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n.74 / 10 SETTEMBRE 2013 estratto da dday.it speciale SPECIALE IFA 2013 40 PAGINE DI NOVITÀ DALLA FIERA DI BERLINO

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SPECIALE IFA2013

40 PAGINE DI NOVITà

DALLA FIERA DI bERLINO

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Ecco le Companion Camera Sony

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Loewe lancia le dock con NFC e Bluetooth 30

Yoga 2 Pro l’Ultrabook Lenovo torna alla carica 34

A tu per tu con il phablet Asus Fonepad Note 6 09

IFA 2013 Migliora, ma non lascia il segno Tante le novità, con l’attenzione che torna sui TV anche se smartphone e tablet la fanno ancora da padroni

Toshiba Encore, il primo con bay Trail

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Galaxy Note 3 Samsung presenta il top di gamma destinato alla fascia più business

Anche “il bianco” stupisce A ben vedere le innovazioni fioccano. La nostra rassegna dei migliori elettrodomestici

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First Look al Sony Xperia Z1

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Samsung Galaxy Gear non convince

LG ha l’OLED più grande LG sfoggia il suo TV OLED da 77” (e curvo)

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Haier porta all’IFA il TV Ultra HD 42”

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Il 4K è una feature, l’OLEDuna rivoluzione Il 4K non è ancora nato ed è già “banale”. Per un operatore (e anche appassionato) è doloroso dirlo, ma è così. Non si ricorda un’innova-zione radicale, come il 4K (un salto 4x di risoluzione), diffondersi così velocemente tanto che all’IFA 2013 di Berlino non c’era un produt-tore di TV, proprio nessuno, che non avesse il suo esemplare 4K. Prodotto finito o prototipo, tutti sul carro del 4K, con le scarpe ancora sporche dei carri precedenti, Full HD, Smart TV e 3D. Innovazioni che il mercato ha finito per banali-zare: ormai tutti i TV sono Full HD, ma, a meno di non essere abbonati SKY, ad anni dall’introduzione, di alta definizione ce n’è proprio poca; le Smart TV sono tutt’ora penaliz-zate dal numero limitato di app “vincenti”; anche il 3D è ormai ap-pannaggio di tutti i TV o quasi, ma i contenuti tridimensionali latitano. E la storia si ripeterà anche per il 4K: prima ancora che arrivino contenuti adeguati in broadcast (o anche offline) ci vorranno anni e per allora praticamente tutti i TV saranno 4K, anche a insaputa degli acquirenti. Innovazione sì, ma inevitabilmente depotenziata dal solito (e a quanto pare inevitabile) anticipo dell’har-dware rispetto ai contenuti. In man-canza di un appeal reale di utilizzo, i prezzi dei 4K non potranno che scendere, soprattutto in questa fase in cui i TV non godono della mas-sima popolarità; l’Ultra HD andrà via via popolando le gamme medie e alla fine (nel giro di due anni al massimo) anche questa novità sarà da archiviare tra le tante “funziona-lità” interessanti che caratterizzano i prodotti, ma non davvero capace di indirizzare gli acquisti. Insomma, una riga della scheda tecnica.Il vero salto quantico il TV lo farà con l’OLED. E questo perché l’O-LED porta a tutti un miglioramento immediato della qualità di imma-gine. A tutti, perché la differenza (di design e di immagine) si vede subito e con qualsiasi contenuto. E un cambiamento come questo sono anni che non ce l’abbiamo. Al passaggio dal tubo catodico al grande schermo piatto (che fu un successo planetario) perdevamo risoluzione e qualità di immagine pur di avere un TV più grande e bello da spento. L’OLED invece non ha controindicazioni, è bello di per se stesso e basta. Per questo sarà una rivoluzione.

Gianfranco GIardIna

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di roberto PezzalI

Q ual è stato il miglior prodotto visto all’IFA? L’edizione 2013 della fiera di Berlino (clicca qui per vedere il reportage) è ter-minata, eppure facciamo fatica a rispondere alla domanda.

Quella di quest’anno è stata un’edizione migliore rispetto allo scorso anno come numero di prodotti e novità, tuttavia non lascia il segno. Tra i tanti TV 4K, i prototipi di OLED, l’invasione di smartphone e tablet e la parata di cuffie e docking è difficile trovare il prodotto “wow”, anche perché molti apparecchi “nuovi” erano stati svelati in anticipo: li abbiamo visti per la prima volta in fiera, ma per chi ci segue non erano più vere novità. L’attesa più grande era per lo smartwatch Samsung, ma il Galaxy Gear è stato bocciato dal pub-blico e dalla critica: un orologio che dura solo un giorno (dichiarato) e che funziona con pochi terminali Samsung. Lo smartwatch Sam-sung non è così “smart”, in fin dei conti. Gli altri smartwatch già sul mercato, quelli che Samsung doveva rendere obsoleti con il Gear, hanno caratteristiche più interessanti: il Sony SmartWatch 2.0 non sarà un capolavoro di design, non ha la fotocamera ma dura 3 giorni ed è waterproof. Forse per Samsung è meglio così: l’accoglienza che ha ricevuto il Gear servirà a capire che per lanciare una nuova cate-goria di prodotto serve qualcosa di davvero innovativo e diverso. Di buono resta l’eccellente Galaxy Note 3, migliore in tutto e realizzato con materiali più pregiati: una scelta quasi obbligata per chi vuole uno smartphone grande, magari col pennino.

TV 4K e OLED: grandi novitàL’IFA, però, è per tradizione più la fiera dei TV e dell’audio, e chi voleva novità non è rimasto deluso: HDMI 2.0, TV 4K, TV curvi, TV OLED 4K curvi e piatti e TV OLED da 77”, ecc. Purtroppo la maggior parte sono prototipi e nessuno sa quando arriveranno sul mercato (e a che prezzo), gli altri sono prodotti per gran parte incompleti e capaci solo di instillare un dubbio: ma conviene davvero comprare un TV 4K ora? Il lancio del 4K è stato troppo veloce e pianificato male, e non c’è ancora un TV che abbia tutte le funzionalità che un utente vuole dalle TV next-gen: HDMI 2.0, riproduzione filmati da USB e HEVC. Il nuovo WT600 Panasonic, completissimo, non in-tegra l’HEVC; i modelli LG hanno HEVC ma non sono HDMI 2.0 mentre il Sony, che viene aggiornato a un simil-HDMI 2.0, non ri-produce i filmati. I big hanno lanciato in fretta e furia i nuovi modelli in un mercato privo di contenuti a un prezzo comunque alto, e si tro-vano costretti a fronteggiare lo “spettro” cinese che già ha prenotato i volantini delle principali catene per piazzare i 55” 4K a 1.500 euro. Non saranno TV Sony, Panasonic o Samsung, ma viene da chiedersi se questi ultimi valgono davvero un prezzo di tre volte superiore.

PEOPLE & MARKET L’edizione 2013 dell’IFA di Berlino è terminata: ecco la nostra pagella che non risparmia nessuno!

Bilancio IFA 2013: migliora, ma non lascia il segnoTante le novità, con l’attenzione che, grazie al 4K, torna sui TV. Smartphone e tablet sono però i padroni

LA PAGELLAproduttori emergentiHaier, HiSense, Alcatel, TCL e molti altri pro-duttori minori hanno dimostrato di riuscire a stare al passo con i big sia sotto il profilo tecnologico sia sotto quello del design.

LgCon il 77” OLED 4K, LG per la prima volta supera Samsung con un “world biggest...”. Ottimi poi lo smar-tphone G2 e il nuovo tablet.

ocuLusVrNon era presente in fiera ma sono bastati due Oculus Rift allo stand Intel per crea-re code lunghissime per provare il visore. Quando un prodotto è innovativo...

sonYPer numero di prodotti mostrati, dalle fotoca-mere ai TV, all’audio e ai Vaio. Sony ha dimostrato più creati-vità (videocamera per concerti, visore remoto per SportCam).

computer iBridiLe soluzioni tablet/ul-trabook trasformabili sono sempre più nu-merose e ormai i pro-dotti sono eccellenti. Il pubblico però sembra crederci poco, o forse deve abituarsi.

samsung per iL gaLaxY gearTroppi limiti e poco innovativo. Samsung voleva creare una nuova categoria di prodotto, ma prodotti simili ne esistono già.

4KTroppa confusione in materia di Ultra HD, zero contenuti nativi, prezzi ancora molto alti.

stand samsungRispetto ai meravigliosi stand dello scorso anno, quest’anno Samsung ha cercato di imitare un Apple Store, senza riuscirci. Allestimento minimal-elegante e pochi colori.

sHarpÈ sparita dai padiglioni dei “big” per finire in uno spazio secondario senza novità. Che Sharp sia in difficoltà è noto, ma piuttosto che una presenza così era meglio stare a casa.

sonY computer entertainmentTutti volevano giocare con la PS4, ma la console era nascosta dietro una parete e si poteva provare solo il controller con 4 giochini deludenti.

tV curViServono solo a riflet-tere più luce. Inutili.

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di roberto PezzalI

D opo indiscrezioni e fughe di notizie, Galaxy Note 3 è ufficiale: design simile a quello del Galaxy S4 ma schermo più grande AMO-

LED Full HD, un nuovo pennino più evoluto e funzioni innovative come una connettività dati LTE avanzata e la possibilità di riprendere video fino alla risoluzione Ultra HD. Il punto di forza del Note è lo schermo: Samsung non sale a 6”, ma si ferma a 5.7” per realizzare un device sottile, 8.3 m, e leggero, 168 grammi. Ma andiamo con ordine: Samsung ha modificato leggermente la sua linea classica di design “timeless” rifinendo in modo diverso il bordo e cambiando la finitura del retro in simil-pelle. Sul nuovo Note, inizial-mente disponibile in tre colori, sarà possibile cambiare cover per personalizzare la finitura e il 25 settembre, data di lancio, saranno disponibili già moltissime cover. Tornando all’aspetto più tecnico, Galaxy Note 3 nella sua versione LTE è spinto da un procesore Qualcomm Snapdragon 800 con 3 GB di RAM, lo stesso processore che si occupa anche della cattura video in formato Ultra HD a 30 fps (da confermare i mercati dove sarà disponibile la funzione) e HD a 1080p e 60 fps. Lo schermo, 5.7”, è basato su tecnologia OLED con sensori touch integrati. Samsung ha lavora-to anche alla parte di rete: è stato integrato Wi-Fi AC e per la parte LTE gestisce il Cat4 Carrier Aggregator, per ampliare il numero di bande ge-stibili. Trattandosi di un terminale più votato al business, Samsung ha curato in modo particolare

MObiLE Presentato a Berlino il Galaxy Note 3, 3 GB di RAM, schermo OLED da 5.7”, pennino e videocamera Ultra HD

Galaxy Note 3: i miglioramenti si vedono tutti Più veloce, più sottile, più leggero: ecco il nuovo gioiellino Samsung progettato per la fascia business

la batteria, 3200 mAh dovrebbero garantire una giornata di utilizzo. Infine una nota per l’audio: il DAC è a 24 bit 192 kHz. Novità anche per quanto riguarda S-Pen: la nuova versione avanzata la-vora con una nuova tecnologia che permette di gestire comandi e movimenti anche ad una certa distanza dallo schermo: Samsung ha integrato così Air Command, una suite di comandi che si aprono cliccando il tasto sulla penna senza ne-cessariamente appoggiarla allo schermo OLED. Dal menu si accede direttamente a 5 applicazio-ni chiave, Action Memo per le note, Scrapbook per raccogliere fonti e informazioni nello stesso posto, Screen Write per cattura una schermata prendendo appunti, S Finder per cercare conte-nuti nel dispositivo e Pen Windows, per disegna-re una finestra sullo schermo da usare per gestire una seconda applicazione in multitasking.

Le nostre impressioni d’uso Sul Galaxy Note 3 Samsung ha sicuramente por-tato più novità di quante non ne abbia portate dal Galaxy S3 al Galaxy S4, anche se ci troviamo di fronte ad un dispositivo che non è certo stato stravolto, anzi. L’hardware è ovviamente di ul-tima generazione, e oltre ai 3 GB di RAM (forse esagerati) non c’è niente che stupisce e lascia a bocca aperta: lo Snapdragon 800 ormai ce l’han-no tutti. Samsung ha lavorato benissimo però per mascherare uno dei suoi punti deboli, ovvero la scelta dei materiali: per il bordino cromato zi-grinato ha usato una plastica che sembra meno plastica e più metallo, mentre per il coperchio posteriore si è affidata ad una finitura similpelle che rende il tutto più prezioso. La cover in pel-

le intercambiabile le permette di giocare con la personalizzazione, un giochetto che sicuramente piace, soprattutto al pubblico femminile. Sotto il profilo puramente estetico, il Note 3 sembra realizzato con materiali più preziosi del “plasti-coso” S4, ma le dimensioni ingombranti non ne fanno certo un prodotto molto raffinato: è gros-so, e i 5.7” di display si sentono tutti. Il display è eccellente, un AMOLED Full HD luminoso, brillante con un ottimo angolo di visione. Le pre-stazioni dello smartphone, con Snapdragon 800 e 3 GB di RAM non sono poi neppure da mettere in discussione: applicazioni e schermate scivola-no via sullo schermo con una reattività davvero esemplare. Samsung ha lavorato moltissimo per migliorare l’esperienza utente sfruttando S-Pen: la nuova penna è una piacevole sorpresa, un po’ per la sua simmetria, ovvero può essere infilata nell’apposita fessura senza preoccuparsi del ver-so, un po’ per la possibilità di attivare il menù Air Command con una serie di funzioni veloci da selezionare tramite un menu radiale. Le fun-zionalità software del Note 3 sono un po’ la croce e la delizia di questo smartphone: Samsung ha migliorato i suoi applicativi, l’interazione pen-na/schermo, ha creato nuove app per tenere ap-punti e gestire note, tuttavia proprio per questi applicativi il Note inizia a diventare un po’ trop-po complesso da usare. Se il primo Note era solo dito e pennino, ora ci troviamo anche situazioni da gestire con il pennino a pochi millimetri dallo schermo, ognuna delle quali poi porta a diverse funzionalità o possibilità: per farla semplice è un po’ come le fotocamere odierne, 100 modi di scat-

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tare ma poi si preferisce sempre la facilità dell’au-tomatico. La nuova S-Pen permette ad esempio di disegnare finestre sullo schermo per aprire ap-plicazioni secondarie oppure di tenere aperte due sessioni della stessa app copiando e spostando elementi in drag & drop, ma sono situazioni che all’atto pratico verranno usate davvero poco. Per non parlare poi delle due feature di punta audio e video: DAC a 24 bit 192 kHz e ripresa Ultra HD sono altre due feature delle quali potevamo an-

che fare a meno. Il Galaxy Note 3 è senza dubbio un netto miglioramento del modello precedente: ha una fotocamera più bella, è più veloce, è più sottile e un po’ più leggero, ma se fino allo scorso anno non aveva concorrenza, oggi deve fare i con-ti con tanti modelli da 6” che stanno arrivando sul mercato, o che ci sono già, come l’Xperia Z Ultra. Basterà il nome Galaxy per garantire il successo che Samsung spera? Samsung Galaxy Note sarà disponibile nelle versioni da 32 GB e 64 GB, avrà uno slot microSD per l’espansione e arriverà il 25 settembre. Il prezzo è ancora da definire. A que-sto link potete vedere la scheda tecnica.

MObiLE

Samsung Galaxy Note 3segue Da pagina 04

samsung galaxy note 3 prime impressioni

di roberto PezzalI

Galaxy Gear non è lo smartwatch che tutti sognavano, quello ultrasottile con display OLED curvo, dotato di sensori biometrici e

capace in pochi secondi di attirare l’attenzione su di sè. A Samsung il miracolo non è riuscito: non bastano uno schermo OLED e Android per toglie-re dal polso un orologio classico e sostituirlo con uno smartwatch. Con Galaxy Gear, Samsung non ha fatto un brutto lavoro, ma nemmeno qualcosa di troppo diverso da quello che Sony, Pebble, i’m Watch e tanti altri stanno provando a fare da mesi. I limiti del Galaxy Gear sono sotto gli occhi di tutti: l’autonomia di circa 25 ore ci costringe ogni gior-no a ricaricare l’orologio, la necessità di usare un device Samsung preclude l’acquisto a chi non ha un Galaxy di ultima generazione e il prezzo, fissa-to pare a 299 euro, lo rendono un accessorio de-cisamente costoso. Samsung, con la possibilità di personalizzare il Gear in 6 diversi colori a seconda del cinturino, ha cercato di realizzare un prodot-to unisex, tuttavia dimensioni e blocco principale, con quattro viti ai bordi e finitura “acciaio” ricor-dano troppo un dispositivo maschile. Il design può piacere o non piacere: Galaxy Gear è abbastanza ingombrante, ma fortunatamente è più leggero di quanto possa sembrare vedendolo, e al polso pesa di meno di un bell’orologio in acciaio. Una cosa poi non va dimenticata: Gear è visto da Samsung come un accessorio e si comporta come un accessorio. Senza uno smartphone accoppiato, Galaxy Gear fa ben poco, e questo è forse uno dei limiti più gran-di. Samsung avrebbe potuto trasformarlo in Sport Watch (il cinturino arancione dovrebbe essere quello più “active”) tuttavia Gear non è waterproof e non ha neppure un sensore GPS integrato: c’è il

MObiLE Abbiamo visto da vicino l’attesissimo primo smartwatch di casa Samsung. Ecco le nostre impressioni

Galaxy Gear: costa troppo e dura un giornoSamsung Galaxy Gear non convince, anche se realizzare uno smartwatch credibile non è semplice

contapassi, ma non può certo rivaleggiare con un orologio Garmin o con altri orologi GPS realizzati per determinate discipline sportive. Rispetto agli altri smartwatch che abbiamo visto fino ad ora il Gear può comunque contare su una interfaccia ben fatta (qualche volta fluida, ma la maggior parte delle volte troppo scattosa almeno sugli esemplari presenti in fiera) e su alcune feature inedite come la possibilità di chiamare hands-free grazie al dop-pio microfono e al diffusore inseriti nel cinturino e di scattare foto. La fotocamera è stata inserita nel cinturino in gomma, è un modulo da 1.9 megapixel che riprende anche video a 720p sulla memoria da 4GB interna: Samsung non permette però di disa-bilitare il rumore dello shutter per impedire “spy shot” alla James Bond. Concludendo, Samsung non sfugge alla legge del “primo”: la prima gene-razione di smart watch non sembra convincere, e non è solo una questione di tipologia di prodotto.

