozionali.Anche senza scendere ulteriormen-te in dettagli, ben si comprendecome l'iniziativa mira a favorire tutte

quelle realtà in Gae – e sono la mag-gior parte – che non dispongono deicapitali e del personale per accede-re a Fiere ed eventi consimili, in cuiuno stand di pochi metri quadraticosta migliaia di Euro, cui vanno som-mate le spese di viaggio e pernotta-mento degli standisti.La disponibilità dell'offerta è tuttavialimitata (non abbiamo stand di 100metri quadrati) e vi consigliamo dirivolgervi quanto prima alla Presiden-za, al cui infaticabile lavoro dobbia-mo la nostra partecipazione agli

eventi, per prenotare.Mentre la rivista va in distribuzioneinizia a Palermo la Fiera Ecomediter-ranea, che vedrà – grazie ad un ac-cordo dell'ultimo minuto – uno standdell'AIGAE: un chiaro segnale di pre-senza in una Regione con eccezionalipotenzialità eco-turistiche, che haormai la legge istitutiva, ma vive an-cora tra le mille incertezze della fasedi transizione.Ma AIGAE ha già partecipato alla Bitdi Milano, a Mediterre, quest'anno aBrindisi, alla Borsa del Cicloturismo eTrekking a Ferrara e Falacosagiustaa Milano, appena conclusesi... in pro-gramma, Terra Futura (Firenze, 8 –10 aprile), Ecotur (Pescara 22 - 24aprile) Birdwatching (Comacchio, 28aprile – 1 maggio) Paklife (mentrescrivo, in attesa di conferma, Roma26 – 29 maggio), Borsa Verde (Sa-lerno, 7 – 9 ottobre), Eco&Equo (An-cona, 10 – 13 novembre), Borsa delTurismo Scolastico (Genova, 23 – 25novembre)...Le condizioni per ogni singola parte-cipazione dovrebbero essere stateinviate per posta elettronica dai co-ordinatori, tuttavia devono essere ri-chieste direttamente alla Presiden-za, che si incarica 'fisicamente' dellagestione delle presenze dei soci edelle loro aziende e che ha il 'polso'di una situazione, specie per le fierepiù lontane nel tempo, ancora ab-bastanza fluida.

Marco Fazioncoordinatore Gae Umbria

Lo stand GAE a Mediterre 2005

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Non è bastata la nuova sezione “BitGreen” per poter dire che la Borsa In-ternazionale del Turismo abbia dav-vero lanciato segnali importanti nelcampo del turismo ambientale e so-stenibile. Certo, già uno spazio auto-nomo alla grandemanifestazionemilanese – anda-ta in scena in Fie-ra dal 15 al 18febbraio, con laconsueta presen-za di decine di mi-gliaia di visitatori –è da considerareun segnale positi-vo: eppure la sen-sazione è che, perquesto primoanno, Bit Greensia stata unascommessa mancata, almeno permetà. Complice probabilmente la po-sizione decentrata (in un padiglionenon di passaggio, accanto a un’altrasezione tematica come “Bit for Job”che poteva richiamare soltanto gli ad-detti ai lavori, e a due spazi assoluta-mente slegati come il PalaBit e il gran-de stand dedicato alla città di Pechi-no, sede olimpica nel 2008), l’area ri-servata al turismo verde e rurale sem-brava un po’ la parente povera delresto della manifestazione: passaredal visitatissimo padiglione 12 (do-v’era presente, ad esempio, lo stand

della Regione Emilia-Romagna, unodei più attivi dell’intera Bit) al conti-guo padiglione, che ospitava Bit Gre-en, sembrava un po’ come varcare ilconfine fra un paese ricco e uno delterzo mondo...

Esagerazioni a parte, il Bit Green haanche risentito di una situazione espo-sitiva un po’ casuale, dove si avvicen-davano senza grande logica stand distrade del vino e di ospitalità rurale(pur essendoci, in altre sezioni dellaBit, appositi spazi per le città del vinoe altri stand di aziende agrituristiche).Insomma, uno spazio decisamente damigliorare, per evitare che il turismorurale – già di per sé ancora 'di nic-chia' – non venga penalizzato, piutto-sto che valorizzato, dalla più grandeesposizione turistica della Penisola.In tutto ciò, al centro del Bit Green, lo

stand dell’Aigae ha comunque svoltoegregiamente il suo compito:«pur par-tendo da una situazione non certo fa-vorevole – ha confermato il presiden-te di Aigae, Stefano Spinetti – neiquattro giorni di fiera abbiamo ricevu-

to molte richiestee informazioni, siada parte di perso-ne che non cono-scevano la nostraattività, che daparte di chi sape-va dell’esistenzadi Aigae ma nonaveva avuto occa-sione di contattar-ci direttamente».Insomma, un giu-dizio mediamentepositivo, che peròvolge al grigio

quando si parla più in generale del tu-rismo ambientale: «se la Bit è una car-tina al tornasole della situazione turi-stica, le cose per il nostro settore nonvanno benissimo: anche perché purechi potrebbe promuovere aspetti am-bientali d’eccellenza si ferma spessoagli aspetti più facili, all’enogastrono-mia di facile richiamo». C’è ancora mol-to da fare, insomma, per valorizzare ilnostro turismo. In questo, la Bit è sta-ta probabilmente fedele specchio deitempi...