Il vincolo di uno smartphone Samsung abbinato, il prezzo davvero alto per qualcosa che alla fine è un accessorio e, soprattutto, l’autonomia di 25 ore (promesse da Samsung, ma quanto saranno reali?) bastano da soli per mettere il Gear sullo scaffale dei prodotti da rivedere. Sotto il nostro video, mentre a questo link la scheda tecnica.

samsung galaxy gear prime impressioni

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go smarter.

La comodità del tuo smartphone incontra i nuovi obiettivi di Sony che incorporano le caratteristiche di una fotocamera ad alte prestazioni.Grazie al sensore Exmor-R fino a 1 pollice da 20.2 MP, uno zoom fino a 10x e alla connettività NFC e Wi-Fi, gli obiettivi QX100 e QX10 trasformano il tuo smartphone Android o iOS in una vera e propria fotocamera di qualità, ma con la condivisione immediata di foto e video.

Lens-style camera per Smartphone.

Sony vi dà il benvenuto all’IFA.Una Berlino così colorata non l’avete mai vista.

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di roberto PezzalI

Sony inizia a ingranare: dopo il buon Xperia Z e l’upgrade Xperia Z Ultra, con il nuovo Z1 è riuscita a realizzare un top di gamma

in grado di competere con i migliori. Le caratteri-stiche tecniche di quello che tutti gli appassionati conoscono come “Honami” sono note: Snapdra-gon 800, 2 GB di RAM e una poderosa fotoca-mera con lente G da 20 Megapixel sono forse gli elementi che più di tutti spiccano nel nuovo smar-tphone. Le migliorie non si limitano a questo, e ne abbiamo avuto prova quando, per la prima volta, abbiamo potuto tenere in mano lo Z1 guardando-lo con occhio critico. Z1 è più pesante dello Z, ma questo non è necessariamente un difetto, anzi: te-nerlo in mano dà una sensazione di maggiore so-lidità, di maggiore cura costruttiva e miglior grip. Il merito è senza dubbio del frame in alluminio, realizzato partendo da un unico blocco all’interno del quale sono stati scavati tutti gli elementi. Sony ha impermeabilizzato anche Z1, ma per motivi di costi non ha potuto rinunciare agli sportellini per proteggere le uscite. L’unico connettore esposto all’aria è quello del jack, che Sony ha isolato con un trattamento alle nanotecnologie simile a quel-lo della Liquipel: farlo su tutto il telefono sarebbe costato troppo, quindi ecco il motivo dei delicati sportelli in plastica. Z1 è anche più grande di Z: più alto e più largo, in controtendenza rispetto a quanto fatto dai competitor che hanno ridotto al minimo la cornice. Questo rende lo smartphone abbastanza grande, e speriamo che i rumor sul-la versione “mini”, identica ma con schermo da 4.3”, siano presto confermati. Lo schermo è un LCD Full HD con i classici filtri X-Reality e illu-

MObiLE Il nuovo Xperia Z1 ha un biglietto da visita davvero importante. Ecco le nostre prime impressioni da Berlino

Xperia Z1, pro e contro del top di gamma SonyTra le carte vincenti: processore, fotocamera da 20 MP, corpo impermeabile in vetro e alluminio

minazione Triluminos: non è però uno schermo eccezionale, come nel precedente Xperia Z, al variare dell’angolo di visione cambiano satura-zione e luminosità, inoltre il pannello protettivo è molto sottile, basta premere un po’ forte per vedere comparire le classiche macchiette da cri-stallo liquido schiacciato. Il telefono comunque, grazie soprattutto alla scocca in alluminio, resiste molto di più del precedente alla torsione. Tra le altre cose che andrebbero riviste ci sono anche le piccole finiture: Sony ha lasciato un piccolo gap tra i vetri anteriore e posteriore e la cornice, e sia-mo certi che con il passare del tempo un po’ di sporco troverà modo di infilarsi in quella sottile fessura. Sarebbe bastato poco per sigillarlo, ma Sony ha privilegiato l’indice di riparabilità dello smartphone e non ha voluto usare resine. Inu-

tile discutere di velocità e reattività, che sono di primissimo livello: l’interfaccia è fluida e rapida. Ci siamo soffermati invece sulla fotocamera, un modulo da 1/2.3” con lente G, la stessa configura-zione che troviamo sulle migliori Cybershot. Sony ha bloccato al momento la registrazione Ultra HD ma il nuovo sensore registra a 1080p@60 e scatta a 20 Megapixel foto di eccezionale qualità, anche con poca luce. Il software della fotocamera è fatto davvero bene, ci sono svariate opzioni configu-rabili tra le quali la possibilità di fare streaming video sulla propria pagina di Facebook, la stabi-lizzazione SteadyShot digitale e lo zoom senza perdita di qualità (con crop). Z1 sarà disponibi-le a fine settembre: manca una data precisa, ma dovrebbe essere l’ultima settimana. Tre i colori al lancio: viola, nero e bianco. Il prezzo, per la ver-sione da 16 GB (l’unica disponibile) sarà di 699 euro con 100 euro di contenuti gratuiti (giochi, app e film) e con due mesi di abbonamento a Mu-sic Unlimited incluso.

sony xperia Z1prime impressioni

Le foto realizzate con il sony xperia Z1: a sinistra l’ottimo scatto realizzato con poca luce.

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di Paolo centofantI

N on abbiamo potuto toccarlo, ma lo abbiamo visto da vici-no. Si chiama Encore ed è un

nuovo tablet di Toshiba, basato su Windows 8.1 e soprattutto l’ultima piattaforma Intel Atom. All’IFA non hanno potuto ancora annunciarlo apertamente, perché la presentazio-ne ufficiale arriverà solo a breve, ma

MObiLE Toshiba ha presentato uno dei primi tablet Windows 8 con display da 8 pollici, in arrivo a novembre a 300 euro

Toshiba Encore, ecco il primo tablet con Bay TrailToshiba Encore è leggerissimo, ha il nuovo processore Intel Atom e c’è anche Office pre-installato

si tratta del primo tablet con proces-sore con architettura Bay Trail. È un tablet leggero e sottile con display da 8 pollici, uno dei primissimi in que-sto formato con Windows 8. Il tablet è stato sviluppato in partnership con Microsoft e arriverà sul mercato solo quando sarà ufficialmente disponibile anche Windows 8.1. Toshiba inoltre, e questa è una graditissima sorpresa,

offrirà pre-installato il pacchetto Office in versione Home e Student Edition 2013, colmando così il gap con i ta-blet Windows RT che erano gli unici ad avere questo sof-tware già incluso. Il display ha una riso-luzione di 1280x800 pixel, la memoria RAM è da 2 GB, ci sono l’uscita micro HDMI, micro USB, Wi-Fi 802.11n dual band, slot per schede di memo-ria microSD fino a 64 GB, fotocamera posteriore da 8 Megapixel e frontale da 2 Megapixel. C’è inoltre il suppor-

di Vittorio romano barassI

M oltissimi produttori hanno sfruttato anche questa edi-zione dell’IFA per presentare

alla stampa e al pubblico gamme di prodotti totalmente rinnovate. Una di queste è Alcatel, che ha portato in Germania cinque nuovi smartphone One Touch, già “anticipati” ufficial-mente nei giorni immediatamente precedenti all’apertura della fiera. Tra

tutti spiccano soprattutto One Touch Hero e One Touch Idol X (con Android 4.2 a bordo) i quali condivi-dono la mede-sima piattafor-ma hardware, composta da un

processore quad-core da 1.5 GHz, 2 GB di RAM, 8/16 GB di ROM espan-dibile tramite microSD e una fotoca-mera principale da 13.1 Megapixel (più una frontale da 2 MP). Principa-le differenza tra i due dispositivi è la grandezza dei display - entrambi Full HD - che per Idol X si ferma a 5 pol-lici, mentre per Hero arriva a toccare 6 pollici di diagonale. Hero, un nome

MObiLE Da Alcatel arrivano cinque nuovi smartphone Android già anticipati prima della fiera e accessori interessanti

Smartphone Alcatel Hero e Idol X sotto i riflettoriCorposo aggiornamento della serie One Touch di Alcatel: da tenere d’occhio i modelli Hero e Idol X

che rimanda allo storico terminale di HTC (ai tempi di Android 1.5-2.1), con tanto di pennino strizza l’occhio ai phablet, mentre Idol X vuole andare a battagliare nel difficile segmento degli smartphone flagship. Da segnalare la batteria da 3400mAh di Hero e la pre-sentazione di diversi accessori interes-santi come una cover “MagicFlip” con notifiche LED e una con display E-Ink

integrato. Idol Alpha e Idol S possono contare su processori da 1.2 GHz (il primo è un quad-core, mentre il se-condo è un dual-core), 1 GB di RAM e un pannello da 4.7 pollici 720p. Idol Mini, come intuibile dal nome, è il più piccolo della serie, poiché vanta un di-splay da 4,3 pollici IPS con una riso-luzione FWVGA di 854×480 pixel; il processore è un dual-core da 1.3 GHz, ma la memoria RAM si ferma a soli 512 MB. Tutti i prodotti citati sono equi-paggiati con Wi-Fi 802.11 a/b/g/n, Bluetooth 4.0, GPS, A-GPS e saranno dispo-nibili anche nel-la variante dual-Sim.

to integrato alla codifica Dolby Digital Plus con altoparlanti stereo e doppio microfono con tecnologia beam foar-ming. Toshiba Encore arriverà a no-vembre a circa 300 euro.

alcatel one touch idol xalcatel one touch idol alpha

alcatel one touch Hero

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di Paolo centofantI

L a serie Galaxy Note di Sam-sung, sin dalla prima gene-razione, ha saputo creare un

nuovo segmento di mercato, che nel corso del tempo è divenuto sempre più importante. Asus ha annun-ciato l’ingresso in questo partico-lare mercato con Fonepad Note 6, dispositivo che ha tutte le carte in regola per infastidire i concorrenti coreani. Come si intuisce dal nome, Fonepad Note 6 è un phablet da 10,3 mm di spessore e 210 g di peso, dotato di display Super IPS+ da 6 pollici di diagonale con risoluzione Full HD (1920 x 1080 pixel), sensi-bilità a 10 tocchi contemporanei ed ottimizzato per lavorare con l’appo-sito pennino capacitivo estraibile dal dispositivo (attraverso il quale è possibile eseguire speciali gesture). La piattaforma hardware è basata su un processore Intel Atom Z2580 dual-core da 2.0 GHz con tecnologia Hyper-Threading che, grazie anche a una batteria da ben 3200 mAh, promette 23 ore in conversazione e 6,5 ore in riproduzione video. Due sono i GB di memoria RAM instal-lati a bordo e il sistema operativo è Android 4.2, personalizzato con diverse applicazioni proprietarie, pensate per un utilizzo “note”. Il prodotto sarà disponibile in due co-lorazioni (bianco e nero) e due dif-ferenti versioni (da 16 e da 32 GB), entrambe con ingresso per micro-SDHC. La fotocamera posteriore è da 8 Megapixel, mentre quella fron-tale ha una risoluzione da 1.2 Me-gapixel; il comparto audio, infine, sfrutta due speaker frontali coadiu-vati dalla tecnologia SonicMaster.

Fonepad Note 6 è equipaggiato con un modulo 3G in grado di riceve-re dati alla velocità di 42.2 Mbps, chiaro indice del fatto che ASUS ha deciso di non puntare sulla connet-tività 4G/LTE. Asus Fonepad Note 6 è un prodotto che probabilmente contare su un prezzo più aggressivo rispetto alla proposta di Samsung per poter cat-turare un po’ di attenzione, perché quello che manca al Fonepad Note 6 è un po’ di carattere, quel qualcosa che possa portarlo a preferirlo all’attuale numero uno di questa fascia. Da una parte manca il supporto all’LTE che

MObiLE Il nuovo smartphone extra large di Asus insegue il Galaxy Note di Samsung come filosofia, ma non è “all’altezza”

Asus Fonepad Note 6, phablet con poco carattere Pur essendo un buon prodotto, pesa l’assenza dell’LTE e la costruzione è forse troppo economica

asus Fonepad note 6a tu per tu con il nuovo phablet di asus

per un dispositivo che vuole essere il simbolo della produttività è un po’ un peccato, anche se c’è da dire che probabilmente la scelta è stata det-tata dall’adozione della piattaforma Intel. Ma poi anche stringendolo nel palmo della mano, il Fonepad Note 6 rivela una costruzione forse un po’ troppo economica, oltre a un design

di roberto faGGIano

I l settore dei piccoli diffusori por-tatili per smartphone è sempre più affollato e un nome impor-

tante come Yamaha può fare la dif-ferenza al momento della scelta. Il nuovo NX-P100 (150 euro circa) ha in più il corpo in silicone e metallo per la massima robustezza e resi-stenza agli urti. Inoltre è certificato IPX4 per la resistenza all’acqua, in caso di pioggia improvvisa non si ri-schia nulla. La forma non è proprio originale, mentre la scelta dei colori è limitata a bianco, nero e verde. Per il collegamento ai dispositivi portatili

usa il Bluetooth con esten-sione aptX e accoppiamen-to NFC, oltre al consueto minijack per il collegamen-to diretto. L’autonomia dichiarata è di 8 ore e in caso di emergenza il P100 può essere usato per rica-ricare lo smartphone; ma la presa usb può essere usata anche per collegare direttamente un notebook con funzione di converti-tore audio. In abbinamento all’iPho-ne il P100 diventa pure un vivavoce con microfono integrato. Dal punto di vista sonoro, il P100 utilizza due

trasduttori da 4 cm con sistema SR Bass, un altoparlante definito “con radiatore oscillante” per migliorare la resa in gamma bassa anche con un volume utile di carico molto limitato. Il peso è di 500 grammi esatti, le di-mensioni sono di 17 x 6 x 5 cm.

hi-fi & hOME ThEATER Il diffusore portatile per smartphone è impermeabile IPX4

Yamaha NX-P100: il suono non teme l’acquaIl portatile Yamaha è dotato di Bluetooth e NFC ed è in silicone e metallo

non eccezionale, anche se lodiamo la scelta dei due altoparlanti frontali che in modalità landscape offrono un buon suono stereo. È il primo tentativo di Asus in questa fascia an-cora non così affollata e si vede, ma se il prezzo sarà quello giusto potrà avere forse una chance. Si parla di circa 400 euro per l’Italia.

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speciale 2013

2013

di Giuseppe landolfI

N ello stand Panasonic dell’IFA sono presenti anche KX-PRX110, KX-PRX120 e KX-

PRX150, tre nuovi cordless DECT con sistema operativo Android 4.0 Ice Cream Sandwich e form factor da smartphone, annunciati il mese scorso. Panasonic KX-PRX150 è il modello di punta: oltre a fungere da cordless domestico, integra anche un’antenna 3G/GSM, così da poter essere utilizzato come smartphone a tutti gli effetti. I contatti possono essere salvati in un’unica rubrica e quando si è fuori casa, è possibile spegnere la ricezione per la linea fissa, così da ridurre i consumi del-la batteria. Una volta rientrati a casa, lo smartphone si connetterà automaticamente all’unità base e

segnalerà il nu-mero di chiamate perse così come quello dei mes-saggi lasciati nella segrete-ria telefonica. KX-PRX110 e K X - P R X 1 2 0 , invece, ricevo-no solo il segnale DECT e differisco-no fra loro per l’assenza, nel modello base, della segreteria telefonica. Grazie ad Android, è possibile usufruire di tutti i servi-zi Google, scaricare applicazioni da Google Play, accedere ai social network e navigare online mentre, la fotocamera frontale, permette anche di effettuare videochiamate tramite Skype.

MObiLE All’IFA 2013 non si pensa solo agli smartphone, Panasonic rilancia il cordless

Panasonic fa il cordless con Android Annunciati il mese scorso, escono tre cordless DECT con Android 4.0

Principali pecifiche tecniche:Display: LCD TFT a colori da 3,5” con ri-soluzione HVGA e multi touch capacitivoConnettività: Wi-Fi, Bluetooth, GPSFotocamera: frontale da 0.3 MP, poste-riore da 2 MPPorte: slot per card MicroSD, MicroSDHC su portalite e micro USB per la ricarica.

di Vittorio romano barassI

P er l’IFA 2013 Haier ha voluto proporre sei nuovi tablet de-stinati ad arricchire ulterior-

mente la fascia media ed entry level del mercato dei tablet. Tre sono gli HaierPad in versione Mini (dotati di display HD-IPS con diagonali da 7, 7.85 o 8 pollici) mentre altri tre sono HaierPad Maxi (tutti con pannelli

IPS da 1024x768 pixel e 10.1 pol-lici). In questo modo, anche l’of-ferta Haier si può dire completa e pari a quella dei principali competitor sul mercato. Tutti i tablet, dal design “classico”, sono equipaggiati con pro-cessori dual e quad-core (per ora non meglio specificati) mentre il modello Maxi 1028, il più interessante del lotto per quanto concerne le specifiche tecniche, monta un pro-cessore di ultima generazione Intel Clover Trail Z2560 Saltwell HT dual core da 1.6GHz. Il sistema operativo installato a bordo di questi tablet è Android Jelly Bean che a seconda del modello può essere in versione 4.1 o 4.2. Le fotocamere principali sono da 5 Megapixel per i modelli Maxi e Mini PAD-D85, e da 2 Megapixel per

tutti gli altri; la fotocamera anterio-re, in ogni caso, è una semplice VGA. Presenti Wi-Fi, Bluetooth (Pad 1028 offre anche l’interfaccia NFC), porta microUSB e miniHDMI. Il model-lo PAD-D85 è disponibile anche in versione 3G. Come di consueto, il comunicato ufficiale non cita prez-zi di listino.

MObiLE Haier presenta i suoi tablet destinati ad arricchire la fascia media ed entry level

HaierPad, sei tablet per tutti i gustiIn arrivo (ma al momento non in Italia) sei HaierPad, da 7”, 7.85”, 8” e 10.1”

MOBILE

App (inutile) per fare videowall La nuova applicazione Group Play Video merita un posto d’onore tra le applicazioni più inutili disponibili per uno smartphone. Compatibile solo con Galaxy Note 3, Group Play Video permette di visualizzare un filmato sincronizzato su più smartphone affiancati per ottenere uno schermo più grande. Una sorta di videowall, dove al posto dei monitor ci sono tanti Samsung Galaxy. Secondo Samsung questa app è la naturale evoluzione di Group Play Music, la versione che permette l’ascolto di gruppo, ma forse l’applicazione in ambito video è un po’ “estrema”.

Estratto dal quotidiano onlinewww.dday.it

registrazione tribunale di milanon. 416 del 28 settembre 2009

direttore responsabilegianfranco giardina

editingm. chiara candiago, Fiammetta regis, alessandra Lojacono, simona Zucca,

massimo monti, claudio stellari

Editorescripta manent servizi editoriali srl

via gallarate, 76 - 20151 milanop.i. 11967100154

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miglior TV europeo dell’anno.

Il display TRILUMINOS™ di Sony vi offre il più ampio spettro di colori per lo schermo di un TV, con tonalità e sfumature mai viste prima, per una performance d’immagine impeccabile.

Sony BRAVIA KDL-55W905.Colori mai visti prima.

Sony vi dà il benvenuto all’IFA.Una Berlino così colorata non l’avete mai vista.

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speciale 2013

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di Paolo centofantI

S amsung ha presentato all’IFA anche il nuovo Galaxy Note 10.1, tablet da 10.1 pollici con molti punti in comune con il

ben più famoso fratello più piccolo, il Galaxy Note 3. Galaxy Note 10.1 si presenta con una risoluzione di 2560x1600 pixel (lo stesso del Nexus 10) e una piattaforma hardware in gra-do di garantire al Galaxy Note 10.1 una potenza adeguata a un top-di-gamma: processore Octa (da otto core) con clock fissato a 1,9 GHz, af-fiancato da ben 3 GB di memoria RAM e da An-droid 4.3. La fotocamera principale è da 8 Me-gapixel e quella frontale si ferma a 2 mentre, sul fronte della connettività, c’è da sottolineare l’utilizzo di un modulo Bluetooth 4.0 a basso consumo e la piena compatibilità con il nuovo smartwatch Galaxy Gear. Il tablet, che come il Galaxy Note 3 è provvisto di un rinnovato pen-nino S-Pen (con tutte le novità e personalizza-zioni software a corredo), sarà disponibile (nel-le colorazioni bianco e nero) nei tagli da 16, 32 e 64 GB (con possibilità di espansione tramite microSD) e nelle versioni Wi-Fi only, 3G+Wi-Fi o LTE+Wi-Fi.

Le nostre impressioni d’usoPresso lo stand trovare il Note 10.1 era ben più

difficile, relegato in poche postazioni lontano dal cla-more suscitato dal nuovo Note 3. Dopo averlo indi-viduato e utiliz-zato per qualche minuto abbiamo anche capito il perché. Si tratta infatti di un pro-dotto che al mo-mento attuale ha bisogno di qualche rifinitura, specie come software. A livello di design il tablet presenta ormai le distintive linee della famiglia Galaxy e in questo caso si distingue so-prattutto per il retro che richiama la “finta pelle” del Galaxy Note 3. Il tablet è dav-vero sottile e soprattutto estremamente leg-gero nonostante le dimensioni dello schermo. La qualità costruttiva ci è parsa però piuttosto bassa e, seppure restituisca una sensazione di maggiore robustezza rispetto agli ultimi Galaxy Tab da poco lanciati da Samsung (non che ci voglia molto), la sensazione è sempre quella di stringere tra le mani un prodotto di fascia bas-sa. Il Note 10.1 offre, come il Note 3, il pennino S-Pen e la versione pesantemente modificata di Android di Samsung, che contiene essenzial-mente le stesse funzionalità del nuovo phablet, a cominciare dalla nuova ruota S-Commander. Il software ci è parso però parecchio instabile,

con vistosi rallentamenti, scarso riconosci-mento del tocco del pennino e crash delle ap-plicazioni. Ovviamente, la fiera non è il campo di prova ideale, ma anche la poca evidenza data da Samsung al tablet è forse indice che il pro-dotto non sia del tutto pronto. Quello che non ha deluso è il bel display da 2560x1600 pixel che da quello che abbiamo potuto vedere fino ad ora è il vero punto di forza di questo pro-dotto: definizione elevatissima, buon angolo di visione, colori abbastanza naturali. Nonostan-te ciò crediamo che il Galaxy Note 10.1 sia un prodotto decisamente meno riuscito rispetto al Galaxy Note 3.

MObiLE Presentato in sordina rispetto a Galaxy Note 3, la versione tablet da 10.1 difficilmente conquista quanto il phablet

First look di Galaxy Note 10.1: non impressionaTra i plus annunciati: processore 8 core e 1,9 GHz, 3 GB di RAM, display “Retina” e connettività 4G

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MObiLE Disponibile da novembre da 4500 euro il tablet Panasonic con display Ultra HD

Toughpad 4K Panasonic: è “final cut” Il tablet “Business Rugged” visto come prototipo al CES arriva ora in veste definitiva

di Giuseppe landolfI

Tra i padiglioni dell’IFA è possibile imbattersi nella versione defini-tiva del Toughpad 4K UT-MB5,

primo tablet al mondo con display da 20” e risoluzione Ultra HD, che ha debuttato lo scorso gennaio al CES di Las Vegas sotto forma di prototi-po. Pensato per utilizzi professionali nei campi della fotografia, dell’inge-gneria e dell’architettura, Toughpad 4K è un prodotto Business Rugged: secondo Panasonic il retro del tablet, in fibra di vetro, è in grado di resiste-re a cadute da un’altezza massima di 76 cm. Il display è un IPS alpha da 20” con aspect ratio 15:10 (pensato per riprodurre al meglio il formato A3) e angolo di visione di 176°, men-tre la risoluzione offerta è di 3840 x 2560 pixel, con densità di 230 ppi.

Toughpad 4K sarà disponibile in due versioni: Standard, con CPU Intel Core i5 vPro, scheda grafica NVIDA GeForce GT 745M, 4GB di RAM (espan-dibili fino a 8GB), SSD da 128 GB e un peso di 2,3 Kg e Performance, con processore Intel Core i7, scheda grafica NVIDA GeForce (non specifi-cata), 8 GB di RAM (espandibili fino a 16 GB), SSD da 256 GB e un peso di 2,7 kg. Entrambi i modelli avran-no una fotocamera frontale da 1280 x 720 pixel, tre porte USB 3.0, HDMI out, slot SD, Windows 8.1 Pro pre-installato e uno spessore di 12.5 mm.

Toughpad 4K Standard sarà disponi-bile da novembre a 4500 €, mentre la versione Performance verrà com-mercializzata nella prima metà del 2014 ad un prezzo da definire. Per la massima precisione, infine, sarà possibile acquistare opzionalmente a 280 €, la Panasonic Electronic Touch Pen, una penna capacitiva Bluetooth, sensibile alla pressione e con autono-mia di 6 ore.

di Vittorio romano barassI

Spesso soli 9 millimetri e dal peso di circa 135 grammi, Sony WG-C20 è la soluzione ideale

per tutti coloro che hanno bisogno di portarsi dietro grosse quantità di dati al fine di condividerli nella maniera più semplice possibile con amici, parenti o colleghi di lavoro.Compatibile praticamente con tutti i sistemi operativi (mancano solo Windows Phone e BB10), WG-C20 è un server portatile in grado di con-nettersi ad ogni dispositivo, sfrut-

tando la connetti-vità Wi-Fi e quella NFC. Dispone inol-tre di un ingresso per schede di me-moria SD-SDHC-SDXC, una porta USB (utilizzabile anche per la rica-rica di smartphone e tablet) e una mi-croUSB, entrambe per il collegamento di hard disk esterni autoalimentati. Sony WG-C20, compatibile DLNA, può fun-zionare ininterrottamente per 9 ore (grazie alla batteria da 3000mAh), garantendo dunque un’autonomia in grado di copri-re l’intera giornata lavorativa. Il

prodotto, stilisticamente ispirato a smartphone e tablet della serie Xperia, sarà disponibile a partire dal mese di novembre nelle colo-razioni bianco, nero e viola ad un prezzo non ancora comunicato.

MObiLE Arriva anche in Italia Sony WG-C20. Condividere i file non è mai stato così semplice

Il server DLNA diventa portatileIl Portable Wireless Server di Sony ha NFC, WiFi, DLNA, ingresso SD e USB

MeMO Pad 8 e Pad 10, i tablet “economici” I due tablet ASUS sono dotati di CPU quad-core da 1.6 GHz e puntano a conquistare la fascia “entry” del mercato di Vittorio romano barassI

Insieme al Fonepad Note 6, al-l’IFA Asus ha portato anche due nuovi tablet economici della se-rie MeMo. MeMo Pad 8 (dal peso di 350 g) e MeMo Pad 10 (522 g), entrambi con display retroilluminato a LED IPS da 1280x800 pixel, rispettiva-mente da 8 pollici (col 30% di spazio in più rispetto ad uno schermo da 7”) e da 10,1“. MeMo 8 e MeMo 10 sono basa-ti su un sistema operativo An-droid 4.2 Jelly Bean. La piatta-forma hardware è composta da un non meglio specificato pro-cessore quad-core da 1,6 GHz e da 1 GB di RAM; il modello da 8 pollici sarà disponibile nel-l’unico taglio da 16 GB, mentre MeMo Pad 10 sarà offerto nelle varianti da 8 e da 16 GB.MeMo Pad 8 ha una fotocame-ra posteriore da 5 Megapixel e una frontale da 1,2 MP, mentre il modello da 10,1” ne ha una da soli 2 Megapixel più quella frontale dello stesso taglio del MeMo 8. La batteria garantirà ai due Pad un’autonomia di 9-9,5 ore. A questo link le specifi-che complete.

Sony Portable Wireless Server WG-C20

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2013

di roberto PezzalI

U n navigatore simile l’aveva-mo visto solo nei telefilm e in qualche concept tecnologico:

ora Pioneer lo mette realmente in vendita, anche se non è un navi-gatore vero e proprio. Pioneer ha

creato un visore HUD da attaccare al parasole che si collega allo smartpho-ne: sarà lo smartphone il “cervello” di naviga-zione, mentre al visore toccherà il compito di

sosituire la classi-ca cartina. Un moni-tor infatti distrae l’at-

tenzione dalla guida, Pioneer invece riesce a mettere le informazioni di navigazione in sovraim-pressione rispetto alla strada, il tutto con un cor-retto allineamento ottico della messa a fuoco per

MObiLE Un proiettore da parasole e uno smartphone che fa da “cervello” di navigazione

Pioneer e la navigazione del futuroUn visore HUD mostra le indicazioni di navigazione insieme alla strada

di roberto PezzalI

Acer ha aperto le danze, poi è arrivata Samsung con il Note 3: la ripresa video in risolu-

zione Ultra HD sta diventando una delle features (anche se poco pubbli-cizzata) dei nuovi top di gamma. Sony però stupisce tutti: l’azienda che più di tutti ha spinto sul 4K ha deciso di “castrare”, almeno per il momento, il suo Xperia Z1. Il nuovo smartphone top di gamma, che è in grado sotto il profilo hardware di registrare video in 4K, è stato al momento limitato ad un ottimo 1080p. Diciamolo, il 4K sul TV è già un qualcosa che difficilmente si sfrutta, sullo smartphone è del tutto inutile. E ci sono almeno tre motiva-zioni che rendono prematura questa funzionalità: l’assenza di uscita MHL 2.0, la mancanza dell’HEVC e lo spa-zio che queste registrazioni occupano. Registrare una clip in quad HD occupa infatti, a parità di codec, quattro volte

quanto occupa una clip in HD a 1080p: perchè mai l’utente deve sprecare pre-zioso spazio per un qual-cosa che non potrà per ora sfruttare? Senza l’HEVC non si va da nessuna parte: solo con un aggiornamen-to dei decoder e degli en-coder sarà possibile gestire senza problemi segnali così risoluti senza sacrificare lo spazio sulla memoria, ma al momento di smartpho-ne o tablet HEVC ancora non se ne vedono. Ultimo, e non meno importante, l’assenza di smartphone con uscita MHL 2.0: tutti gli smartphone 4K sono dotati di un’uscita video incompatibile con i segnali a questa risoluzione ed è impossibile pertanto collegarli ad una TV 4K (anche a 30 Hz). Nelle scorse

settimane il consorzio MHL ha stan-dardizzato il nuovo MHL 2.0 compa-tibile 4K, e i primi device arriveranno solo il prossimo anno.

MObiLE Sony fa un passo indietro: per ora Xperia Z1 non registrerà video in Ultra HD

Il 4K nei telefoni è inutile: ecco perchéI motivi sono semplici: occupa troppo spazio e non si vede tramite MHL

Il Transformer Pad ASUS col “super” displayDisplay IGZO da 2560 x 1600, con un Tegra 4 ad alimentare il motore. Il nuovo Transformer Pad potrebbe essere il tablet “convertibile” perfetto di emanuele VIlla

ASUS continua lungo la strada dei “convertibili” con Transformer Pad TF701T, quello che a tutti gli effetti è un dispositivo Android da 10,1’’ di diagonale che, tra-mite la Mobile Dock USB 3.0, si trasforma in un notebook a tutti gli effetti. La caratteristica che colpisce è senz’altro il display, un pannello IGZO da 2560 x 1600 pixel, una risoluzione WQXGA che si somma ai 178° di angolo visuale per assicurare presta-zioni da record. Inoltre, Asus ha approfittato di IFA 2013 per pre-sentare anche Transformer Book T300, il notebook/tablet con schermo touch da 13,3” Full HD che, a differenza del precedente, è basato su Windows 8. È quindi un notebook a tutti gli effetti che, volendo, si trasforma in un tablet simil-Surface Pro. Una volta uti-lizzato come tablet, basta poi un click magnetico per connettere la tastiera retroilluminata con tou-chpad e avere un notebook agile e ultra sottile. L’autonomia di-chiarata è di otto ore, mentre per i processori si può scegliere tra gli Intel Core di quarta generazione (i3 4010U, i5 4200u, i7 4500); la memoria è di tipo SSD fino a 256 GB, RAM fino a 8 GB.

navigatore pioneersistema di navigazione per auto con Head up display

far apparire le informazioni come “lontane” e per nulla fastidiose.Cartelli, limiti di velocità e autove-lox, vie e punti di interesse appaio-no così esattamente dove sono, e sbagliare via è praticamente impos-sibile. Il video qui accanto mostra il funzionamento.

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di roberto PezzalI

HDMI ha ufficializzato la nuova versione 2.0 della più famosa connessione digitale, un an-

nuncio necessario in previsione degli annunci relativi a nuovi TV fatti dai produttori all’IFA. Il nuovo HDMI 2.0 è stato realizzato per fornire una adeguata banda alle trasmissioni in 4K e ai contenuti Ultra HD: con una larghezza di banda di 18 Gbps HDMI 2.0 può veicolare flussi fino a 3840 x 2160 e 60 fps.Un cambiamento però che non ha ripercussioni su cavi e connettori: gli

attuali connettori e i cavi usati nelle connessioni HDMI Hi-speed sono più che sufficienti. Oltre alla velocità HDMI 2.0 può contare anche sul supporto di 32 canali audio, di una fun-zione dynamic auto lipsync per la correzione della sincronizza-zione audio/video e di alcune informazioni in più CEC, ovve-ro il controllo dei dispositivi tramite HDMI. La necessità di non cambiare cavo e connettore è decisamente im-portante: i TV più moderni, quelli con i controller HDMI Hi-speed di ultima

generazione, potrebbero essere ag-giornati alle nuove specifiche senza ri-chiedere necessariamente un cambio hardware, ma con un semplice update firmware.

Tv E vidEO Non basta il solo update firmware per supportare il 4K@60p non compresso

HDMI 2.0 e aggiornamento, che confusioneIl Panasonic WT600 è l’unico TV 4K HDMI 2.0 “vero”, gli altri hanno il trucco

di roberto PezzalI

H DMI 2.0 è arrivato, i produt-tori di chip sono al lavoro per realizzare l’hardware per sup-

portare appieno le nuove specifiche, che richiedono una banda passante doppia, 600 MHz al posto degli at-tuali 300 MHz dei controller HDMI 1.4. Il primo ad avere realizzato un controller compatibile è Panasonic sul TV WT600: anche se ancora manca la certificazione ufficiale, i nuovi TV 4K Panasonic sono in gra-do di accettare segnali Ultra HD a 60p 4:4:4, il meglio che si può desi-derare in termini di qualità.Chi però ha già introdotto modelli 4K sul mercato, come Sony, ha an-nunciato che renderà comunque di-sponibile l’ingresso 4k@60p tramite un aggiornamento firmware (vedi news a fianco). Una buona cosa per chi ha già acquistato un TV 4K Sony, anche se il trucco c’è. Sony, infatti, supporterà segnali Ultra HD a 60p solo con le informazioni colore com-presse: il segnale sarà, infatti, com-ponent 4:2:0, unica scappatoia per poter rientrare nei limiti dei 10.2

Tv E vidEO La nuova connessione offre più banda, connettori e cavi restano compatibili

Arriva HDMI 2.0, ecco i dettagliHDMI 2.0 ha una larghezza di banda di 18 Gbps per supportare i 4K a 60 fps

Gbit/s dell’HDMI 1.4. Quello di Sony (e quindi anche di Toshiba) è quindi un “finto” HDMI 2.0: si aggiungono frame e si tagliano le informazioni cromatiche. Una soluzione percor-ribile anche dagli altri produttori, da Samsung a LG. Una curiosità: il supporto al component 4:2:0 è stato aggiunto dal consorzio HDMI solo con il nuovo HDMI 2.0, una sorta di concessione che ha permesso ai produttori l’upgrade senza modifi-

che hardware e restando all’interno delle specifiche. Sempre in ambito di ingresso HDMI resta un dubbio: l’HDCP. Se mai do-vesse arrivare un nuovo formato Blu-ray a 4K, magari basato sull’HEVC, sarebbe obbligatorio passare al nuo-vo livello di protezione HDCP 2.2 (la versione 1.4 è stata “bucata” com-pletamente). Saranno compatibili i TV? Nessuno, al momento, è stato in grado di dircelo.

TV Sony 4K Upgrade per l’ingresso 60pSony annuncia che presto sarà disponibile un aggiornamento software che abiliterà gli ingressi HDMI al 4K progressive a 60 Hz di Gianfranco GIardIna

Sony ha annunciato che i TV Bravia X9 da 55 o 65” (i nuovi top di gamma 4K) riceveranno pre-sto un aggiornamento firmware rigorosamente gratuito via In-ternet che abiliterà gli ingressi HDMI allo standard 2.0 (attual-mente sono 1.4). Questo permet-terà ai TV 4K di Sony di accettare ingressi in 4K progressive scan a 60 Hz e non solo a 30 come con il vecchio standard. L’ag-giornamento software, tuttavia, permetterà di supportare solo segnali Ultra HD con informa-zioni colore compresse e segnale component 4:2:0, una soluzione necessaria per rimanere entro i limiti di banda di 10,2 Gbit/s, imposti dall’utilizzo del chip Si-licon Image, sviluppato per sup-portare lo standard HDMI 1.4. Precisiamo che questa soluzione permette comunque di rispettare le specifiche HDMI 2.0. Niente aggiornamento software, invece, per l’84” 4K (84X9000), arriva-to prima sul mercato: in questo caso è necessaria la sostituzione della scheda HDMI; però è già previsto un intervento ufficiale da parte dei centri di assistenza, ma al momento non si sa se sarà gratuito o a pagamento.