Alberto Mazzotti

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Il 12 e 13 novembre scorsi, l'Asso-ciazione Italiana Guide Ambientalied Escursionistiche ha scelto comesede logistica per il proprio conve-

gno annuale, dedicato all'importan-te tema dell'Ecoturismo, la sugge-stiva cornice della città di Matera,l'affascinante “città dei Sassi” inse-rita dal '93 nel patrimonio dell'Uma-nità dell'Unesco. Un contesto otti-male per sottolineare l'importanzadi un turismo ecosostenibile, in una

città come Matera che, all'internodel territorio del Parco Naturale del-la Murgia, col suo antico nucleo ur-bano unico al mondo, con le oltre

cento chiese rupestri arroccate sultufo a 400 metri di altezza, si trovaoggi nella necessità di trovare unproprio equilibrio tra possibilità di ri-cettività e un turismo in crescita. Ini-ziando appena oggi, come ha sot-tolineato il Sindaco, «ad aprirsi allelogiche del turismo, con la necessità

di individuare la giusta formula persoddisfare un flusso attuale di duemilioni di arrivi all'anno in una cittàche conta 60.000 abitanti e rischia

per la propria conformazione di nonavere lo spazio fisico sufficiente peraccogliere nel giusto modo la do-manda turistica».Nonostante il mal-tempo che ha caratterizzato conbattenti piogge l'intero week-endrendendo difficile raggiungere il cen-tro storico materano pressoché ban-

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dito alle auto e con un servizio taxia conduzione familiare limitato adue autovetture, il meeting organiz-zato da Gae con il pa-trocinio di Federparchie l'ospitalità del Parcodella Murgia Matera-na ha registratoun'ottima affluenza diGuide, dirigenti di par-chi, amministratori eoperatori dell'editoriaspecializzata prove-nienti da tutto il terri-torio nazionale. Afare gli onori di casanella suggestiva cor-nice dell'appena re-staurato Complessodelle Monacelle, nelcuore del Sasso Bari-sano a due passi dalla Cattedrale, ilPresidente del Parco della MurgiaMaterana, Roberto Cifarelli.

Ecoturismo, qualità e confronto traambiente e operatori

Incentrato sul tema "Ecoturismo,qualità e confronto tra ambiente eoperatori", il convegno annuale2004 dell'Aigae ha dunque coinvol-to – oltre a numerosissime Guideaccorse da tutto il territorio nazio-nale – anche dirigenti di importantiparchi italiani, che hanno relaziona-to sulle rispettive esperienze matu-rate in materia di ecoturismo, ana-lizzandone gli aspetti pratico-gestio-nali, problematiche e prospettive disviluppo.In particolare, dalla due-giorni di lavori materana sono emer-se alcune importanti riflessioni; so-

pra tutte, la necessità di lavorare alivello istituzionale per una maggio-re sensibilizzazione sull'ecoturismo

stesso e la carenza di risorse per laformazione di idonee figure profes-sionali, ma al tempo stesso un am-pio margine di potenzialità di svilup-po del settore. Soprattutto, è parsosconcertante come in alcune Regio-ni italiane ricche di aree protette ea importante vocazione turisticacome Lombardia, Lazio e Sardegna,non sia a tutt'oggi riconosciuta eregolamentata la figura professio-nale di GAE.

Occorre sensibilità per la tutela delterritorio

Un primo intervento di pungolo èarrivato in apertura dei lavori dall'As-sessore al Turismo della Provincia diPotenza, D'Angelo, che si è detto«sconfortato dalla recente decisionedel Parco del Pollino di ridurre il terri-

torio del Parco ad appannaggio del-la realizzazione di un parcheggio dipullman ad alta quota con il rischio

di invadere un terri-torio non vocato asopportare un simileimpatto. Questo si-gnifica che è sbaglia-to il principio col qua-le spesso si procede,e che abbiamo a chefare con una logicadevastante da partedi certi nostri colleghi,mentre noi ammini-stratori sensibili al-l'ecoturismo siamospesso percepiticome rompiscatoleperché poniamo deipaletti di salvaguar-

dia e tutela del territorio che vannoa cozzare contro alcuni progetti di'sviluppo', mentre oggi più che mai èsempre più importante prestare lamassima attenzione ad individuarela giusta forma di turismo in base allecaratteristiche delle singole realtàper preservarle. Come Provincia diPotenza abbiamo chiesto da due annialla Regione Basilicata un confrontosulle aree protette regionali e dia-mo la nostra completa disponibilitàa collaborare stabilmente con Aigae,anche per realizzare un'adeguatasentieristica con il coinvolgimento diGuide qualificate».