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4 volte la risoluzione del Full HD.

Sony vi dà il benvenuto all’IFA.Una Berlino così colorata non l’avete mai vista.

Immergetevi nell’azione con dettagli quattro volte superiori al Full HD, vivete ogni scena con la risoluzione Ultra HD 4K, godetevi un audio nitido e potente.

TV Ultra HD in 4K serie X9.

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2013

di emanuele VIlla

Sono mesi che si parla di OLED curvo, al punto da essere consi-derato (per motivi tutti da sco-

prire) dalle aziende addirittura come prioritario rispetto alla versione “normale”: non ci sarebbe quindi da stupirsi di fronte ai giganti Samsung Ultra HD (4K) curvi da 65’’ e 55’’, se non fosse che… non sono OLED. Sono dei LED di ultima generazione, con design curato, solita infinità di connessioni, Smart TV e chi più ne ha più ne metta, ma la domanda resta sempre la stessa: perché curvo?Il TV è bello, non si discute, ma lo stesso comunicato stampa Samsung sembra identificare più un esercizio di stile che un prodotto commercial-mente valido: “Samsung introdurrà i TV Ultra HD curvi nei mercati a seconda della domanda dei consu-matori”, il che, tradotto, significa che l’introduzione del prodotto - si vede parecchio costoso per l’azienda - dipenderà da come verrà accolto

Tv E vidEO All’IFA Samsung mostra il primo TV LCD LED curvo con risoluzione Ultra HD

Samsung curva anche il TV LED 4KLe curve affascinano, ma il grande TV Samsung sembra un esercizio di stile

di emanuele VIlla

All’IFA Sony ha presentato an-che un display commerciale (quindi non un prototipo) la

cui caratteristica è di essere un “nor-male” LCD ma leggermente curvo. Costo elevato di produzione per via dei limiti tecnologici, ma inferiore rispetto all’OLED: ecco perché Sony pensa che KDL-65S990A (65’’) possa avere successo sul mercato. Perché le aziende puntano in modo così consi-derevole sul display curvo? La rispo-sta viene da Mike Lucas, senior vice president di Sony Electronics Home Entertainment & Sound. Secondo il portavoce Sony, la leggera curvatura del display è derivata direttamente da quella degli schermi cinematogra-

Tv E vidEO Sony mostra all’IFA il proprio TV LED 65” curvo con tecnologia Triluminos

Concavo è bello: Sony punta sull’LCD curvo Il profilo curvo a detta di Sony “assicura la massima immersione” nei contenuti riprodotti

fici e permette, senza alcuna neces-sità di modificare l’aspect ratio dei film, di ottenere un senso di maggior coinvolgimento nelle vicende. Gli abbiamo dato un’occhiata all’IFA, constatandone la buona qualità ma anche una particolare “sensibilità” ai riflessi. Esteticamente molto attraente, KDL-65S990A è basato su tecnolo-gia Triluminos Display di Sony, con processing X-Reality Pro, è un Full HD 3D, dotato di sezione Smart e NFC per il pairing. Il LED curvo non sottovaluta la parte audio grazie a un sistema surround incorporato e com-prensivo di sei altoparlanti frontali e due angolati in modo tale da ricreare un effetto di coinvolgimento. sony KdL-65s990a

il primo Lcd curvo

dal pubblico negli showroom e dai preordini che verranno raccolti. Nel frattempo, Samsung precisa che il TV LED curvo 4K è stato realizzato per venire incontro alle aspettative di chi desidera una nuova tecnologia per i TV (forse sarebbe il caso di spinge-re su un OLED a prezzi abbordabili, a dire il vero) e che è più difficile da produrre rispetto all’OLED curvo per via delle caratteristiche del pannello.

Bravia W85 il più grande della specieSony presenta Bravia W85, un “enorme” 65’’ Full HD LED con design evoluto e tutte le più recenti tecnologie Sony Lo vedremo a ottobre di emanuele VIlla

Tra le novità Sony di questo IFA 2013, non passa inosservato il TV Bravia W85. Un po’ perché è enorme, ben 65’’ di diagonale, ma anche per via di caratteristiche tecniche da top di gamma e un design particolarmente curato, l’ultima e più evoluta manifesta-zione del design Sense of Quartz Sony. Grande: sì, è il più grande TV della linea Bravia del 2013, un LED Full HD con Triluminos Display con MotionFlow XR 400 Hz e processore X-Reality PRO per il trattamento d’immagine e un comparto audio molto curato, con tanto di speaker bass reflex a tre drive e tecnologia Signal-to-Sound Sony. Tra le altre caratteri-stiche distintive di W85 c’è l’NFC per il pairing immediato con smartphone e tablet predisposti e la possibilità di gestione comple-ta via app SideView, che permette anche il mirroring su smartpho-ne o tablet. Bravia W85 ha Wi-Fi integrato, 4 HDMI, 3 prese USB, 3D Attivo e, ovviamente, il Sony Entertainment Network con tut-ti i suoi servizi “connessi”. Per quanto concerne, infine, il prez-zo, Sony pensa di proporre il TV a circa 3.500 euro.

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n.74 / 10 settembre 2013estratto da dday.it

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speciale 2013

2013

di Giuseppe landolfI

H aier all’IFA ha esposto anche un TV OLED da 55”, con un pannello spesso solo 4 mm

nella parte alta e una base che integra elettronica e connessioni. Il nuovo TV Haier si distingue per un design sicuramente molto particolare. Non esistono ancora dettagli precisi su connessioni, funzionalità e eventua-le prezzo di vendita, ma non aspetta-tevi sorprese: la tecnologia OLED è ancora molto cara. Quel che è certo è che non si tratta di un prototipo. Haier ci ha confermato che nei primi mesi del 2014 il TV sarà in vendita, probabilmente anche in Italia.

Tv E vidEO Haier espone il suo primo TV OLED Full HD, ha uno spessore di soli 4 mm

TV OLED Haier, sarà in vendita nel 2014 Le connessioni sono concentrate tutte nella base, arriverà anche in Italia

Tv E vidEO Invasione 4K targata Haier: tra le proposte figurano 13 modelli Ultra HD

Haier scommette forte sull’Ultra HD Tre le serie previste, tutte con 3D polarizzato, con schermo da 42” a 65”

di emanuele VIlla

H aier quest’anno all’IFA ha pre-sentato ben 13 nuovi TV Ultra HD, di svariati polliciaggi. I

13 TV 4K hanno infatti dimensioni dello schermo che vanno da 42’’ a 65’’, passando per un 50’’, un 55’’ e un 58’’. Tutti i modelli Haier sono dotati di tecnologia HCG (High Co-lor Gamut) per la migliore resa cro-matica. Le serie sono tre: H9500, H9000 e H7000, tutte dotate di 3D polarizzato, Smart TV basata su Android e connettività completa.

Di seguito i principali dettagli tecni-ci comunicati da Haier

Serie H9500TV LED, risoluzione schermo UHD (3840x2160), tecnologia High Color Gamut, tecnologia 3D polarizzata, TV Android 4.1 integrato, navigato-re Internet, diffusori 2 x 8W + 10W (bassi), 3 porte HDMI 1.4, 2 porte USB. Tagli da 50’’, 58’’ e 65’’.

Serie H9000TV LED, risoluzione schermo UHD

(3840x2160), tecnologia 3D polariz-zata, TV Android 4.1 integrato, na-vigatore Internet, diffusori 2 x 8W + 10W (bassi), 3 porte HDMI 1.4, 2 porte USB. Tagli da 50’’, 58’’ e 65’’.

Serie H7000TV LED, risoluzione schermo UHD (3840x2160), tecnologia 3D polariz-zata, TV Android 4.1 integrato, na-vigatore Internet, diffusori 2 x 8W + 10W (bassi), 2 porte HDMI 1.4, 3 porte USB. La Serie H7000 è pre-sentata in 42’’, 50” e 55’’.

Serie h9500 Serie h9ooo

Sony HMZ-T3W hands-onTra le molte novità Sony di quest’anno, la terza generazione del visore 3D è una delle più interessanti Ecco l’hands-on realizzato allo stand Sony di e. VIlla e G. GIardIna

La terza generazione di visori 3D Sony, nome in codice HMZ-T3W, è una delle novità più in-teressanti che il produttore nip-ponico ha portato a IFA 2013. Ne abbiamo già parlato nella news già pubblicata, sottoli-neando in particolare come le novità più interessanti fossero il sistema Wireless HD integra-to (per la riproduzione video da una sorgente video distante, come una PS3 o un lettore Blu-ray) e il dispositivo di input a batterie, che non obbliga quindi a collegare il visore 3D alla rete elettrica durante l’utilizzo.Abbiamo avuto modo di “incon-trare” il visore HMZ-T3W allo stand Sony dell’IFA e ne ab-biamo approfittato per vedere come funziona realizzando un breve hands-on:

sony HmZ-t3Whands-on

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speciale 2013

2013

di Gianfranco GIardIna

K azuo Hirai, numero uno di Sony, sul palco della confe-renza stampa a IFA 2013 sot-

tolinea l’arrivo di due nuovi modelli di TV 4K, che vanno ad aggiungersi ai tre (84”, 65” e 55”) già in gamma. Ma la cosa strana, che colpisce non pochi tra i presenti, è che i due nuo-vi modelli sono anch’essi 65” e 55”.In pratica, si tratta di TV in tutto e del tutto simili agli X9 in gamma, almeno per quello che riguarda le prestazioni video e lo schermo. Si perde, invece, la componente au-dio, che era l’elemento distintivo in termini di estetica e design della serie X9. In questo caso i TV hanno la sigla X8 (precisamente X8505) e sono semplici schermi da associare a impianti audio esterni o da usare proprio come grandi monitor 4K; o meglio, non escludiamo che pre-vedano un sistema audio integrato, ma di sicuro non con le prestazioni eccellenti del modello X9.Va detto che non solo gli X8 non hanno quell’estetica altamente sofi-sticata che abbiamo conosciuto allo scorso CES di Las Vegas e visto nei migliori negozi in Italia nel corso dell’anno, ma anzi hanno un’ano-mina cornice metallica - dobbiamo dirlo - anche con finiture piuttosto scarse sugli angoli.Richard Fairest, amministratore de-legato di Sony Italia, ci ha spiegato che questo prodotto, di fatto un TV 4K più economico, non verrà impor-tato in Europa, almeno al momen-to, ed è espressamente pensato per il mercato USA, decisamente più

“concreto” del nostro e meno atten-to agli aspetti di design. Infatti - ci ha detto Fairest - pur potendo can-didarsi come TV 4K più accessibile, questo modello non avrebbe avuto da noi un posizionamento sensato, visto che è oggettivamente estetica-

Tv E vidEO Lo stand Sony pullula di TV 4K, alcuni dei quali non arriveranno però in Italia

TV Sony 4K “economici”: no in Italia La nuova serie X8, simile all’X9 ma senza speaker, non verrà importata

mente molto più brutto e che il ri-sparmio derivante dall’eliminazione del sistema audio si sarebbe fermato a circa 500 euro. Troppo poco per mettere in ombra gli splendidi X9: in fondo oggi un TV 4K è un’esclusi-va di chi può; e per chi non può 500 euro in meno non potrebbero fare la differenza. Nel frattempo, anche per mitigare la delusione del man-cato arrivo degli X8 e per rintuzzare alle probabili offerte aggressive dei brand coreani, Sony ha deciso di riposizionare verso il basso i prezzi del 65” e del 55” della serie X9, por-tandoli rispettivamente a 5.500 e 4.000 euro: un taglio di 1.000 euro per il più grande e di 500 per il più piccolo, niente male.

Haier presenta Android Sm@rt TV 2Haier all’IFA ha lanciato l’evoluzione dell’Android Sm@rt TV kit, una chiavetta HDMI che porta Android 4.2 su qualsiasi TV di Giuseppe landolfI

Haier ha presentato la seconda generazione del suo Android Sm@rt TV kit, una chiavetta HDMI che rende smart qual-siasi monitor e TV grazie ad Android 4.2 e che funge anche da media center. La nuova ver-sione dal design nero laccato, consente di avere sulla stessa schermata iniziale del televiso-re, sia il contenuto del decoder, sia il contenuto del kit Android Sm@rt TV e di controllare tutto con un solo telecomando.La chiavetta è dotata anche di Wi-Fi Miracast, per trasmette-re audio/video senza passare attraverso un router e fornisce una memoria di 8 GB per con-servare i contenuti multimediali e tutte le applicazioni Android. Ancora sconosciuto il prezzo di listino.Di seguito le specifiche tecniche del Kit Android Sm@rt TV 2:Android 4.2, processore ARM Cortex A9 dual-core da 1.5 GHz, 8 GB di memoria flash, RAM 1 GB DDR3, scheda gra-fica Mali 400 con acceleratore grafico OpenGL ES 1.1 & 1.2, Wi-Fi 802.11 b/g/n Miracast, porta USB 2.0, lettore SD, en-trata e uscita HDMI 1.4 MHL.

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2013

di Paolo centofantI

L G mette a segno un punto de-cisivo nella virtuale guerra dell’OLED che vede l’azienda

coreana contrapposta soprattutto a Samsung: per l’apertura del salone di Berlino è infatti apparso un gigante-sco display OLED da 77 pollici di LG. È curvo, come il primo modello com-merciale che LG si appresta a lancia-re sul mercato tedesco, e soprattutto è un TV Ultra HD con risoluzione di 3840x2160 pixel. Solo un prototipo naturalmente al momento, anche perché il prezzo sarebbe stellare visto quanto costa il modello da 55 pollici.

Tv E vidEO Nuovo capitolo dell’eterna battaglia: LG a IFA 2013 batte Samsung esponendo il TV OLED più grande

A sorpresa LG tira fuori l’OLED più grande: 77”L’OLED gigante esposto da LG ha risoluzione Ultra HD e schermo curvo ma è solo un prototipo

Parlando del modello commerciale, LG ha portato all’IFA anche la ver-sione Gallery: sempre 55 pollici ma schermo piatto in questo caso, inca-stonato in una cornice che integra anche dei ben dimensionati diffuso-ri. Il costo sarà allineato a quello del modello curvo, vale a dire intorno ai 9.000 euro, e anche in questo caso non arriverà per il momento in Italia. In futuro, chissà. Per finire, a fianco, vi mostriamo finalmente alcune im-magini dettagliate dell’OLED curvo che, appunto, sta per essere commer-cializzato in Germania e che all’IFA era possibile ammirare in tutto il suo splendore.

oLed Lg versione gallery, la particolare cornice che integra gli altoparlanti Qui sopra, il tV oLed che Lg sta per commercializzare in germania

di roberto PezzalI

L G ha la ricetta per battere Sam-sung: TV OLED e 4K a prezzi normali e in grandi quantità

entro la fine del 2014. Lo ha di-chiarato apertamente Mr. Kwon, presidente e CEO di LG Electroni-cs Home Entertainment al termine dell’IFA di Berlino, facendo un po’ il punto delle soluzioni che LG sta svi-luppando e su quello che ci aspetta il prossimo anno. “OLED e 4K di-venteranno prodotti mainstream entro la fine del prossimo anno, e LG potrà consegnare queste solu-zioni in grandi numeri in oltre 50

Tv E vidEO Svelata la ricetta con cui LG vuole battere Samsung e diventare la numero 1

LG: TV OLED e 4K a basso costo nel 2014Il CEO di LG promette 4K e OLED a prezzi contenuti e diffusione in 50 Paesi

mercati diversi a prezzi assoluta-mente competitivi” – ha dichiarato Kwon.LG, che all’IFA ha portato una nuo-va serie di TV 4K e OLED, si prepa-ra così a lanciare una vera e propria gamma di TV Ultra HD e 4K, pro-ponendo per il segmento Premium anche dei TV OLED 4K più piccoli del 77” visto in fiera a Berlino, e di cui potete leggere nella news pub-blicata qui sopra.Per entrambe le tecnologie ci saran-no due serie di TV: una di fascia alta con design “Premium” e una più tradizionale caratterizzata da un

costo decisamente più abbordabile. LG vuole dare una spallata a Sam-sung anche sul fronte Smart TV: lo scorso anno infatti LG acquistò WebOS da HP e la gamma 2014 ve-drà finalmente il sistema operativo sviluppato da Palm a bordo di un televisore. LG è in debito con i con-sumatori: aveva promesso infatti l’OLED lo scorso anno mentre, in-vece, il prodotto è arrivato sul mer-cato con un ritardo enorme. Ma se davvero porterà 4K e OLED a prezzi normali sul mercato entro il pros-simo anno, siamo abbastanza certi che il perdono arriverà.

TV & VIDEO

Vivitek H1180HD Proiettore Full HD a 1.100 euroVivitek annuncia H1180HD, un proiettore DLP Full HD 3D con gruppo ottico dotato di un rap-porto di tiro variabile tra 1,39 e 2,09:1 che può realizzare uno schermo di 2,5 metri di base a una distanza compresa tra 3,4 metri e 5,2 metri. La lampada offre una durata di 6.000 ore in modalità ECO. Gli occhiali Xpand X103, indispensabili per la visione in 3D, non vengono forniti a corredo e costano 99 euro l’uno. Vivitek H1180HD sarà distribuito in Italia da Audiogamma S.p.A., a partire dal mese di settembre, al prezzo decisamente interessante di 1.100€. Qui la scheda tecnica completa.

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miglior Tablet europeo dell’anno.

Design sottile ed elegante, display Full HD e connettività NFC per condividere i contenuti con un solo tocco.

Xperia™ Tablet Z.Il meglio di Sony in un Tablet.

Sony vi dà il benvenuto all’IFA.Una Berlino così colorata non l’avete mai vista.

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speciale 2013

2013

di roberto PezzalI

E volution Kit è la soluzione di Samsung per rendere il TV ag-giornabile anche in futuro. La

scatoletta da agganciare dietro il tele-visore però sembra avere vita breve: Samsung ha preparato per le sue TV 4K una nuova versione di Evolution Kit decisamente più flessibile. Nes-suna magia però: l’azienda si è limi-tata a portare fuori tutta la logica del TV in un box esterno, da collegare al TV con un solo e unico cavo. Nel box sono inseriti sia i processori, sia i decoder e i tuner. Samsung con que-sta soluzione garantisce la perfetta aggiornabilità in futuro dei suoi TV Ultra HD qualunque sia lo standard che il mercato decida di imporre, sia sul fronte delle trasmissioni sia per

Tv E vidEO Samsung presenta un nuovo sistema Evolution Kit, ancora più versatile

L’Evolution Kit cambia per l’Ultra HDI TV della serie E9000 sono simili a monitor: tutta la logica è nel box esterno

quanto riguarda le connessioni. I nuovi TV della serie F9000 di Sam-sung sono quindi più “monitor” che TV, anche se forse questa è la scelta migliore per chi ora investe così tanto su una nuova tecnologia e rischia di trovarsi fregato tra DVB-T2, HEVC

e altre novità in arrivo (anche sul fronte wireless). Non va poi dimenti-cato che una soluzione di questo tipo semplifica in modo enorme la produ-zione: Samsung può fare un solo TV per tutto il mondo cambiando solo i “box” a seconda dei Paesi.

di Gianfranco GIardIna

U no dei grandi temi legati al-l’OLED è sempre stata una presunzione di bassi consumi.

Ora diventa semplicemente un mito: Samsung infatti da tempo pone dietro ai suoi prodotti un’etichetta che non solo, come da normativa, indica l’as-sorbimento elettrico massimo (che potrebbe non essere indicativo), ma

Tv E vidEO L’OLED doveva essere un passo avanti nel risparmio energetico, ma non è così

L’OLED consuma il doppio degli LCD!Le etichette dei TV Samsung parlano chiaro, l’OLED (per ora) è uno sprecone

anche un consumo “tipico”, immagi-niamo realizzato in condizioni di uti-lizzo “normali” e standardizzate.Bene è bastato fare un confronto tra le etichette sui 55” per caprire che l’OLED mangia doppia energia ri-spetto a un LCD (anche considerando un top di gamma). E che peggio anco-ra fa l’Ultra HD. Quella che sembrava una certezza da oggi entra nel capito-

lo delle leggende mertropolitane. A penalizzare ancora di più l’OLED ci si mettono anche le etichette energe-tiche: il 55 OLED Samsung è solo in classe B, mentre l’LCD F8000 veleg-gia felicemente in classe A+.Resta da capire se nel futuro i miglio-ramenti tecnologici potranno ridurre i consumi di OLED e LCD 4K avvici-nadoli a quelli degli LCD Full HD.

samsung oLed 55” curvo (Ke-55s9) samsung Lcd 55” F8000 samsung Lcd 55” 4K F9

OLED, consumo tipico 145 W LCD Full HD, consumo tipico 76 W LCD 4K, comsumo tipico 157 W

OLED 4K per Samsung può essere piatto o curvoSamsung mostra all’IFA due prototipi di pannello OLED con risoluzione 4K: a uno più tradizionale ne ha affiancato anche uno leggermente curvato di roberto PezzalISony e Panasonic hanno esibito al CES di Las Vegas i loro TV 4K OLED e Samsung, che non vuole essere assolutamente da meno, tira fuori dai suoi laboratori due pannelli 4K realizzati con tec-nologia OLED, uno tradizionale e uno curvo. Samsung non ha rivelato dettagli significativi dei due modelli, ma si è limitata a mostrare le classiche immagini dimostrative, come sempre sba-lorditive per dettaglio e livello del nero. Samsung ha lancia-to solo ora in Europa il suo TV OLED curvo e prima di vedere i nuovi pannelli OLED Ultra HD sul mercato dovrà passare anco-ra parecchio tempo.

samsung, tV oLed curvo

samsung, tV oLed tradizionale

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speciale 2013

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Philips Screeneo 100 pollici da soli 55 cmPhilips ha presentato all’IFA 2013 Screeneo proiettore LED dotato di woofer integrato capace di 100 pollici se posto a poco più di mezzo metro. Prezzo a partire da 1.490 euro di Vittorio romano barassI

Come ogni anno Philips all’IFA espone qualche novità interes-sante e per questa edizione non si può non notare il nuovo Scree-neo, proiettore con lampada a LED e woofer integrato (Dol-by Digital 2.1 da 26 Watt) che l’azienda metterà in vendita - le date precise non ci sono ancora - a un prezzo “relativamente eco-nomico” compreso tra i 1.490 e i 1.690 euro (a seconda del merca-to). Se posto a 10 centimetri dal muro, Philips Screeneo è in gra-do di proiettare un’immagine (in HD e in 3D, un paio di occhiali DLPlink attivi sono inclusi) dal-la diagonale di 50 pollici, valore che sale a 100 pollici se allonta-niamo la sorgente a poco più di mezzo metro dal “muro”, preci-samente a 55 centimetri. Il desi-gn è molto piacevole, la dotazio-ne completa: Philips Screeneo integra Bluetooth, Wi-Fi, DLNA, USB, HDMI e anche un’entrata per schede SD. Non manca poi Miracast, elemento che permet-te al proiettore di connettersi velocemente con smartphone e tablet Android, oltre che con i laptop.

di roberto PezzalI

M ediaset Premium su tutti i TV di casa, senza cambiare la tessera, sfruttando la rete.

Grazie a un aggiornamento softwa-re, gli Smart TV Philips dell’attuale

serie abilitano una funzione unica: il multiroom. La condivisione di un segnale televisivo non è certo una novità, ma la possibilità di condivi-dere un segnale criptato è una picco-la rivoluzione. Basta avere una CAM

con abbona-mento Mediaset Premium attivo sul TV principa-le e una Smart TV Philips in un’altra stan-za: i canali pay saranno visibili senza spostare la tessera. Il si-stema funziona

Tv E vidEO Canali Pay condivisi su più TV e sui tablet in rete, ma non funziona con Sky

Philips porta il multiroom sui TVGli Smart TV Philips condividono in rete il segnale live dei canali pay

di roberto PezzalI

P hilips si siede al tavolo dell’Ul-tra HD: i nuovi modelli della se-rie 9000 sono, infatti, i suoi pri-

mi TV con pannello da 3840 x 2160 pixel. Philips ha scelto di partire con due tagli grossi, un 65” e un 84”, e la scelta è ragionata: sotto i 65” è davve-ro difficile apprezzare i benefici della risoluzione elevata e, inoltre, sarebbe impossibile proporre un TV compe-titivo a livello di prezzo. Per portarsi a casa fin dalle prossime settimane i due nuovi TV serviranno comunque un po’ di soldini: il modello da 65”, infatti, ha un prezzo di listino di 4.999 euro, mentre per quello da 84” la cifra sale a 14.999 euro. Non sono troppi 10.000 euro per 19” in più?Il 65PFL9708 e il grande 84PFL9708 sono due TV 3D con tecnologia passi-va che raccolgono tutto il know how degli ultimi anni di ricerca Philips: l’azienda si è concentrata principal-mente sulla modifica dei suoi proces-

sori per creare il nuovo Ultra HD Pixel HD Engine, un processore a 6 core due dei qua-li sono dedicati all’upscaling dei contenuti in HD. La piattaforma Smart TV resta quella dell’attua-le generazione di TV, anche se con un update sono disponibili nuo-ve funzionalità come l’accesso ai file sul cloud tramite Dropbox e il multi-room. Philips ci ha confermato che la serie 9000, al momento, è HDMI 1.4 ma tramite un “upgrade kit” sarà ag-giornabile all’HDMI 2.0. Per l’HEVC, invece, le notizie sono meno buone: il TV non è compatibile, ma c’è da dire che sul mercato ancora non ci sono TV che lo sono. Philips serie 9000 è dotata ovviamente di Ambilight su tre

lati, e come per gli altri TV della gam-ma il sistema di illuminazione ora si può sincronizzare con il sistema di illuminazione LED Hue per avere la stessa tonalità e lo stesso tipo di il-luminazione sia sul TV sia sulla luce della stanza. I due TV, come abbiamo già preannunciato, sono disponibili in vendita da subito; per chi deside-ra approfondimenti tecnici, Philips ha creato un white paper in italiano, scaricabile da questo link.

Tv E vidEO Philips all’IFA presenta i suoi primi TV Ultra HD, due modelli da 65” e 84”

Serie 9000, i TV Ultra HD di PhilipsSono già disponibili in vendita, prezzi a partire da 4.999 euro per il 65”

solo sulle trasmissioni ricevute dal tuner del TV, quindi niente HDMI (e niente Sky Multivision gratis). Purtroppo la gamma attuale di TV Philips, anche 4K, è dotata di un solo tuner: non è possibile guarda-re due trasmissioni pay contempo-raneamente. Sui TV del prossimo anno, che saranno dotati di doppio tuner, sarà possibile vedere con una sola card due canali pay su due TV. Il “gioco” funziona anche tra TV e tablet e TV e smartphone: con la tessera inserita nel TV si può vede-re la partita decodificata e in strea-ming sul dispositivo portatile. Che dire, questa è la Smart TV che ci piace davvero.

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speciale 2013

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Haier U7000 Il TV con dentro Android Haier presenta una nuova gamma di TV Android: la serie U7000, per godersi il VoD e tutte le altre applicazioni disponibili su Google Play di Giuseppe landolfI

All’IFA, Haier ha presentato una nuova gamma di televiso-ri Android: la serie U7000. Il concetto perseguito da Haier consiste nel coniugare la qua-lità d’immagine della sua nuo-va gamma con la versatilità di una Smart TV d’eccezione, poichè basata sull’onnipre-sente Android e le sue app “infinite”.Disponibile nelle versioni 42’’ (106 cm), 47’’ (119 cm), 50’’ (127 centimetri) e 55’’ (139 centimetri), questa serie offre un’interfaccia che permette di navigare liberamente nel-l’universo Android; il tutto controllato con un unico tele-comando. Tutti i tagli avran-no una risoluzione Full HD, triplo tuner DVB-T/C/S2, An-droid 4.1 integrato, tecnolo-gia 3D polarizzata, contrasto dinamico 6.000.000:1, Wi-Fi integrato, 3 porte HDMI 1.4 e 2 porte USB.

di roberto PezzalI

P anasonic è uno dei nuovi pro-tagonisti del mondo Ultra HD: all’IFA ha presentato, infat-

ti, il TV Smart Viera L65WT600, il primo TV Ultra HD al mondo con ingresso 4K 50/60Hz basato su HDMI 2.0 e DisplayPort 1.2a. Il WT600 è la versione 4K (e priva di 3D) del modello WT60, con il qua-le il TV condivide anche il design Glass & Metal: cornice molto sottile, pannello LCD LED IPS e retroillu-minazione a scansione fino a 2000 Hz con back light scanning. Le mi-gliorie non si limitano però solo al pannello: Panasonic ha ridisegnato il browser per sfruttare a pieno la ri-soluzione dello schermo e, cosa più importante, ha integrato un media player 4K che funziona sia con le foto sia con i video, seppur solo in formato H.264: da USB e da sche-de di memoria SD sarà possibile vi-sualizzare contenuti Ultra HD. Per l’HEVC ci sarà da aspettare ancora. Lato “immagine” Panasonic fa vale-

re la certificazione THX e ISF, anche se sappiamo quanta poca importan-za hanno poi queste funzionalità all’atto pratico; è interessante però la presenza del nuovo processore Hexacore 4K per l’upscaling e del nuovo sistema Local Dimming Pro con Gamma Area Control, una sorta di implementazione Panasonic del micro dimming. I giocatori potran-no apprezzare, infine, una modalità

a bassa latenza per collegare il com-puter tramite DisplayPort: giocare in 4K è un vero spettacolo. Le altre caratteristiche ricalcano più o meno quelle dei TV Panasonic top di gam-ma, dalla piattaforma Smart Viera al doppio tuner per la registrazione. Il Panasonic TX-L65WT600 sarà disponibile sul mercato italiano dal mese di ottobre, al prezzo indicativo di 7.000 €.

Tv E vidEO Panasonic lancia il primo TV Ultra HD con ingresso HDMI 2.0 e DisplayPort

Panasonic WT600: 4K e HDMI 2.0Lo Smart Viera 65” WT600 in Italia a ottobre a 7.000 euro, non sarà un TV 3D

Tv E vidEO Abbiamo assistito a una demo di Sky in 4K e Ultra HD: esperienza incredibile

Sky in 4K nel 2016, che spettacolo!Le possibilità dell’Ultra HD cambieranno il modo di guardare le partite

di roberto PezzalI

S ky ha portato all’IFA di Ber-lino un po’ di Ultra HD: due demo distinte, una in H.264

e una in HEVC per dimostrare le potenzialità della nuova piattafor-ma e le possibilità offerte dalla ri-soluzione super.Un prototipo di decoder Sky realiz-zato da Technicolor ci ha dato un assaggio di trasmissione satellita-re in Ultra HD: in un solo canale DVB-S2 Sky è riuscita a trasmette-re uno stream con una qualità dav-vero ottima. Sky ha anche mostrato come è possibile sfruttare la risolu-zione super per gestire più schermi

contemporaneamente: un’ipoteti-ca partita di calcio vista tra qual-che anno potrebbe mostrare con una visione comple-ta del campo, replay e dettagli tutto sullo stesso schermo. I responsabili dei laboratori di Sky, tuttavia, ci hanno confermato che dif-ficilmente vedremo queste tecnologie applicate ai normali pacchetti consumer prima del 2016: il lavoro da fare è

enorme, non solo per la trasmis-sione ma anche per la creazione di contenuti.

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n.74 / 10 settembre 2013estratto da dday.it

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speciale 2013

2013

di Paolo centofantI

L oewe ha presentato all’IFA 2013 una nuova intera gamma di te-levisori con i modelli della linea

Art, l’avanguardia di un nuovo posi-zionamento di prezzo che però non rinuncia alle caratteristiche distinti-ve care allo storico produttore tede-sco. Loewe ha approvato, infatti, un nuovo piano di ristrutturazione che punta alla realizzazione in futuro (si parla almeno di 2014) di nuove gam-me di prodotto sempre di fascia “pre-mium”, ma con prezzi decisamente più concorrenziali e adatti a fasce di mercato più ampie. Chiave è na-turalmente l’accordo raggiunto con Hisense, produttore cinese che forni-rà accesso a tecnologie e a catene di produzione di massa, oltre che alla vastità del mercato cinese, in cambio di un accordo distributivo tramite la rete del marchio tedesco.La nuova gamma comprende quat-tro modelli da 32, 39, 50 e 60 polli-ci, tutti caratterizzati dalla classica attenzione per il design e i dettagli che contraddistinguono i prodotti Loewe. Il nuovo design si distingue per le linee pulite, semplici ma allo stesso tempo molto eleganti, con di-verse soluzioni di installazione per quanto riguarda la base di appoggio, rifinitura completa anche sul retro con pannello posteriore per nascon-dere i cavi, e praticamente quasi tutte le funzionalità dei modelli superiori: quindi possibilità di configurazione a doppio tuner per digitale terrestre (anche DVB-T2) e satellitare, PVR, connettività di rete Wi-Fi integrata e funzionalità Smart TV.

Anche la serie Art è dotata del nuo-vo menù a schermo che offre un’ele-gante home screen completamente personalizzabile. Qualsiasi tipo di contenuto può infatti essere imposta-to come un’icona sulla pagina prin-cipale del menù (per un totale di 24 elementi), sia esso una fotografia, un canale TV, un filmato, un ingresso vi-deo, una web radio e così via. Il menù è animato e permette con facilità di aggiungere elementi o cambiarne la posizione.I nuovi TV sono tutti dotati di pan-nello 3D (passivo sul modello più piccolo da 32 pollici, attivo su tutti gli altri) e curata sezione audio. Per il modello 32 pollici è stata scelta una configurazione 2.1 con diffusori mi-drange frontali e subwoofer sul retro, mentre per i modelli più grandi sono stati utilizzati solo altoparlanti fron-tali a due vie e a cassa chiusa per un suono più corposo. I nuovi TV sono disponibili in quattro colorazioni di-verse: bianco, mocha, silver cromato

Tv E vidEO Posizionamento di prezzo strategico per la nuova gamma di TV Art di Loewe

TV Art Loewe, OK il prezzo è giusto Quattro i modelli, tutti caratterizzati da attenzione per i dettagli e il design

e nero. I prezzi: il 32 pollici parte da 799 euro, il 39” da 999 euro, mentre il 50 pollici parte da 1.699 euro. Il più grande del lotto, il 60 pollici, parte invece da 2.399 euro. I prezzi variano poi in funzione naturalmente delle configurazioni scelte a seconda delle staffe e mobili abbinati.Novità anche per la rinnovata gamma Connect ID con due nuovi colori (Ha-vana e Lampone) e qualche cambia-mento sul fronte dell’elettronica che permetterà di integrare la possibilità di streaming via connettività di rete anche dei canali TV live sintonizzati dal tuner e di abilitare la funzionalità DLNA renderer per riproduzione in push da dispositivi come smartpho-ne, tablet, fotocamere e PC.All’IFA 2013 è stato presentato an-che un primo prototipo di TV 84 pollici con pannello Ultra HD, il pri-mo prodotto frutto dell’accordo con Hisense e che porterà più avanti alla realizzazione di una gamma di mo-delli per il 4K.

Toshiba cala gli “assi” 4KAll’IFA non poteva mancare l’offerta 4K di Toshiba: quattro nuovi TV e un Blu-ray Disc con possibilità di upscaling in qualità prossima all’Ultra HD di Giuseppe landolfI

Toshiba ha mostrato ben quattro televisori 4K della serie L9300U: oltre ai tagli da 58”, 65” e 85” an-nunciati a giugno, si è aggiunto alla gamma un modello da 50” che arriverà più avanti.I prezzi sono di circa 3.300 € per il 58”, 6.000 € per il 65” e tra i 14.000 € e i 16.000 € per l’84”. Tutti saranno aggiornabili allo standard HDMI 2.0 per il 4K pro-gressive scan a 60Hz. Toshiba ha presentato inoltre BDX6400KE, la nuova generazione di lettori Blu-ray Disc, capace di effettua-re l’upscaling automatico delle

immagini in qualità prossima all’Ultra HD, oltre alla riprodu-zione di film 3D. Grazie alla con-nessione Wi-Fi e Wi-Fi certificata Miracast, infine, i contenuti pos-sono essere inviati da smartpho-ne/tablet al TV e gli utenti pos-sono accedere alla propria rete domestica e al portale Toshiba Blu-ray per selezionare program-mi e contenuti preferiti. Prezzo indicativo: 249 €.