L'esperienza tedesca del Parco Ba-varese

In materia di un settore giovanecome l'Ecoturismo, arriva dalla Ger-

Da sinistra: Dott. B.Conte, Responsabile di settore Gruppo Four Seasons Natura e Cultura,Dott.ssa C. Sulli, responsabile Servizio Scientifico Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise,

Dott. V. Ducoli, Direttore Parco Adamello, Dott. Lopez, Rivista “Airone”

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mania un importante e positivo com-mento sull'esperienza avviata già daanni all'interno del Parco Nazionaledelle Foreste Bavaresi, rappresenta-to a Matera dal vice direttore KarlBarthmann. In un'area economica-mente piuttosto debole come la Ba-viera, il turismo è risultato la cartavincente, ed il successo del National-park Bajerischer Wald, primo parconazionale tedesco ad essere istituitonegli anni '70, sta nella sua filosofiadi volersi rendere autonomo nellagestione del parco stesso. Su un'areadi 242 kmq con montagne che rag-giungono i 1.600 metri di altezza, ri-

chiama ogni anno 2 milioni di visita-tori e vanta un proprio centro educa-tivo rivolto agli studenti cui proponeuna settimana di soggiorno all'inter-no del Parco e che presenta già il 'tut-to esaurito' per i prossimi due anni.Nel parco bavarese lavorano stabil-mente 196 persone, compreso un ser-vizio interno di vigilanza, e un corsodi formazione di due settimane 'sfor-na' Guide riconosciute da un apposi-to patentino della durata di un annorinnovabile poi attraverso un succes-sivo corso di aggiornamento. La richie-sta della figura di Guida AmbientaleEscursionistica è molto forte, ma lo

stesso Barthmann denuncia un nu-mero di operatori insufficiente a sod-disfare le richieste, lanciando unaproposta-invito a collaborare con glioperatori italiani.

Occorre specificità nella gestionedei parchi: l'esperienza del ParcoNazionale dell’Adamello

Proprio l'autogestione del Parcosembra invece essere la nota dolentedi numerose aree protette italiane,come testimonia Vittorio Ducoli, Di-rettore del Parco Naturale dell'Ada-mello. «Il sistema delle aree protet-

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I ”Sassi”

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te lombarde è già di per sé comples-so, perché si inserisce con una venti-na di parchi regionali, tra fluviali emontani, su un territorio con 9 milio-ni di abitanti. La Lombardia è statala prima Regione italiana a dotarsi diaree protette con la Legge quadrodell'83, ma ugualmente di strada dafare ce n'è ancora molta. Il Parco del-l'Adamello, istituito con Legge Regio-nale 79 dell'83, è un parco montanoe forestale, che si estende su una su-perficie di 50.996 ettari con un'escur-sione altimetrica tra i 390 e i 3.539metri dell'Adamello, e come tale ne-cessita di uno sviluppo compatibile edurevole che punti al benessere del-le popolazioni locali dei suoi 19 co-muni, due dei quali interamente in-clusi nel parco con i loro 4.500 abi-tanti. La situazione odierna, invece,vede il Parco gestito politicamentedagli amministratori della ComunitàMontana, mentre occorrerebbe unaspecificità, che attualmente mancae sarebbe invece fonda-mentale per una gestio-ne più competente di tut-te le problematiche delParco stesso, dalla rego-lamentazione dell'attivitàvenatoria alla sorveglian-za del Parco attualmen-te affidata all'esterno,alla sentieristica, alla di-dattica ambientale, allafornitura di servizi al fru-itore del turismo escursio-nistico, che ha subito ul-timamente un calo del30%. Si tratterebbe solo di sfruttareal meglio le enormi risorse già pre-senti, come i due centri visita, il cen-

tro di educazione ambientale col giar-dino botanico, numerosi percorsi atema e l'enorme rete di sentieri se-gnati. Nel 2004 il Parco dell'Adamel-lo ha organizzato, attraverso centrivisita decentrati gestiti da personaleesterno ma con contributo dell'EnteParco, un calendario di oltre 60 eventiche hanno coinvolto 3.000 persone,così come il progetto "Sistema Par-chi" rivolto al turismo scolastico e al-l'educazione ambientale che ha vistola partecipazione di 1.650 bambininegli ultimi tre anni. Di contro a que-sti segnali di ampio margine di svi-luppo, ci troviamo a combattere con-tro alcune problematiche tipicamen-te lombarde, e con la scandalosa si-tuazione che vede ancora oggi la no-stra Regione senza una legge chedefinisca la figura di Guida Ambien-tale ed Escursionistica; abbiamo leGuide Alpine ma la formazione è ra-dicalmente diversa. Per quanto nel-le nostre possibilità, come Parco del-

l'Adamello abbiamo aderito all'asso-ciazione Ecoturismo Italia, che riuni-sce soggetti pubblici, privati e ope-

ratori, per lo sviluppo di un progettodi turismo ecosostenibile».

Come in Lombardia, anche in Laziooccorre il riconoscimento delle GAE

All'appello di Ducoli sulla necessitàdi un riconoscimento della figura diGuida Ambientale Escursionistica siè unito immediatamente anche VitoConsoli dell'Agenzia Regionale Par-chi del Lazio. «I parchi del Lazio sonostati i primi oltre vent'anni fa a co-stituirsi in un'azienda regionale deiparchi, sul modello del Natural ParkService degli Stati Uniti, ma a tut-t'oggi questo progetto non è maistato portato fino in fondo. C'è di-spersione all'interno dell'agenziastessa di coordinamento, che tutto-ra è senza un consiglio di ammini-strazione e in attesa di elezione dellenuove cariche, in una situazione at-tuale in cui non si capisce se il pro-getto proseguirà o meno. Si rende

sempre più necessarioregolamentare le ri-strutturazioni e costru-zioni di strutture ricet-tive e la loro gestionein un contesto ecoturi-stico sostenibile, conl'identificazione di per-corsi tematici, un pro-getto di adeguamentoe la creazione di strut-ture formative, e sen-tiamo di avanzare al-l'Aigae una richiesta dicollaborazione al fine

di lavorare insieme per proporre allaRegione Lazio un progetto serio perla regolarizzazione della figura di

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Guida Ambientale Escursionistica edevitare così la dispersione di impor-tanti professionalità».

Importanza della tutela del territo-rio: l'esempio del Parco Nazionaled'Abruzzo Lazio e Molise

Va un po' meglio in Abruzzo, dove ilpiù antico Parco Nazionale italiano,istituito con Decreto Regio nel 1923,si è via via esteso territorialmentefino agli attuali 50.000 ettari di terri-torio montano inclusi nel Parco Na-zionale d'Abruzzo Lazio e Molise. Inquesto Parco la tutela del territorioha funzionato eccome, permettendo,accanto ad un adeguato sviluppo tu-ristico legato all'industria alberghie-ra, la salvaguardia delle specie ani-mali che lo rendono peculiare, comeil Camoscio d'Abruzzo e l'Orso BrunoMarsicano, che da una situazione diminaccia di estinzione si è oggi ripo-polato estendendosi fino al confinecon la Francia sull'arco alpino. Tutta-

via, anche nel Parco Nazionaled'Abruzzo il modello gestionale del-l'ecoturismo ha «pro e contro - come

afferma la Dott.ssa Cinzia Sulli, re-sponsabile del servizio scientifico - puressendo andato sempre in evoluzio-ne. La gestione dell'offerta turisticarappresenta un percorso lungo ecomplesso, che ha mosso i primi pas-si con la realizzazione di centro visitae centro di educazione all'interno delparco nel '92. C'è comunque difficol-tà ad essere direttamente promotorigratuiti di cultura ed anche il Parcod'Abruzzo propone un'offerta turisti-ca dando in gestione a soggetti ester-ni servizi come il rifugio, le attività ditrekking e birdwatching».

C'è una straordinaria prospettiva disviluppo, ma serve un adeguamento

Il sunto del quadro della situazioneviene da Giuseppe Rossi di Feder-parchi, che ad un'osservazione criti-