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speciale 2013

2013

Spotify Connect arriva su Philips FidelioCon un aggiornamento software, Philips porta Spotify Connect su due prodotti Fidelio La batteria dello smartphone ringrazia di roberto PezzalI

Spotify Connect è la nuova tec-nologia di Spotify che migliora l’autonomia degli smartphone e dei tablet quando si fa streaming da Spotify. Philips ha annunciato di essere stato il primo partner di Spotify a implementare la nuova tecnologia e lo ha fatto su prodotti già in gamma tramite aggiorna-mento firmware: i Fidelio Sound-Sphere e il Fidelio Primo potran-no gestire lo streaming diretto da Spotify utilizzando lo smartphone solo come telecomando. Il fun-zionamento di Spotify Connect è davvero semplice: fino ad oggi chi voleva fare streaming di Spotify su un device connesso come i Fidelio doveva sfruttare l’applicazione di Spotify per smartphone e tablet e inviare il flusso ai diffusori, ope-razione che impattava in modo notevole sul consumo di batteria dei dispositivi. Con Fidelio Con-nect lo smartphone funziona solo da telecomando: si decide che canzoni o che playlist ascoltare e automaticamente sarà il client al-l’interno dei diffusori a gestire lo streaming. Grazie a Spotify Con-nect si può così spegnere lo smar-tphone, chiudere l’applicazione e la musica continuerà a suonare.

di roberto faGGIano

L o schermo di grandi dimensioni purtroppo non implica migliori prestazioni sonore, il ricorso a

una soundbar è sempre utile. Così ecco esordire all’IFA la proposta Yamaha con la YAS- 152 (prezzo da definire), una soundbar larga ben 120 centimetri ma ancora sottile (circa 10 cm) e facile da sistemare davanti al TV o da fissare a parete. La soundbar riconosce le colonne sonore Dolby Digital e DTS ma può anche elaborare da sola un effetto surround con l’esclusivo circuito Air-Surround xtreme. La configurazione tecnica del diffusore è di quelle più semplici, con il subwoofer integrato. In particolare la barra utilizza due woofer da 8,5 cm nella parte centrale

e due midwoo-fer da 6,5 cm per canale per i canali destro e sinistro. La potenza com-plessiva di-sponibile è di 120 watt (10% THD), ripar-titi tra i 60 watt dedicati al subwoofer e i 30 watt ciascuno per i canali destro e sinistro. Per migliorare la versatili-tà la barra è dotata di Bluetooth per riprodurre direttamente la musica da dispositivi mobili. Gli ingressi di-retti comprendono due prese digita-li (ottico e coassiale) e due analogici (un pin RCA e un minijack); è possi-

bile anche aggiungere un subwoofer attivo. In dotazione un piccolo tele-comando per le funzioni essenziali, dal volume e scelta sorgente fino al tempo di ritardo e all’attivazione del circuito AirSurround xtreme. La fi-nitura è disponibile in versione lac-cata nera oppure laccata bianca.

hifi & hOME ThEATER La presenza del Bluetooth la rende perfetta per i dispositivi mobili

Schermo grande? Soundbar larga!Da Yamaha una soundbar larga 120 cm, ideale per TV da 55” o 60” e oltre

Fidelio soundsphere

di roberto PezzalI

S amsung copia tutto, ma questo non riuscirà a copiarlo, è uni-co”. “Vi sfido a trovare un si-

stema Home Cinema più intelligen-te di questo”. Due frasi decisamente pesanti quelle pronunciate dalla persona di Philips che ci ha mostra-to il loro ultimo sistema Home Cine-ma, un sistema davvero particolare che unisce un’elevata qualità audio a una flessibilità mai vista prima. Sur-round on Demand lo chiama Philips, e mai definizione è stata più azzec-cata per questi due diffusori alti 40 cm amplificati e dotati di ingressi di ogni tipo, inclusa una connessione Bluetooth per lo streaming. I nuovi E5, questa la sigla del prodotto, pos-sono funzionare come diffusori ste-reo per la TV o la musica e, all’occor-renza, possono diventare un sistema 4.1 discreto. La trasformazione av-viene semplicemente rimuovendo la

parte superiore dei diffusori: dalle casse, infatti, si staccano dei satelliti wireless autoalimentati. Ogni cassa è composta così da due moduli, un diffusore principale e un diffusore “satellite” che, se innestato sul prin-cipale, carica la batteria e aiuta nella riproduzione. Terminato l’ascolto i satelliti tornano al loro posto (per la

hifi & hOME ThEATER Philips ha realizzato un sistema Home Cinema semplicissimo

Surround on demand, a prova di moglieI due diffusori posteriori si sganciano da quelli principali quando serve

gioia di chi non ama troppi diffusori in giro per il salotto), massima resa minimo impatto visivo. Per comple-tare il tutto, Philips ha creato anche un subwoofer wireless, una cassa di un certo volume in legno con woofer rivolto verso il pavimento. Il sistema E5 sarà disponibile da ottobre a 699 euro.

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usami come vuoi.

Sony vi dà il benvenuto all’IFA.Una Berlino così colorata non l’avete mai vista.

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harman/kardon Onyx diffusore con AirplayPrestazioni ai massimi livelli per questo diffusore portatile completo di Wi-Fi Bluetooth e NFC di roberto faGGIano

Il concetto di portabilità trova nuovi confini con il diffusore har-man/kardon Onyx (499 euro), alimentato dalla sua batteria ricaricabile e con una elegante maniglia metallica per il tra-sporto, ma anche dotato di con-nessione alla rete Wi-Fi per po-ter utilizzare l’AirPlay e il DLNA. Completano le connessioni, il Bluetooth con accoppiamento NFC per i dispositivi predisposti. Dal punto di vista tecnico l’Onyx è un diffusore stereo a due vie con potenza complessiva di 60 watt; gli altoparlanti utilizzati in ogni canale sono un woofer da 7 cm, un tweeter da 19 mm e un radiatore passivo con membrana in alluminio. Per migliorare le prestazioni sonore è stato inse-rito un circuito DSP che allarga e approfondisce la scena sonora. L’autonomia dichiarata è di circa 6 ore di riproduzione. Ancora da segnalare l’ingresso minijack e le finiture in alluminio con inserti in pelle.

di roberto PezzalI

U no dei prodotti più curiosi e allo stesso tempo intriganti presentati da Philips all’IFA di

Berlino è il nuovo M1X DJ System, una console per aspiranti DJ (ma non solo) realizzata in collaborazio-ne con il famoso disc jockey Armin Van Bureen. Philips ha unito in una sola cassa, facilmente trasportabile, una docking audio a 3 vie di notevole potenza, una console per mixare e un aggancio per iPad, il vero cuore del sistema. Alimentato a batteria, M1X garantisce 6 ore di musica continua e può essere portato in spiaggia a a una festa per improvvisare un’esibizio-ne live. Oltre ai controlli classici per la gestione delle tracce e del suono, M1X sfrutta la potenza dell’applica-zione djay 2 di Algoriddim per faci-

litare il lavoro: l’app, infatti, oltre a gestire tutte le tracce presenti sulla libreria del tablet, aiuta anche nella sincronizzazione e nella regolazione dei BPM. M1X ha anche una connes-sione Bluetooth per funzionare come

semplice docking, può registrare le performance Live mentre si suona e dispone di uscita per cuffie e anche per un sistema audio più grande. Il tutto a un prezzo nemmeno troppo proibitivo, 399 euro.

hifi & hOME ThEATER Philips lancia una console per disc jockey /docking portatile

Tutti DJ con Philips M1X-DJ SystemSi gestisce con l’iPad e funziona anche come docking audio per lo streaming

di roberto PezzalI

L i chiamano Boombox e ci sarà un motivo, per esempio la potenza di 2.400 watt espressa dal nuo-

vissimo Shake-5 che Sony mostra nei padiglioni dell’IFA. Un sistema che non passerà inosservato dato che è corredato da effetti luminosi led sin-cronizzati alla musica. Ma c’è anche la parte “seria” (o forse sarebbe meglio dire “Hi-Tech”) perché lo Shake-5 è un sistema stereo con lettore CD, radio FM, ingresso USB e connessio-ne Bluetooth con NFC per ascoltare direttamente smartphone e tablet. Un ampio display a LED consente il controllo a distanza, mentre il teleco-mando ha un tasto Stop generale che zittisce tutto in 5 secondi. I diffusori sono a tre vie, con subwoofer integra-to per non fare mai mancare la giusta spinta in basso; il design è quello dei diffusori da palco, con angoli rinforza-

ti e pronti a sopportare vibrazioni ap-punto da discoteca. Il prezzo di listino dovrebbe essere intorno ai 1.000 euro. Per feste meno rumorose o più intime Sony ha pronta l’alternativa. Si chia-ma GTK-1BT ed è un diffusore singolo collegabile senza fili tramite Bluetooth con NFC a ogni dispositivo portatile. La potenza è di “soli” 100 watt ma

hifi & hOME ThEATER Se amate le feste ad alto volume arriva il diffusore per voi

Sony Shake 5 Boombox, è qui la festa?Segni particolari: 2.400 watt di potenza, effetti DJ, luci led e Bluetooth

l’impatto sonoro è garantito, ci sono anche degli effetti luminosi colorati. Il diffusore è anche facilmente traspor-tabile e si può collocare in orizzontale o in verticale. Sul lato superiore c’è un pannello di controllo con presa USB e la possibilità di scegliere diversi effetti di equalizzazione in base ai diversi ge-neri musicali moderni.

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2013

hifi & hOME ThEATER Bluetooth 4.0 e design ergonomico

Philips Fidelio M1BT wireless Qualità elevata, prezzo anche

di claudio stellarI

Tra le novità esposte allo stand Philips all’IFA di Berlino c’è la cuffia wire-less Fidelio M1BT Bluetooth, pensata per gli amanti della buona musica che desiderano coniugare comodità di utilizzo con buone prestazioni

audio. Dotata di interfaccia Bluetooth 4.0, la nuova cuffia Philips è compa-tibile con i formati APT-X, AAC e SBC ed è dotata di controlli esterni che permettono di regolare il volume e di selezionare il brano in riproduzio-ne. Dal punto di vista tecnico, Philips Fidelio M1BT Bluetooth è una cuffia chiusa, con driver da 40 mm di diametro e magneti in neodimio. Per quanto riguarda, invece, la comodità, Philips sottolinea l’impiego di materiali di elevata qualità, il peso ri-dotto, e l’utilizzo di morbidi padiglioni in foam che insieme al design ergono-mico consentono alle cuffie Fidelio M1BT Bluetooth di essere indos-sate per molte ore con il massimo comfort. Già disponibili in vendita, le cuffie Philips Fidelio M1BT Blue-tooth sono proposte al prezzo di 249,99 euro.

PEOPLE & MARKET

3Doodler è la penna che disegna in 3DDisegnare in 3D si può con 3Doodler, una penna”stampante” che per-mette a chi la usa di creare og-getti tridimensionali colorati fondendo piccoli bastoncini di resina e policarbonato. Il principio è simile a quello delle stampanti 3D, tuttavia non ci sono bracci a controllo numerico e progetti a guidare la realizzazione dell’ope-ra: il lavoro è tutto umano. Con 3Doodler si possono fare anelli, giochi, scritte, decorazioni e volendo anche piccole riparazioni. Clicca qui per vedere un breve video che mostra il funzionamento della penna magica.

Philips presenta i diffusori del futuroUn nuovo diffusore da pavimento attivo nelle serie Fidelio Il suo design originale farà discutere di roberto faGGIano

La serie Fidelio di Philips rac-coglie i componenti migliori dal punto di vista sonoro: l’ulti-mo arrivato è il diffusore attivo SoundSphere DesignLine, che non è dedicato agli smartpho-ne ma alle sorgenti audio/video come TV e lettori Blu-ray. La forma è alquanto originale e farà discutere, in parte ricorda uno dei personaggi del film Monster & Co, con la base sferica che ospi-ta il woofer con l’elettronica di amplificazione e controllo e da cui parte un sottile stelo che sup-porta il tweeter. Acusticamente si crea una delle condizioni teoriche migliori ricercate dai progettisti di diffusori, senza alcun ostacolo alla diffusione frontale delle alte frequenze; una soluzione già ap-plicata da Philips su altri diffusori da scaffale. Il colore bianco della base contrasta con il woofer scuro e lo stelo metallico, facendone an-che un oggetto di design. Risalta l’amplificazione digitale Hypex da 2 x 100 W e la presenza di un circuito DSP Cinematic Virtual surround. Come connessioni tro-viamo l’ingresso HDMI, una pre-sa stereo RCA oltre al Bluetooth. Il volume è regolabile dal teleco-mando in dotazione.

di emanuele VIlla

Tra le varie novità di Pioneer al-l’IFA, non passano inosservati i nuovi sistemi micro X-SMC11,

X-SMC22 e X-SMC55, tutti slim, con possibilità di installazione a muro e pensato per ospitare di-spositivi iOS dotati di connettore Lightning. Oltre a ciò, tutti i pro-dotti della gamma dispongono di uno slot USB, di un Tuner FM e di un lettore CD compatibile con MP3 e WMA. Mentre X-SMC11 offre buona potenza totale (40W RMS), dimensioni slim di 520 x 218 x 137 mm e un peso di 3,9 kg, X-SMC22 e X-SMC55 vi aggiungono diverse “componenti” Hi-Tech, legate alla connettività wireless e allo strea-

ming. In particolare, X-SMC22 vi aggiunge il Bluetooth e X-SMC55 è un vero e proprio concentrato di tecnologie, con tanto di Airplay, Wi-Fi, DLNA 1.5, Wi-Fi Direct e Spotify Connect, una funzionalità premium che permette agli abbonati di invia-re in streaming il contenuto di Spo-

tify verso il riproduttore domestico. Da segnalare, infine, che X-SMC55 e X-SMC11 esistono in versione DAB. La disponibilità è prevista per ottobre (X-SMC11), novembre (X-SMC22) e dicembre (X-SMC55), i prezzi di listino non sono stati an-cora comunicati.

hifi & hOME ThEATER Sottili, leggeri e per lo streaming musicale; i prezzi non sono ancora noti

Tre sistemi Micro Pioneer per lo streamingI nuovi Pioneer vanno dal Bluetooth al Wi-Fi Direct, da AirPlay a Spotify Connect

il sistema micro pioneer x-smc55, oltre a poter ospitare dispositivi ios, ha anche uno slot usB, tuner Fm e lettore cd.

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di Paolo centofantI

L oewe ha allargato la gamma di docking per smartpho-ne e tablet creando una li-

nea di tre modelli composta dal SoundPort ID, il SoundPort ID Com-pact e il SoundPort ID Mini. Come i nomi lasciano intedere si tratta di so-luzioni più compatte rispetto al top di gamma. I nuovi diffusori sono dotati del connettore Lightning per dispo-sitivi iOS di ultima generazione che però diventano compatibili anche con smartphone e tablet basati su si-stema operativo Android, BlackBerry e Windows Phone. Le sorgenti pos-sono essere collegate anche via Blue-tooth con supporto per il codec ad alta qualità apt-X e con abbinamento istantaneo tramite il modulo NFC in-tegrato. Le docking sono dotate anche di ingresso USB host che permette di collegare chiavette e dischi esterni, oltre a dispositivi iOS con connettore tradizionale tramite cavo adattatore. Inoltre l’USB può essere utilizzata per sincronizzare i contenuti di un dispo-sitivo iOS collegato alla dock con iTu-nes, oppure ancora per utilizzare la dock come altoparlante USB per PC e laptop. Altra caratteristica comune ai modelli è la possibilità di utilizzare la dock in modalità vivavoce quan-do viene collegato uno smartphone. Le SoundPort Mini e Compact sono dotate entrambe di configurazione a due vie (midrange/tweeter più woo-fer) con accordo bass reflex, con una potenza massima di 40 e 80 watt ri-

spettivamente. Il modello più grande ha, invece, tre altoparlanti per cana-le tweeter, midrange e woofer, con una potenza musicale di 160 Watt. Il SoundPort Mini è sufficientemente largo da consentire il posizionamen-

to anche di un tablet di piccolo taglio come l’iPad Mini, mentre il Compact può già essere abbinato a un iPad. I tre modelli sono disponibili in di-verse finiture e, come caratteristica di tutti i prodotti della gamma ID,

possono essere personalizzati sui lati con superfici magnetiche di diversi colori. Il prezzo di ingres-so della gamma è allineato a quello dello Speaker 2go lanciato qualche mese fa: 299 euro per il modello Mini.

hifi & hOME ThEATER Si chiamano SoundPort ID, SoundPort ID Compact e SoundPortID Mini

Loewe lancia le dock con NFC e BluetoothSi allarga la gamma con modelli di docking/diffusori per smartphone e tablet

Loewe soundport id mini

Loewe soundport id

Loewe soundport id compact

Yamaha LSX-700 mix di musica e luceDiffusore da pavimento o lampada di design? di roberto faGGIanoDi lampade con diffusore sonoro integrato se ne erano già viste, ma previlegiavano l’illuminazione rispetto alla musica. Il discorso cambia con il diffusore Yamaha Relit LSX-700 (prezzo indicativo 600 euro), una snella torre da pa-vimento che diffonde musica tra-mite connessione Bluetooth ma può anche illuminare la stanza con le luci LED integrate. La lam-pada/diffusore si può comandare a distanza via smartphone trami-te l’applicazione dedicata; oltre al volume si può stabilire l’intensità luminosa desiderata senza muo-versi dalla poltrona. Sempre a distanza si può impostare il posi-zionamento del diffusore rispetto alle pareti circostanti. Volendo si può sfruttare anche il timer per svegliarsi a tempo di musica e con l’illuminazione desiderata. La lampada/diffusore è alta 115 cm con gli altoparlanti posti in parte sul lato superiore con riflettore (un larga banda da 6 cm) e in par-te frontalmente (due larga banda da 7 cm); i sei LED di illumina-zione sono invece nella parte su-periore e sfruttano lo stesso riflet-tore sonoro per allargare il campo di illuminazione della stanza.

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www.lgoptimus.it

Tieniti pronto! Gestire contemporaneamente più applicazioni in un’unica schermata sarà possibile grazie alla nuova funzione QSlide. Potrai prendere appunti e tenerli sempre in vista con QuickMemo 2.0. Rimarrai colpito da immagini così brillanti e definite tutte da toccare. LG Optimus G: l’unico modo per scoprirlo veramente sarà provarlo.Live without boundaries.