ca affianca una prospettiva di gran-de espansione. «In materia di turi-smo ecologico siamo in un momen-to non facile, non c'è ancora una co-scienza pubblica al riguardo, e noistessi amministratori dei parchi nonabbiamo le idee ben chiare e ci muo-viamo su un'idea vecchia dell'ecoso-stenibilità. C'è necessità di un ade-guamento, se si pensa che siamoancora all'accordo di Lanzarote '95e al codice etico del '99. Molti par-chi ancora oggi non hanno un as-setto territoriale e regolamentazio-ni adeguate. Di contro, c'è però unaprospettiva straordinaria di svilup-po, c'è la possibilità di creare unarete europea delle aree protette,ma manca il coordinamento. Noi sia-mo stati il terzo paese europeo perarrivi nel 2003 dopo Francia e Spa-gna, con il 7% che riguarda un turi-smo nazionale che si rivolge alle areeprotette e ai parchi, le cifre del 2004parlano di 118.000.000 di presenzecon circa 50 milioni di esse relativeal turismo escursionistico: dobbiamoprestare maggiore attenzione aquesto, e puntare le nostre risorseanche sulla prospettiva del sistemadelle aree marine protette e del bi-nomio pesca-turismo».“Da tutti gli enti rappresentati, inconclusione, è arrivata all'Aigae lapiena disponibilità a collaborare alfine di creare una rete formativa diGuide Ambientali ed Escursionisti-che e a lavorare al tempo stesso insede istituzionale per ottenernenelle rispettive regioni il riconosci-mento professionale.

Paola Argelli

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Il Parco

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Per seguire un settore in progressi-

va e costante espansione, anchel'editoria specializzata in temi turi-

stico-ambientali dedica ultimamen-te sempre maggiore spazio all'eco-

turismo, i cui margini di crescitasono tuttora molto ampi. Ne è la te-

stimonianza, ad esempio, il mensi-le “Airone”, testata da sempre de-

dita al mondo della natura con par-ticolare attenzione rivolta ai parchi,

e intervenuta in novembre al con-vegno nazionale dell'Aigae con il

vice direttore Antonio Lopez. «I par-chi naturali – ha affermato Lopez

ai lavori di Matera – si trovano inuna loro 'seconda generazione',

nella quale oltre che a tutelarnel'ecosistema ci si inizia a confronta-

re con forme di turismo all'interno

dei parchi stessi. Un'opportunità che,se sfruttata con il giusto equilibrio

e veicolata attraverso un'adeguatacomunicazione, rappresenta una ri-

sorsa dagli interessantissimi margi-ni di crescita per il futuro del turi-

smo ecologico, se si considera che,da una ricerca effettuata su un va-

sto campione di lettori, emerge cheuna grande quota di essi predilige

una vacanza di tipo attivo». Gli faeco Stefano Giussani, direttore del-

la rivista mensile “L'Orso-45° Paral-lelo” che si occupa prettamente di

escursionismo. «Le tendenze delturismo attuale – ha dichiarato ci-

tando i dati di una ricerca effettua-ta durante la Bit 2003 – sono sem-

pre più rivolte a prediligere la ricer-ca del benessere, la prossimità dei

luoghi oggetto della vacanza, laloro buona accessibilità e la possi-

bilità di muoversi in buona compa-gnia, caratteristiche intrinseche nel

concetto di ecoturismo. C'è quindiuna grande opportunità di mettere

in campo valide sinergie tra le areenaturali e le riviste di settore per

veicolarne proposte di turismoescursionistico o comunque ecoso-

stenibile ad un ampio bacino di let-tori che si collocano principalmente

in una fascia giovane, di istruzione

elevata e conseguentemente mol-

to esigente, cui gli operatori del-l'ecoturismo dovranno rispondere

con sempre più adeguata profes-sionalità». Un'opportunità da non

perdere per l'Italia, che oltre ad es-sere in base ai dati 2003 il terzo

paese europeo per numero di arri-vi dopo Francia e Spagna, registra

anche un 7% di movimento turisti-co nazionale rivolto proprio ai par-

chi ed alle aree protette.

Paola Argelli

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Il Consiglio Direttivo ha deciso, per quest’anno, di mantenere le quote del 2004. L’assicurazione si è invece arricchita di unulteriore servizio compreso nel prezzo, senza aggravio di spesa per i soci: una assicurazione BASE per quanto riguarda gliinfortuni che possono occorrere alle Guide durante l’esercizio del loro lavoro (punti 1, 2, 3).Coloro che intendano avvalersi di una copertura infortuni che copra anche attività differenti dalla semplice escursione, o suterreni particolari, dovranno scegliere le quote descritte ai punti 4 e 5, dove l’assicurazione infortuni copre i medesimi rischioggetto della polizza di responsabilità civile. Per fare un esempio chi accompagna in mountain bike potrà scegliere dipagare 66,00 euro, e usufruire della RC per la mtb e della infortuni per le sole attività escursionistiche a piedi, oppurepagare 100,00 euro ed essere assicurato anche per gli eventuali infortuni che gli occorressero durante un accompagna-mento in mtb.La polizza infortuni copre: a) in caso di morte (euro 50.000,00); b) in caso di invalidità permanente (euro 100.000,00);c) per infortuni minori, solo il rimborso delle spese mediche (fino a 1000,00 euro).Si ricorda che le associazioni di categoria cui si fa riferimento sono quelle che svolgono a livello locale attività di tutela epromozione della professione di Guida Ambientale Escursionistica analoghe a quelle svolte dall’AIGAE sul piano nazionalee/o regionale.Le quote andavano rinnovate entro il 31 gennaio 2005. Oltre tale data occorre versare una mora di 13,00 euro. Per i nuovisoci e i ritardatari, l’assicurazione sarà attiva dalla mezzanotte del giorno in cui si effettua il versamento.L’anno associativo (e quindi assicurativo) decorre dal 1 gennaio al 31 dicembre del 2005, indipendentemente dalla datadi iscrizione.Il conto corrente postale su cui effettuare il versamento della quota è:ccp. n. 19154194 intestato AIGAE c/o TESORERIAÉ anche possibile pagare con bonifico o con postagiro: le coordinate sono ABI 07601 CAB 01000 CIN X. In questo casoè molto importante specificare nella causale i dati di chi effettua il pagamento e la regione di appartenenza.

N° Tipo di assicurazione Quota SOCI 2005

1 ASSICURAZIONE RC BASE + INFORTUNI BASEIl socio con questa iscrizione si assicura con la RC e l’infortuni contro i rischi descritti al paragrafo a) • 60,00 (• 52,00*)

2 ASSICURAZIONE RC ESTENSIONE RISCHI SPECIALI + INFORTUNI BASEIl socio con questa iscrizione si assicura con la RC con i rischi descritti al paragrafo b) e con • 66,00 (• 59,00*)l’infortuni contro i rischi descritti al paragrafo a)

3 ASSICURAZIONE RC SUPER ESTENSIONE RISCHI SPECIALI + INFORTUNI BASE • 90,00 (• 82,00*)Il socio con questa iscrizione si assicura con la RC con i rischi descritti al paragrafo c) e conl’infortuni contro i rischi descritti al paragrafo a)

4 ASSICURAZIONE RC ESTENSIONE RISCHI SPECIALI + INFORTUNI ESTENSIONE RISCHI SPECIALI • 100,00 (• 92,00*)Il socio con questa iscrizione si assicura con la RC e l’infortuni contro i rischi descritti al paragrafo b)

5 ASSICURAZIONE RC SUPER ESTENSIONE RISCHI SPECIALI + INFORTUNI SUPER ESTENSIONE • 150,00 (• 140,00*)RISCHI SPECIALIIl socio con questa iscrizione si assicura con la RC e l’infortuni contro i rischi descritti al paragrafo c)

6 AFFILIAZIONE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA • 100,00

7 SOCI SOSTENITORI • 100,00

* per i soci di associazioni di categoria affiliate

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A) POLIZZA BASE RISCHI ASSICURATI1. Escursioni in ambiente naturale, anche antropizzato, senza limiti di quota, purché non sia previsto l’uso di attrezzaturealpinistiche specifiche per la progressione e su roccia o misto non si ecceda la valutazione complessiva PD; comprese leescursioni notturne;2. Attività di insegnamento delle tecniche escursionistiche, di orientamento, educazione e didattica ambientale, su ogni tipo distrade, sentieri, terreni, con esclusione di quelli fortemente innevati e delle zone sommitali dei vulcani in attività.3. Attività proprie delle guide speleologiche in grotte turistiche, senza l’uso di tecniche speleologiche specifiche per la progressione;4. Attività proprie delle guide turistiche;5. Attività proprie degli accompagnatori turistici;6. Attività in locali chiusi per quanto attiene alle attività proprie delle categorie citate.

B) ESTENSIONE “RISCHI SPECIALI”L’assicurazione si intende estesa alle seguenti attività, oltre alle precedenti:1. Canoa e imbarcazioni assimilabili (su mare, lago, fiume);2. Immersioni subacquee, diving, snorkeling, nuoto;3. Escursioni sulle zone sommitali dei vulcani in attività con attività proprie delle guide vulcanologiche;4. Escursioni su terreno fortemente innevato, purché non sia previsto l’uso di attrezzature alpinistiche specifiche per la progressione,e su roccia o misto non si ecceda la valutazione complessiva PD, ma comprese le attività con racchette da neve e sci da fondo;5. Escursioni in miniere aperte al pubblico o in attività, comunque non abbandonate, senza l’uso di tecniche speleologichespecifiche per la progressione;6. Escursioni in grotta non turistica senza l’uso di tecniche speleologiche specifiche per la progressione;7. Escursioni ed attività di insegnamento delle tecniche escursionistiche, di orientamento con utilizzo di mountain bike obiciclette in genere, su ogni tipo di strade, sentieri, terreni.