PREPARATI A QUALCOSA DI STRAORDINARIO

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di roberto faGGIano

F ino a pochi anni fa i compo-nenti stereo ES di Sony erano tra i riferimenti degli appassio-

nati, ma poi si era preferito l’Home Theater. Ora Sony rilancia il pre-stigioso marchio con alcuni appa-recchi dedicati alla riproduzione di musica liquida, infatti non compare nessun lettore di supporti fisici. Il primo componente è l’HAP-Z1ES, un riproduttore musicale con archi-vio integrato di 1 TB, può sopporta-re i formati in alta risoluzione fino al DSD a 5,6 MHz, passando per i Flac a 192 kHz, DSF, Atrac, WMA Alac e naturalmente anche i classici MP3. Il lettore può essere collegato via cavo o wireless al proprio PC e un’apposita applicazione permette di sincronizzare i contenuti musica-li e di aggiornarli con i nuovi acqui-sti. La selezione dei brani può esse-re controllata dal display frontale o a distanza tramite app dedicata per Android e iOS. Uscita di linea in versione standard e bilanciata. In tema di musica in alta risoluzione, Sony ha anche annunciato a breve l’avvio di un portale per la vendi-ta di musica nei migliori formati disponibili. Come amplificatore arriva il TA-A1ES, un 80 watt per canale che sfrutta un circuito esclu-sivo di amplificazione ad alta cor-rente con push-pull e bias variabile in base al volume richiesto. Molto curata anche la costruzione con componeti selezionati e chassis al-tamente rigido. Per chi desidera la

soluzione tutto in uno c’è l’HAPS1, che riunisce un archivio musicale HDD da 500 GB con un amplifi-catore da 2 x 40 watt, sempre con Wi-Fi e sincronizzazione automa-tica dei contenuti musicali. Sono, inoltre, presenti ingressi digitali e analogici per ulteriori sorgen-

ti. Non manca la versione mini da 225 mm di larghezza per l’UDA-1, un convertitore digitale/analogico con amplificatore integrato da 2 x 20 watt. L’ingresso USB permette di collegare l’uscita di un PC o di un dispositivo portatile, oltre ai tradi-zionali ingressi ottico e coassiale, per migliorare la qualità sonora per l’ascolto in cuffia o tramite normali

diffusori stereo. E proprio i diffuso-ri completano questa serie di novità stereo di Sony. Si tratta dei due mo-delli da scaffale SS-HA1 e SS-HA3, dotati di tweeter e supetweeter per meglio riprodurre i dettagli dei brani musicali in alta risoluzione. Sull’HA1 ci sono due supertweeter

da 19 mm, un tweeter da 25 mm e un woofer da 13 cm; sull’HA3 c’è un solo supertweeter e un woofer più piccolo da 10 cm. Sony ha già precisato che questi nuovi prodot-ti saranno disponibili in Italia solo online sul sito web della casa giap-ponese; auspicabile la presenza e la dimostrazione in alcuni punti ven-dita per poterli ascoltare in azione.

hifi & hOME ThEATER Sony rilancia la prestigiosa serie ES, famosa tra gli appassionati

Ritorna la serie stereo ES di SonyI nuovi modelli puntano tutto sulla musica liquida in alta risoluzione

convertitore usB con amplificatore uda-1 e diffusori ss-Ha1 diffusori ss-Ha3

amplificatore ta-a1es

riproduttore musicale con Hard disk Hap-Z1es

Sony SRS-BTS50, il diffusore anti pioggiaUn diffusore Bluetooth che può essere usato all’aperto perché resiste agli spruzzi d’acqua

di roberto faGGIano

Tra i padiglioni dell’IFA 2013 c’è spazio per qualche pic-colo (ma interessante) speaker wireless: in particolare, secon-do Sony questi piccoli diffusori Bluetooth per smartphone e ta-blet dovrebbero poterci seguire anche all’aperto senza troppi pensieri. Proprio come il nuovo compatto Sony SRS-BTS50 che non va protetto in caso di una pioggia improvvisa perché certi-ficato IPX2. A livello di design, SRS-BTS50 offre non solo diver-se colorazioni ma anche un desi-gn esagonale che, oltre ad essere un “plus” di natura estetica, fa-vorisce la diffusione del suono quando si è in compagnia. Inol-tre, il diffusore può essere anche posizionato in orizzontale per migliorare la dispersione sono-ra e creare un effetto surround, oppure per favorire l’ascolto con tanti amici. La connessione Bluetooth è affiancata dall’ac-coppiamento rapido NFC per i dispositivi predisposti; l’auto-nomia dichiarata della batteria è di circa 10 ore e, tra l’altro, è anche disponibile un pulsante “vivavoce” che, nel caso arrivino chiamate, permette all’utente di rispondere e mettere in pausa la musica.

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n.74 / 10 settembre 2013estratto da dday.it

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speciale 2013

2013

Pc E MuLTiMEdiA Aggiornata la serie Zenbook di ASUS con i modelli UX301 e UX302. Si attendono prezzi e disponibilità

ASUS Zenbook, i nuovi Ultrabook a tutto Gorilla GlassI due modelli hanno trattamento in Gorilla Glass 3, CPU Haswell e si può scegliere un display Retina

di Giuseppe landolfI

R ovi Corporation ha pre-sentato all’IFA 2013, DivX 10, la prima appli-

cazione software consumer che permette la libera creazione e riproduzione di video DivX nel nuovo formato High Efficiency Video Coding (HEVC/H.265), standard che si ritiene possa consen-tire una compressione pari al doppio rispetto a H.264.Disponibile per Windows e Mac sul sito www.divx.com con download gratuito, DivX 10 consente agli uti-lizzatori di creare facilmente video DivX HEVC fino a 1080p per una riproduzione di alta qualità su più schermi, tra cui personal computer, telefoni cellulari, tablet ed altri di-spositivi elettronici di consumo.“Riteniamo che DivX 10 aiuterà ad

alimentare la disponibilità dei con-tenuti HEVC e generare domanda per i supporti di riproduzione inte-grati nei nuovi dispositivi elettronici di consumo”, ha dichiarato Kanaan Jemili, senior vice president e pro-duct management di Rovi Corp. “Primo nel suo genere, DivX 10 è un elemento di un più ampio ecosiste-ma HEVC che si estende a software, hardware, contenuti e servizi DivX che aiuteranno le aziende a realiz-zare ulteriori risparmi sui costi e

migliorare l’esperienza di intratte-nimento video degli utenti”.DivX 10 consente agli utenti di ripro-durre, creare e trasmettere in strea-ming tutti i formati video più utiliz-zati, tra cui il nuovo video HEVC. Le altre caratteristiche comprendono:

• Nuovi profili DivX HEVC suppor-tati da DivX Converter, DivX Player e DivX Web Player.• Decodifica in tempo reale dei video HEVC fino a 1080p su Intel i5.

Pc E MuLTiMEdiA Disponibile per Windows e Mac, vuole consentire una compressione pari al doppio rispetto a H.264

Rovi DivX 10. E crei facilmente i video in HEVCIl primo software consumer che permette di creare e riprodurre DivX in formato HEVC, gratis

di Vittorio romano barassI

D opo tablet e phablet, Asus ha voluto presentare anche due nuovi Zenbook, nome che

ormai rimanda alla categoria degli Ultrabook su cui l’azienda asiatica ha voluto spingere non poco, e que-sto nonostante le (almeno iniziali) difficoltà a “gestire” il rapporto con notebook e con tablet. Caratteristica distintiva dei nuovi

UX301 e UX302 (Asus sceglierà quale modello commercializzare nei vari Paesi a seconda dei mercati) è certamente il trattamento Corning Gorilla Glass 3 sull’intera scocca, che diventa quindi ultraresistente a graffi e “rotture” senza andare - letteralmente - a pesare sull’ingom-bro totale degli Ultrabook (UX301 pesa 1,38 Kg, mentre UX302 1,5 Kg). Si potrà scegliere tra proces-sori Intel Core i5-4200U, i7-4500U e i7-4558U, da 2 a 8 GB di RAM e il display da 13,3 pollici di diago-nale sarà disponibile in due tagli, rispettivamente da 1920x1080 e da 2560x1440 pixel. Il modello UX301, quello considerato di prima fascia, sarà equipaggiato con una sche-da grafica Iris di Nvidia (Intel HD Graphics 5100), mentre su UX302 si potrà scegliere tra HD 4400 e

una GeForce GT 730M. UX301, inoltre, monterà un SSD con capa-cità fino a 512 GB, mentre il model-lo inferiore godrà di un abbinamen-to SSD (da 16 GB, per il sistema operativo e per le applicazioni base) + HDD (fino a 750 GB) che giustifica gli 1,7 millimetri di spessore in più che lo separano dal mo-dello gemello. Poche differenze anche per la connettività e le inter-facce: entrambi saranno dotati di Wi-Fi ac, Bluetooth 4.0, Mini Di-

ASUS Ultrabook Zenbook UX301

splayPort, lettore di schede SD, jack da 3,5mm, USB 3.0 e uscita HDMI/microHDMI. Disponibilità e prez-zi ancora da comunicare. A questo

link la scheda tecnica completa.

• Decodifica di video HEVC HM11 fino a 1080p con audio AAC, MP3 o AC3.• Riproduzione ottimizzata con seek reverse/forward, pause e play.• Efficiente riproduzione strea-ming HEVC sul browser con DivX Web Player.

• Potente contenitore MKV per for-nire i sottotitoli, capitoli e la com-patibilità con il set di strumenti già esistenti.• Video DivX e MKV di alta qualità per la visualizzazione su qualsiasi computer o dispositivo DivX sup-portato.• Creazione di video MP4 per la ri-produzione su iOS.• Disponibile in 11 lingue, tra cui il nuovo supporto per l’italiano, corea-no e russo.

La scocca in gorilla glass rende gli utrabook asus resistentissimi a graffi e rotture, lasciando comun-que il peso ultra light.

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speciale 2013

2013

di Vittorio romano barassI

Alla scorsa edizione dell’IFA di Berlino, con Windows 8 in di-rittura di arrivo, moltissimi

brand presentarono le proprie so-luzioni ultraportatili pensate per il sistema operativo Microsoft. Lenovo fu una di queste e, certamente, non si può dire che i prodotti non fossero interessanti ma, forse per scetticismo nei confronti di Windows 8 e forse per la presenza di competitor affer-mati (vedi MacBook Air), i dispositivi allora presentati non riuscirono a far breccia nel cuore degli addetti ai la-vori. Ad un anno di distanza e dopo aver guadagnato ulteriori (importanti) fette di mercato, Lenovo torna alla carica presentando nuovi portatili, tra i quali spicca il successore dello Yoga che ha preso il nome di Yoga 2 Pro. L’Ultrabook “convertibile” si pre-senta in una veste elegante e curata, con uno spessore e un peso inferiori rispetto al modello precedente (15,5 millimetri per 1,39 chilogrammi); come per il primo Yoga è possibile ri-baltare lo schermo e ottenere un vero e proprio tablet con tanto di tastiera (che nello Yoga 2 Pro è retroillumi-nata) disattivata al fine di prevenire pressioni involontarie. Yoga 2 Pro sembra essere un gran bel prodotto: processori Intel Core i7 Haswell, SSD fino a 512 GB e soprattutto uno splen-dido display da 13,3” dalla risoluzio-ne di 3200x1800 pixel (quattro volte quella del precedente Yoga). Il siste-ma operativo installato al momento del lancio sarà Windows 8.1, dettaglio che rimanda l’uscita sui mercati entro la fine di ottobre. Prezzi a partire da 1.299 euro. Assieme allo Yoga 2 Pro, Lenovo ha presentato anche il nuovo ThinkPad Yoga, portatile business da 12,5” dotato di un display da 1080p e sul quale è possibile installare anche processori Haswell Core i7; manca il SSD ma si può optare per HDD con capacità fino a 1 TB. Anche in questo caso, è possibile ribaltare lo schermo per ottenere una “tavoletta” ma pare

di emanuele VIlla

Sony porta il concetto di disposi-tivo “ibrido” al top con la nuova proposta della linea Vaio Fit, che

si chiama Vaio Fit multi-flip. L’idea è quella di avere in un unico prodot-to un notebook, un tablet basato su Windows 8 e anche, grazie a un parti-colare meccanismo di rotazione dello schermo, una sorta di desktop all-in one (Viewer Mode). Il meccanismo è ingegnoso: il display è “ancorato” magneticamente alla base ma può essere facilmente sollevato; facendolo ruotare su se stesso e appoggiandolo sulla tastiera Vaio Fit diventa un ta-

blet, lasciandolo invece in posizione verticale, ma orientato nel senso oppo-sto rispetto al solito, si ha il Viewer Mode, una mo-dalità particolare che rap-presenta una sorta di “via di mezzo” tra le altre due. Una specie di desktop all-in-one, ma con il display del notebook. Vaio Fit multi-flip offre svariate soluzioni su tre dimensioni di schermo: Vaio Fit 13A ha un display da 13,3’’ con risolu-zione Full HD e processore X-Reality for mobile, display ovviamente tou-

chscreen. Il processore è un Intel Core i7-4500U, con 8 GB di RAM DDR3 e storage SSD fino a 512

GB; non manca un pennino per prendere appunti, una webcam da 8 mpixel con sen-sore Exmor RS for mobile, doppia USB 3.0, NFC, il tutto per un peso di 1.2 kg. Simile a livello di dotazione tecnica

il modello superiore: Vaio Fit 14, con display da 14’’ Full HD, stesso proces-sore e memoria del modello minore ma con un HDD fino a 1 TB o SSD fino a 512 GB, mentre meritevole di massi-ma attenzione è Vaio Fit 15A, il top di gamma della serie. Il display, infatti, è da 15’’ e disponibile con risoluzio-ne fino a 2880 x 1620, mentre per quanto concerne il comparto grafico è presente, oltre alla soluzione integrata HD Graphics 4400, anche una scheda NVIDIA GeForce GT735 dedicata. Il processore è anche in questo caso l’i7-4500U, RAM fino a 16 GB e storage fino a 1 TB di HDD o 512 GB di SSD.

Pc & MuLTiMEdiA Una soluzione interessante, con design curato e potenza adeguata

Sony Vaio Fit multi-flip, soluzione “3 in 1” È notebook, tablet e, grazie al Viewer Mode, una sorta di desktop all-in-one

Pc & MuLTiMEdiA Presentato il successore del primo Yoga, l’Ultrabook convertibile dalla veste elegante e curata

Ultrabook Yoga 2 Pro: Lenovo torna alla caricaDesign curato e display da 13,9“ e 3200x1800 pixel di risoluzione. Con Haswell a renderlo potente

che Lenovo non abbia previsto il si-stema “Lift n’ Lock” che protegge da pressioni involontarie.Meno risalto è stato dato ai “norma-li” Flex 14 e Flex 15, portatili dotati di specifiche più basilari: si parla di display da 1366x768 pixel (ma si può scegliere comunque un pannello Full HD), processori Intel Core i5 (anche qui però si può optare per un Intel Core i7) e possibilità di ruotare il di-splay fino a 300 gradi, dunque non totale come per i modelli prima citati. Presentato, infine, Flex 20, un all-in-one con un display touchscreen da 19,5 pollici (1600x900 pixel), proces-sori Intel Core (fino all’i7) e disco ibri-do HDD/SSD; particolarità di questo

sony Vaio Fit multi-flipprime impressioni

prodotto è la possibilità di posizio-narlo perfettamente in orizzontale. A qualcuno potrebbe fare comodo.

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NVIDIA Tegra Tab è in arrivoNVIDIA ci conferma che il suo tablet Tegra Tab è pronto e che presto verrà svelato di roberto PezzalI

NVIDIA Tegra Tab, il tablet del mistero, è tornato alle cronache dopo la sua comparsa nel data-base delle certificazioni dell’ente delle comunicazioni americano: la richiesta di conformità per le emissioni è uno degli ultimi pas-si prima del lancio. Grazie ai dati forniti alla FCC, di Tegra Tab sap-piamo ora qualcosa di più: avrà all’interno Tegra 4, sarà un 7” da 1280 x 800, avrà uno schermo IPS e una batteria da 3200 o 4100 mAh a seconda della versione standard o Premium. La versio-ne Premium avrà poi un pennino per scrivere o disegnare, qualche connessione in più e probabil-mente una dotazione maggiore di memoria. Entrambe le versioni potranno contare su una doppia fotocamera e su Jelly Bean liscio. Durante il nostro incontro con NVIDIA all’IFA 2013, abbiamo avuto modo anche di parlare di Tegra Tab e NVIDIA ci ha assicu-rato che non sarà un prodotto che loro venderanno direttamente sul mercato come hanno fatto con Shield. Tegra Tab è un prodotto per OEM, realizzato da loro per i produttori che vorranno acqui-starlo, marchiarlo e immetterlo sul mercato. Chi possa essere il primo acquirente non lo sappia-mo, ma ci hanno assicurato che avremo notizie molto presto.

di Gianfranco GIardIna

I n attesa di avere dei film in 4K (non parliamo neppure delle tra-smissioni tv), la cosa migliore è

farseli da soli i contenuti in Ultra HD. Per questo Sony ha presentato all’IFA il primo camcorder 4K “con-sumer”. Usiamo le virgolette perché il prezzo di questa nuova FDR-AX1E è tutt’altro che consumer: ben 4500 euro. Ma d’altronde le alternative in 4K sono tutte professionali e ben più costose, quindi questa videocamera si candida a soluzione fantastica per gli amatori.Il formato di registrazione è l’XA-VC-S, che “impacchetta” in un con-tenitore MP4 un video H.264 in for-mato 3840 x 2160 (ma può salvare anche in Full HD) con un audio di alta qualità in formato PCM lineare (ottenibile anche dagli ingressi XLR disponibili).Il supporto di memorizzazione (per ovvi motivi di velocità) è una sche-da di nuova generazione XQD: due gli slot disponibili per un paio di ore di riprese a 4K a 50p su una singo-la scheda da 64 GB (una card da 32 GB è già presente nella confezione). Tra le altre cose, la memorizzazione passa automaticamente da uno slot all’altro senza interruzioni in caso di prima scheda piena; l’utente può an-che sostituire la scheda piena senza interrompere la registrazione.Il sensore è un CMOS da 1/2.3” Ex-mor S in risoluzione 4K nativa (nel-la sua versione consumer, ovverosia quattro volte il Full HD) e il proces-sore a bordo è lo stesso delle video-

camere 4K professionali in grado di elaborare il segnale e memorizzarlo fino a 50 fotogrammi al secondo pro-gressive scan. L’ottica è decisamente versatile grazie a un 20x ottico (31.5-630 mm in valori equivalenti 35mm), solo un po’ debole per la mancanza di un grandangolo un po’ forzato; Sony garantisce che quest’ottica (della serie G, stabilizzata otticamente) sia quali-tativamente adeguata e ottimizzata per la ripresa 4K: basterebbe, infatti, un’ottica non all’altezza per vanifica-re la risoluzione del sensore.La vocazione della FDR-AX1E è de-cisamente cinematografica: molto interessante, infatti, la disponibili-tà di ben tre filtri neutri (1/4, 1/16 e 1/64) che possono ridurre la quantità di luce in ingresso, permettendo così l’utilizzo di diaframmi molto aperti anche in pieno sole in modo da avere una limitata profondità di campo e sfondi sfuocati, proprio come accade

nelle riprese cinematografiche. Ver-so l’esterno la FDR-AX1E si collega, ovviamente, a un TV 4K grazie a un’uscita HDMI 2.0; se non si dispo-ne di un TV 4K, la videocamera può anche essere impostata per uscire in Full HD. Per quanto riguarda l’editing in 4K, nella confezione è già compre-so il programma di montaggio Vegas Pro 12; grazie a questo programma non solo l’utente può (con un PC suf-ficientemente potente) realizzare un filmato montato in 4K, ma anche fare un montaggio in Full HD utilizzando le immagini 4K come sorgente: in questo modo, data l’alta risoluzione dei materiali di origine, è possibile, per esigenze di editing, riquadrare solo una parte dell’immagine o rico-struire delle zoomate o dei panning senza alcun decremento nella qualità finale del montato Full HD.Qui un video promozionale di pre-sentazione.