C) SUPER ESTENSIONE “RISCHI SPECIALI”L’assicurazione si intende estesa alle seguenti attività, oltre alle precedenti:1. Escursioni in grotta non turistica con l’uso di tecniche speleologiche specifiche per la progressione;2. Torrentismo e canyoning;3. Tutte le attività proprie delle guide equestri, nonché le attività di insegnamento di tecniche equestri, all’interno e all’esterno di maneggi.

Nell'ambito di un continuo rinnovamento e di un miglioramento dei servizi ai soci, le tessere associative cambiano veste. Oltread un aspetto grafico più accattivante sono rigide e contengono una fotografia. Ai nuovi soci sarà inviata automaticamente,mentre coloro che ne volessero fare richiesta possono inviare alla Presidenza:- l' apposito modulo scaricabile dal sito (per una revisione dell'indirizzario e particolarmente per adeguare l'archivio GAE allanuova legge sulla privacy)-DUE foto tessera e un francobollo di posta prioritaria**** Il francobollo NON dovrà essere allegato per i vecchi soci che avessero esaurito i posti dei bollini sulla vecchia tessera (dovranno però mandaremodulo e fotografie come tutti).

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Borgata Capoluogo 15 - 10080 Ceresole Reale (TO) - e-mail: [email protected] Segreteria risponde ad un nuovo recapito, in giorni e orari prestabiliti, in modo da garantire una reperibilità anche telefoni-ca. Il numero è 3291016312 e sarà attivo il martedì e il venerdì dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Il modo miglioreper contattare la Segreteria è [email protected].

Grazie all’interessamento di alcuni soci l’AIGAE può proporvi l’acquisto di scarpe e scarponi, zaini, zainetti e accessori aprezzi… di fabbrica! La scelta è caduta sugli scarponi LOWA e sugli zaini HAGLOFS, proposti in diversi modelli e colori. Perordinare i prodotti occorre richiedere l’apposito modulo alla segreteria ([email protected]), compilarlo e spedirlo via faxal numero 1786040022. Ovviamente i prodotti sono disponibili unicamente nei colori indicati sul modulo d’ordine dall'Azien-da sulla base della disponibilità, salvo indicazioni diverse. Non esistono minimi acquistabili: ogni Guida può acquistare tuttele paia che preferisce: periodicamente la Segreteria invierà alle ditte produttrici il vostro ordine e il prodotto sarà speditodirettamente all’indirizzo da voi indicato: al destinatario verrà recapitato un regolare documento d'acquisto e il pagamentoè in contrassegno. La descrizione degli zaini sul prossimo numero oppure sul sito!

ARKO GTX - Questa robusta calzatura ha caratteristiche tali da essere considerata un'ottimasoluzione di polivalenza. Dotata di tomaia in pelle "Nabuk (2,1 mm) idrorepellente (...come perla TAHOE, ma risulta essere meno strutturata e rigida in virtù di uno spessore del pellameleggermente inferiore!) e corredata dal rinforzo in gomma lungo i bordi, dagli inserti stabilizzanti,dalla fodera Gore-tex® ed dalla suola in Vibram® (...disegno "Serpent" esclusivo per LOWA!), lascarpa Arko GTX si pone sicuramente come uno dei migliori rapporti qualità/prezzo oggi sulmercato. Ordinabile anche in versione DONNA con forma e calzata differenziate. Peso kg.2028 alpaio UOMO (mis.8) e kg.1812 al paio DONNA (mis.5). Disponibile dalla misura 6 UK alla 13 UKper l'uomo e dalla 3.5 UK alla 9 UK per la donna.

WINDY - Probabilmente la scarpa che molti stavano cercando. Pensata per l'attività escursionisticaleggera in luoghi dal clima caldo, questa «Cooler» di LOWA propone una tomaia bi-materiale inscamosciato di pelle e mesch traforato altamente traspirante. In abbinata a questa tomaia leggeratroviamo però una robusta suola Vibram (...disegno "Vialta") che rende la scarpa stabile, congiusto grip ma con una forma comoda simile ad una scarpa da tempo libero. Ottima soluzione perl'uso in località di costa, day-trek estivi e nell'attività ricreativa. Disponibile dalla misura 6.5 UK alla14 UK per l'uomo e dalla 3.5 UK alla 9 UK per la donna.

TAHOE GTX/TAHOE GTX LADY - Classica pedula in pelle "Nabuk" idrorepellente (2.5 mm) con toma-ia in un pezzo unico. Internamente, la membrana in Gore-Tex assicura assoluta impermeabilità e ilnoto sistema Klima-System contribuisce ad espellere l'eccesso d'evaporazione attraverso le paretiinterne della scarpa, evitando così ogni ristagno di calore e di umidità. Il battistrada in Vibram"Tsavo" è stato studiato esclusivamente per LOWA ed unito ad un'intersuola dotata di utili supportiantiflessione. Disponibile dalla misura 6 UK alla 13 UK per l'uomo e dalla 3.5 UK alla 9 UK per ladonna.