diGiTAL iMAGiNG Le altre videocamere 4K sono professionali e più costose della Sony

Sony, camcorder 4K (quasi) consumerArriva una videocamera consumer (serie handycam) in risoluzione 4K Per gli amatori, una macchina splendida che vale i 4500 euro del prezzo

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n.74 / 10 settembre 2013estratto da dday.it

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speciale 2013

2013

La casa di Panasonic si controlla come SiriPanasonic presenta un assistente personale digitale che controlla tutti gli elettrodomestici di Paolo centofantI

All’ IFA 2013, Panasonic ha mo-strato come l’azienda vuole posi-zionarsi anche come un fornitore di servizi cloud. Il primo esempio è stato il Viera Market per la gam-ma di TV con connessione Inter-net, in cui le app in realtà girano proprio sui server cloud di Pana-sonic. Ma la visione dell’azienda giapponese va oltre e il cloud vuol diventare l’ossatura che colleghe-rà tutti i dispositivi Panasonic, fino al concetto di casa intelligen-te. Abbiamo assistito a una dimo-strazione sulla visione di Pana-sonic. Un ambiente domestico in cui tutti gli elettrodomestici sono interconnessi tra di loro e con Internet e in cui l’utente può con-trollare l’ambiente con comandi in linguaggio naturale; molto si-mile a Siri di Apple, ma esteso a tutta la casa e a dispositivi di ogni tipo: dal lavello, al piano cottura, passando per forno ecc. Il video della dimostrazione (che si può vedere qui) rende meglio l’idea del concept. In questo impianto i microfoni sono installati sul soffit-to e servono per ricevere le istru-zioni vocali e per determinare la nostra posizione nell’ambiente. L’impianto domotico è in grado di effettuare ricerche su Internet per trovare ricette o informazioni su quello che abbiamo in casa per preparare una cena e comprende anche un sistema di proiezione che realizza il concept di muro animato che da tempo Panasonic ha in mente. Mai come ora questa visione sembra a un passo dal di-ventare concretamente realtà.

di emanuele VIlla, Gianfranco GIardIna

N e abbiamo parlato a lungo, ma sapevamo di dover atten-dere l’IFA per la conferma

ufficiale. Conferma che è puntual-mente arrivata: QX10 e QX100 sono i due “obiettivi” per smartphone di cui si parla da mesi. In realtà, come avevamo previsto in precedenza, non si tratta sem-plicemente di obiettivi per termi-nali Xperia bensì di fotocamere fatte e finite, semplicemente senza il display: per controllare lo scatto basta usare quello dello smartpho-nem, collegato via Wi-Fi al telefo-no, eventualmente con accoppia-mento NFC.QX10 e QX100 possono essere quindi usati in diversi modi: fis-sati direttamenti allo smartphone tramite un case appositamente studiato (l’ipotesi più comune), oppure si possono tenere in mano o ancora essere appoggiati su un ripiano, dove è più comodo per la singola situazione. In pratica, sono fotocamere compatte controllate al 100% dallo smartphone, a distanza o a contatto. I nuovi modelli vengono proposti ovviamente per l’abbinamento con l’Xperia Z1 (ideale perché l’accop-

piamento avviene tramite sensore NFC), ma nulla vieta di usarle con qualsiasi smartphone Android o iOS: il requisito è la disponibilità della app Play Memories Mobile, scaricabile gratuitamente su en-trambe le piattaforme. Dal punto di vista fotografico le nuove Cybershot riprendono i contenuti delle sorelle “tradizionali”, ma controllabili solo dal display dello smartphone.DSC-QX10 (200 euro) incorpora un sensore Exmor R da 1/2.3’’ e 18,2 mpixel effettivi, con obiettivo Sony G da 7 elementi e 6 gruppi, con zoom ottico 10x (25-250 mm equi-valenti) F3.3 - F5.9 e processore

d’immagine Bionz. La macchina è ovviamente dotata di Wi-Fi e NFC, slot per memory card e riprende vi-deo fino a 1440x1080 di risoluzione a 30 fps. Il peso annunciato è di 90 grammi senza scheda di memoria.Dal canto suo, DSC-QX100 (450 euro) risponde con un sensore Exmor R da 1’’ con 20.2 mpixel effettivi, processore Bionz e ottica Zeiss da 7 elementi e 6 gruppi con zoom 3,6x F1.8-F4.9: identica la connettività wireless e le specifiche di registrazione video: il peso è di 165 grammi, anche in questo caso senza scheda di memoria. Gli sviluppi di questo tipo di pro-dotti sono potenzialmente infiniti: un accoppiamento interessante è quello che può essere fatto per esempio tra la fotocamera e il viso-re portatile già pensato per essere affiancato alle sport camera. L’era della fotocamera digitale a compo-nenti separati è iniziata.

diGiTAL iMAGiNG Possono essere usate con smartphone Android o iOS tramite app

Sony inventa le “companion camera”Presentate due fotocamere compatte che, in realtà, sono “tutta ottica” Non hanno il display perché si appoggiano allo smartphone per l’utilizzo

sony companionprime impressioni, pro e contro

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speciale 2013

2013

di Gianfranco GIardIna

L ’IFA di Berlino da qualche anno significa anche elettrodomestico, quello che in gergo viene chiamato “bianco”, in contrasto con

il “bruno” rappresentato da televisori e affini. È vero che un elettrodomestico sta in gamma molto di più di quanto non accada per TV, smartphone e tablet, ma è altrettanto vero che anche il merca-to del bianco sa innovare e presenta sempre pro-dotti in grado di entusiasmare. In questa pagina una rassegna delle soluzioni che ci hanno colpito nei padiglioni di Berlino.

Samsung ti fa chattare con l’elettrodomesticoEcco gli elettrdomestici che via Wi-Fi si connet-tono allo smartphone, evoluzione interessante. Per ora il difetto (almeno dal punto di vista del-l’utente, non certo da quello del produttore) è che tutti gli apparecchi devono essere della stessa marca per partecipare al medesimo ecosistema. Infatti, il bello è che in una sola app si possa go-vernare tutta la dotazione elettrodomestica, dal climatizzatore, al forno, dal robot aspirapolvere alla lampada, proprio come si vede nella foto qui sotto della demo (perfettamente funzionan-

te). Diremmo addirittura geniale il modo in cui gli elettrodomestici Wi-Fi interagiscono con gli utenti: di fatto si crea una chat, sia dal punto di vista grafico che prettamente operativo. Tu man-di il comando e loro rispondono... Nella app di controllo non manca poi la possibilità di collegar-

SMARThOME Alla fiera di Berlino non mancano le esposizioni di elettrodomestici in grado di entusiasmare

IFA: anche l’elettrodomestico può stupireLe innovazioni nel settore “bianco” fioccano. Ecco le novità più interessanti che abbiamo visto

segue a pagina 39

si in streaming con le videocamere a bordo degli elettrodomestici come, nella demo che ci è stata fatta (e che funzionava), al robot aspirapolvere, al TV o al climatizzatore (sì, il climatizzatore demo Samsung ha una videocamera IP integrata).

Il frigorifero con il “doppio fondo”Diversi produttori hanno proposto frigoriferi con doppia apertura: in pratica è possibile aprire solo il pannello frontale (magari anche solo per una parte della luce della porta) per accedere a ripiani ad accesso frequente (per esempio per prendere l’acqua); oppure in alternativa è possibile apri-re l’intera porta e accedere a tutti gli scomparti del frigorifero. Samsung, in particolare, ha fatto vedere una soluzione molto valida, con la porta “rapida” facilmente apribile anche dal basso che dà accesso, tra le altre cose, a uno scomparto pensato espressamente per il “self-service” dei bambini. Vero difetto della proposta Samsung, al momento, è la profondità dell’apparecchio, ben 90 cm, una cosa da case americane. Pare sia in arrivo una versione più “europea” con profondità da 70 cm.

Il frigorifero “consapevole” dei propri mezziSi è parlato molto nel recente passato dei frigo-riferi che “fanno la spesa” o che suggeriscono le ricette in base alle cose che abbiamo in casa. Que-

sti futuribili sistemi hanno sempre avuto un li-mite: presupponevano una sorta di automatismo nel riconoscimento degli alimenti da parte del frigorifero, con un qualche sistema simil-NFC. Samsung ha mostrato la sua interpretazione, ben semplificata, del tema, ovviamamente assistita dallo smartphone. Partiamo dal frigorifero: sul frontale c’è un bel display touch. Ogni volta che facciamo la spesa bisogna computare (a mano!) gli alimenti che si inseriscono, data di acqusito e data di scadenza. Ovviamente nulla vieta che a farlo, in un futuro più avanzato, sia direttamente il sistema informatico del supermercato. In que-sto modo il frigorifero si occuperà di segnalarci per tempo i cibi in scadenza (l’anticipo può es-sere configurato a piacere). La cosa carina è che tutto questo “traffico” di informazioni è remotato e sincronizzato sullo smartphone senza necessità di azioni da parte dell’utente. Man mano che gli alimenti si consumano, ovviamente vanno “scari-cati” dal “magazzino digitale” del frigorifero, ma l’operazione è più semplice perché basta pren-derne l’icona e portarla fuori dal frigo sul pan-

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speciale 2013

2013

nello frontale, con un veloce drag and drop. Allo stesso modo, quando qualcosa finisce o scade, è facilissimo rimetterlo nella lista della spesa, che automaticamente si popola anche sullo smar-tphone. Insomma, ciclo completo, dall’acquisto al consumo intelligente.

Il frigorifero è “frizzante”Innovazione che si spiega in un attimo: Samsung ha presentato un nuovo frigorifero compatibile con il sistema (le bombole e gli eventuali aromi) SodaStream. Così il frigo side by side non solo è in grado di erogare acqua e ghiaccio, ma anche di distribuire acqua frizzante ai membri della fami-glia che non riescono proprio a farne a meno...

Mai oltre il “punto di fumo”Gli esperti di arte culinaria sanno come sia im-portante per il fritto mantenere una temperatura dell’olio costante e, soprattutto, non andare oltre il punto di fumo, una temperatura oltre il qua-le l’olio di fatto “brucia”, con effetti nefasti sulla qualità del cibo. Bosch ha mostrato un piano cot-tura a induzione che, oltre ad avere tutti i van-taggi di questa tecnologia, offre anche un punto di cottura a temperatura controllata (identificato dalla piccola icona sulla destra nella foto qui sot-to): un sensore appositamente calibrato rileva la tempertura della pentola e alimenta più o meno le bobine in modo da manterla costante e inferio-re al punto di fumo impostato. Fritto buono e più sano senza fatica o paura di sbagliare.

La cappa che scompareServe un piano di lavoro bello profondo, ma la cappa Siemens che scompare nel sottopiano e ri-compare solo quando si accendono i fuochi è una manna per tutti i cultori delle linee pulite e del design iper-moderno. Da valutare l’efficacia.

Addio fornelli: i piani a induzione diventano a tutta superficieSi era visto qualche prototipo lo scorso anno; ora i piani a induzione a tutta superficie diven-tano un prodotto finito, come questo Siemens: si appoggia la pentola in qualsiasi punto, il pia-no rileva la sua presenza e mette a disposizione sul panello di controllo touch la possibilità di accendere il “fuoco” sotto di essa. Ovviamente se ne possono aggiugere diverse, di forma dif-ferente: il piano le riconosce e si configura, il massimo della flessibilità. Panasonic ha fatto anche di più con il suo piano di cottura a tutta superficie (ancora un prototipo, però): ha pro-gettato una serie apposita di utensili elettrici, come il frullatore in foto, totalmente senza fili, capace di prelevare l’energia elettrica necessaria per il funzionamento dal piano a induzione stes-so, che in questo caso non scalda ma alimenta la bobina dell’elettrodomestico.

Il sottovuoto nel frigoriferoEra un prototipo un paio di anni fa, ma ora è real-tà: il cassetto “sottovuoto” debutta nei frigoriferi Siemens ed è di una comodità estrema. In prati-ca si tratta di un cassetto a tenuta stagna in un comparto a “lunga conservazione”, intorno agli zero gradi. Una volta riposti gli alimenti freschi

nel cassetto è possibile premere un pulsante che aspira l’aria creando il vuoto (o meglio un livello di vuoto accettabile) all’interno del vano. In que-sto modo gli alimenti si conservano molto di più e molto meglio, anche per quanto riguarda gli aspetti organolettici. Quando si riapre il casset-to, si sente un potente sfiato, dovuto all’aria che riempie di nuovo il cassetto. Bello e utile.

Scegli la ricetta, Philips cucinaNel reparto “Innovative Technology” anche Philips cerca la perfetta integrazione tra tablet e piccoli elettrodomestici. Oltre alla macchina per il caffè completamente controllata dal ta-blet, Philips ha presentato HomeCooker Next, un robot da cucina tuttofare capace di cuocere, mescolare e gestire la ricetta dall’inizio alla fine. Il tutto ovviamente con un’app, che ci dice pri-ma che ingredienti scegliere e come comportar-ci e successivamente ci guida passo passo nella creazione dei nostri cibi preferiti. La funzionalità più interessante è l’Away From Kitchen, ovvero il calcolo automatico dei tempi morti (la cottura, ad esempio): mentre la pietanza è in preparazione possiamo fare altro, con l’HomeCooker Next che ci avviserà tramite notifica non appena servirà il nostro intervento.

SMARThOME

IFA: anche l’elettrodomestico stupiscesegue Da pagina 38

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n.74 / 10 settembre 2013estratto da dday.it

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speciale 2013

2013

Philips lancia lo Smart Baby MonitorCon questo apparecchio i genitori potranno tenere sotto controllo i loro bambini tramite smartphone

di Giuseppe landolfI

Philips Avent Smart Baby Moni-tor è il nuovo baby monitor pre-sentato all’IFA che si controlla totalmente con lo smartphone e che grazie alla connettività Wi-Fi/3G/4G, permette ai genitori di stare tranquilli anche quando si è fuori casa. L’app, fornita in do-tazione con Smart Baby Monitor, avvisa i genitori delle più piccole variazioni di attività del bambi-no con notifiche su schermo e avvisi audio. In accoppiata con il sistema di illuminazione digitale Philips HUE, inoltre, è possibile creare la giusta atmosfera per il bambino nei vari momenti della giornata, come il risveglio e l’al-lattamento. Un esempio è la “mo-dalità tramonto”, che lo aiutereb-be ad addormentarsi riducendo lentamente la luminosità della stanza mentre, in caso di pianto, qualora la propria voce non fosse sufficiente a calmarlo, sarà possi-bile regolare le luci e riprodurre una ninna nanna. Arriverà sul mercato nei primi mesi del 2014 a un prezzo ancora da definire.

di roberto PezzalI

P er ora è solo un prototipo, ma la nuova Gran Baristo Avanti di Saeco rappresenta un vero

assaggio di quello che la casa del fu-turo potrà fare grazie all’interazione tra elettrodomestici, smartphone e tablet. Saeco ha modificato una delle sue macchine da caffè di punta per permettere ai consumatori di rag-giungere l’esperienza perfetta di pre-parazione del caffè. Tramite un’ ap-plicazione appositamente realizzata per i tablet, la Gran Baristo è in grado di guidare l’utente nella creazione di svariati tipi di caffè e cappuccini con-figurando ogni parametro come un gioco. Si può regolare temperatura, quantità di schiuma e di caffè, inten-sità, livello di macinazione dei chicchi e molto altro ancora, creando caffè unici e provando svariate combina-zioni alla ricerca della miscela per-fetta. Le diverse creazioni, che vanno dal semplice espresso al cappuccino con decorazione e sciroppo aroma-

tico, possono poi essere condivise direttamente su Facebook sfruttando la fo-tocamera dello smartpho-ne o del tablet e l’applica-zione Saeco. Ovviamente non potevamo resistere alla tentazione di provare un cappuccino “custom”: qui a lato il video.

SMARThOME Per ora è un prototipo realizzato su una delle migliori macchine Saeco

Philips, ecco il tablet che fa davvero il caffèSaeco Gran Baristo Avanti è la macchina del caffè controllata da un tablet

philips saeco preparare il cappuccino con il tablet

di roberto PezzalI

L’aria di Milano è inquinata? Philips viene in aiuto con un nuovo purificatore d’aria con-

trollato e gestito dallo smartphone. L’idea di base è semplice: i purifica-tori d’aria esistono, ma nessuno sa realmente se funzionano. In effetti polveri sottili e aria “pesante” non sono facili da identificare, soprat-tutto all’interno delle mura dome-stiche. Philips ha realizzato una sorta di centralina capace non solo di misurare costantemente la quali-tà dell’aria che respiriamo in casa, ma anche di purificarla filtrando tutte le polveri e gli elementi peri-colosi per la salute. Il purificatore,

SMARThOME Inizialmente sarà venduto in Cina, Paese con problemi di inquinamento

Purificatore Wi-Fi Philips, aria sicuraRende pulita l’aria di casa nei luoghi dove l’inquinamento è elevato

controllato con uno smar-tphone, mostra costantemen-te l’indice di qualità dell’aria che respiriamo dentro casa e lo confronta con la qualità dell’aria all’esterno: se per qualche motivo (una finestra aperta) la qualità dell’aria scende, il purificatore inter-viene e inizia ad aspirare e fil-trare tutta l’aria fino a ripor-tare il livello di qualità sotto la soglia accettabile. Philips commercializzerà il prodotto inizialmente in Cina, dove il problema dell’inquinamento inizia ad essere difficile da conte-nere, e poi progressivamente negli

altri paesi del mondo. Clicca qui per vedere un video del purificatore in azione.