DIABLO XCR (MID e LOW) - Questo modello pensato per l'avvicinamento si è rivelato particolarmenteadatto a molte situazioni, dal tempo libero in campagna o in viaggio così come per la vita di tutti igiorni in città. Obiettivo primario: il comfort. La robusta tomaia in scamosciato e cordura, foderata conla nuova membrana in Gore-tex XCR (...25% di traspirabilità in più!), rendono questa calzatura robu-sta e durevole. Per l'occasione, LOWA ha ristudiato la mescola delle note suole XTR, migliorandone ilgrip e la robustezza all'usura. Ordinabile sia in versione alta (MID) sia in quella bassa (LOW). Dispo-nibile dalla misura 6.5 UK alla 14 UK per l'uomo e dalla 3.5 UK alla 9 UK per la donna.

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Presidente - componente la presidenza Vice Presidente - componente la Presidenza Tesoriere - componente la Presidenza

Stefano SpinettiVia Guglielmo degli Ubertini, 4400176 - ROMA (RM)Tel. 06.27800984 - Fax 06.2751759e-mail: [email protected]

Filippo CamerlenghiVia 1° Maggio, 4222030 ERBA (CO)Tel. 335.6083451e-mail: [email protected]

Alessandra MasinoBorgata Capoluogo10080 CERESOLE REALE (TO)Tel. 329.1016312 - fax 178.6040022e-mail: [email protected]

Gli altri membri del Consiglio Direttivo

REGIONE NOME INDIRIZZO 1°TEL 2°TEL E-MAIL FAX

ABRUZZO

BASILICATA

CALABRIA

CAMPANIA

EMILIAROMAGNA

LIGURIA

LAZIO

LOMBARDIA

MARCHE

PIEMONTE

PUGLIA

SARDEGNA

SICILIA

TOSCANA

TRENTINO,FRIULI V.G.e MOLISE

UMBRIA

VAL D’AOSTA

VENETO

Daniela D’Amico

Francesco LaCarbonara

Stefano Prota

Massimo Bagni

Valter Bennucci

DomenicoVasapollo

Filippo Camerlenghi

Aldo Cucchiarini

Alessandra Masino

Emanuela Rossi

Ignazio Porcedda

Violetta Francese

Antonella Poli

Pier PaoloPedraza

Marco Fazion

Isabella Finotti

Beppe Scutari

Via Sarentina, 9867030 BARREA (AQ)

Via Mazzini, 4987040 Mendicino (CS)

Via G.Clark, 2584131 SALERNO (SA)

Via Ippolito Nievo, 8941100 MODENA (MO)

Via A. Carrara 94-1A16147 GENOVA (GE)

C/o Natura AvventuraVia Sardegna, 2900187 ROMA (RM)

Via I maggio, 4222030 ERBA (CO)

C/o Coop. La MacinaVia Panacce, 161041 ACQUALAGNA (PU)

Borgata Capoluogo, 1510080 CERESOLE REALE (TO)

Via Michele Grasso73048 NARDO’ (LE)

C/o Coop. Tur. SinisCampeggio Nurapolis09070 NARBOLIA (OR)

C/o Net – Via R. Quartararo, 1195125 CATANIA

C/o Garfagnana VacanzePiazza delle Erbe, 1 – 55032CASTELNUOVO GARFAGNANA (LU)

Rivolgersi alla Presidenza

C/o Coop. HabitatVia E. Aubert, 4811100 AOSTA

C/o Monte Meru s.r.l.Via S. Pietro Campagna, 10006081 - Assisi (PG)

C/o Coop. Val Sarmento,C.da Conserva85030 S.COSTANTINO ALB. (PZ)

Via Vallina, 1045019 TAGLIO DI PO (RO)

347.8046452

0973.91241

338.8666875

059.344996

010.3733836

06.42880810

335.6083451

0721.700224

0124.953115

349.3788738

0783.52283

095.333543

0583.65169

075.8197105

0165.363851

335.1272617

347.3782818

[email protected]

[email protected]

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[email protected]

[email protected]

[email protected]

[email protected]

[email protected]

[email protected]

[email protected]

[email protected]

0973.91241

010.2473925

059.342908

06.42880810

02.70634822

0721.700148

178.6040022

0783.52255

095.955159

0583.648435

178.2277437

0165.363851

0426.661180

349.7273574

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